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Esperienze Gustose – dal 6 all’8 maggio 2016 Villa La Mattarana, Verona

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identità-golose-4-745x483Un weekend dedicato al food, nei saloni quattrocenteschi di Villa La Mattarana, a pochi chilometri dal centro di Verona. Il calendario di “eventi nell’evento” si annuncia intenso e si rivolge a foodie, appassionati gourmet, curiosi e professionisti della ristorazione.

Cooking show 

Tra i protagonisti di Esperienze Gustose, sono attesi grandi nomi dell’eccellenza italiana, tra cui Ernst Knam, Italo Bassi, Ernst Knam[1]Renato Bosco, Eugenio Boer e Andrea Mainardi. Chef e pasticceri saliranno sul palco per cucinare dal vivo, raccontando aneddoti e curiosità legati alla loro carriera.Hirohiko Shoda[1]
Il debutto delle cooking session è affidato a chef Italo Bassi, che salirà sul palco venerdì 6 maggio, per preparare davanti al pubblico il suo La primavera nel piatto, narrando la sua esperienza nel ristorante tristellato Enoteca Pinchiorri e parlando dei suoi progetti futuri al ConFusion di Verona.
Sabato 7 maggio toccherà a Alberto Basso (3Quarti), Francesca Marsetti (My Cooking Box), Davide Botta (L’Artigliere), Ernst Knam (Pasticceria Knam), chef Hiro e Renato Bosco (Saporé).
Domenica 8 maggio il palco accoglierà Giada Farina (Le Torte di Giada), Fabio Potenzano (My Cooking Box), Andrea Mainardi, Andrea Valentinetti (d&g patisserie) e Eugenio Boer (Essenza Ristorante).

Italo Bassi[1]Eventi Speciali

Venerdì 6 maggio

ore 15.30
L’apertura dei lavori avverrà con la tavola rotonda “Sinergia tra cucina e sala: come la ristorazione diventa eccellenza”. Il giornalista Carlo Passera di Identità Golose presenterà il libro “100 chef x 10 anni” di cui è co-autore, per poi moderare l’incontro, al quale interverranno chef Italo Bassi, il maîtra Damian Piotr Janczara di Essenza Ristorante e i delegati delle associazioni Noi Di Sala e Fisar100chefx10anni[1]

ore 20.30
Renato Bosco (credits Brambilla Serrani)Mixology Experience è una serata organizzata in sinergia con Isla de Rum e Caviale Calvisius, in cui i cocktail a base di gin e rum incontreranno i piatti gourmet di chef Gabriele Sechi. L’alchimia della miscelazione al servizio della cucina.

 

Sabato 7 maggio

ore 17.00
Subito dopo il cooking show di Ernst Knam, il pubblico in sala potrà assistere all’anteprima nazionale del libro “Le Fluffose” di Monica Zacchia per iFood: un volume dedicato alla chiffon cake ormai diventata un fenomeno virale del web.

 

ore 20.30LeFluffose[1]
La serata Pizza contemporanea e Birra artigianale sarà completamente dedicata alla degustazione del doppio crunch del “pizzaricercatore” Renato Bosco in 3 gustose versioni, abbinate ai prodotti di alcuni birrifici artigianali selezionati.

Domenica 8 maggio

ore 12.30
Il Brunch all’Italiana sarà composto dai tre piatti preparati dalle foodblogger finaliste del contest FoodBloggest. Andrea Mainardi sarà il presidente della giuria di esperti che, insieme al pubblico in sala, decreterà la vincitrice del primo premio firmato KitchenAid.

Laboratori del Gusto

Per l’intera durata di Esperienze Gustose sono in programma numerosi laboratori di degustazione organizzati da esperti e professionisti: dal vino all’olio, dal cioccolato alle spezie, dai formaggi al prosciutto iberico.

 

Area Espositiva e degustazioni gratuite

L’ingresso a Esperienze Gustose (15 €), consente anche l’accesso all’area espositiva, che accoglie piccoli produttori enogastronomici italiani, i quali faranno assaggiare le loro prelibatezze durante apposite degustazioni di 30 minuti

 

Il programma completo e i costi delle single iniziative su www.esperienzegustose.it.

A Calampiso Alessandra Verzera vince “Sapori Mediterranei”.

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premiazioneIl concorso che ha portato ai fornelli della grande cucina professionale del San Vito Lo Capo Sea Country Resort di Calampiso i giornalisti a cui era rivolto, è stato appannaggio del nostro direttore, Alessandra Verzera, che con il suo piatto “Poveri Calamari” ha convinto sia la giuria tecnica, composta da tre chef,  Rosario Guddo, Adriano Pizzurro ed il  celebre Jack Bruno, sia quella popolare composta, tra gli altri, dall’amministratore unico di TMCAldo Sorrentino e dal direttore commerciale Alfio La Ferla, oltre che da esponenti del “Club degli Chef palermitani Francesco Paolo Cascino” e dalla dirigenza del brand “Sai che buono”, della Siris Cibus Srl.
_MG_1110Cinque i partecipanti che hanno presentato due primi piatti e tre secondi piatti. In gara, Roberto Ginex, Direttore de ilsitodipalermo.it, Antonio Fiasconaro, quotidiano La Sicilia,  Marcello Clausi, Direttore rivista Cult, Natalia La Rosa,  redazione cronaca di Messina, Gazzetta del Sud e, appunto, il nostro direttore Alessandra Verzera.

_MG_1220“Mi sono ispirata alla cucina povera tradizionale
” – ha spiegato Verzera ai giurati – “ Fatta di materia prima di costo contenuto ed arricchita da ingredienti davvero poveri e facilmente reperibili: i calamari, ampiamente apprezzati in varie preparazioni, farciti di pane raffermo, odori, erbe, spezie, olio d’oliva genuino, pomodori, capperi, uvetta, pinoli e tanto limone. Insomma un blend di odori e gusti importanti e decisi in cui tutte le componenti e le consistenze presenti danno vita ad un piatto godibile e tutto sommato di facile realizzazione che preparo spesso e   che ha entusiasmato i giurati. Cosa della quale, ovviamente, sono orgogliosa oltre che felice. Al di la del premio vinto ( una interessante settimana di vacanza in pensione completa presso il Calampiso Resort, nda) sono stata particolarmente contenta di ricevere i complimenti di professionisti così affermati.”

Direttore, com’è uscire dalla teoria e tuffarsi nella pratica?

Devo dire di non essere nuova all’esperienza. In passato, alcuni anni fa anche se con minor fortuna, ho preso parte ad altri concorsi enogastronomici. Ma credo, negli anni, di essermi perfezionata soprattutto nella conoscenza delle cucine professionali dato che – ben pochi lo sanno – ho gestito per due anni un agriturismo di prestigio 4 stelle, coordinando anche la cucina e dilettandomi nella realizzazione di qualche preparazione ogni tanto. brigataE’ comunque sempre una bella esperienza lavorare a contatto di gomito con dei professionisti che guardano a noi “pasticcioni” con occhio benevolo anche se invadiamo il loro regno, la loro cucina.”

_MG_1161E i piatti dei suoi colleghi?

Tutti molto interessanti anche se, ahimè, non ne ho assaggiato nessuno presa come ero dal rendere al meglio il mio piatto. Accanto alla mia postazione ho osservato il lavoro di Antonio Fiasconaro con le sue trofie con crema di zucchine, salmone e gamberi, e ho notizia certa che fossero molto buone. Sempre accanto a me, ma ai fuochi, la collega La Rosa con un piatto innovativo ed estremamente profumato intitolato non a caso “ Profumi e sapori dello Stretto”; dei medaglioni di pesce spada all’arancia abbastanza elaborati che sicuramente proverò a replicare a casa, magari scambiando la mia ricetta con quella della collega. Intrigante anche il “Tonno Trinacria in crosta” di mandorle e pistacchi del collega Marcello Clausi. Insomma, onestamente tutti piatti abbastanza impegnativi”

io premioMa ha vinto lei..

“Si. E sono anche contenta di essermela “giocata” fino alla fine con un’altra donna: Natalia La Rosa infatti si è piazzata al secondo posto. Insomma, abbiamo “disarcionato” i maschietti”.

_MG_1158Quindi le donne cucinano meglio?

“ Le donne cucinano, tout court direi. Alcune meglio, alcune peggio, alcune in modo eccellente: ma in ogni caso le donne,le madri, le mogli,le nonne e le zie, cucinano. E questo è un fatto certo, specie nel meridione d’ Italia. La donna meridionale esprime l’amore per la famiglia, i figli e gli amici, molto spesso nutrendoli. Quindi cucinando. Nutrire qualcuno è una forma di amore ancestrale, primordiale ed irrinunciabile. Inoltre credo che, essendo abituate a cucinare anche avendo tempi stretti e cento altre incombenze , probabilmente sporchiamo molto meno di tanti uomini che – pur bravissimi – mettono a soqquadro le cucine, con grave disappunto delle loro compagne. Credo che gli uomini si esprimano benissimo ai fornelli proprio perché, non essendo costretti a farlo, quando lo fanno lo fanno per passione, e dunque riescono benissimo e sono spesso  più “tecnici” di noi donne che cuciniamo abitualmente anche mentre facciamo altre cose”.

_MG_1217Cosa ha determinato la sua vittoria contro i suoi bravi antagonisti?

“Posso orgogliosamente riferire ciò che i giurati tecnici hanno riscontrato nel mio piatto. Un eccellente bilanciamento di gusti presenti in tutte le componenti fondamentali ( sapidità, acidità, dolcezza), un bel gioco di consistenze, con la morbidezza del ripieno che incontrava la croccantezza dei pomodori e dei pinoli per fondersi nella cremosità del dressing ottenuto dal fondo di cottura e dalla sfumatura del vino bianco, un ottimale grado di umidità del ripieno ed infine una cottura perfetta. Anche la presentazione, sia pure semplice, ha colpito molto. giuriaNaturalmente sono rimasta esterrefatta sentendo tutto ciò rispetto al mio piatto: devo confessare che, al di la della mia buona manualità e della buona conoscenza delle materie prime, sicuramente sono stata assistita anche dalla buona sorte dato che non ho pesato nulla e che mi sono affidata, come tutte le mamme ed essendo lontana anni luce dal professionismo, al dosaggio “ ad occhio” ed all’assaggio in corso d’opera.”

Il giudizio che più l’ha colpita?

“ Tutti, ma uno in modo particolare e cioè quello dello chef Jack Bruno che ha definito il mio piatto “ bello, solare e gioioso: come colei che lo ha realizzato”. Ecco, queste parole mi hanno commossa perché evidentemente riesco ad esprimere ed a trasmettere l’amore che metto nel fare le cose. E quando qualcuno così titolato coglie tutto ciò – al di la della bontà del piatto – allora quella, di per sé stessa, è una grande vittoria”.

squadra3La rivedremo cimentarsi in altre competizioni?

