Parola di blogger oggi bussa alla porta di una creative cook, così si definisce Sandra Salerno, l’ideatrice di Un tocco di Zenzero. La porta si apre e ci ritroviamo in una cucina ricca di idee e voglia di descrivere sensazioni, emozioni correlate al cibo in mille modi: dalle lezioni di cucina alla stesura di menù a tema, dai mini catering alle consulenze gastronomiche passando per le cene a domicilio (Ti.Ni.)
Un toro ascendente gemelli, con idee chiare e voglia di gustare obiettivi dall’odore di conquista. Questa l’impressione che si ha leggendo di te. Volere è potere?
La mia fortuna, per fortuna, me la sono costruita giorno per giorno, con tanta fatica e lavoro. E proprio per questo ne sono ancora più felice. Una bella soddisfazione!
Un tocco di zenzero nasce sotto quale stella? All’insegna di un preciso obiettivo e con la chiara idea di farlo evolvere in qualcosa di più di un semplice diario di cucina?
Nato come un semplice diario di cucina, si è evoluto con il tempo e mi ha permesso di arrivare fino a dove sono ora. Trasformando la mia vita.
I tuoi scatti fotografici sono il risultato di una passione, non la naturale conseguenza di una professione. È così anche per la cucina?
Fotografo come dico io ‘con il cuore e poco con la testa’. Quello che vedete realizzato è frutto della passione che ho per il cibo e la voglia di trasmetterla a chi mi legge e mi segue da tempo.
Preferisci cucinare o mangiare? Compatibilmente con il fatto che mangiare è una necessità, in quale delle due azioni edifichi il stato d’animo?
Entrambe le cose, ma se cucino per lavoro non mangio. È una questione di concentrazione per cui assaggio, ma non tocco cibo. E a seconda delle volte mi identifico più in una, piuttosto che nell’altra, dipende. Ci sono occasioni dove cucinare mi rende particolarmente felice, altre in cui essere a tavola con le persone che amo mi riempie di gioia.
Va dove ti porta il cuore, è una frase in cui ti riconosci eppure ci vuole di più. Non basta la passione per realizzarsi in campo lavorativo, in un mondo ricco di concorrenza e povero di spazio. Quali ingredienti fanno parte della ricetta?
È Iniziata per gioco quasi 6 anni fa, però pian piano il gioco si è fatto serio e forse in me è scattata una scintilla, una vocina che da dentro mi diceva ‘provaci, ce la puoi fare’! E giorno dopo giorno ho aggiunto altri tasselli: passione, amore e serietà (cosa fondamentale) in tutte le cose che faccio, con un pizzico di costanza e dedizione.
Come si svolge il lavoro di una cuoca a domicilio, si viene contattati, si stabilisce il menù e poi? C’è una preparazione di pietanze preliminare o tutto si svolge al domicilio di chi fa richiesta?
Il menu viene concordato con il cliente e preparato sul posto. In sostanza la spesa viene portata a domicilio e lavorata.
Chi è il cliente tipo che si avvale di consulenze gastronomiche o di lezioni a domicilio? Raccontaci la spinta che conduce a te?
Ci sono svariati motivi: diversificare la cucina di tutti i giorni, passare qualche ora in compagnia degli amici senza dover pensare a niente. O anche solo per farsi coccolare.
Cosa ami di questo mestiere e cosa ti ha regalato nel tempo?
Di questo mestiere amo la libertà, il poter gestire il tempo come preferisco. Poter dire ‘oggi non lavoro e dedico la giornata alle persone che amo’. O anche solo a visitare un museo, una mostra, un pranzo fuori. Oltre al fatto che essendo presente su web da parecchi anni, ho avuto la possibilità di fare conoscenze preziose, di avere tanti nuovi amici da incontrare fuori dalla rete. Ed è questo quello che mi piace.
Tiziana Nicoletti
Le foto e le ricette della protagonista di questa intervista le trovate su: