Concludiamo la nostra analisi all’interno del mondo del food in tempi di Covid19 cercando di fare chiarezza anche su altre forme di ristorazione non convenzionali, ma buttando un occhio anche sulle cucine domestiche. Il Professor Antonio Cascio, docente di Malattie Infettive e Direttore UOC Mal Infettive Centro Regionale AIDS dell’ Università Palermo, risponde alle nostre domande e ci tranquillizza, aiutandoci a demolire una parte infondata delle nostre paure e – perchè no – anche qualche pregiudizio. Professore, se sulla pizza siamo tutti d’accordo nel dire che non esiste alcun rischio per via delle alte temperature dei forni, destano invece qualche perplessità in particolare, il cibo da asporto ed il food delivery: è sicuro ordinare del cibo da farsi recapitare al proprio domicilio? E’ utile che chi consegna, e quindi maneggia il denaro, indossi anche i guanti oltre alla mascherina?
Indossare i guanti da parte di chi porta la spesa a casa nostra non è utile, se non addirittura pericoloso. I guanti si contaminano ancor peggio delle mani nude e danno un falso senso di sicurezza a chi li indossa. È ovvio che i cibi non dovranno essere a diretto contatto di mani nude o guantate di chi li trasporta. Il rischio che i contenitori esterni dei cibi possano essere contaminati è assolutamente remoto, ma per precauzione è meglio considerare gli involucri potenzialmente contaminati ed evitare di portare il cibo a contatto con la loro superficie esterna e non toccarli una volta che ci si sia lavato le mani prima di mangiare.
I fast food e il kebab: sono due cose che radunano molti giovani. Ma le norme igieniche secondo lei sono davvero rispettate alla lettera? Un panino in cui siano presenti elementi crudi e manipolati, come insalata, cipolla, pomodoro, fette di formaggio, può veicolare il virus?
È assai poco probabile, a meno che chi ha preparato la pietanza non indossava correttamente la mascherina, non si era lavato le mani e/o non indossava i guanti Oltre al cibo esiste il bere, le bevande: che rischi di trasmissione esistono usando bicchieri nei locali pubblici?
È assolutamente poco probabile che un bicchiere lavato possa essere fonte di infezione anche se prima del lavaggio era stato utilizzato da una persona infetta
Quindi un “si” incondizionato alle tazzine di caffè bollenti che prima detestavamo e ci facevamo spesso sostituire perchè quasi impossibili da accostare alle labbra?
Le alte temperature delle tazzine non sono necessarie se la tazzina è stata lavataLa pasticceria impiega spesso dei semilavorati, il cui assemblaggio comporta quindi un consistente uso delle mani e non prevede invece ulteriori cotture: ci sono rischi di contaminazione in pasticceria?
Per quanto riguarda il coronavirus i rischi son trascurabili, come è noto l’igiene è comunque molto importante per evitare contaminazioni da microorganismi come stafilococchi, salmonelle e norovirus
I cibi crudi manipolati, penso ad esempio al Sushi, possono costituire veicolo di trasmissione del Covid19?
È assolutamente poco probabile.
Recenti studi hanno dimostrato che il virus sopravvive sulle superfici lisce fino a 28 giorni, che è un tempo immenso. Come comportarsi se si riceve la spesa a casa? Bottiglie di olio in vetro, salse, sughi. Tanto vetro e tanta plastica. Come fare?
Tracce di materiale genetico del virus è vero che possono esser riscontarti per tanti giorni, ma le probabilità che a distanza di giorni sia ancora presente sulle superfici virus capace di infettare cellule e di contagiare qualcuno sono assolutamente poco probabili. Personalmente non disinfetto la spesa, ma se qualcuno volesse farlo potrebbe utilizzare ipoclorito di sodio (una parte di candeggina diluita con 9 parti di acqua) spruzzandolo con uno spruzzino nebulizzatoreFrutta e verdura, spesso esposte al pubblico nei supermercati e toccate da parecchie persone: basta sciacquare sotto un getto di acqua corrente o sarebbe meglio immergere in soluzione acqua/Amuchina e poi sciacquare?
È sufficiente sciacquare con abbondante acqua e poi sbucciare la frutta… se si tratta di vegetali che non vogliamo sbucciare il passaggio dall’amuchina sicuramente ci rende più tranquilli.
La gente, durante lo scorso lockdown, è diventata esperta di panificazione domestica: ma esistono davvero rischi nell’acquistare il pane dal fornaio sotto casa?
Nessun rischio… a meno che non mettiamo in bocca un panino su cui pochi minuti prima il fornaio ha tossito sopra… personalmente ho continuato a comprare il pane come facevo prima che sorgesse il problemaLa parola d’ordine è “igiene”: lavare bene le mani ma non solo, anche le stoviglie e gli oggetti di uso comune. A quale temperatura il virus smette di essere pericoloso?
Il virus viene inattivato se portato ad una temperatura di 56°C per 15 min
Meglio lavare a mano o in lavastoviglie, sia domestica che industriale?
Non ci sono differenze, anche il semplice lavaggio con acqua e saponata è sufficiente per inattivare e diluire eventuali tracce virali. L’uso della lavastoviglie potrebbe essere comunque raccomandato per evitare equivoci.
Alessandra Verzera