“Perché no! Ma vorrei virgolettare la parola “ competizione”: il piacere fondamentale, indipendentemente dal risultato, è quello di incontrarsi, di rivedere i colleghi, di passare delle ore di svago, e di “ giocare” insieme divertendosi ed anche scambiandosi qualche consiglio e qualche aiutino se necessario . Ecco: credo che questi siano i migliori ingredienti che, aggiunti a qualsiasi piatto, lo rendono davvero speciale”.

 

_MG_1242E adesso la meritata vacanza..

“ Si. Probabilmente in giugno. Devo dire che non conoscevo il resort e devo anche dire che è molto bello. La TMC, la società che lo gestisce e che ha voluto realizzare questa bellissima gara ai fornelli nell’ambito di Travelexpo e grazie ad un’idea di Toti Piscopo , ha in serbo grandi progetti sia per il resort in questione che per altre strutture di futura acquisizione, e metterà in campo diverse ed interessanti iniziative per far conoscere al mondo – ed in modo particolare ai nuovi mercati emergenti come Cina , Paesi dell’ Est europeo e del Sud America, in particolare l’Argentina, il brand Sicilia implementando l’incoming di turismo estero verso la nostra isola, ma anche portando i nostri conterranei alla scoperta di nuovi angoli di mondo. Ma non voglio svelare altro al momento perché di questa azienda che si occupa di promozione turistica a livello manageriale ed omnicompensivo racconterò ai lettori nei giorni a venire, molto probabilmente intervistando direttamente il suo amministratore unico, Aldo Sorrentino.”

20160424_173905Vogliamo raccontare ai lettori la ricetta vincente?

Certo, con piacere. Ecco cosa occorre e come ho fatto.  

Calamari in ragione di uno di dimensioni medie a testa.

Per il ripieno: pane raffermo sbriciolato, olio evo, uva passa, pinoli, zest e succo di limone bio, abbondante prezzemolo, sale, pepe, cipolla rossa finemente tritata, uovo intero ( 1 uovo ogni quattro calamari da farcire), i tentacoli dei calamari precedentemente rosolati in un fondo di olio evo ed aglio, caciocavallo grattugiato, capperi dissalati, olive verdi denocciolate.

20160424_173849Per il fondo: pomodorino Pachino,  olio evo, aglio intero, vino bianco per sfumare, capperi dissalati.

Pulite e private della pelle e dei tentacoli  i calamari. Tritate al coltello ma molto finemente i tentacoli e passate a rosolarli in una padella con un filo olio evo e uno spicchio d’aglio. Nel frattempo preparate il fondo di cottura utilizzando  un soffrittino di aglio intero e cipolla tritata, olio evo, pomodorino di Pachino  e capperi dissalati. Quando i pomodorini avranno rilasciato il succo, togliete dal fuoco e mettete da parte. Mescolate al pane raffermo tutti gli ingredienti che andranno a comporre la farcia: esagerate con le zeste di limone perchè portano una fragranza ottima ed aggiungono la nota acida alleggerendo e sgrassando  il piatto al palato. Riempite i calamari per i due terzi della loro dimensione, fissate l’imboccatura con uno stuzzicadenti per evitare la fuoruscita della farcia in cottura. calamaroMi raccomando, fate estrema attenzione alla rimozione degli stuzzicadenti prima di servire il piatto: sembra una raccomandazione superflua, ma la prudenza non è mai troppa.  Una volta farciti e chiusi i calamari poneteli in olio evo sfrigolante e fateli appena rosolare su entrambi i lati. Trasferiteli poi nel tegame insieme al fondo di pomodorino, bagnate con il vino bianco e fate sfumare a fiamma viva. Date 20 minuti di cottura in modo che i calamari rilascino i loro sentori nel fondo che utilizzerete successivamente come dressing. Trasferite quindi  i soli calamari in altro tegame ad ultimate la loro cottura per altri 25 minuti a tegame incoperchiato. Complessivamente dovranno cuocere circa 45 minuti. Infine fate saltare i calamari già cotti nel  fondo precedentemente preparato al quale aggiungerete ancora mezzo bicchiere di vino bianco,  e servite versando su ognuno di essi il sugo di cottura ed adagiando su un lato una cucchiaiata di pomodorini e capperi. Finite con una manciata di prezzemolo fresco e finemente tritato.  Un ottimo vino per  accompagnare questo piatto  è una Inzolia o, in alternativa, un Grillo.

Alessandro De Simone

Benessere e piacere: le due anime del caffè

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caffIl caffè è un piacere da gustare con tutti i sensi, conviviale e allo stesso tempo intimo e personale, è tradizione ma anche innovazione, è gusto e contemporaneamente beneficio per il nostro organismo. Il caffè è tutto questo e molto di più. Indubbiamente può essere definito la bevanda nazionale degli Italiani: ben il 96,5% consuma caffè o bevande a base di caffè o che lo contengono, almeno saltuariamente .

caffè-espressoGli amanti del caffè non sempre conoscono i benefici che un consumo corretto ed equilibrato di questa bevanda può apportare al benessere dell’organismo” afferma Patrick Hoffer, Presidente del Consorzio Promozione Caffè. Lo dimostra una ricerca internazionale dell’Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC) su 4.000 consumatori in 10 Paesi europei : 7 europei su 10 ritengono di seguire uno stile di vita salutare, ma più di metà degli intervistati non conosce quali benefici possano derivare dal consumo di questa bevanda. “L’alimentazione, i liquidi e l’esercizio fisico sono essenziali per il mantenimento di uno stato di benessere. 400mg di caffeina da varie fonti, l’equivalente di 5 tazzine di caffè al giorno, è coerente con uno stile di vita sano ed equilibrato” sottolinea Patrick Hoffer.

Eppure la conoscenza pubblica degli elementi che fanno parte di uno stile di vita sano è limitata e il 76% degli Europei intervistati dall’ISIC ha ammesso di aver bisogno di maggiori informazioni su salute e benessere.

piretta-espertoIl caffè è la bevanda più studiata al mondo e i suoi molteplici effetti sull’organismo e le rinnovate scoperte continuano a stupirci. A questo proposito il prof. Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista dell’Università Campus Biomedico di Roma, precisa: “Oltre ai ben conoscuti effetti della caffeina contenuta nel caffè sullo stato di vigilanza e concentrazione e sulle performace fisiche (resistenza), tra i vari fronti della ricerca uno certamente molto soprendente è quello relativo al nostro “secondo cervello”, l’intestino. Infatti si è scoperto che l’intestino possiede numerosissimi recettori del gusto amaro, che inviano segnali al cervello per ridurre l’appetito e rallentare lo svuotamento gastrico. Il caffe, ricchissimo di sostanze amare, potrebbe rivelarsi anche attraverso questa via un importante alleato della salute” .

Campus_Biomedico_LogoSu questo tema il prof. Piretta precisa che “Da alcuni anni la ricerca scientifica ha infatti permesso di scoprire l’esistenza dei recettori del gusto lungo tutto il tratto intestinale e perfino sul pancreas. In particolare sono stati osservati i recettori del gusto dolce, del grasso e del gusto amaro. I recettori del gusto amaro sono decisamente più complessi e articolati, tanto da avere un famiglia di oltre 25 geni deputati alla loro espressione. Recentemente si è messa in relazione la stimolazione di questi recettori con la produzione di alcune sostanze (come il GLP-1, Glucagon-Like Peptide-1 e la CCK, colecistochina, ormone gastrointestinale) che notoriamente agiscono a livello del sistema nervoso centrale riducendo l’appetito e a livello gastrico riducendo la velocità del suo svuotamento”.

caffe_3I benefici del caffè non sono legati strettamente solo ad aspetti salutari e fisiologici, ma rappresentano una fonte di piacere da scoprire quotidianamente. La preparazione e il consumo di caffè regalano, infatti, un’esperienza multisensoriale che nasce dalla combinazione dei sensi della vista, dell’olfatto, del gusto e del tatto. L’esperienza è influenzata anche dalla temperatura e dal contesto in cui si consuma il caffè e si propaga fino alla fruizione. Essa inizia dall’aroma che si sprigiona con l’apertura del contenitore, fino agli stimoli visivi durante la preparazione, inclusi il colore del caffè e la presenza di crema o schiuma. Probabilmente l’esperienza sensoriale di gustare una tazzina di caffè inizia nel momento in cui entrando in un bar si sente il suono di una macchina da caffè che, come suggerito da recenti ricerche, giocherebbe un ruolo fondamentale nel rapporto giornaliero del cliente con i prodotti, spesso influenzandone i processi cognitivi, le emozioni e il comportamento . Prove aneddotiche suggerirebbero inoltre che la percezione dell’aroma del caffè possa avere un impatto sulla concentrazione, scatenando anche emozioni ed evocando ricordi.

morelloL’esperienza sensoriale di bere una tazzina di caffè è uno degli aspetti chiave della bevanda e regala aromi, gusti e sapori unici. Il tipo di caffè, il grado di tostatura e il metodo di preparazione influenzano l’esperienza sensoriale del caffè nel suo complesso. Ma anche altri elementi quali il contesto e il tipo di tazza contribuiscono a influenzare l’esperienza. L’aroma del caffè si sprigiona dai diversi composti volatili prodotti durante la tostatura. I lipidi del caffè, che rappresentano circa il 10% nei chicchi di caffè tostati, contengono la maggior parte del sapore” dichiara Luigi Morello, Responsabile MUMAC Academy.

Un’ampia letteratura scientifica dimostra che il caffè rientra pienamente in uno stile di vita attivo e in un’alimentazione corretta e bilanciata. Le evidenze scientifiche ad oggi suggeriscono anche che un moderato consumo di caffè per tutta la vita può rallentare il fisiologico declino cognitivo legato all’età, riducendo inoltre il rischio di malattie neurodegenerative (come ad esempio il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson), il rischio di diabete di tipo 2 e di una serie di malattie del fegato. Sul fronte della ricerca sui tumori, dopo l’ultima revisione IARC – come riportato dall’Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC) – oltre 500 studi epidemiologici in America, Europa e Giappone hanno indagato il possibile legame tra consumo di caffè e rischio di sviluppo del cancro. In particolare, una recente meta-analisi di 40 studi su oltre 2 milioni di partecipanti tra Europa, Nord America e Asia ha evidenziato che il consumo di caffè non è correlato ad un aumento dei rischi di sviluppo di tale malattia e anzi, per alcune tipologie di cancro, il consumo di questa bevanda risulterebbe associato ad una diminuzione del rischio.

Gioacchino Sensale : ” Dentro ai miei piatti i colori della Sicilia, il mare, il sole”.

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sensale big slideGioacchino Sensale, cosa la porta dietro ai fornelli?

