Il migliore babà di Napoli? La Galleria Umberto gli fa da sfondo!

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La galleria Umberto, centro nevralgico per lo shopping partenopeo, è maestosa quanto bella. Accogliente, propone manifestazioni di piazza, non è infrequente infatti trovare gruppi folk suonare attorniati da passanti, invitante per le diverse vetrine dei vari negozi sorti all’interno e poi, stuzzicante nel caso in cui alla Galleria si decida di passare per una dolce pausa in compagnia di un babà.

Meravigliosi i babà della pasticceria sita appena all’ingresso della Galleria Umberto, si chiama Mary e l’apertura si affaccia su via Toledo;  accattivanti per gusto, per quella bagna al rum che non stanca e poi è gradevole l’atmosfera se l’intento è quello di una pausa dolce racchiusa in una cornice così suggestiva come quella che offre il tetto in vetro e ferro della Galleria; piacevole ritrovarsi a passeggiare sotto quella cupola da cui filtra una soffusa e delicata luce.
Al centro della pianta ottagonale, da cui si snodano le quattro braccia della Galleria, ogni anno – nel periodo natalizio – viene posto un maestoso albero che in poco tempo si riempie di biglietti. Biglietti di speranza, richieste di desideri inespressi a voce, l’albero della Galleria accoglie l’accorato coro dei suoi cittadini in questa usanza che ormai perdura da molto tempo. Nata per rivalutare questa parte di città, nata per invitare i cittadini a spostarsi dalle proprie abitazione e a far di lei centro di appuntamenti, inaugurata nel 1890, fin dall’inizio la Galleria Umberto è stata dedicata allo shopping, alla passeggiata – con qualsiasi temperatura e sotto le intemperie di uggiosi giorni di pioggia, il tetto ripara – alla pausa golosa. La pasticceria Mary sorge come sede unica all’interno della Galleria e espone una vetrina ricca di dolci da non lasciare indifferenti nemmeno i meno golosi; ma il babà è forse il dolce per eccellenza che può caratterizzare la pausa nel pressi della Galleria e questa pasticceria.

Vicinissimo, sorge proprio su via Toledo, è uno dei templi della sfogliatella napoletana sia riccia che frolla, Pintauro; eppure estimatori locali, coloro i quali hanno nel DNA il gusto per queste delizie tutte partenopee, riescono ad affermare che le sfogliatelle di Mary sono la “fine del mondo”. Così non ci resta che lasciare aperto il quesito e chiedere a voi: sfogliatella da Mary o da Pintauro? Per quel che ci riguarda, ci sacrifichiamo volentieri nel provarle entrambe.

Degni di nota sono i babà al limone di Mary, forse – da profani ma con uno spiccato senso del “gusto” – potremmo definirli i migliori di Napoli e quello che ci conforta nell’affermare ciò è che davanti all’ingresso della Galleria Umberto, proprio dove quelle vetrine invitano alla gola, c’è sempre una folla di gente che attende il turno. Attesa che vale davvero la pena di esser vissuta.

Tiziana Nicoletti

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