Vito Poma: “Anche io vittima dei ladri di foto sui social “

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Ormai, ed ormai da qualche tempo, non è infrequente che sui social capiti di essere fatti oggetto di derisione e scherno: pare siano le nuove frontiere di un certo “evolversi” della comunicazione. Altre volte capita di diventare più o meno inconsapevolmente oggetto di invidie professionali, ed un po’ in tutti gli ambiti. Ma nel settore dell’enogastronomia e della ristorazione il fenomeno sembra prendere sempre più campo. Foto trafugate, piatti spacciati per propri mentre sono in realtà di altri. Questo è capitato anche allo chef Vito Poma.

Poma, cosa è successo?

Qualche giorno fa un collega si è imbattuto in questa foto che era stata postata sui social. Sapendo che il piatto è una mia creazione, mi ha inviato la foto in questione per farmi notare l’accaduto.

Il “collega” che avrebbe trafugato la foto spacciandola per propria sembrerebbe essere un professionista…

Purtroppo Si, anche se un vero professionista non si appropria dei lavori degli altri.

La foto rubata le è stata girata con il nome del collega oscurato: lei lo ha riconosciuto comunque?

Si perché è riconoscibile tramite foto profilo, anche se è per buona parte oscurata.

La FIC, per quanto lei ne sappia,  che posizione assume rispetto a questo genere di comportamenti?

Attualmente  non  ho avuto ancora il tempo di chiedere un loro parere perché il fatto  è avvenuto da poco.

Al di la di reprimende, sanzioni e copyright inesistenti, lei cosa si sente di dire al “collega” che ha rubato una delle foto dei suoi piatti?

Che l’onestà dovrebbe essere l’ingrediente principale di ogni piatto di qualsiasi individuo.

Andando oltre al fatto in sè, secondo lei un professionista che stila in tal modo cosa tenta di ottenere, se non una quota notevole di brutte figure? Quale credibilità ha un professionista che usa questi mezzi?

E non solo le brutte figure che rimedia, ma la smisurata dimostrazione di poca autostima e del proprio lavoro che mostra a tutti : perché chi si cela dietro le creazioni altrui significa che ha poca fiducia nelle proprie capacità e nei propri mezzi. La sua credibilità? Nessuna, almeno ai miei occhi. 

Nessuna descrizione disponibile.

L’Arsenio Lupin di ricette ( uno dei tantissimi, nda)questa volta è cascato proprio male, perchè la foto di quel piatto – oltre ad essere stata postata sul profilo social del suo legittimo autore –  era stata anche pubblicata su questo giornale, in cui Poma cura una rubrica fissa. La trovate infatti a questo link, e con tanto di data Carnaroli allo zafferano con scampi, gel al latte di mandorla e salicornia | Scelte di Gusto

Quando si dice, quella maledetta buccia di banana…

Alessandra Verzera

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