La mia passione per la cucina nasce molto presto. Adoravo stare in cucina con mia nonna e mia mamma soprattutto durante la preparazione dei pasti festivi. Era magnifico vedere preparare queste pietanze dai profumi indelebili con una ritualità incredibile. Ma la cosa che mi colpiva maggiormente era l’amore che veniva messo in quelle preparazioni anche semplici della quotidianità. Da lì ho capito che la cucina è un atto d’amore verso qualcuno, e lo è soprattutto nella nostra cultura . Chi non ricorda i profumi ed il sapore dei piatti della mamma o della nonna? Sempre le mamme preparano i cibi preferiti ai figli anche se i figli hanno 50 anni o più perché è proprio una dimostrazione d’affetto, d’amore.
Poi con il passare del tempo cominciai anche ad esaminare un aspetto un pò più materiale ma affascinate, la trasformazione del cibo. La farina che diventava “Maccarruna” o pane, il cibo crudo che diventava cotto , la possibilità di personalizzare un ingrediente in base al proprio gusto e tutto ciò era ed è straordinario. Da qui la decisione di frequentare la scuola alberghiera a Palermo e di dedicarmi a questo mestiere.


Quale è la sua personalissima idea di cucina?

Questa è una di quelle domande che mi rivolgono spesso. Io rispondo sempre che la mia cucina è la mia cucina. La mia filosofia culinaria scaturisce soprattutto dal forte legame che ho con la mia terra, la Sicilia, e poi dalle mie esperienze professionali in giro per l’Italia ed in Europa. La mia cucina si avvale dell’uso di tutti gli ingredienti che si possono reperire nel bacino del Mediterraneo. É fondamentale il rispetto della stagionalità e dell’ingrediente stesso. Mi piace giocare con le consistenze, scomporre e ricomporre i sapori, diversificando le cotture a seconda dell’ingrediente. Perché ogni ingrediente ha delle caratteristiche che devono essere valorizzate e lo si può fare solamente conoscendolo ed utilizzando la cottura più idonea alle sue caratteristiche. Per questo motivo utilizzo cotture sottovuoto, vaso cottura in microonde, bassa temperatura e chiaramente le cotture tradizionali.

Quando creo un piatto cerco sempre di mettere al suo interno varie consistenze, dal cremoso al croccante, inoltre cerco di bilanciare , il dolce, il piccante e l’acido e l’amaro.
I miei piatti hanno sempre l’ambizione di raccontare qualcosa di me delle mie esperienze, molte volte anche qualcosa di personale, qualcosa di cui magari non parli perché è qualcosa di estremamente intimo.
sensale7Dentro i miei piatti oltre quello che dicevo prima cerco di mettere i colori della Sicilia, il mare , il sole .
La mia è una cucina creativa ma fortemente ancorata alla tradizione, perché ritengo che non possa esserci un’evoluzione senza tradizione.
La cucina è una forma d’arte e, come tutte le forme d’arte, serve a comunicare ed emozionare ed è proprio questo che cerco di fare con le mie preparazioni.

Negli anni è cambiato il modo di mangiare ma anche il modo di cucinare: oggi il consumatore è più informato ed il cuoco ha più cultura, e non soltanto rispetto al prodotto enogastronomico. Quanto è importante la conoscenza anche in cucina?

sensale2Si è vero negli anni la gastronomia ha avuto un’evoluzione incredibile. Oggi la gente sta attenta a ciò che mangia, alle tecniche di cottura, alla provenienza del prodotto e alle sue particolarità. Gran parte di questa evoluzione è dovuta fondamentalmente a due fenomeni:

1) Finalmente, da un po’ di anni, si è compreso che l’alimentazione è fondamentale per una vita sana e addirittura può essere un metodo di prevenzione per tante malattie del nostro tempo. Ciò ha portato la gente a rendersi conto che tanti prodotti, per anni snobbati, rappresentano la chiave per una vita sana. Mi riferisco alle farine e ai grani antichi di Sicilia, alle colture biologiche, agli allevamenti fatti con mangimi di un certo tipo o alla valorizzazione dello splendido pesce azzurro ecc.

sensale32) Il secondo fenomeno è la televisione. Indubbiamente ha dato una grande visibilità al mondo dei cuochi e alla gastronomia in genere, ma ha anche confuso un po’ le idee.
Oggi sembra che tutti possiamo essere Chef dall’oggi al domani.

Come diceva bene lei lo Chef oggi deve avere una cultura che va oltre la cucina.
Lo Chef ormai ha molti contatti con il cliente, deve saper parlare, deve conoscere il prodotto dalla sua origine al piatto finito e le sue caratteristiche.
Inoltre, quello che forse sfugge è che oltre le competenze “tradizionali”( creare piatti, redigere i menu ecc), lo chef deve avere delle competenze trasversali non indifferenti.
sensale14Lo Chef è ormai un manager a tutti gli effetti, deve avere oltre le competenze tecniche, competenze economiche, la cucina deve produrre e rendere, lo chef amministra alimenti, attrezzature e risorse umane. Quest’ultima risorsa tra le più difficili da gestire in ogni campo.
Deve avere delle ottime capacità comunicative e psicologiche per gestire la brigata e tutti rapporti interpersonali.
Deve avere nozioni di alimentazione, quindi conoscere la composizione dei cibi gli effetti dei suoi componenti sul nostro organismo per creare piatti e menu bilanciati dal punto di vista nutrizionale.
Uno chef non dove accettare nulla per fede, deve sempre chiedersi cosa accade quando trasformiamo,misceliamo, impastiamo o cuociamo un alimento.
La conoscenza della materia ci permette di raggiungere un prodotto finale sempre più vicino alla perfezione.


sensale10Da qualche tempo siamo tutti un po’ più salutisti: quali cibi è opportuno consumare con moderazione e qual sono quelli da bandire completamente?

Si oggi siamo tutti un po’ più salutisti, o almeno proviamo ad esserlo.
Noi un modello di riferimento , per avere uno stile alimentare corretto l’ho abbiamo in casa è “la dieta mediterranea”.
Ma comunque dovremmo fare attenzione a ciò che mangiamo. Tutti i cibi estremamente raffinati sarebbero da evitare. Uno su tutti la farina 00. Questa farina si ottiene attraverso la macinazione industriale del chicco di grano, che comporta l’eliminazione del germe (ovvero il cuore nutritivo del chicco, che contiene aminoacidi, acidi grassi, sali minerali, vitamine del gruppo B e vitamine E) e della crusca (la parte più esterna, particolarmente ricca di fibre). Tutto questo porta a un impoverimento della materia prima: da questa macinazione si ottiene infatti una farina raffinata, che si mantiene a lungo, ma risulta terribilmente depauperata e ricchissima di zuccheri.
La farina 00 – come tutti i prodotti raffinati – provoca un aumento della glicemia e il conseguente incremento dell’insulina, fenomeno che nel tempo porta ad un maggior accumulo di grassi depositati.
Tutto questo si traduce quindi con un indebolimento dell’organismo, sempre più soggetto a malattie di ogni tipo, tumori inclusi.
La soluzione è utilizzare farine di grano duro, non raffinate, la Sicilia Storico granaio d’Europa, vanta più di 52 varietà di grani autoctoni, su le 291 presenti in Italia.
E oggi sono anche facilmente reperibili.


sensale13Altri suggerimenti possono essere:

• Ridurre l’assunzione giornaliera di grassi soprattutto animali (burro, formaggi grassi, carni grasse…) in quanto ricchi di acidi grassi “pericolosi” e di colesterolo, e privilegiare i grassi vegetali come il meraviglioso olio extravergine d’oliva, ad elevato contenuto di acidi grassi che contribuiscono a ridurre il colesterolo del sangue.
• Limitare l’assunzione di zuccheri semplici (dolci, zucchero, bevande zuccherate) facilmente assimilabili dall’organismo, a favore dei carboidrati complessi (pane, pasta, patate, legumi).
• Aumentare l’assunzione di fibra alimentare consumando giornalmente frutta fresca, legumi e cereali integrali. Le fibre sono in grado di regolare le funzioni intestinali e di dare senso di sazietà.
• Ridurre l’assunzione giornaliera di sale da cucina. Aggiungere poco sale nella preparazione dei cibi utilizzando per insaporire spezie ed aromi. Limitare il consumo di alimenti conservati in scatola (tonno, carne, legumi..) in quanto ricchi di sale.
• Consumare gli alcoolici con moderazione: l’alcool fornisce molte calorie vuote.

sensale trigliaQual è il suo piatto che lei preferisce?

Uno dei piatti a cui sono molto legato per profumi e sapori che mi ricordano l’ infanzia è “Sandwich di triglie con caponata di melanzane e salsa alle cozze, sardina e tuma persa con manto croccante al passito su “canazzo”.

E quello che le piace di meno?

Io amo tutti i miei piatti.
Cucino per passione, e quando metto un piatto sul menù deve piacermi. Consideri che il percorso di un piatto per arrivare sul menu è lungo. Seguo l’alternarsi delle stagioni, mi adeguo all’offerta dell’ orto e con rispetto e creatività penso alla trasformazione della materia prima. L’attesa del momento migliore in cui cogliere i frutti della terra. La stessa verdura, a seconda della maturazione, dell’abbinamento o della cottura può assumere un ruolo dominante o secondario in un piatto: non ho bisogno di grandi riflessioni per immaginarlo. Un po’ per dono, un po’ per esperienza, quando mi trovo a contatto con la materia prima, riesco a immaginare l’evoluzione che potrà compiere.
Ma assieme al sapore ho bisogno di concretizzare la sua presentazione e per questo ogni volta in cui immagino un piatto prendo un foglio di carta e abbozzo uno schizzo.
Ogni mio piatto raccoglie la mia idea di bellezza. La percezione visiva, assieme al profumo che penetra nel naso e alle proprietà organolettiche che captano le nostre papille gustative, deve essere coerente con l’idea di piatto, deve trasmettere l’emozione che vorrei evocare.

Mantarro-MassimoE quello di un altro chef che le piace molto?

Uno Chef che stimo molto è Massimo Mantarro del ristorante “Principe di Cerami” sito all’interno dell’hotel San Domenico Palace di Taormina. I suoi piatti parlano sempre di Sicilia .
Uno dei suoi piatti che maggiormente mi ha colpito è “Tagliatelle rustiche insaporite agli agrumi, scampi, peperoncino e salsa allo zafferano”

Olio di semi: quando è preferibile all’olio d’oliva?

