Al concorso “Penne all'Agrodolce” trionfa Garibaldi
L’Unità d’Italia si ritaglia uno spazio anche a “Travelexpo”, il Salone internazionale del Turismo, giunto alla XIII edizione che si sta svolgendo, come da tradizione, a “Città del Mare” di Terrasini. Il Risorgimento italiano mette la sua firma anche al concorso di gastronomia riservato ai giornalisti “Penne all’Agrodolce” giunto alla sua XI edizione.
A vincere il primo premio (una crociera sul Mediterraneo offerta da Msc) è stata Federica Di Gloria (Trm) che ha presentato un antipasto dal titolo “L’entrata di Garibaldi” a base di pecorino e favette, quasi ispirandosi alla nostra intervista impossibile che abbiamo realizzato qualche giorno fa al “generalissimo”.
( Foto: Federica Di Gloria )
Altro premio se lo è aggiudicato Alessandra Costanza (Telerent) che ha presentato, nella sezione dessert, la “Torta Mille Foglie”. A lei è andato un buono di 500 euro offerto da “Viaggi Sintesi”. Quest’anno a contendersi il palmares di giornalista-chef, sono stati 12 rappresentanti dei mass media che, nelle cucine di “Città del Mare”, si sono dati battaglia tra coltelli, cucchiaia e mestoli. Una competizione leale che, come è sempre accaduto in occasione di altre precedenti edizioni, ha visto i cronisti ai fornelli a cimentarsi davanti gli occhi increduli dei “veri chef” che, per l’occasione hanno svolto il compito di tutor.
( Foto: Alessandra Verzera con Toti Piscopo)
Tra i partecipanti anche il nostro direttore Alessandra Verzera, alla sua prima performance ai fornelli di Terrasini che ha presentato, nella sezione antipasti, il “Tortino caldo ai funghi con fondutina al taleggio”,
( Foto a destra: Disappunto….)
coadiuvata dal nostro editore Andrea Piovesan, al quale non sono mancate alcune “stoccatine” critiche, ma giustificate, contro l’organizzazione che si è occupata della cucina. Tra gli altri partecipanti citiamo nell’ordine anche Federico Orlando (Teleoccidente/Telerent/Canale Italia) che, nella sezione antipasti ha fatto gustare, soltanto a… pochi intimi (giuria tecnica e popolare), il “Pescespada in Giardino”. Per la sezione dei primi si sono sfidati a viso aperto Antonia Chirico (Ufficio Stampa Casa Editrice Liriti) che ha preparato “Risotto mosorrofano ai fughi”, Alessia Cannizzaro (freelance) con “Linguine Estasi di mare) e Loredana Badalamenti (Tele Occidente) che ha preparato anche lei per pochi eletti “Fusilli Mediterranei”.
( Foto: Antonio Fiasconaro e Alessandra Verzera)
Per la sezione dei secondi vanno citati i giornalisti Antonio Fiasconaro (Quotidiano La Sicilia) con le “Sogliole caramellate ai sapori di Sicilia), Salvo Messina (Milano Finanza) che ha confezionato il “Menabò di pollo alle mandorle soffiate) ed Alessandra Galioto (Telecolor) con i “Calamari ripieni fantasia).Infine, per la sezione dei “golosoni”, cioè dei dessert Benedetto Fontana (freelance) con la “Crema al mandarino” e Marcello Clausi (Cult) che ha presentato “Aspic mandorle e moscato”, quest’ultimo piatto sicuramente il vero trionfatore della XI edizione, tanto che la giuria lo ha premiato come primo, ma essendo Clausi già vincitore di una precedente edizione ha dovuto optare, consegnando il premio, all’altra concorrente più votata, Federica Di Gloria.
Antonio Fiasconaro
Spaghetti al nero di seppia
Ancora un primo piatto della buona tradizione meridionale proposto dello Chef Max Mangano : gli spaghetti al nero di seppia.
Vinitaly 2011: tempo di bilanci.
Il vino siciliano proiettato verso il futuro. Il Vinitaly 2011 ha chiuso i battenti portandosi dietro una serie di proficui contatti stretti in quei lunghi e caldi giorni. Il bilancio, sentendo alcuni espositori, sembra essere positivo anche se i risultati – come ha sottolineato un “vecchio” produttore- si potranno vedere solo dopo (A.Zi.)
