Hosteria La Cucina – Formia
La città di Formia già nel significato del suo nome, che deriva dall’aggettivo latino formus, richiama il passato, e il suo significato, caldo, ben si addice al clima, carattere e luogo del territorio e dei suoi abitanti, che pur evolvendosi cercano di mantenere vive le tradizioni locali.
E’ una località che, già ai tempi dei romani, veniva scelta per la sua posizione strategica e per i prodotti della zona, che oggi si cerca di mantenere vivi e trasmettere alle nuove generazioni. C’è un piccolo locale, situato nel centro cittadino. Già, guardandolo dall’esterno, trasmette un’atmosfera di altri tempi. L’Hosteria La Cucina, è un locale ospitale e semplice:ci si sente in casa di amici.Vieni accolto dal proprietario, Lettieri che -dietro l’aria burbera- trasmette gentilezza e ironia.
Sua moglie Maria è l’anima de La Cucina, infatti, il suo amore per la cibo e la preparazione dei piatti, ha fatto si che la passione casalinga si trasformasse in un lavoro. Maria prepara piatti tradizionali e genuini, che evocano sapori passati, e che raccontano il territorio pontino. Deliziose le bruschettine con pomodoro fresco, i taglieri di salumi e formaggi, i primi con condimenti di stagione, e i piatti di mare o di pesce, sempre legati alla memoria contadina e al periodo stagionale. Da provare la salsiccia alla brace. Il locale è semplice, all’entrata vi è una piccola -ma molto gradevole- anticamera che fa accedere alla sala in cui c’è il bancone bar e tavoli sgabello. Qui è possibile consumare un bicchiere di vino o un aperitivo in simpatica compagnia. Questa sala, a volte, si trasforma in palco per i musicisti che allietano le serate degli avventori.
La sala adibita a ristorante ha una capienza di circa 25 coperti, e ciò rende l’atmosfera intima e riservata.E’ un locale adatto a tutti, perché semplice anche se curato e ricco di atmosfera e sapori. Si può incontrare il turista, la famigliola o una coppia alla ricerca di un passato che rivive. I prezzi sono molto contenuti e ogni piatto preparato è di ottima qualità. I coniugi Lettieri, infatti, cercano di coniugare sapore con “salute e portafoglio”. La bravissima Maria, inoltre, ha ideato un programma alimentare per offrire ai propri clienti gusto e salute, equilibrando grassi, proteine e carboidrati. Questo, è seguito soprattutto dalle persone che spesso, per motivi di lavoro o familiari, sono costrette a mangiare fuori casa:assaporando ottimi piatti, ma senza trascurare linea e salute.
Giuliana Avila
Avvinando: rush finale tra chef, wine tasting e degustazioni
Pioggia incessante e maltempo perpetuo non frenano appassionati e cultori del vino e del cibo a Villa Boscogrande. Prima giornata della fase finale di Avvinando, quella aperta a tutti i visitatori e che segue il Premio e l’Educational Tour di inizio e metà settimana (M.Ma.)
Ricco e variegato il programma della quinta edizione. Spostato solo alle 22 (era previsto per le 16) a causa del temporale e accorpato al laboratorio Slow Food con la degustazione guidata di formaggi in abbinamento a vini, il workshop sui vini bianchi siciliani vede tra gli altri protagonisti come il Leone di Tasca D’Almerita (Catarratto, Chardonnay, Sauvignon B., Traminer aromatico), il Colonna di Tarucco (Chardonnay, Grillo), l’Eureka di Marabino (Chardonnay).
Si parte alle 17 con il seminario dello chef Bonetta Dell’Oglio ( a dex. Foto: M.Malta) che stupisce i presenti con il suo Sushiliano, chiara rivisitazione del sushi orientale in chiave palesemente isolana, dove al posto del classico wasabi, il rafano verde giapponese molto piccante al naso, viene presentato una pasta compatta al peperoncino; al posto della salsa di soia il salmorigano. A contorno del sushi il gambero, il cappero, lo sgombro. L’abbinamento è da stupore: vini di Elena Walch, Alto Adige. Mica Sicilia. Di scena Müller Thurgau e Pinot Nero: corposo di grande acidità e mineralità il primo; pulito, semplice, non eccessivamente lungo e da jump il secondo.
