E’ difficile recensire un locale in cui il cibo non è la prima cosa di cui ci si accorge e di cui si parla. Un locale in cui il cibo è la fine ultima di una miriade di idee messe insieme in modo sapiente ed assolutamente innovativo. E’ difficile recensire un locale che si stacca da tutto quanto di consueto si possa essere abituati a frequentare. Recensire un concept, un’idea imprenditoriale brillante, una realtà economica importante ed un locale unico nel suo genere è impresa assai ardua; che parte sicuramente da 5 stelle, proprio per la valutazione di quanto espresso sopra. Sto parlando di Fud, bottega sicula a Palermo, in Piazza Olivella. Un locale a metà strada tra la road house americana e la bottega di prodotto di eccellenza, in cui tutto è top di gamma e spesso anche biologico. Alla base del concept c’è la territorialità, e un’idea di amore verso una terra generosa e feconda – la Sicilia – che è seconda a nessuno in quanto a produzione di eccellenza enogastronomica. Il progetto nasce da eclettiche e lungimiranti menti etnee, e di fatto vede la luce a Catania circa quattro anni fa e dove cresce con successo, per arrivare nel capoluogo di regione circa sette mesi fa, con una filosofia unica. Il locale è molto bello. Raggruppa in sé l’enoteca, la salumeria di nicchia, il ristorante “ sociale” con un grande tavolone centrale in cui accomodare amici che non si sono mai conosciuti prima. L’architettura e l’interior design puntano sull’evidenza del prodotto: scaffali fino al soffitto sono colmi di prodotti per la vendita al dettaglio.
Sui ripiani assaggini di frutta secca e prodotti da comprare e portare a casa : cioccolata, torroni, anche piccole agendine artigianali, matite colorate, spillette, conserve. Tutto frutto di alto artigianato specializzato. Non ci sono particolari decorazioni: il locale è fatto dagli stessi prodotti. Tutto è “local”, “meid in sisili”: si perché da Fud l’inglese si scrive così come si pronuncia, senza deroghe di sorta. Le centinaia di bottiglie e di barattoli che arredano il locale e solleticano il senso del gusto sono pieni di prodotti che nascono in laboratori siciliani, sparsi su tutta la superficie dell’isola.
Laboratori che ormai, vista la richiesta in continua crescita, lavorano in regime di esclusiva proprio per Fud. Non fanno eccezione neanche i menù, che sono veramente spassosi. Siamo in due nell’ampio e arieggiato dehor, di fronte ad una delle più belle chiese di Palermo e nella zona della movida cittadina, ed il nostro è un pranzo al tiepido sole di una Palermo straordinariamente bella. Ci sentiamo turisti tra i turisti, ed è sempre una bellissima sensazione. Iniziamo con una porzione di patate fritte in condivisione, accompagnate da salsa barbecue. Le patate sono innanzitutto “vere”: non sono surgelate e vengono fritte con la loro buccia e dopo essere state battute, in freschissimo olio di semi di girasole sostituito al massimo ogni due giorni. Il colore e il sapore delle patate confermano questa importante informazione. A seguire, il mio commensale si lascia tentare da un’insalata mista in cui, oltre alla “fagiolina” sono copiosamente presenti patate, pomodorini, tonno, sarde salate, uovo sodo, olive. Un tripudio di gusti in scala di sapidità perfetta. Piatto ricco, sostanzioso e altamente proteico. La porzione basterebbe per tre persone. Io invece mi oriento verso il panino, che è fondamentalmente al salmone e che scelgo da una lunga lista : ed obietto che c’è poca sicilianità nel salmone, che di fatto è norvegese. Ma no, mi sbaglio almeno in parte : il salmone, effettivamente norvegese, viene infatti affumicato nel catanese e curato con sale di Mothia diventando un salmone “mezzosangue” siculo norvegese. Ma non solo: il mio strabiliante panino oltre al salmone prevede la stracciatella di bufala ragusana ed una bella grattatina di zest di limoni locali. Il pane stesso si presenta ricoperto di semi di papavero e grani di zenzero. Definirlo esorbitante è probabilmente riduttivo. Un panino per appetiti robusti dato che sia salmone che stracciatella sono presenti in quantità molto generose. Ovviamente il tutto è di una freschezza gratificante ed il sodalizio tra la bufala e il salmone, suggellato dall’aroma di limoni, è di sicuro successo ed interesse. Mio malgrado devo avanzarne un pezzo, dato che mi attende un dessert al quale non voglio proprio rinunciare e che è un gelo di limoni con fragole e foglie di mentuccia, servito dentro ad un barattolo. Un dessert non eccessivamente dolce che ha diverse caratteristiche vincenti. Intanto è originale, e non è cosa da poco. Poi è ideale come fine pasto dato che per la presenza consistente di agrume ha non soltanto una funzione sgrassante e rinfrescante ma anche digestiva. Infine è stracarico di vitamine, il che non guasta di certo. E poi è deliziosamente buono, con un “gelo” dalla consistenza ideale, servito a temperatura di poco al di sotto del freddo, di buon bilanciamento zuccherino affiancato alla nota acidula delle fragole ed a quella erbacea e terrosa delle foglie di mentuccia. Ottimo davvero e, ancora una volta, decisamente abbondante. Volutamente ho sinora glissato sulle bevande. Ma eccoci al punto. Io scelgo una Cola locale, tutta naturale, ed il mio commensale un succo di pompelmo rosa biologico. La mia Cola è stupefacente, con quel suo colore quasi dell’Alkermes ed un gusto ottimo, fresco e dissetante ma con un’addizione di anidride carbonica di molto inferiore alla Coca Cola tradizionale. Questo è peraltro l’unico prodotto ad essere realizzato in gemellaggio con il Piemonte, dove la bevanda viene imbottigliata. Tutto il resto presente sui menù ed anche sugli scaffali è strettamente di produzione siciliana: persino i barattoli di sughi e condimenti, gli olii, i vini. Il nostro pasto si conclude con un caffè gustoso e ricco: anch’esso di produzione locale e con una “cudduredda” alla cannella. Il costo di questo pranzo è pari a 29 euro. Superfluo sottolineare un impareggiabile rapporto qualità/prezzo.
In conclusione, Fud è un locale di tendenza che offre cibo di elevatissima qualità. Frequentato indifferentemente dalla fascia più giovane di avventori, ma anche da famiglie, coppie e turisti, per via di un servizio particolarmente attento, gentile e gioioso e per la particolare attenzione rivolta ai più piccoli – anche con la presenza di seggioloni e palloncini colorati – è consigliato anche a famiglie con bimbi piccoli. La direzione non accetta prenotazioni. Nei giorni di maggiore flusso, dal venerdì alla domenica, è consigliabile presentarsi entro le 19.30
Alessandra Verzera
Project Manager : Andrea Graziano
Patron : Andrea Graziano, Claudio Bica, Gianluca Cigna
Maitre : Antonella Pitarresi
Chef responsabile cucina : Carlo Zuccaro
Coperti: 60 (in) – 70 (out)
Range: Alto
Categoria: Fast Food, Take Away
Ranking (*)
Location: 4
Cibo: 5
Carta Vini: Nil
Presentazione: 4
Servizio: 4
Mise en place: 3
Atmosfera: 3
Allestimenti: 4
(*) Legenda :
1 = pessimo 2 = scadente 3 = sufficiente 4 = ottimo 5 = eccellente.