La cucina povera tradizionale: le polpette di pane.

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Il pane avanza quasi sempre in ogni casa: si può consumarlo in zuppa, facendone dei crostini, o persino una torta. Ma un modo sicuramente sfizioso per gustare il pane raffermo è sotto forma di polpette. Ed ecco facilmente realizzate le polpette di pane, ottime come aperitivo, come antipasto e persino come secondo piatto. La preparazione sembra di origine pugliese: e la Puglia del resto è maestra nel riciclare – giustamente – il pane raffermo, in modo particolare l’ottimo pane di Altamura.
Altri vogliono che le polpette di pane siano nate in Toscana, altra regione grande consumatrice di pane raffermo con le varie “pappe” di cui quella col pomodoro è senz’altro la più nota in tutta la penisola.
Ma quello che non tutti sanno è che la polpetta di pane è un piatto diffusissimo anche nell’entroterra siciliano dove, in tempi di particolare carestia, con il pane rimasto e pochi altri ingredienti, i contadini erano in grado di preparare una pietanza deliziosa e molto stuzzicante.
Questo piatto è gradualmente scomparso dalle città, dove le polpette si è preferito farle con la carne macinata dato che le economie lo permettevano.
Ma, in tempi di rilancio della cucina povera con la rivalutazione di antiche ricette contadine, anche le polpettine di pane sono tornate in auge: e sono particolarmente apprezzate dai bimbi. Niente di meglio, dato che sono realizzate con ingredienti sani.Non soltanto: hanno anche il vantaggio di essere di velocissima preparazione.
Un solo consiglio per chi è attento alla linea: preparatene un numero sufficiente ma non eccessivo. Infatti, laddove per una porzione sono sufficienti cinque polpettine della grandezza di una pallina da ping pong o tre della grandezza di una pallina da golf, la cosa certa è che più ne preparete più ne mangerete.
Ecco cosa occorre per quattro porzioni.

Mollica di otto fette di pane raffermo
1 uovo intero
Pecorino grattugiato q.b.
Latte q.b.
Sale, una presa abbondante
Aglio a piacere
Prezzemolo a piacere
Olio extravergine di oliva

Il procedimento è assai semplice e ricalca pedissequamente quello delle tradizionali polpette di carne.
Private il pane della sua crosta e ponetelo in un food processor insieme a prezzemolo, aglio, sale e pecorino grattugiato ( in alternativa si può adoperare il caciocavallo o, se piacciono sapori più “miti”, del parmigiano grattugiato).
Una volta che la mollica si sarà ben sbriciolata ed amalgamata agli altri ingredienti versate il tutto in una ciotola ed aggiungete l’uovo intero e una quantità graduale di latte.
Impastate dunque con le mani e datevi un po’ di tempo: la mollica di pane infatti tende ad assorbire i liquidi non troppo velocemente. Attendere qualche minuto vi darà l’idea esatta della consistenza che dovrete ottenere: ricordate che l’impasto dovrà essere molto morbido e quindi, al bisogno, aggiungete gradualmente ancora un po’ di latte sino a conseguire la consistenza desiderata.

In teoria la polpetta di pane finisce qui: ridotta a palline delal dimensione prima consigliata e con un passaggio abbastanza veloce in olio extra vergine ben caldo. Esistono però delle possibili varianti, specie se si vuole organizzare un aperitivo con questi fantastici appetizers.Una variante prevede l’inserimento all’interno della polpetta di un pezzetto di formaggio a pasta filata che renderà le polpette filanti come dei supplì al telefono.Oppure, per un gusto più “rotondo” e più ricercato, si può sostituire il latte dell’impasto alla ricotta: in questo caso il risultato dopo la frittura sarà molto più dorato. Questa variante ha un gusto inimitabile davvero da provare ( foto a sinistra).

Un’altra variante prevede l’impiego di pasta d’acciuga o di acciuga in filetti, da incorporare o all’impasto prima di formare le palline, o – come si è fatto con il formaggio – al centro della pallina prima di friggerla. Ancora una versione piuttosto interessante è quella che vede l’aggiunzione di uvetta sultanina e pinoli ( meglio se precedentemente tostati) all’impasto. Una versione particolarmente apprezzabile è quella con olive sminuzzate nell’impasto, meglio se in accoppiata a del pomodoro secco. In questo caso le polpettine avranno un aspetto più rosso, e dunque più simile a quello delle polpette di carne ( foto a destra).

In ultimo, per insaporire l’impasto di base, è possibile aggiungere all’impasto nel food processor un pizzico di peperoncino.
Insomma, una versatilità unica per un piatto che costa pochissimo e che piace moltissimo in cui la fantasia la fa da padrona. E’ giusto però ricordare che le variazioni sul tema sono alternative possibili, ma che la ricetta originale è quella più semplice e più povera di cui sono elencati gli ingredienti.

SdG

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