Una serata all’insegna del glamour e dell’alta cucina, quella del 24 luglio ultimo scorso, che ha segnato e celebrato in grande stile il cinquantesimo anno di attività di uno degli hotel più prestigiosi di Palermo e provincia: l’iconico “Le Calette” di Cefalù.
Tra sciabordio di acque calme, aria salsa e qualche refolo piacevole ad addolcire una calda serata di piena estate siciliana, un’atmosfera soffusa carica di sentori e di profumi ha fatto da cornice al fruscio di begli abiti da sera femminili, sotto un cielo stellato dinnanzi ad un mare incredibilmente bello puntellato di piccole luci e di barche in lontananza.
Allestimenti di alto livello, padroni di casa raggianti ed organizzazione impeccabile, anche con uno stuolo di camerieri attenti ad ogni più piccola esigenza, hanno reso la serata piacevolissima sotto ogni punto di vista: in poche parole un evento all’altezza delle più esigenti aspettative ed in linea con l’alto profilo della location. Il tutto sotto l’attenta e meticolosa supervisione del direttore, Lino Provenzano.
Stelle nel cielo estivo ma anche in terra: hanno “brillato” infatti anche le due più che meritate stelle Michelin di Pino Cuttaia, che ha curato una cena particolarmente apprezzata dagli ospiti. Il mio gusto personale è rimasto particolarmente colpito da un superlativo “raviolo di calamaro ripieno di tenerumi”, che rimarrà molto a lungo impresso nella mia memoria.
Ma ogni altra portata, meticolosamente curata, non ha mancato di suscitare apprezzamenti.Tra le più degne di menzione un medaglione di battuto di gambero rosso agli agrumi ed un sublime baccalà mantecato. Pino Cuttaia, del resto, è una scommessa vinta, una garanzia: molto verosimilmente, e probabilmente anche presto, sarà lui la prima terza stella Michelin di Sicilia.
Ma non solo alta cucina per questo specialissimo compleanno. Anche ottima musica, prima un “ambient” di sottofondo di grande effetto ed estremamente piacevole, e poi tutti in pista – o perlomeno i tanti giovani presenti alla serata – con “ the Father of Disco“, Giorgio Moroder, l’ospite misterioso, la star di Hollywood che ha travolto tutti riportando i più grandi ai tempi in cui Le Calette era quella fresca e spettacolare residenza di villeggiatura pensata dall’ingegnere Cacciola per le interminabili estati di Cefalù. Il senso di continuità familiare da ragione alla scelta ed all’impegno dell ingegnere: e così a Le Calette si susseguono le generazioni, con un occhio sempre attento agli standard ed alle esigente di un turismo d’elite.
Fra bollicine e ricordi in una contagiosa atmosfera allegra e spensierata innumerevoli i momenti indimenticabili: dai piatti di Cuttaia, al What a Feeling di Moroder, fino i fuochi silenziosi ad incendiare d’oro l’acqua del golfo.
E per concludere, come in ogni compleanno che si rispetti, le cinquanta candeline spente all’unisono da tutti i collaboratori dell’Hotel mentre le prime chiare luci della luna provavano a gareggiare con le stelle del Le Calette.
Una notte da sogno per celebrare una splendida realtà tutta siciliana ma apprezzata nel mondo.
Alessandra Verzera