A Salvo Montalbano il premio gastronomico “Orio Vergani 2011” come ambasciatore della cucina siciliana

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Quante volte è capitato assistendo, seduti comodamente in poltrona, all’ormai popolare serie televisiva del “Commissario Montalbano” di ammirare il personaggio di Salvo (il commissario) nella sua casa di Vigata intento a gustarsi un piatto fumante di spaghetti con le vongole o di spaghetti al pomodoro e basilico? Oppure di ingurgitare, quasi in un boccone, un’arancina? Tante volte.. (A. Fi.)

 

Ma mai avremmo potuto immaginare che questo stralunato ed originale personaggio, nato dalla “penna” di Andrea Camilleri, fosse assegnato addirittura un premio gastronomico. Salvo Montalbano da oggi è anche “ambasciatore” della cucina siciliana.

Si tratta del Premio “Orio Vergani 2011”, istituito dall’Accademia Italiana della Cucina in onore del suo fondatore. E’ la prima volta che il premio – conferito ogni anno, dal lontano 1984, a chi ha onorato in ambito nazionale la cultura gastronomica con la propria attività, in ogni campo sia in Italia che all’estero – è stato assegnato quest’anno (la cerimonia si è svolta a Roma al Grand Hotel Marriott Flora), ad una figura di fantasia, cioè Salvo Montalbano e consegnato ad entrambi gli artefici del successo del celebre personaggio televisivo: l’attore Luca Zingaretti e allo scrittore Andrea Camilleri.


Infatti, nell’opera di Camilleri e nell’interpretazione di Zingaretti emerge uno spaccato unico dei valori della civiltà della tavola: dal rilievo dato all’importanza dell’origine e della naturalità degli alimenti, alla loro interpretazione familiare, fino al tema della convivialità. Un universo gastronomico dove materie prime, partecipazione umana e tradizione sono inscindibilmente unite.

“Sinceramente non mi aspettavo questo premio, sono molto onorato di riceverlo – ha sottilineato Luca Zingaretti -. La cucina è sinonimo di civiltà e di un Paese che sa vivere. Ogni volta che mi hanno chiesto cosa l’attore Luca Zingaretti avesse in comune con il commissario inventato da Andrea Camilleri, non ho mai rivelato quello che sto per dire: in comune abbiamo l’amore per la buona cucina. Ecco perchè è un piacere celebrare il mio amico Salvo Montalbano per questo prestigioso riconoscimento gastronomico, ma soprattutto saper mangiare bene è un dono, una fortuna, una magia”.

Ma l’attore Zingaretti condivide con il personaggio Montalbano il gusto del mangiar bene?

“Sì, è una delle cose che ci accomuna”.
 
E qual è il piatto preferito?
 
“E’ uno semplicissino: gli spaghetti al pomodoro e basilico”.
 
E sa anche cucinarli o solo gustarli?
 
“So soltanto mangiare…”
 
E lo scrittore Andrea Camilleri cosa pensa di questo importante premio assegnato dall’Accademia Italiana della Cucina?

“Nei miei libri ho sempre raccontato la civilità del cibo – racconta lo scrittore di Porto Empedocle -. Mangiare ha un suo tempo, esige una scansione temporale e quindi io sono un sostenitore del mangiare comodo. Mangiare non è solo nutrirsi, ma anche obbedire a un rituale di vita. I piatti della mia vita cambiano di anno in anno, di età in età: ma rimangono come fari nella notte gli arancini, che nella mia ricetta familiare richiedono un’elaborazione di almeno un paio di giorni”.

Il presidente dell’Accademia Italiana della Cucina, Giovanni Ballarini, infine ha voluto spiegare perchè quest’anno il Premio “Orio Vergani” è stato assegnato sia a Zingaretti che a Camilleri.

“L’assegnazione del Premio, nello specifico al personaggio di Montalbano – ha detto Ballarini – vuole sottolineare il ruolo fondamentale che due strumenti divulgativi come la letteratura e la televisione di qualità hanno avuto nella diffusione e quindi nella salvaguardia delle tradizioni gastronomiche regionali, in questo specifico caso di quella siciliana”.

Antonio Fiasconaro

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