Proprio sul confronto fra olio di semi e olio extravergine d’oliva ho letto tantissimo.
L’olio di semi deriva appunto da un qualche tipo di seme. L’olio d’oliva deriva invece da un frutto. Un frutto vivo, un frutto ricco e nobilissimo. Questo è un concetto importantissimo: l’olio d’oliva è praticamente un succo di frutta.
L’olio di semi, nella stragrande maggioranza dei casi, viene estratto con solventi chimici e raffinato ad alte temperature. Quando esce dal percorso produttivo è praticamente “morto”.
L’olio d’oliva, nella totalità dei casi, viene spremuto meccanicamente e a bassa temperatura. Quando esce dal percorso estrattivo è vivo e vegeto.
L’olio estratto con solventi potrebbe “teoricamente” essere ricavato anche da semi di pessima qualità: il processo produttivo è fatto in modo tale da annullare qualunque cattivo odore/sapore. L’olio ottenuto con procedimenti meccanici dipende invece moltissimo dalla qualità della materia prima, oltre che da una corretta estrazione.
Esistono anche oli di semi di buona qualità: sono quelli estratti con procedimenti meccanici, e infatti casualmente costano quanto un olio extravergine.

sensale11Da quanto detto prima si evince che esistono dei buoni oli di semi, ma le proprietà dell’olio extravergine d’oliva sono indiscutibili:

L’olio d’oliva è molto digeribile; saranno magari pesanti le pietanze su cui è aggiunto; l’acido oleico, abbondante nell’olio d’oliva, stimola la contrazione della cistifellea, favorendo la liberazione degli acidi biliari e, di conseguenza, la digestione.
Proprio in virtù della composizione in acidi grassi è uno dei condimenti più indicati per chi soffre di colesterolo alto. L’olio extravergine d’oliva, infatti, aiuta a tenete sotto controllo i livelli di colesterolo LDL (quello cattivo), senza incidere negativamente sulla quantità di colesterolo HDL (quello buono).
L’olio d’oliva è un alimento indispensabile nell’alimentazione dei bambini e andrebbe introdotto sin dalle primissime fasi dello svezzamento. L’olio extravergine d’oliva, infatti, contribuisce alla formazione delle ossa è molto ricco di vitamina E, un micronutriente che aiuta a preservare la salute delle ossa, proteggendole da osteoporosi e decalcificazione. Inoltre è un ottimo aiuto per le difese immunitarie.

sensale9L’unico accorgimento è ,come tutte le cose, non abusarne perché comunque parliamo di un grasso.

Forse l’unico caso in caso in cui è preferibile l’olio di semi a quello EVO è in determinate fritture, ma non per la resistenza al calore (l’olio EVO ha un punto di fumo alto) ma solo perché il gusto dell’olio Evo nelle fritture è molto intenso.
Per il resto sempre olio Extravergine d’oliva.

Quali sono i suoi progetti futuri?

Sicuramente continuerò a studiare. Vorrei continuare ad approfondire l’aspetto salutista e le nuove tecniche di cottura per rispettare sempre più gli alimenti.
Inoltre come sempre continuerò il mio impegno a portare in giro la cultura gastronomica siciliana.

 

Alessandra Verzera

 

 

 

Foto credits  : Paolo Montagner, fotografo. Gioacchino Sensale.

NB. Per esigenze di pubblicazione alcune foto potrebbero essere soggette a  lievi modifiche.

A Carloforte torna il Girotonno, la 14° edizione dal 2 al 5 giugno.

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Chef internazionali, live cooking e incontri nel segno dell’antica tradizione del tonno.

Antonello Venditti e Mario Biondi tra i grandi artisti che si esibiranno.

Una piccola isola della Sardegna dal mare incontaminato e dal carattere unico, una delle poche tonnare ancora attive nel Mediterraneo, chef provenienti da 6 paesi del mondo e i riti millenari della mattanza, che sull’isola ha una tradizione che risale all’epoca fenicia. Sono questi gli ingredienti del Girotonno, la rassegna dedicata alla valorizzazione dell’antica cultura di tonni e tonnare, la cui 14^ edizione si svolgerà a Carloforte, sull’isola di San Pietro, dal 2 al 5 giugno prossimi.

La manifestazione vede protagonista il tonno rosso del Mediterraneo (Thunnus thynnus) – una delle specie più pregiate dalle elevate caratteristiche nutrive, la cui carne è molto apprezzata dai giapponesi per la preparazione del sushi – che viene pescato in maniera sostenibile nell’antica tonnara di San Pietro, proprio nei giorni della manifestazione. La cultura millenaria legata a tonni e tonnare che qui si esprime in una plurisecolare tradizione di pesca che si rinnova dal 1738, anno di fondazione della cittadina, è l’elemento comune di una kermesse unica nel suo genere che coinvolge gastronomi, chef di fama internazionale esperti di cucina di tonno, giornalisti ed esperti della gastronomia mediterranea, candidando Carloforte “Capitale del tonno di qualità”.

L’evento

Sei nazioni in gara, per la prima volta la Russia

6362e836-6e4d-4aac-aa0d-43bdaaf4a22aL’antica e caratteristica cittadina tabarkina, rotta privilegiata del “corridore dei mari”, diventa il palcoscenico per un prezioso momento di confronto e scambio culturale tra le regioni mediterranee che ancora mantengono viva la cultura di tonni e tonnare. Momento centrale una gara gastronomica internazionale, l’international Tuna competition, alla quale parteciperanno chef provenienti da diversi paesi. La formazione italiana è già stata resa nota: ad indossare la maglia “azzurra” saranno Stefano De Gregorio di Busto Arstizio (Varese), chef resident di Saporie Lab – Milano e componente della Compagnia degli chef, il neonato team di cuochi italiani che si adoperano per promuovere le eccellenze agroalimentari interpretate con creatività e attenzione al territorio e Alberto Sanna, giovane chef dell’albergo e ristorante il Campidano a Samassi , nel Medio Campidano. Tra i team confermati il Giappone, campione in carica, che lo scorso anno ha visto trionfare lo chef Yoshinobu Kurio. Per la prima volta in gara a Carloforte, invece, ci sarà un team di chef di nazionalità russa. A giudicare i piatti ci saranno due giurie, una tecnica di giornalisti, presieduta da Pio D’Emilia, corrispondente per l’Asia Orientale di SkyTG24  -collaboratore dell’Espresso, il Manifesto e  del Fatto Quotidiano, dove firma la rubrica “Oriente Furioso”. Da oltre 30 anni vive e lavora in Giappone ed è un profondo conoscitore della cultura del Sol Levante. Del team di esperti faranno parte Salvatore Aloise, firma del quotidiano francese Le Monde, Eva Ravnbol, corrispondente in Italia per la tv danese TV2 news  e per il mensile Gastro dedicato al food & wine, Stefania Berbenni di Panorama e la giornalista danese Cecilie Meyer. Accanto alla giuria di esperti ci sarà una giuria popolare, composta dai visitatori della manifestazione, che assaggerà i piatti votando con palette numerate.

I Girotonno live cooking

9302d736-e36f-4b5b-88bb-37f8dac3805aSadler, La Mantia, Pomata e Luotto prepareranno le loro ricette

Grandi chef italiani e internazionali sono i protagonisti dei Girotonno live cooking. Sul palco si esibiranno dal vivo proponendo le loro migliori ricette che saranno poi degustate dal pubblico in platea. Per la prima volta sarà a Carloforte Filippo La Mantia, l’oste e cuoco siciliano più famoso d’Italia. La sua cucina si basa sull’uso di prodotti siciliani di stagione, in cui spiccano gli agrumi sia per le ricette dolci sia per quelle salate. Dal ristorante “Filocontinuo” di San Vito Lo Capo,  approda a Roma alle cucine dell’hotel Majestic per poi fare tappa a Milano, dove ha aperto da circa un anno un ristorante che porta il suo nome. Tra i protagonisti il simpatico e vulcanico Andy Luotto, attore, conduttore e chef italiano da oltre trent’anni sulla cresta dell’onda, il carlofortino Luigi Pomata, uno dei migliori chef sardi, presenza fissa dell’evento e Claudio Colombo Severini, lombardo di Legnano, uno dei massimi esperti di cucina sana ma gourmand che presenterà il progetto NutriGourmet by Daniela Morandi,  guru nel mondo della nutrizione moderna e inventrice della filosofia “nutri – gourmet”, prima discepola e ora collaboratrice del Dottor Barry Sears, conosciuto come l’ideatore della “dieta a zona”.  Torna al Girotonno, infine, il grande chef di fama internazionale con 2 stelle Michelin, Claudio Sadler, esponente di una cucina che si basa sulle tradizioni della classica cucina italiana regionale, reinventata secondo la propria personalità e amore per l’innovazione. A condurre gli appuntamenti sul palco l’attore e chef italo-americano Andy Luotto e la showgirl Eliana Chiavetta.

Shopping e degustazioni all’expo village

L’Expo village, sul lungomare e lungo le stradine del centro storico di Carloforte (Banchina Mamma Mahon, corso Cavour, piazza Repubblica) offre ai visitatori la possibilità di fare shopping, ogni giorno fino a mezzanotte, tra le specialità agroalimentari locali e i prodotti dell’artigianato sardo.

Le degustazioni: tonno al Tuna village e le carni più golose alla churrascaria brasiliana

Il Tuna Village è il villaggio gastronomico del Girotonno. Ogni giorno la banchina Mamma Mahon si trasformerà in un maxi villaggio dedicato al tonno, il vero protagonista della manifestazione, mentre Piazza Pegli si trasformerà in una churrascaria a cielo aperto, offrendo le più golose specialità della cucina brasiliana. Tutto il gusto delle migliori carni di manzo, pollo e maiale cotte alla brace e allo spiedo per menu da acquolina in bocca.

Ludo kids e sport

Anche i visitatori più piccoli potranno divertirsi al Girotonno. Ai bambini sono dedicate infatti le aree “Ludo kids”, a piazza Pegli, dove giocare e divertirsi ogni giorno. Per i ragazzi, invece, c’è il villaggio dello sport dove partecipare a partite di beach volley e basket, divertirsi con lo skate, i tappeti elastici e il parkur, un gioco di movimento ad ostacoli.

Girotonno Live Show

Al tramonto, il Girotonno Live Show offrirà ai visitatori un prestigioso programma di concerti di musica che vedrà esibirsi live i più grandi artisti della musica italiana al Campo sportivo Pino solitario di Carloforte.  Resi noti i primi due artisti che si esibiranno alla prossima edizione. Venerdì 3 giugno il palco sarà del siciliano Mario Biondi e del suo jazz caldo e passionale che interpreta con accenti ironici (biglietto platea numerata 50 €, tribuna numerata 45 €). Sabato 4 giugno arriva uno dei cantautori italiani più conosciuti e amati, Antonello Venditti: una carriera quarantennale e una collezione di successi internazionali (biglietto platea numerata 60 €, tribuna numerata 50 €). I biglietti sono in prevendita sul circuito Boxoffice e sul sito girotonno.it

La tonnara di Carloforte

dia 2Tra le più antiche tonnare del Mediterraneo, quella di Carloforte si attesta ai vertici internazionali della pesca del tonno di qualità con circa 4.000 esemplari pescati. Prima nel Mediterraneo per quantità, la tonnara vanta una plurisecolare attività mai interrotta dal 1738, anno di fondazione della città. E prima ancora, con il nome di Ieracon, in epoca fenicia, e di Acipitrum Insula, nel successivo periodo romano, l’attuale Isola di San Pietro è la più antica sede di tonnare di cui si hanno reperti e testimonianze visibili. Nel corso della storia si è consolidata una ritualità profonda che lega questo meraviglioso luogo del Mediterraneo al tonno. I Fenici, amavano a tal punto il tonno da coniarlo sulle proprie monete. Nel loro ossessivo peregrinare sulle rotte del Mediterraneo alla ricerca di metalli, questi mercanti e navigatori leggendari, fondarono città e stabilirono colonie, convissero con Greci, Romani, Siculi e Sardi…e concepirono le tonnare.

