Sono passati 25 anni, ma finalmente è ritornato ad essere simbolo di legalità. Stiamo palando di Verbumcaudo, simbolo di forza economica siciliana oggi finalmente polo di attrazione agro-turistica posizionato al centro della Sicilia (M.Ma.)
È quanto annunciato nella prima giornata di Vinitaly presso la “business area” dello stand Sicilia e il progetto è stato siglato da un accodo tra l’Assessorato Regionale dell’Economia, il consorzio “Sviluppo e legalità” di San Giuseppe Jato (Pa) e l’Irvos, Istituto Regionale Vite e Oli di Sicilia. Il recupero dell’antico feudo, terreno di 150 ettari per anni appartenuto alla famiglia Greco nel 1984 confiscato dal giudice Giovanni Falcone, che si trova nei pressi di Polizzi Generosa (Pa), prevede anche la realizzazione della prima banca vitivinicola siciliana e comprende tutte le varietà autoctone della Sicilia che si estendono per circa 7 ettari. L’accordo prevede la realizzazione di due impianti per la produzione di olio e vino e la consulenza agronomica sarà a cura dei tecnici dell’Irvos che realizzeranno la prima Banca Vitivinicola e Olivicola Siciliana. «Abbiamo scelto di ricreare quell’ambiente naturale per la vite e per l’olivo, due produzioni simbolo per la Sicilia ed emblema della coltivazione made in Sicily – spiega Dario Cartabellotta, direttore generale dell’Irvos – perché la rinascita di un territorio parte dalla valorizzazione delle migliori tecniche produttive che negli ultimi anni hanno contribuito a rifondare l’immagine della Sicilia nel mondo». L’Irvos impianterà alcune varietà autoctone di vite (Nero D’Avola e varietà rosse e bianche tipiche del territorio) e di ulivo. Una parte sarà dedicata alla creazione di una banca genetica di tutte la varietà di vite e di ultivo per consentire così di creare la selezione dei migliori cloni delle varietà autoctone.
Marcello Malta