Presentato il marchio “Nero d’Avola Sicilia Qualità”
E’ stato presentato sabato 9 aprile a Verona nel Padiglione 2 Sicilia, nel corso del VinItaly 2011, il marchio che tutela e regola la produzione del Nero d’Avola made in Sicily. Giunge, finalmente, per iniziativa dell’Istituto Regionale Vite Vino il sigillo destinato a tutelare la qualità del più famoso vino rosso siciliano (Ni.Pa.)
Al Vinitaly vola la colomba bianca firmata Fiasconaro.
Ad accompagnare il volo di colomba un maestro, un pasticcere che è orgoglio siculo, vessillo di quelle scelte di gusto che portano ad un cambio di tendenza. Sui suoi panettoni nulla da dire, il gusto narra di quelle scelte azzardate e vincenti, ma questa volta la sua pasta acida si è prestata a dar vita ad una colomba maestosa, bianca, simbolo di pace, Pasqua, festa e del tricolore richiamato dalle decorazioni.
Il padiglione Siciliano del Vinitaly ha ospitato un imponente preparazione firmata Ducezio, l’associazione di categoria che racchiude le eccellenze sicule in campo dolciario, capitanata da Nicola Fiasconaro e il taglio, con mano ferma e decisa, è avvenuto innanzi al Ministro Saverio Romano mentre tra applausi e sorrisi, a volare assieme a quella colomba sono stati i pensieri dei presenti: chi nella consapevolezza di un assaggio d’eccezione, chi nella speranza di far parlare della propria terra in positivo, chi nella certezza d’aver creato ancora una volta un dolce che si lascerà ricordare.
Unico neo? L’evento tanto atteso è stato rimandato, poco raccontato e rischia di passare inosservato. Ancor oggi non sono adamantini i motivi: innanzi ad un palchetto sormontato dalla maestosa colomba accompagnata dalla presenza del portavoce dei Duceziani, Nicola Fiasconaro, ed una platea ricca di astanti, il Ministro Saverio Romano doveva presenziare al fianco del governo regionale, dell’esponente di spicco Governatore Luca Zaia. I due non si sono incontrati, dal ministero è arrivata la voce di un consiglio dei ministri convocato con urgenza. C’è da chiedersi se questo intreccio sia frutto del caso o bega di condominio per i ben noti attriti tra governo centrale e regionale. Fatto sta che l’organizzazione dell’evento ha tralasciato l’inconveniente: due voci politiche che non sono riuscite a fare un coro e pubblico, stampa, politici, divisi tra dolce e amaro. L’amaro in bocca resta al pensiero che a Nicola Fiasconaro sono toccate le briciole quando meritava un posto a capotavola. Il taglio è avvenuto due giorni dopo alla presenza del Ministro Saverio Romano, ma ormai l’armonia del momento precedente si era magicamente rotta e nessun reportage ha immortalato, raccontato, discusso l’evento con il giusto peso. Il Vinitaly ha visto la presenza dei Fratelli Fiasconaro per 5 intensi giorni e tralasciati rammarico e ripensamenti, sono riusciti a portare a casa una bella avventura e nuove idee per il futuro.
Una colomba da guiness per i suoi 40 kg di gusto, è stata presentata da Nicola Fiasconaro in uno dei momenti della manifestazione. Un pezzo decisamente unico, 36 ore di lievitazione, 10 ore in cottura, tanti ingredienti di qualità, l’aroma ricercato, il color oro dello zafferano d’Abruzzo per unire spettacolarità, originalità, emozione e fantasia. Una preparazione che ha fatto da madrina al battesimo del Vino Passerina delle cantine Tollo, vino autoctono che il pasticcere siciliano ha deciso di abbinare al gusto di una tradizione pasquale ormai consolidata. Vino bianco secco e colomba allo zafferano: un connubio, uno sposalizio che vede Sicilia e Abruzzo prendersi per mano e procedere verso il meritato plauso.
A chiusura dei lavori del Vinitaly 2011, un Lunch proposto dalla ditta Fiasconaro ha visto una domenica mattina ricca di belle soddisfazioni, la colazione ufficiale ha regalato a Nicola Fisconaro la rinnovata consapevolezza che anche sui salati riesce a suonare note intonate. Ancora un appuntamento ha visto la terra di Sicilia ben rappresentata da Nicola Fiasconaro, ospite d’onore presso le Cantina di Soave al Vinitaly: “150 anni di unità d’Italia: i vini di Verona incontrano la pasticceria siciliana”. Chiaramente la pasticceria a cui si fa riferimento è quella dei Fratelli Fiasconaro.
Tiziana Nicoletti