La mattanza. Sulle rotte del tonno di corsa

Già Aristotele, notando la regolarità del passaggio dei tonni, ne aveva cercato, invano, una spiegazione logica. Fenici, Arabi, Romani e Spagnoli pensarono di sfruttare la periodicità dell’evento per dare impulso all’attività di pesca lungo le coste sarde. Nacque così una sorta di rito laico che si perpetua da millenni, con ritmi ampiamente prevedibili, perché il passaggio dei tonni, come il respiro delle maree, e’ una delle suggestive costanti mediterranee. I tonni adulti, chiamati ‘‘tonni di corsa” (thunnus thynnus) entrano dall’Oceano nel Mediterraneo per riprodursi. Ben pasciuti ed attirati dal richiamo sessuale, in primavera migrano a branchi lungo la costa. La credenza dice, addirittura, che il tonno: ‘‘segue la costa e nuota guardando solo dal  lato sinistro…’‘. Vero o no, i tonnaroti, resi esperti da una tradizione antichissima, tendono le loro reti dalla riva verso il largo dalle classiche e grandi barche nere (bastarde), quasi fossero braccia invisibili tese verso i branchi di tonni in amore. Eros e Thanathos, amore e morte: oggi come ieri si ripete a Carloforte un rito antico, un antico mistero.

Carloforte

Carloforte affonda le sue radici nella mescolanza di etnie dell’intero bacino del Mediterraneo. Nel 1738 alcuni navigatori genovesi provenienti da Tabarka, già colonia ligure sulla costa tunisina, sbarcarono sull’isola di San Pietro – allora disabitata – su invito di Carlo Emanuele III di Savoia, attratti dai banchi di corallo e dalla ricca presenza di tonni. Da questa migrazione nacque Carloforte – così chiamata in onore del Sovrano – e ancor’oggi quelle radici marinare rimangono tenacemente inalterate, perché è dal mare che gli isolani traggono benessere, cultura ed una tradizione che ne fa inimitabili maestri d’ascia e tonnaroti per vocazione.

 

 

 

 

Pic & Nic a Trevi, arte, musica e merende tra gli olivi

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Al via la manifestazione sabato 23 aprile con tante iniziative in programma

Al via sabato 23 aprile la 9° edizione diPic&Nic a Trevi” evento che il Comune di Trevi organizza per promuovere la città, lo stile di vita sostenibile e per festeggiare l’arrivo della primavera; e che si protrarrà fino a lunedì 25 aprile.

Tante le attività in programma per la tre giorni che animerà Trevi, ma per iniziare il 23 aprile fin dalle ore 9 saranno inaugurati il Mercato del Contadino in Piazza Mazzini, la mostra dei birrifici artigianali sotto al loggiato del palazzo comunale, insieme alla Mostra Mercato dell’Olio Extravergine di oliva dei produttori di Trevi. In Piazza  Garibaldi il Mercato delle Pulci con antiquariato, rigatteria, vintage.

trevi-aprile-2016Durante tutta la giornata le sale affrescate della seicentesca Villa Fabri ospiteranno gli #artigianinnovatori, la rassegna di artigiani che uniscono il saper fare al design, all’architettura alle idee, giunta ormai al 4° anno. Durante la mattina del 23 aprile alle ore 9 sarà possibile partecipare al Trekking a piedi, guidato dalla Guida escursionistica Raffaele Capponi, che passerà per sant’Arcangelo e il sentiero dell’acquedotto romano (per informazioni tel. 335 1251250); lo stesso giorno alle ore 10 e alle ore 15 da Piazza Garibaldi è in programma Trevi & Bike, una passeggiata in bici elettrica alla scoperta della chiesa della Madonna delle Lacrime, della Piaggia del complesso Museale di San Francesco e una sosta con degustazione presso la Lumacheria Terenzi (per info e prenotazioni 329 3649951). In partenza dalle ore 10.00 “Segui Le orme” Visita guidata alla scoperta di Trevi a cura dell’Ass. Pro Loco Trevi.

A seguire dalle 12 alle 17 inizierà il vero e proprio Pic Nic tra gli Ulivi di Villa Fabri. Al di sotto della Villa c’è infatti la “Chiusa di Ulivi” nella quale l’Ente Palio dei Terzieri ed i tre terzieri proporranno il menù del picnic con prodotti del territorio. Novità di quest’anno è il Pic Nic senza glutine a cura di Gluten Free Expert Foligno (per informazioni 349 5501850). Per partecipare al Pic nic, è necessario acquistare lo sportino a quadrettoni bianchi e rossi al Costo di euro 10 in Piazza Garibaldi. Durante il picnic, proprio tra gli ulivi l’esperta assaggiatrice Alessandra Formica farà fare assaggi di olio extra vergine di oliva dop Umbria.  Non mancheranno i laboratori per bambini: alle ore 11 e alle ore 15 nel giardino di Villa Fabri  laboratori sulla vetrata artistica e dimostrazione dell’impagliatura dei fiaschi a cura del Museo del Vetro di Piegaro (Adatto dai 5 anni in su. Partecipazione gratuita) e alle ore 16 la fattoria Ascanio Cruciani terrà fattoria didattica “Il grano diventa…”.  Alle ore 15 dalla stazione ferroviaria di Borgo Trevi è in programma l’escursione guidata in bicicletta ”La pianura ai piedi di Trevi” a cura di Gira l’Umbria, una pedalata alla scoperta della pianura lungo i fiumi, costeggiando i mulini, i campi, attraversando orti e godendo della vista su Trevi. Alle ore 15.30 diverse sono le attività in programma: Per gli amanti dell’arte un percorso di trekking urbano alla scoperta di luoghi unici, ricchi di arte e storia della città di Trevi, a cura di Sistema Museo (per prenotare Tel. 0742 381628) e per gli amanti della natura e dell’agricoltura mini corso sulla potatura (Lezione teorico-pratica) tenuto dal Dott. Paoletti Andrea, potatore professionista abilitato (tel 0742 332269), per gli appassionati di cucina, panificazione e prodotti di alta qualità un corso di panificazione a cura del Molino sul Clitunno, presso l’Oleoteca in Via Fantosati, tenuto da un maestro panificatore dove insegnerà a fare pani con farina tipo 1 macinata a pietra del Molino sul Clitunno, olio extravergine di oliva Dop Umbria e sapori della terra (Partecipazione gratuita. Prenotazione obbligatoria tel. 0742 332269). La Farina tipo 1 contiene numerose vitamine (B1, B3 e B5) rispetto ad altre farine ed è decisamente la più ricca di sali minerali, ha un maggiore contenuto di fibre rispetto a farine più raffinate ed un impareggiabile sapore unico con cui si ottengono pizze e pani dal sapore e aroma rustico di un tempo. Picnic oltre ad essere un contenitore per passeggiate laboratori è anche arte e musica, in programma infatti quattro mostre: a Palazzo Lucarini Contemporary alle ore 10.30 – 13.00/ 15.00 –18.30 si terrà l’esposizione delle opere di Roberto De Simone – FFFFFFFFFFFFFF e di Noa Pane “I’m Not Inflatable” presentata da Kunsthalle Academy; Nella Temporary Gallery di Via Roma  ore 10.30 – 13.00 / 16.00 – 19.00 Esposizione delle opere di Rachel Williams – “Questo non Quello; A Villa Fabri Ore 10.00 -12.00 / 16.00 – 18.00 Il Movimento Artistico Culturale Carapace presenta “Poesipittura PicNic” – Mostra Collettiva di Poesipittura & Art. I concerti in programma invece per il sabato 23 sono:

Ore 15.00 Ninfeo di Villa Fabri Baldo e Papero in concerto – Lorenzo Baldinelli & Gabriele Paperini, in una fusione etnica con echi di blues, funk, jazz, rock e profumi d’0riente; alle ore 21.00 al Teatro Clitunno Concerto – Omaggio a Fabrizio De Andrè – Creuza de Ma (Ingresso gratuito).

 

Per info: Tel. 0742 332269

Facebook: https://www.facebook.com/pages/PicNic-a-Trevi/1430657870511222?fref=ts

Twitter: #picnic14 / #artigianiinnovatori

 

www.picnicatrevi.it

 

 

PROGRAMMA

Pic&Nic

23-24 e 25 aprile 2016

 

Sabato 23 aprile 2016

Ore 9.00 fino al tramonto Piazza Mazzini

Mercatino del Contadino: “Farmer‘s Market” esposizione e vendita dei prodotti della terra, biologici e non

Ore 9.00 fino al tramonto, Piazza Garibaldi

Mercato delle Pulci: piccolo antiquariato, oggettistica, rigatteria, collezionismo

Ore 9.00 – 19.00 Loggiato di Piazza Mazzini

Esposizione, degustazione e vendita di birre artigianali

Ore 9.00 Piazza Mazzini

Trekking a piedi passando per S. Arcangelo, il Fulcione e il Sentiero dell’Acquedotto Romano a cura di Raffaele Capponi Guida Escursionistica Regionale (€ 10.00, gratuito sotto i 14 anni. Prenotazione Tel. 335 1251250 – 0742 332269)

Ore 10.00 – 18.30 Villa Fabri:

#Artigianinnovatori: idee, startup, manualità creative

Ore 10.00 – 19.00 Aviosuperficie Delfina di Trevi

“Trevi dall’alto” – Giro turistico a bordo di ultraleggeri a cura di Avioclub Trevi

(Info, costi e prenotazioni Tel. 339 6003625)

Ore 10.00 Piazza Garibaldi

Trevi & Bike – Cibo e cultura in sella ad una E-Bike. Passeggiata in bici elettrica alla scoperta della Madonna delle Lacrime, la Piaggia, il Complesso Museale di S. Francesco, con sosta e degustazione presso La Lumacheria Terenzi (€ 20 Prenotazione obbligatoria Tel. 329 3649951 –  info@ecobikeitalia.it )

Ore 10.30 Piazza Mazzini

Visita guidata alla scoperta di Trevi “Segui le orme” a cura di Ass. Pro Loco Trevi (Partecipazione gratuita)

Ore 11.00 – 13.00 Villa Fabri

Laboratorio per ragazzi sulla vetrata artistica e dimostrazione dell’impagliatura dei fiaschi a cura del Museo del Vetro di Piegaro (Adatto dai 5 anni in su. Partecipazione gratuita)

Ore 12.00 – 17.00 Piazza Mazzini – Oliveto di Villa Fabri

Pic Nic tra i papaveri e gli olivi. Per partecipare al Pic Nic è necessario acquistare, in Piazza Mazzini, lo sportino a quadrettoni bianchi e rossi: adulti € 10, “Baby Pic Nic” 5 €. La preparazione del Pic Nic è a cura dell’Ente Palio e dei Terzieri (Per informazioni Tel. 0742 332269)

 

