Editoriale. Arancino all’uovo sodo ad Expo 2015? No, grazie.

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arancina-400x215La notizia è di queste ore e sta facendo il giro dei giornali, specializzati e non,  dei blog, dei gruppi sui social. Su twitter è un cinguettìo costante ed infastidito, a giusta ragione. A Milano, ad Expo 2015 andrà l’arancina palermitana: ma profondamente ed orrendamente sfigurata da un “arancino” ripieno di uovo sodo. Questa variante, va detto, esiste in alcune parti della Sicilia orientale, ma non è certamente nè la più conosciuta, nè la più classica nè tantomeno la più apprezzata: e l’orribile foto che accompagna la descrizione di questo ” stupro gastronomico” è francamente abominevole dato che il cesto contiene anche un’arancina visibilmente bruciata, in netto contrasto di colore con il resto delle sue sorelle ( pardon, fratelli: questi sono arancini maschi!) . Nulla a che vedere con la succulenta “arancina accarne” per la quale Palermo è famosa e che ha a sua volta reso famosa l’arancina.

arancineA quale santo rivolgerci affinchè non venga malmenato in giro per il mondo un prodotto dello stree food palermitano tra i più conosciuti ed apprezzati? Dario Cartabellotta potrà salvarci dallo scempio che si sta per consumare dinnanzi a centinaia di migliaia di siciliani impotenti? Legittimo dubitarne, ma doveroso sperarci.

Francamente, da palermitana da oltre mezzo secolo, e da sempiterna consumatrice di arancine, mai nella mia vita ne ho vista una con il ripieno di uovo sodo: neppure tra gli scaffali di un brand ormai famoso a Palermo che pubblicizza mille gusti di arancina. Tra i loro mille gusti, quella con l’uovo non è neanche contemplata. Mai, neppure nei più scalcinati autogrill delle tangenziali di quell’altra parte di Sicilia.

arancina fimminaOra, non è per presunzione e non è neanche per becero campanilismo, e dunque non mi addentrerò in angusti meandri storici per dimostrare l’origine panormita della palla di riso: ma rimane certo un fatto. Che piaccia o no, Palermo è il capoluogo di Regione. E siccome l’arancina è sicuramente siciliana, il campione rappresentativo da presentare al mondo avrebbe dovuto essere valutato a Palermo: dove i signori di Expo non avrebbero trovato una sola “o” finale nè tantomeno tracce di uova.

Che dire? Ben poco, sostanzialmente . Solo che, da palermitana ancor prima che da giornalista enogastronomica, considero vergognoso lo stravolgimento e lo snaturamento di uno dei cavalli di battaglia della tradizione rosticcera palermitana e portabadiera del cibo da strada, per il quale Palermo è al quinto posto in classifica mondiale.

Alla faccia dell’arancino, dell’uovo sodo, della protervia di alcuni, della presunzione di altri e dell’ignoranza dei più.

 

Alessandra Verzera

Foto: blogsicilia.it

 

 

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