Alle 18 è la volta dell’Etna e del suo stupefacente terroir lavico. Area agricola di grande attenzione, sul vulcano siciliano la viticultura è definita alla stessa stregua di quella di Valtellina e Liguria: eroica. Si va sopra i 1.100 metri di altitudine, infatti, per alcune coltivazioni. Molto variabili le condizioni anche tra stessi filari dei vigneti. Sei i prodotti presentati a degustatori e giornalisti: due bianchi e quattro rossi. I primi composti da Carricante e Catarratto (bianco e lucido), gli altri da Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Nerello Mantellato. Fondo Filara di Nicosia e Millemetri di Feudo Cavaliere hanno aperto le danze; N’Anticchia di Pietro Caciorgna, Millemetri rosso, Tascante di Tasca D’Almerita e Koinè di Antichi Vinai hanno impreziosito il seminario.
Alle 20 Natale Giunta e il suo estro. Due le preparazioni dello chef siciliano: ravioli di grano tenero con mozzarella, salsa di maiorchino e granella di pistacchio; ricciola con citronella steccata, scorzetta di limone ed erba cipollina, in olio di olive biancolilla e nocellara. Un’estasi del palato gustare quelle preparazioni. Ottimo l’abbinamento territoriale. Per i ravioli un Santannella 2010 di Mandrarossa (Fiano 60%, Viognier 20%, Chenin Blanc 20%), per la ricciola il Sachìa 2009 di Caruso & Minini, un rosso 100% Perricone (o Pignatello, come a qualcuno piace ancora chiamarlo).
Sabato 15 ottobre seconda ed ultima giornata. Al mattino incontri tra aziende produttrici, giornalisti, buyers nazionali ed internazionali. Dalle 16 l’ingresso del pubblico. I seminari prenderanno corpo proprio all’apertura con il wine tasting “Grillo, vitigno poliedrico: secco, vendemmia tardiva, liquoroso”. Alle 18 territori d’elezione della rifermentazione in bottiglia italiani e francesi in degustazione: “Franciacorta e Champagne, le bollicine irresistibili”.
Da non perdere assolutamente. Alle 19.30 la tanto attesa proclamazione dei vincitori dei concorsi Premio Avvinando Wine Fest e Premio Giancarlo Lo Sicco che si sono svolti ad inizio settimana. Alle 20 viaggio nel gusto: tre vini in abbinamento a tre preparazioni gastronomiche dello chef Maurizio Cascino. Segue alle 22 il wine tasting “Sicilia-Italia, 6 grandi rossi a confronto”, discussione su tre grandi rossi italiani e tre rossi siciliani di riferimento.
Marcello Malta
Al Salone Nazionale del Biscotto golosissime novità
Anche l’amaretto di Gallarate al primo «Salone Nazionale del Biscotto» evento culturale e culinario che per tre giorni ha animato il centro di Alessandria, con migliaia di persone giunte soprattutto da Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna tra il 30 settembre e il 2 ottobre. La Pasticceria Fratelli Gnocchi di Gallarate (Varese) ha partecipato presentando i noti «Amaretti di Gallarate» realizzati secondo tradizione (P.Pi.)
Tranchida: ” I distretti turistici sono una realtà”
“Due decreti di consistente importanza”. Li definisce così l’assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida i decreti assessoriali ai quali ha appena apposto la sua firma. Il primo, molto atteso, riguarda il riconoscimento dei 26 distretti turistici (A.Zi.)
Turismo. Bilancio di un anno di mandato: il tecnico Tranchida si promuove,
Nel giorno in cui traccia il bilancio di un anno di attività svolta dal suo assessorato, l’assessore al turismo, sport e spettacolo della Regione siciliana, Daniele Tranchida annuncia anche la firma di due nuovi decreti. E’ un segno più quello che il “tecnico” messo alla guida di questo strategico assessorato, appone al lavoro portato avanti da un anno a questa parte (A. Zi.)
A Castelbuono le “scampagnate dell’amicizia”
Pani cunzato, ricotta di pecora calda, testa di turco, salsiccia alla brace e verdure biologiche. E’ un weekend all’insegna dei cibi genuini, natura e cultura quello che il 15 e 16 ottobre si potrà vivere in uno dei più suggestivi, e ricchi di storia, paesi delle Madonie: Castelbuono. (A.Zi,)