Pic Nic senza glutine € 10 a cura di Gluten Free Expert Foligno (Per informazioni Tel. 349 5501850 – 0742 670678)

 

Ore 12.30 – 15.00 Oliveto di Villa Fabri

Assaggi di olio extravergine di oliva Dop Umbria a cura di un esperto assaggiatore (Partecipazione gratuita)

Ore 13.00 Ristoranti a “Km 0”

Nei ristoranti convenzionati menù degustazione a base di soli prodotti del territorio. Costo € 25 bevande escluse

Ore 15.00 – 18.00 Villa Fabri

Laboratorio per ragazzi sulla vetrata artistica e dimostrazione dell’impagliatura dei fiaschi a cura del Museo del Vetro di Piegaro (Adatto dai 5 anni in su. Partecipazione gratuita)

Ore 15.00 Ninfeo di Villa Fabri

Baldo e Papero in concerto – Lorenzo Baldinelli & Gabriele Paperini, in una fusione etnica con echi di blues, funk, jazz, rock, profumi d’oriente

Ore 15.00 Piazza Garibaldi

Trevi & Bike – Cibo e cultura in sella ad una E-Bike. Passeggiata in bici elettrica alla scoperta della Madonna delle Lacrime, la Piaggia, il Complesso Museale di S. Francesco, con sosta e degustazione presso La Lumacheria Terenzi (Costo € 20. Prenotazione obbligatoria Tel. 329 3649951 –  info@ecobikeitalia.it )

Ore 15.00 Stazione ferroviaria di Borgo Trevi

Escursione guidata in bicicletta ”La pianura ai piedi di Trevi” a cura di Gira l’Umbria. Pedalata alla scoperta della pianura ai piedi di Trevi lungo i fiumi, costeggiando i mulini, i campi, attraversando orti e godendo della vista su Trevi.

(€18 noleggio bici+guida , €12 solo guida, per chi viene con bici proprie. Prenotazione obbligatoria Tel. 348 8916928
info@giralumbria.it)

Ore 15.30 Santuario della Madonna delle Lagrime

Trevi a Piedi – “I grandi Maestri” – Percorso di trekking urbano alla scoperta di luoghi unici, ricchi di arte e storia della città di Trevi, a cura di Sistema Museo (Costo € 5 a persona. Prenotazione obbligatoria Tel. 0742 381628)

Ore 15.30 Piazza Mazzini

Mini corso sulla potatura (Lezione teorico-pratica) tenuto dal Dott. Paoletti Andrea, potatore professionista abilitato (Costo €  10. Prenotazione obbligatoria tel. 0742 332269)

Ore 15.30 Oleoteca

Corso di panificazione a cura del Molino sul Clitunno tenuto da un maestro panificatore. Creazione di pani fatti con farina tipo 1 macinata a pietra del Molino sul Clitunno, con olio extravergine di oliva Dop Umbria e con sapori della terra (Partecipazione gratuita. Prenotazione obbligatoria tel. 0742 332269)

Ore 16.00 – Villa Fabri

Laboratorio artigianale per bambini: Il grano diventa…a cura della Fattoria Didattica Ascanio di Cruciani Fabio (Partecipazione gratuita)

Ore 16.00 Villa Fabri

Percorso didattico per adulti e bambini, mostra permanente sulla Biodiversità a cura della Fondazione Villa Fabri (Partecipazione gratuita)

Ore 17.00 Complesso Museale di S. Francesco

Libri al Museo e nella città di Trevi: Presentazione del libro di Mario Pisani “Le piazze del nuovo millennio” edito da Il Formichiere a cura di Carlo Roberto Petrini (Partecipazione gratuita)

Ore 17.30 Sala Consiliare

Arrivo della carovana “Tandem di Pace”

Ore 20.30 Ristoranti a “Km 0”

Nei ristoranti convenzionati menù degustazione a base di soli prodotti del territorio. Costo € 25 bevande escluse

Ore 21.00 Teatro Clitunno

Concerto – Omaggio a Fabrizio De Andrè – Creuza de Ma (Ingresso gratuito)

 

 

Domenica 24 aprile 2016

 

 

Ore 9.00 fino al tramonto Piazza Mazzini

Mercatino del Contadino: “Farmer‘s Market” esposizione e vendita dei prodotti della terra, biologici e no

Ore 9.00 fino al tramonto, Piazza Garibaldi

Mercato delle Pulci: piccolo antiquariato, oggettistica, rigatteria, collezionismo

Ore 9.00 – 19.00 Loggiato di Piazza Mazzini

Esposizione, degustazione e vendita di birre artigianali

Ore 9.00 Villa Fabri

Escursione guidata in bicicletta “Da parte a parte, Trevi-Montefalco-Trevi” a cura di Gira l’Umbria. Un giro che unisce Trevi, città dell’Olio e Montefalco, città del vino, due borghi dai quali si scorgono grandi panorami sulla Valle Umbra. (Costo € 18 noleggio bici+guida, €12 solo guida, per chi viene con bici proprie- Prenotazioni obbligatoria Tel. 348 8916928
info@giralumbria.it)

Ore 9.00 Maneggio Coste di Trevi

Raduno e passeggiata a Cavallo tra olivi e boschi con aperitivo nel centro di Trevi e pranzo presso Maneggio di Coste a cura di Natura a Cavallo Perugia (Info e Prenotazioni Tel. 335 1282396)

Ore 10.00 – 18.30 Villa Fabri:

#Artigianinnovatori: idee, startup manualità creative

Ore 10.00 – 19.00 Aviosuperficie Delfina di Trevi

“Trevi dall’alto” – Giro turistico a bordo di ultraleggeri a cura di Avioclub Trevi

(Info, costi e prenotazioni Tel. 339 6003625)

Ore 10.00 – 12.00 Piazza Garibaldi

“La Piazza degli Asinelli” – Giochi con gli asini per bambini (Partecipazione gratuita)

Ore 10.00 Teatro Clitunno

Trevi FA Impresa – Il Comune di Trevi premia le imprese eccellenti del territorio con la partecipazione dell’imprenditore Brunello Cucinelli e del Presidente del Censis Giuseppe De Rita. Modera l’incontro il Direttore del Nuovo Corriere Nazionale Giuseppe Castellini

Ore 10.30 Piazza Mazzini

Visita guidata alla scoperta di Trevi “Segui le orme” a cura di Ass. Pro Loco Trevi (Partecipazione gratuita)

Ore 10.30 Oleoteca

Laboratorio di pasticceria con Barbara Grimoldi alias Popa Simply Food chef vegana e vegetariana. Corso per imparare a fare Pan Brioche con farina del Molino sul Clitunno e… infuso (Partecipazione gratuita. Prenotazione obbligatoria tel. 0742 332269)

Ore 12.00 Collina Olivata

Passeggiata con gli asini lungo il Sentiero degli Olivi con pranzo al basto a base di prodotti tipici (Costo € 18 compreso pranzo. Prenotazione obbligatoria Tel. 339 4513189 – info@lamulattiera.it)

Ore 12.00 – 17.00 Piazza Mazzini – Oliveto di Villa Fabri

Pic Nic tra i papaveri e gli olivi. Per partecipare al Pic Nic è necessario acquistare, in Piazza Mazzini, lo sportino a quadrettoni bianchi e rossi: adulti € 10, “Baby Pic Nic” 5 €. La preparazione del Pic Nic è a cura dell’Ente Palio e dei Terzieri (Per informazioni Tel. 0742 332269)

 

Pic Nic senza glutine € 10 a cura di Gluten Free Expert Foligno (Per informazioni Tel. 349 5501850 – 0742 670678)

 

Ore 12.30 – 15.00 Oliveto di Villa Fabri

Assaggi di olio extravergine di oliva Dop Umbria a cura di un esperto assaggiatore (Partecipazione gratuita)

Ore 13.00 Ristoranti a “Km 0”

Nei ristoranti convenzionati menù degustazione a base di soli prodotti del territorio. Costo € 25 bevande escluse

Ore 14.00 Ninfeo di Villa Fabri

Les Triplettes in concerto. Trio squisitamente retrò, composto da due chitarre ed una voce femminile con Maria Fiorelli: voce e kazoo, Lorenzo Baldinelli: chitarra acustica e voce, Samuele Martinelli: chitarra classica, chitarra acustica, ukulele e cori

Ore 15.30 Piazza Mazzini

Mini corso sulla potatura (Lezione teorico-pratica) tenuto dal Dott. Paoletti Andrea, potatore professionista abilitato (Costo €  10. Prenotazione obbligatoria tel. 0742 332269)

Ore 15.30 Villa Fabri

“Colori di Paesaggio” – Laboratorio didattico per bambini a cura di Sistema Museo (Per bambini dai 6 ai 12 anni. Partecipazione gratuita. Prenotazione Tel. 0742 381628 )

Ore 16.00 – Villa Fabri

Laboratorio artigianale per bambini: Il grano diventa…a cura della Fattoria Didattica Ascanio di Cruciani Fabio (Partecipazione gratuita)

Ore 16.30 Oleoteca

Laboratorio di pasticceria con Barbara Grimoldi alias Popa Simply Food chef vegana e vegetariana. Corso per imparare a fare Pan Brioche con farina del Molino sul Clitunno e… infuso (Partecipazione gratuita. Prenotazione obbligatoria tel. 0742 332269)

Ore 16.30 – 18.00 Piazza Garibaldi

“La Piazza degli Asinelli” – Giochi con gli asini per bambini (Partecipazione gratuita)

Ore 17.30 Piazza Mazzini

Les Triplettes in concerto. Trio squisitamente retrò, composto da due chitarre ed una voce femminile con Maria Fiorelli: voce e kazoo, Lorenzo Baldinelli: chitarra acustica e voce, Samuele Martinelli: chitarra classica, chitarra acustica, ukulele e cori.

