Avvinando: rush finale tra chef, wine tasting e degustazioni

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2028

Pioggia incessante e maltempo perpetuo non frenano appassionati e cultori del vino e del cibo a Villa Boscogrande. Prima giornata della fase finale di Avvinando, quella aperta a tutti i visitatori e che segue il Premio e l’Educational Tour di inizio e metà settimana (M.Ma.)

Ricco e variegato il programma della quinta edizione. Spostato solo alle 22 (era previsto per le 16) a causa del temporale e accorpato al laboratorio Slow Food con la degustazione guidata di formaggi in abbinamento a vini, il workshop sui vini bianchi siciliani vede tra gli altri protagonisti come il Leone di Tasca D’Almerita (Catarratto, Chardonnay, Sauvignon B., Traminer aromatico), il Colonna di Tarucco (Chardonnay, Grillo), l’Eureka di Marabino (Chardonnay).

Si parte alle 17 con il seminario dello chef Bonetta Dell’Oglio (  a dex. Foto: M.Malta) che stupisce i presenti con il suo Sushiliano, chiara rivisitazione del sushi orientale in chiave palesemente isolana, dove al posto del classico wasabi, il rafano verde giapponese molto piccante al naso, viene presentato una pasta compatta al peperoncino; al posto della salsa di soia il salmorigano. A contorno del sushi il gambero, il cappero, lo sgombro. L’abbinamento è da stupore: vini di Elena Walch, Alto Adige. Mica Sicilia. Di scena Müller Thurgau e Pinot Nero: corposo di grande acidità e mineralità il primo; pulito, semplice, non eccessivamente lungo e da jump il secondo.

Alle 18 è la volta dell’Etna e del suo stupefacente terroir lavico. Area agricola di grande attenzione, sul vulcano siciliano la viticultura è definita alla stessa stregua di quella di Valtellina e Liguria: eroica. Si va sopra i 1.100 metri di altitudine, infatti, per alcune coltivazioni. Molto variabili le condizioni anche tra stessi filari dei vigneti. Sei i prodotti presentati a degustatori e giornalisti: due bianchi e quattro rossi. I primi composti da Carricante e Catarratto (bianco e lucido), gli altri da Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Nerello Mantellato. Fondo Filara di Nicosia e Millemetri di Feudo Cavaliere hanno aperto le danze; N’Anticchia di Pietro Caciorgna, Millemetri rosso, Tascante di Tasca D’Almerita e Koinè di Antichi Vinai hanno impreziosito il seminario.

Alle 20 Natale Giunta e il suo estro. Due le preparazioni dello chef siciliano: ravioli di grano tenero con mozzarella, salsa di maiorchino e granella di pistacchio; ricciola con citronella steccata, scorzetta di limone ed erba cipollina, in olio di olive biancolilla e nocellara. Un’estasi del palato gustare quelle preparazioni. Ottimo l’abbinamento territoriale. Per i ravioli un Santannella 2010 di Mandrarossa (Fiano 60%, Viognier 20%, Chenin Blanc 20%), per la ricciola il Sachìa 2009 di Caruso & Minini, un rosso 100% Perricone (o Pignatello, come a qualcuno piace ancora chiamarlo).

 Sabato 15 ottobre seconda ed ultima giornata. Al mattino incontri tra aziende produttrici, giornalisti, buyers nazionali ed internazionali. Dalle 16 l’ingresso del pubblico. I seminari prenderanno corpo proprio all’apertura con il wine tastingGrillo, vitigno poliedrico: secco, vendemmia tardiva, liquoroso”. Alle 18 territori d’elezione della rifermentazione in bottiglia italiani e francesi in degustazione: “Franciacorta e Champagne, le bollicine irresistibili”.

Da non perdere assolutamente. Alle 19.30 la tanto attesa proclamazione dei vincitori dei concorsi Premio Avvinando Wine Fest e Premio Giancarlo Lo Sicco che si sono svolti ad inizio settimana. Alle 20 viaggio nel gusto: tre vini in abbinamento a tre preparazioni gastronomiche dello chef Maurizio Cascino. Segue alle 22 il wine tasting Sicilia-Italia, 6 grandi rossi a confronto”, discussione su tre grandi rossi italiani e tre rossi siciliani di riferimento.

Marcello Malta

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