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VINITALY, VIDEOTOUR DEL PADIGLIONE SICILIA

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Non siete riusciti ad essere presenti al Vinitaly? Mettetevi comodi, vi portiamo a fare un giro in tutta fretta al padiglione Sicilia, scandagliando con la nostra videocamera tutti i corridoi, uno ad uno, per una passeggiata di 12 minuti, ridotta per voi in questo video.

Vinitaly, Baglio Fici e Cantine Fina. Idee Nuove, Imprenditori Giovani e Intraprendenti

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Storie di ragazzi siciliani, che prendono le redini della azienda di famiglia. Ci sono i sorrisi, l’entusiasmo e le aspettative della “meglio gioventù” siciliana che orgogliosa mostra le proprie ambizioni e i propri progetti, nelle due interviste realizzate alle cantine Fici e Fina.

VINITALY 2012, DON TOMASI PUNTA ALL’EXPORT E A RAFFORZARE IL BRAND SICILIA. L’INTERVISTA ALL’EXPORT MANAGER

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Nuovi mercati, nuovi orizzonti. Lo sanno bene quelli di Don Tomasi, che puntano decisi sullo sviluppo di una forte filiera transnazionale, con l’obiettivo di portare il brand Sicilia in giro per il mondo.

VINITALY 2012: L’IMPORTANZA DEI SOCIAL NETWORK. LA PAROLA A MARILENA BARBERA

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Uno stand molto rustico, per una chiacchierata molto piacevole. Il Vinitaly è sicuramente croce e delizia per i produttori alle prese con le spese, con la fatica e con le pecche di un’organizzazione non sempre ineccepibile.

VINITALY, UNA PRESENZA NECESSARIA PER LE AZIENDE. LA PAROLA AD ALBERTO BURATTO, CEO DELLE CANTINE BAGLIO DI PIANETTO

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Un enoturismo rivolto ad un target trasversale, la voglia di esserci sempre e comunque a questo Vinitaly che, nel bene o nel male, è un momento annuale imprenscindibile per molti produttori.

Vinitaly 2012: c’è chi dice no…

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ceusoSono due le grandi assenti cantine siciliane a Vinitaly 2012. Costi elevatissimi in tempi di crisi hanno dissuaso qualcuno dal partecipare alla più grande kermesse dedicata al food & berevage di Italia, e per alcuni anche d’Europa. Il mistero dei cluster e nostra videointervista a Luisa Melia, responsabile delle Cantine Ceuso quest’anno assenti dalla manifestazione scaligera (A.Ve.)

 

ll malcontento era nell’aria: la crisi pressante ha fatto il resto. Ed è stato cosi’ che due grandi produttori. Pellegrino e Ceuso,  hanno deciso di non partecipare a Vinitaly. La realizzazione dei “cluster” avrebbe potuto abbattere drasticamente i costi, ma la loro realizzazione non ha visto la luce. Dalle istituzioni dicono che sono stati gli stessi produttori a non volere i cluster, ma alcuni produttori dicono di aver avuto comunicazione negativa da parte delle istituzioni perchè i cluster tecnicamente non era possibile realizzarli.

Abbiamo ascoltato Luisa Melia, responsabile marketing dell’Azienda Agricola Ceuso.

Cliccare il link per visualizzare la videointervista : http://www.youtube.com/watch?v=tDVNb1JItyU

 

Alessandra Verzera

A VINITALY 2012 PRESENTATO IL PROGETTO VERBUMCAUDO. NOSTRA VIDEOINTERVISTA A DARIO CARTABELLOTTA, DIRETTORE GENERALE IRVOS

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L’identità di un popolo viaggia anche dentro ad un calice di vino. Il vino come orgoglio regionale dà vita alla prima banca vitivinicola ed olivicola della Sicilia. Nostra intervista a Dario Cartabellotta, direttore generale Irvos (A.Ve.)

 

La cucina di Enzo Ninivaggi, Color Hotel Bardolino ( Vr)

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ninivaggiE’ sempre un piacere – peraltro sempre più raro –  imbattersi in un’ottima cucina: quando anche il posto che fa da cornice ad un ottimo ristorante è bellissimo ed il team è attento e professionale allora il piacere è triplicato. In occasione di Vinitaly, le nostre cene migliori al ristorante dell’ Hotel Color. a Bardolino, Verona.

Non avevamo avuto alcun dubbio quando si era trattato di prenotare il nostro soggiorno nella bellissima città scaligera in occasione di Vinitaly: saremmo tornati li dove eravamo già stati, ad una manciata di chilometri da Verona e dalla Fiera: a Bardolino, presso l’Hotel Color.