Ore 18.00 Villa Fabri

Trekking a piedi al tramonto – Da Trevi, attraverso gli uliveti, fino ad un punto panoramico da dove si gode di una vista mozzafiato sulla valle al calare del sole a cura di Pangea Centro Outdoor (Costo € 8. Prenotazione obbligatoria tel. 0742 332269 – 328 1421980)

Ore 20.30 Ristoranti a “Km 0”

Nei ristoranti convenzionati menù degustazione a base di soli prodotti del territorio. Costo € 25 bevande escluse

 

 

Lunedì 25 aprile 2016

 

Ore 9.00 fino al tramonto Piazza Mazzini

Mercatino del Contadino: “Farmer‘s Market” esposizione e vendita dei prodotti della terra, biologici e non

Ore 9.00 fino al tramonto, Piazza Garibaldi

Mercato delle Pulci: piccolo antiquariato, oggettistica, rigatteria, collezionismo

Ore 9.00 – 19.00 Loggiato di Piazza Mazzini

Esposizione, degustazione e vendita di birre artigianali

Ore 9.00 Villa Fabri

“Tra i papaveri in bicicletta” a cura di Gira l’Umbria. Escursione guidata in bicicletta passando lungo il vecchio acquedotto, Pissignano, Pigge, Borgo Trevi, il fiume Clitunno e ritorno a Trevi (€ 18 noleggio bici+guida, €12 solo guida, per chi viene con bici proprie. Prenotazioni obbligatoria Tel. 348 8916928
info@giralumbria.it)

Ore 9.30 Villa Fabri

Trekking a piedi tra boschi ed uliveti in direzione di Coste, Borgo di pastori e tagliaboschi da dove si gode una bellissima veduta a cura di Pangea Centro Outdoor (Costo € 10. Prenotazione obbligatoria tel. 0742 332269 – 328 1421980)

Ore 10.00 – 18.30 Villa Fabri:

#Artigianinnovatori: idee, startup manualità creative

Ore 10.00 – 19.00 Aviosuperficie Delfina di Trevi

“Trevi dall’alto” – Giro turistico a bordo di ultraleggeri a cura di Avioclub Trevi

(Info, costi e prenotazioni Tel. 339 6003625)

Ore 10.00 – 12.00 Piazza Garibaldi

“La Piazza degli Asinelli” – Giochi con gli asini per bambini (Partecipazione gratuita)

Ore 10.30 Piazza Mazzini

Visita guidata alla scoperta di Trevi “Segui le orme” a cura di Ass. Pro Loco Trevi (Partecipazione gratuita)

Ore 10.30 Piazza Garibaldi

“Pic Nic in Lambretta, Vespa e Moto d’epoca”. Raduno di Lambrette e mezzi d’epoca con visita alla Madonna delle Lacrime, all’Antico Frantoio dell’Agriturismo I Mandorli con assaggi di bruschette e a seguire Pic Nic tra gli Olivi, a cura del Lambretta Club Umbria

Ore 10.30 Oleoteca

Laboratorio di pizzeria a cura del Molino sul Clitunno con il maestro pizzaiolo Riccardo Menon. Corso per imparare a fare la pizza con farina tipo 1 macinata a pietra (Partecipazione gratuita. Prenotazione obbligatoria Tel. 0742 332269)

Ore 11.00 Località Radicosa

Celebrazioni per la Festa della Liberazione. Ritrovo in Loc. Ponze alle ore 10.00 e corteo a piedi fino alla Cascina di Radicosa con la partecipazione del partigiano Enrico Angelini. Note di canto a cura di Marta Battistini

Ore 11.00 Museo della Civiltà dell’Ulivo

Trevi a Piedi…tra gli Ulivi. Percorso di trekking urbano alla scoperta di luoghi unici, ricchi di arte e storia della città di Trevi a cura di Sistema Museo (Costo € 5 a persona. Prenotazione obbligatoria Tel. 0742 381628)

Ore 12.00 Collina Olivata

Passeggiata con gli asini lungo il Sentiero degli Olivi con pranzo al basto a base di prodotti tipici (Costo euro 18 compreso pranzo. Prenotazione obbligatoria Tel. 339 4513189 – info@lamulattiera.it)

Ore 12.00 – 17.00 Piazza Mazzini – Oliveto di Villa Fabri

Pic Nic tra i papaveri e gli olivi. Per partecipare al Pic Nic è necessario acquistare, in Piazza Mazzini, lo sportino a quadrettoni bianchi e rossi: adulti € 10, “Baby Pic Nic” 5 €. La preparazione del Pic Nic è a cura dell’Ente Palio e dei Terzieri (Per informazioni Tel. 0742 332269)

 

Pic Nic senza glutine € 10 a cura di Gluten Free Expert Foligno (Per informazioni Tel. 349 5501850 – 0742 670678)

 

Ore 12.30 – 15.00 Oliveto di Villa Fabri

Assaggi di olio extravergine di oliva Dop Umbria a cura di un esperto assaggiatore (Partecipazione gratuita)

Ore 13.00 Ristoranti a “Km 0”

Nei ristoranti convenzionati menù degustazione a base di soli prodotti del territorio. Costo € 25 bevande escluse

Ore 14.00 Ninfeo di Villa Fabri

Cogli la Prima Mela – Concerto di Mauro Mela: Chitarra e Voce, Sandro Paradisi: fisarmonica, microtastiera, Juri Pecci: batteria

Ore 15.00 Villa Fabri

Passeggiata alla scoperta delle erbe campagnole e presentazione a cura dell’Accademia Umbra Erbe Campagnole Spontanee (Costo 10 €, quota associativa 2016. Prenotazione obbligatoria Tel. 393 6622189)

Ore 15.30 Oleoteca

Laboratori di pizzeria a cura del Molino sul Clitunno con il maestro pizzaiolo Riccardo Menon. Corso per imparare a fare la pizza con farina multicereali (Partecipazione gratuita. Prenotazione obbligatoria Tel. 0742 332269)

Ore 16.00 – Villa Fabri

Laboratorio artigianale per bambini: Il grano diventa…a cura della Fattoria Didattica Ascanio di Cruciani Fabio (Partecipazione gratuita)

Ore 16.30 Villa Fabri

Laboratorio di cucina con la chef vegana e vegetariana Barbara Grimoldi alias Popa Simply Food. La merenda con le erbe spontanee mangerecce. Come cucinare le erbe campagnole raccolte e realizzare un’insolita torta salata (Partecipazione gratuita. Prenotazione obbligatoria Tel. 0742 332269)

Ore 16.30 – 18.00 Piazza Garibaldi

“La Piazza degli Asinelli” – Giochi con gli asini per bambini (Partecipazione gratuita)

Ore 17.30 Piazza Mazzini

Piera & Friends in concerto

Ore 20.30 Ristoranti a “Km 0”

Nei ristoranti convenzionati menù degustazione a base di soli prodotti del territorio. Costo € 25 bevande escluse

 

Al via la rassegna “Carloforte, isola del gusto”

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Sabato 23 aprile l’inaugurazione del museo “Torre San Vittorio”.

Un fine settimana tra storia, cultura e natura alla scoperta dei sapori millenari dell’isola di San Pietro.

Tre giorni dedicati alla scoperta degli antichi sapori dell’isola di San Pietro, ma anche della storia e della cultura carlofortine. Si chiama “Carloforte isola del gusto” la rassegna, alla prima edizione, che si svolgerà da sabato 23 a lunedì 25 aprile a Carloforte – la cittadina dall’anima ligure e tabarkina sull’isola di San Pietro nel sud-ovest della Sardegna. I visitatori avranno la possibilità di andare alla scoperta degli archeosapori dell’isola, delle ricette millenarie che venivano preparate nell’antichità e che valorizzano le materie prime locali di qualità ma anche della storia dell’isola di San Pietro.

museo Torre San Vittorio2Sabato 23 aprile alle ore 16 sarà inaugurato, infatti, a Carloforte il museo multimediale Torre San Vittorio. La torre settecentesca a pochi passi dal centro cittadino, che è già sede di un importante osservatorio astronomico, ospita un allestimento innovativo capace di raccontare la storia dell’isola grazie a un percorso che parte dalle sue origini geologiche e si conclude con l’arrivo dei coloni nel 1738. Grazie a video interattivi, percorsi in realtà virtuale e ricostruzioni dal forte impatto scenico, il visitatore potrà avvicinarsi al territorio di San Pietro, realtà unica nel Mediterraneo. Realizzato in collaborazione con il Mu.Ma. di Genova, l’Istituzione Musei del mare e delle migrazioni, il museo sarà inaugurato con una visita guidata condotta dal giornalista Roberto Giacobbo, conduttore della trasmissione Voyager, su Rai2.

Durante la rassegna i visitatori avranno la possibilità di conoscere le ricette millenarie dell’archeocucina locale, sia a pranzo che a cena, attraverso l’iniziativa “A tavola con la storia”: quattro ristoranti dell’isola (Galaia, Vittorio, Osteria delle Tonnare e Da Nicolo) proporranno menu tematici ispirati ai sapori, ai profumi e agli aromi millenari per un vero e proprio tuffo nel passato.

Degustazioni ma anche momenti di approfondimento. La rassegna si aprirà, la mattina di sabato 23 aprile, con un convegno internazionale dal titolo “La cucina mediterranea: dall’antichità al Medioevo” al quale parteciperanno esperti, docenti ed archeologi internazionali che sveleranno al pubblico cosa si mangiava in Sardegna ai tempi dei fenici o quali erano i piatti che finivano sul tavolo dei grandi feudatari medievali. Tra le iniziative in programma anche “Alla scoperta dell’isola di San Pietro”: quattro itinerari in mezzo alla natura e tra i vicoli di Carloforte per conoscere meglio l’isola, i suoi paesaggi e la sua storia. Percorsi dedicati anche alle famiglie con bambini con laboratori a tema, giochi e premi. La manifestazione è organizzata dal Comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia di comunicazione palermitana Feedback.

Info sulla pagina dell’evento su Facebook https://www.facebook.com/Carloforte-Isola-del-gusto-1724376807791839/?fref=photo

Food? Italians do it better. Healthy eating “explained” to Americans

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papa-don-t-preach-madonna-sur-le-tournage-58-photos_3028775-xlItalians do it better. This provocative statement was printed on one of pop star Madonna’s T-shirts in the 80s. It was a continuous “wink wink nudge nudge” referred to what Italians do better. And despite the allusion was sexual, many Americans thought of meatloaf, instead; a homemade dish popular in Italy and widely diffused in the States. But the history of Italian cuisine abroad should still in great part be rewritten in order to shatter culinary beliefs regrettably exported by immigrated improvised catering pioneers that still depict Italians eating spaghetti with meatballs and, sacrilege, pizzas with corn and pineapple slices, or carbonara pasta full of whipping cream. This is not Italian. This is not healthy.

Ciacciofera, to educate to appreciate real Italian taste and traditions. Even by opening a blog. Certainly not the first. But what’s its competitive edge?

DSCN2546Other that seeing her children happy and accomplished, what more can a mother want from life? Sharing the same dreams and passions with them! In 2011 I relocated to the USA, where I directed programs and marketing of the Italian Cultural and Community Center of Houston (ICCC) for almost 5 years. Meanwhile, my “little” Désirée stayed in Milan where she graduated at world-renowned Bocconi University, first in Economics and Management of Art, Culture and Communication, and subsequently in Marketing Management. During these years, my work brought me increasingly closer to the food & wine sector, and led me to become a point of reference for the promotion of all that’s authentic Italian. Last January, I left the ICCC to manage two prestigious restaurants in Houston, and since I want to continue to carry out my mission as “Ambassador” of Italian taste and healthy eating, my daughter and I decided to open a blog. This was followed by the idea of creating something different than the many blogs already existing. We both love sports and healthy eating, so we thought of pivoting our blog around these passions of ours. Thus the name Eat Healthy, Eat Italian℠, in Italian Mangia Sano, Mangia Italiano℠ (www.eathealthyeatitalian.com – https://www.facebook.com/eathealthyeatitalian/).

Logo C2LTraditional cuisine and basic recipes of the Italy that cooks and eats. From north to south to preserve traditions?

