“Per il continuo reinventare una delle cucine più amate del mondo e per la sua elevazione a nuove dimensioni e prospettive da esplorare e godere. In costante dialogo con una ricca e tradizionale radice della cucina italiana, Massimo Bottura ha sviluppato un’arte culinaria straordinaria, che copre una vasta gamma di espressioni: dall’apparentemente semplice all’intellettualmente complesso. Riprogettando radicalmente la dimensione del pasto, secondo quello che dovrebbe e potrebbe essere, arricchendolo di storia e futuro, Nord e Sud, tecnologia e leggenda, ecologia e cultura, il tutto con la sensibilità di un artista e la passione, Bottura ha avuto un ruolo dominante nella evoluzione gastronomica italiana e nel passaggio dal fermo al ristagno all’effervescente melting pot di grandi tradizioni, di talento e innovazione che oggi è la cucina italiana”. Con questa la motivazione lo chef modenese, ha ricevuto a Stoccolma il White Guide Global Gastronomy Award, il Nobel della gastronomia, andato, prima di lui, a colleghi del calibro di Ferran Adrià e René Redzepi, i vertici della cucina mondiale.
Un altro clamoroso successo per Bottura ormai consacrato a Chef di livello mondiale con titoli di tutto rispetto : dalle tre stelle Michelin al podio dei tre migliori chef al mondo nella classifica dei 50Best. Ora giunge anche il riconoscimento svedese. Un Award ancora giovane, dato che quella appena trascorsa è solo l’ottava edizione, ma destinato a crescere in popolarità e prestigio, esattamente come è già avvenuto con la classifica dei 50Best ideati dalla rivista inglese Restaurant e sostenuti da San Pellegrino. A Stoccolma, invece, il parner è Electrolux. Un premio nel quale però lo chef modenese ha registrato con rammarico una mancanza delle istituzioni italiane. Alla consegna del premio inoltre nessun giornalista italiano era presente.