Le motivazioni erano state diverse: prima tra tutte, perchè non dirlo, la constatazione del fatto che la gestione del Color non ha quadruplicato i prezzi in occasione della Kermesse vinicola par excellence ed anzi, forse perchè penalizzata da una trentina di chilometri di distanza dal fulcro di ogni attività enoica, aveva persino promosso un pacchetto per cui una notte su tre era gratuita. Di fatto i piccoli comuni intorno a Verona hanno mantenuto inalterate le loro tariffe: cosa che non si può certo dire degli hotel in città.

Il secondo motivo, probabilmente determinante, il ricordo di una cucina raffinatissima curata dal giovanissimo Chef pugliese Enzo Ninivaggi, affiancato da un team di sala veramente all’altezza di ogni situazione.

Detto e fatto la nostra squadra ha preso possesso delle camere riservate. Una, particolarmente bella, ha due balconi ed un grande terrazzo e guarda ai giardini tropicali e ad una delle quattro piscine. Due grandi ambienti arricchiti da un bagno immenso con vasca idromassaggio: consideriamo che dopo giornate caotiche fatte di lunghe scarpinate sarà un piacere immenso tornare a rilassarsi in quelle belle atmosfere che ricordavamo bene: non prima di esserci fermati al ristorante, ben s’intende. Li, al ristorante, La Veranda,  ci attendeva la sorpresa che non ci aspettavamo: il Maitre Franco Crocco si ricordava perfettamente di noi, delle nostre scelte di piatti dell’anno scorso e persino del tavolo che eravamo soliti occupare. Ma non soltanto, questo Maitre calabrese così attento si ricordava persino che l’anno scorso c’era anche un’altra collega che quest’ anno mancava all’appello. Micidiale. E dire che ne passa di gente da questo albergo: dettagli come questo fanno l’eccellenza e fidelizzano l’ospite, non c’è dubbio. Piace a tutti non essere un semplice numero di camera ma essere ricordati, e non soltanto a parole: e Franco Crocco ricordava veramente tutto, non soltanto a parole per compiacerci.

La conversazione prende il volo quando uno dei nostri colleghi che è anche un sommelier riconosce nel maitre Franco un suo “collega” Ais: e così parte l’olfazione, la degustazione e la descrizione accurata del vino che avrebbe accompagnato la nostra cena. Un armonia di sentori e di chiacchiere piacevoli che costituiscono sicuramente un’ouverture vincente ad ogni pasto.

Attimi dopo arriva lo Chef, così giovane ma già così tanto completo: continua a stupirci questo giovane pugliese alto e snello che scodella nei piatti pietanze da urlo come se niente fosse e per giunta schernendosi ai complimenti.

Sorride timidamente e mette vari accenti : tutti sulla materia prima con un aknowledgment particolare verso la proprietà che gli da carta bianca sui prodotti. Che, per questa ragione, sono sempre freschissimi, di prima scelta  e di provenienza “originale”: da ogni regione Ninivaggi attinge le peculiarità che poi servirà ad i suoi ospiti, con squisite e mai eccessive rivisitazioni ed elaborazioni. Anche queste cene sono state un successo: eravamo in quattro e nessuno ha lasciato nel piatto alcunchè, nè ha trovato da ridire su nulla. Persino l’apparente banalità di un grissino o la scontata morbidezza di un quadruccio di focaccia qui diventano arte.

Così Ninivaggi ci lascia augurandoci buona cena e torna ad immergersi nel suo regno fatto di mestoli e tegami: un membro del suo affiatato team ci confida a mezza voce che quel giovane ha già lavorato come “sous chef” in un ristorante stellato, con addirittura due stelle. Deve aver imparato benissimo il giovane Enzo, e così ci  spieghiamo tante cose e ipotizziamo che sicuramente ben presto questo bravo Chef porterà le stelle anche a Bardolino ed all’ Hotel Color : le merita lui e le merita la struttura che ospita la sua cucina.

La nostra cena è un tripudio di colori e di raffinatissime presentazioni: la mise en place è perfetta. La squadra di sala che mi smuove rapida è un piccolo stuolo silenzioso e nulla è lasciato al caso. Tutto perfetto, dall’antipasto di burrata tiepida al dolce composto di mousse ai frutti di bosco e vaniglia, passando per uno squisito risotto con crema di zucchine e capesante e per un salmone marinato su letto di riso nero. Superlativi i gamberoni in tempura con chutney di pomodoro come pure il trancio di merluzzo adagiato su un’insalatina multicolor. Da ripetere i paccheri all’astice e i ravioloni con ripieno al formaggio.