Our blog’s goal is to help the public to understand that eating healthy doesn’t necessarily mean giving up taste and the traditions of the excellent regional Italian cuisine. Our recipes are products of careful studies of ingredients and their pairing, making sure not to give up the pleasure of eating well. We received many offers to add the caloric intake of each dish to our recipes, but that’s not our goal. Instead of keeping track of calorie intake, we want to focus on what we eat and on our body’s health.

Nutritional education and Mediterranean diet. How much do Americans know?

In the last few years, Americans have launched nutritional education campaigns, especially aimed at children, also at a federal level. Our blog fits in perfectly in this social context that is pushing American culture to start paying much more attention to exercise and what you eat.

tizi e desiMy new nutritional and cultural education program aimed at children fits in this context, a format designed by me when I was at the ICCC and later revisited within a much bigger project signed exclusively by me and offered under the new brand Tiziana’s Cook2Learn Academy℠ (www.cook2learn.com).

EHEI logoSMThe format uses cooking classes as a tool to teach children Italian culture of taste and of healthy eating, through the execution of authentic traditional Italian dishes, and concurrently transfers didactic/pedagogical competences rich of cues for observation and experiences that are the foundation for the comprehension of basic concepts of physics, chemistry and mathematics.
The program is present on all social platforms. Follow us and contact us if interested in greater details (https://www.facebook.com/tizianascook2learnacademy/).

What initiatives will you promote on your blog? Do you plan to establish synergies or collaborations?

We are currently moving our first steps in a world that sees us as leading promoters of a lifestyle, not only food. And despite having started only one month ago, we have already created synergies with other food bloggers and we will shortly launch cooking classes throughout Texas, with the ultimate goal of touring the entire USA. Within our blog we will create sections to which relevant professionals, nutritionists and personal trainers will be able to contribute. Désirée, for example, in the last year has been following with great dedication the Bikini Body Guide program of the Australian personal trainer Kayla Itsines. This led her to create ITSDESIFIT, an Instagram fitness account with over 4000 followers to date.

tiz fb-3You and your daughter. Not only Italian, not only southern Italians, but especially Sicilians, thus raised with what is probably the richest, most diverse cuisine of the country, and yet you both have an enviable shape. The proven proof that a healthy nutrition allows not to gain weight?

Our lifestyle pivots around sports and a healthy diet without giving up good food. Eat Healthy, Eat Italian℠ as well as Tiziana’s Cook2Learn Academy℠ are designed to guide you towards a healthy lifestyle without giving up the pleasure of good food.

 

Alessandra Verzera

Translation : Kelly Ann Larkin

Cibo? Italians do it better. Mangiare italiano “spiegato” agli Americani.

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papa-don-t-preach-madonna-sur-le-tournage-58-photos_3028775-xlItalians do it better. Questa asserzione, abbastanza provocatoria, campeggiava su una T Shirt della pop star Madonna negli anni 80. Era un continuo ammiccamento rispetto a cosa questi benedetti italiani facessero meglio. E, sebbene l’allusione fosse di natura sessuale, molti americani pensavano invece al polpettone; preparazione casalinga e popolare in tutta Italia ed ampiamente diffusa negli states.
Ma la storia della cucina Italiana oltreoceano è ancora in buona parte da riscrivere per sgretolare convinzioni culinarie malauguratamente esportate dai pionieri della ristorazione migrante ed improvvisata che ancora ci ritrae a mangiare spaghetti con le polpette e, sacrilegio, pizze con mais e fette d’ananas e carbonare inondate di panna. This is not Italian. This is not healthy.

DSCN2546Ciacciofera, educare al gusto ed alla vera tradizione Italiana. Anche aprendo un blog. Non il primo, certo. Ma qual è la marcia in più?

Oltre a vedere i propri figli felici e realizzati, cosa può desiderare una madre dalla vita? Condividere con loro sogni e passioni! Nel 2011 mi sono trasferita per lavoro negli USA, dove ho diretto per quasi 5 anni la programmazione ed il marketing del Centro di Cultura Italiana di Houston. Nel frattempo, la mia “piccola” Désirée è restata a Milano dove si è laureata in Bocconi prima in Economia e Management per Arte, Cultura e Comunicazione, e successivamente in Marketing Management. In questi anni, il mio lavoro mi ha avvicinato sempre più al settore della ristorazione e mi ha visto diventare un punto di riferimento nella promozione dell’autentico Italiano. Lo scorso Gennaio, avendo lasciato la direzione del Centro Culturale per quella di due prestigiosi ristoranti a Houston e volendo continuare l’ambiziosa missione di “Ambasciatrice” del gusto e del mangiar sano Italiano, con mia figlia ci siamo dette “perchè non apriamo un blog nostro?”. Da li l’idea di volere creare qualcosa di diverso rispetto ai tanti blog già esistenti. Entrambe amanti dello sport e della sana alimentazione, abbiamo pensato di rendere queste nostre passioni il perno del nostro blog. Da lí il nome Eat Healthy, Eat Italian℠ ossia Mangia Sano, Mangia Italiano℠ (www.eathealthyeatitalian.com – https://www.facebook.com/eathealthyeatitalian/).

Logo C2LLa cucina tradizionale e le ricette di base dell’Italia che cucina e che mangia. Da nord a Sud per preservare la tradizione?

L’obiettivo del nostro blog è aiutare il pubblico a comprendere che mangiare sano non significa necessariamente rinunciare al gusto e alla tradizione della buona cucina regionale italiana. Le nostre ricette sono frutto di uno studio accurato degli ingredienti e dei loro abbinamenti, facendo bene attenzione a non rinunciare al piacere di mangiare bene. Tante sono le richieste di aggiungere alle nostre ricette l’apporto calorico di ogni piatto, ma non è questo il nostro obiettivo. Noi non vogliamo badare a quante calorie introduciamo, ma a cosa mangiamo e alla salute del nostro corpo.

Educazione alimentare e dieta mediterranea. Quanto ne sanno gli americani?

Gli Americani da qualche anno, anche a livello governativo, hanno lanciato campagne di educazione alimentare soprattutto mirato all’infanzia. Il nostro blog si inserisce in maniera perfetta in questo contesto sociale che sta spingendo culturalmente gli Americani a badare con molta più attenzione a cosa mangiano e all’esercizio fisico.

tizi e desiÈ in questo contesto che si inserisce anche il mio nuovo programma di educazione alimentare e culturale rivolto ai bambini, un formato da me ideato ai tempi della direzione del Centro Culturale e che oggi, rivisitato nell’ambito di un progetto molto più ampio, viene proposto sotto il nuovo marchio unicamente a firma Tiziana Ciacciofera: Tiziana’s Cook2Learn Academy℠ (www.cook2learn.com)EHEI logoSM.

Il formato utilizza le classi di cucina come strumento per insegnare ai bambini la cultura italiana del gusto e del mangiare sano, attraverso l’esecuzione reale di piatti tipici della cucina tradizionale italiana e che vede, al contempo, il trasferimento di competenze didattico/pedagogiche ricche di spunti di osservazione ed esperienze che sono alla base della comprensione dei concetti base della fisica, della chimica, della matematica.
Il Programma è presente su tutte la piattaforme social, seguiteci e contattateci se interessati (https://www.facebook.com/tizianascook2learnacademy/).

Che iniziative hai in programma da promuovere sul tuo blog? Che sinergie hai previsto? Di quali collaborazioni ti avvarrai?

tiz fb-3In questo momento stiamo muovendo i primi passi verso un mondo che ci vede protagoniste e promotrici di uno stile di vita, non solo di cibo. E pur avendo iniziato da appena un mese, abbiamo già stretto sinergie con altre Food Blogger e a breve avvieremo delle classi di cucina in giro per il Texas, con l’obiettivo di girare tutti gli USA. All’interno del blog vorremmo aprire delle rubriche in cui daremo spazio anche a professionisti del settore, nutrizionisti e personal trainer. Désirée, ad esempio, segue da un anno con molta determinazione il programma della personal trainer Australiana Kayla Itsines. Da qui ha creato un suo profilo legato al fitness su Instagram, ITSDESIFIT, che oggi annovera oltre 4000 follower.

Tu e tua figlia. Non solo italiane, non solo meridionali, ma soprattutto siciliane, quindi cresciute alla tavola probabilmente più ricca e variegata del paese, ma con una linea invidiabile. La prova provata che nutrirsi correttamente non fa ingrassare?

Sport, alimentazione sana che non significa rinunciare al buon cibo sono i perni dello nostro stile di vita. Eat Healthy, Eat Italian℠ così pure Tiziana’s Cook2Learn Academy℠, difatti vogliono essere una guida ad uno stile di vita sano senza rinunciare ai piaceri di una buona tavola.

 

Alessandra Verzera

A Calampiso i giornalisti omaggiano i ‘sapori mediterranei’

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penne-allagrodolce-010Un concorso che si ispira alle famose “Penne all’agrodolce”, ma questa volta declinato in una versione “mare”, per anticipare e salutare l’estate e la stagione turistica di Calampiso, il complesso turistico di San Vito Lo Capo, alle porte della Riserva naturale dello Zingaro, che punta nuovamente in alto in collaborazione con la società milanese TMC Trade &Travel Management Consulting.
La prima edizione del concorso gastronomico “Sapori Mediterranei” è riservata agli operatori dell’informazione e si svolgerà domenica 24 aprile 2016 a Calampiso. I giornalisti, con le loro ricette, avranno un duplice compito: proporre nuove o dimenticate ricette della gastronomia mediterranea utilizzando come base prodotti ittici ed ingredienti poco comuni ma anche portare alla ribalta le capacità culinarie di una categoria più volte critica nei confronti del mondo gastronomico.
penne allagrodolce 057Il concorso si articolerà in due sezioni culinarie a cui potranno partecipare da 2 a massimo 4 concorrenti in rappresentanza di altrettante testate giornalistiche: Primi piatti “di mare” e Secondi piatti “di mare” (preparazione a base di prodotti ittici da parte di un singolo concorrente e di eventuale assistente dallo stesso designato).
A giudicare gli chef-giornalisti una giuria “tecnica” composta da 3 membri scelta dall’organizzazione, in collaborazione con il “Club degli Chefs Palermitani Francesco Paolo Cascino” e dalla organizzazione del brand “Sai che Buono” della Siri Cibus Srls. I nomi dei componenti saranno resi noti poco prima della cena di degustazione.
E’ nato nell’ambito di Travelexpo l’idea di questo Concorso – spiega Toti Piscopoed in collaborazione con Aldo Sorrentino ed Alfio La Ferla della TMC, abbiamo voluto riportare i giornalisti tra i fornelli. Ma questa volta nella location suggestiva di Calampiso e con un regolamento ispirato al mare che propone solo primi e secondi ed esclusivamente ‘di mare’. Un modo gustoso per salutare l’estate ed avviare la nuova stagione turistica”.

Nelle foto d’archivio : Alessandra Verzera con Antonio Fiasconaro e Toti Piscopo, Penne all’agrodolce, XI Edizione.