Sempre più slow, sempre più food : Slowfood

Sono trascorsi venticinque anni da quando a Bra, nelle Langhe cuneesi, venne fondata l’associazione Arcigola. (G.Am.)

Sono trascorsi venticinque anni da quando a Bra, nelle Langhe cuneesi, venne fondata l’associazione Arcigola; era il lontano 1986 e senza eccessivi clamori si gettarono le basi per qualcosa di molto importante, un fenomeno che in tempi rapidi avrebbe raggiunto ogni angolo del nostro Bel Paese e riportato alla luce, salvandoli dall’oblio della modernità, prodotti alimentari d’eccellenza. La piccola associazione italiana confluì dopo appena tre anni nel movimento internazionale Slow Food, divenendo di giorno in giorno più popolare, coinvolgendo un numero sempre crescente di produttori ed ottenendo il consenso di molti grandi chef di fama internazionale.

La filosofia dello Slow Food è estremamente semplice: riscoprire in maniera consapevole il piacere del gusto attraverso cibi genuini, prodotti in maniera “pulita”, nel rispetto dell’ambiente e del territorio. Questa filosofia del mangiar bene detta anche i principi e le modalità con le quali bisogna gustare e stimolare i sensi a tavola; in controtendenza al cibo mordi e fuggi dei Fast Food, le eccellenze dello Slow Food vanno assaporate lentamente, ne vanno colte le sfumature, i profumi, i gusti e le carezze sensoriali che custodiscono.

L’attività italiana di Slow Food è estremamente intensa; sono stati infatti individuati e classificati ben 193 Presìdi, una lista corposa di prodotti agricoli, carni, salumi, varietà di pesce, formaggi e pani. Questo patrimonio enogastronomico viene alimentato da circa 1.300 piccoli produttori che hanno scelto di aderire a rigorosi protocolli e regole per la salvaguardia della qualità e delle caratteristiche dei Presìdi Slow Food.

Per i produttori il riconoscimento di Slow Food è molto importante; trattandosi spesso di piccole realtà aziendali, grazie a questa associazione, possono diffondere a livello internazionale il proprio prodotto, sconfinando dagli ambiti locali ai quali sarebbero inevitabilmente circoscritti.

Per il consumatore è abbastanza scontato comprendere quali sono gli aspetti positivi e i benefici di potere acquistare e portare in tavola i prodotti tutelati da Slow Food. Oltre al piacere di consumare cibi controllati e di qualità si può arricchire il proprio bagaglio culturale, scoprendo la storia e le tradizioni legate al prodotto o le modalità con le quali viene realizzato. Adesso i Presìdi Slow Food sono ancora più vicini ed accessibili, da qualche hanno vige un accordo tra l’associazione e la distribuzione Coop; i prodotti di alta qualità quindi possono essere acquistati anche nei supermercati ed ipermercati delle nostre città.

( Foto: Ufficio Stampa Slow Food )

I   27 Presidi Slow Food Siciliani:

Aglio Rosso di Nùbia – Categoria Ortaggi

Ape Nera Sicula – Razze animali

Asino Ragusano – Razze animali

Cappero di Salina – Categoria Ortaggi

Capra Girgentana . Razze animali

Cipolla di Giarratana – Categoria Ortaggi

Cuddriredda di Delia – Categoria Dolci

Fagiolo Badda di Polizzi – Categoria Ortaggi

Lenticchia di Ustica – Categoria Legumi

Limone Interdonado – Categoria Frutta

Maiorchino – Categoria Formaggi

Mandarino Tardivo di Ciaculli – Categoria Frutta

Mandorle di Noto – Categoria Frutta

Manna delle Madonie – Categoria Dolci

Masculina da Magghia – Categoria Pesci

Melone Purceddu d’Alcamo – Categoria Frutta

Oliva Minuta – Categoria Frutta

Pane Nero di Castelvetrano – Categoria Pane

Pane tradizionale di Lentini – Categoria Pane

Pistacchio di Bronte – Categoria Frutta

Provola dei Nebrodi – Categoria Formaggi

Provola delle Madonie – Categoria Formaggi

Razza Modicana – Razze Animali

Sale Marino integrale artigianale di Trapani – Categoria Erbe e Aromi

Suino nero dei Nebrodi – Razze Animali

Susine Bianche di Monreale – Categoria Frutta

Vastedda del Belice – Categoria Formaggi

[Fonte : www.presidislowfood.it ]

Gabriele Amodeo