Insomma, il Vinitaly per noi costituisce ogni anno un’ottima scusa per deliziarci delle splendide atmosfere del Color Hotel, dell’incanto romantico di Bardolino e dell’alta cucina di Enzo Ninivaggi. Il nostro consiglio? Abbandonate l’idea di risiedere nel centro di Verona e noleggiate un’auto con cui percorrere i trenta chilometri che da Bardolino vi porteranno a Verona: ne varrà sicuramente la pena ed il rapporto qualità prezzo sarà una piacevole realtà.

Alessandra Verzera

Peoplecooks, il social network della tavola.

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peoplecooksSul cibo si è detto molto, raccontato tanto, preparato ancor di più. Apparecchiate tavole reali e virtuali, accolti ospiti inattesi e poi? Poi la porta di ingresso si apre a nuove proposte, fantasiose ed originali come l’iniziativa che prende il none di PeopleCooks, un vero e proprio social network che mette in contatto diretto sconosciuti con lo stesso desiderio: da un lato cucinare, guadagnando una piccola cifra, dall’altro assaporare spendendo una altrettanto piccola cifra.

Nasce l’idea che viene adagiata su apposita culla virtuale, così apre i battenti il sito web Peoplecooks.it. Una comunity, centro di incontri per tutte quelle persone che possono aiutarsi, rendere il momento del desinare più piacevole, accogliente, familiare. Molte persone ogni giorno si trovano a pranzare fuori casa, prese dalla frenesia della vita lavorativa che conducono; stanche di riempire la pancia con un semplice panino, stufe di placare l’appetito con un pasto frugale e freddo, sempre uguale, possono trovare in Peoplecooks.it altrettante persone disposte a preparare manicaretti, piatti semplici o elaborati, ma di certo genuini, un pasto caldo da servire nelle loro stesse abitazioni.

 I primi, People, chiederanno la disponibilità, certi di poter risparmiare pur cibandosi di pasti preparati con dovizia, i secondi, Cooker, disposti ad offrire il loro estro creativo tra i fornelli, pronti a preparare un pranzo o una cena per il People a cui offrire un posto a tavola in cambio di un piccolo guadagno.Studenti universitari, lavoratori fuori sede, turisti, viaggiatori, ma anche semplici People – non necessariamente ricadenti in queste categorie – che desiderano cambiar gusto per un giorno, spendendo 6 euro a coperto potranno gustare un primo, un secondo, un frutto e acqua da bere, dal Cooker convenzionato scelto per l’occasione.

 L’iniziativa parte dalla Sicilia, ma punta a diffondersi in tutto il mondo. L’ideatore di PeopleCooks è Onofrio Carruba Toscano (in foto a sinistra) il quale racconta di come l’idea sia nata proprio dal desiderio di unire due mondi: persone che per necessità devono pranzare fuori casa, che spesso devono fare i conti con un portafogli sempre più preda di una crisi che non risparmia nemmeno la spesa; persone, d’altro canto, che possono permettersi di aprire le porte di casa loro, nel tentativo non solo di guadagnare qualcosa, ma anche nella certezza di far parte di quel risvolto sociale che porta tutti i soggetti interessati ad una bella interazione. Nuovi rapporti umani che si cementificano innanzi ad una tavola imbandita. Per far parte dell’iniziativa il potenziale Cooker deve iscriversi al portale www.peoplecooks.it e sottoscrivere la convenzione di durata annuale e del costo di 20 euro; potrà così mettere on-line un suo breve profilo, un video di presentazione, indicare il luogo geografico esatto in cui è sita la propria abitazione, un numero di telefono ed attendere di essere contattato.
I People, attraverso un motore di ricerca fornito dallo stesso portale, non dovranno far altro che scegliere il Cooker a loro più congeniale, quello più vicino, quello che in qualche modo ha attirato l’attenzione. Nessun menu alla carta, ma piatti della casa che verranno consumati con gli abitanti della stessa per quell’arricchimento umano che dall’interazione porta alla costruzione di veri e propri rapporti di amicizia: a noi l’idea piace e la consideriamo una vera e propria scelta di gusto!

Tiziana Nicoletti

VINITALY, DA SIMBOLO DI MAFIA A RISCATTO: VERBUMCAUDO EMBLEMA DI RIVINCITA

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Sono passati 25 anni, ma finalmente è ritornato ad essere simbolo di legalità. Stiamo palando di Verbumcaudo, simbolo di forza economica siciliana oggi finalmente polo di attrazione agro-turistica posizionato al centro della Sicilia (M.Ma.)