Il 2018 sarà l’anno del cibo italiano. I ministri Martina e Franceschini scommettono sul Made in Italy

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madeinitalyE se il 2018 fosse l’anno del cibo italiano? A dichiararlo mesi fa erano stati i massimi esponenti delle istituzioni italiane coinvolte nella promozione del Made in Italy, ovvero Maurizio Martina, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, e Dario Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Infatti, quando si parla di Made in Italy o di italianità, entrano in gioco numerose immagini evocative e suggestioni sensoriali, tutte emanazioni di un unico concetto che ci viene riconosciuto a livello internazionale: la Bellezza.
La promozione del Made in Italy
made-in-italy-2018Che sia il patrimonio artistico e paesaggistico o quello eno-gastronomico, il Belpaese, appunto, è rinomato in tutto il mondo per il suo legame naturale e culturale con la bellezza. Tanto da costituire un’eredità da salvaguardare e promuovere in tutto il mondo, vera e propria missione istituzionale da parte del Governo. Una storia, quella italiana, che glorifica i sensi e che vale la pena raccontare.
Emblematica, in tal senso, l’esperienza di Expo 2015, in cui l’Italia ha raccontato la sua storia e il mondo stava ad ascoltare. Una manifestazione da cui gli italiani stessi hanno appreso qualcosa, soprattutto nel modo di raccontare la propria identità, punto di partenza per nuove avvincenti storie future.
Di questo ne sono consapevoli i vertici di Governo, che da quella memorabile esperienza hanno mosso molti passi avanti, preannunciando il 2018 come un anno che riguarderà da vicino il nostro Paese.
2018, anno del Made in Italy
madeinitaly2“Dedicare il 2018 al cibo italiano – ha affermato lo scorso giugno il Ministro Maurizio Martinaè una scelta tutt’altro che banale. Significa porre ancora una volta l’accento su parole chiave come qualità, eccellenza e sicurezza che rendono unici i nostri prodotti. Significa valorizzare il lavoro di migliaia di agricoltori, allevatori pescatori, artigiani e produttori alimentari. Il mondo ha fame d’Italia. Ce lo dimostrano i dati dell’export in continua crescita, che ha superato i 38 miliardi di euro, e i risultati positivi della prima edizione della ‘Settimana della cucina italiana nel mondo’, promossa in collaborazione con il Ministero degli Esteri e le Ambasciate di più di cento Paesi che hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa. Perché, quando raccontiamo il cibo, raccontiamo anche la storia di chi lo ha realizzato, del territorio dal quale provengono le materie prime. Anche in questo consiste il saper fare italiano. La nostra forza, il nostro orgoglio”.

madeinitaly1Sulla stessa scia il ministro Dario Franceschini, che vede nella compenetrazione tra arte, territorio e cibo la vera chiave del successo nella promozione del Made in Italy: “Sarà un modo per valorizzare e mettere a sistema le tante e straordinarie eccellenze italiane e fare un grande investimento per l’immagine del nostro Paese nel mondo. L’Italia deve promuoversi all’estero in maniera integrata e intelligente: valorizzare e promuovere l’intreccio tra cibo arte e paesaggio è sicuramente uno strumento molto utile per questo obiettivo”.
D’altronde, ormai da diversi anni, sta prendendo piede tale impostazione, la cui massima manifestazione è data proprio dal turismo eno-gastronomico, allo stesso tempo strumento economico e di promozione culturale.

Serena d’ Arienzo

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