La Sicilia che riparte da sè stessa lo fa da Palermo, con l’apertura al pubblico di una delle storiche ville della Piana dei Colli, un tempo meta delle vacanze della nobiltà palermitana dato che la città aveva confini molto più ristretti rispetto alla situazione urbanistica odierna. Tra abusivismi, demolizioni e costruzioni mostruose, questi capolavori dell’arte hanno resistito, ma sono stati dimenticati e relegati troppo a lungo al mero ruolo di memoria. Nel tempo però sono state riprese, risistemate ed utilizzate come sale per ricevimenti e feste private. Una certa lungimiranza imprenditoriale oggi ha spinto Natale Di Maria, chef e patron di Villa Boscogrande, a volere di più. In sinergia con il direttore della villa, Mario Di Cristina – GMR Amira e vice presidente nazionale dell’associazione di categoria – Di Maria ha deciso di aprire le porte ad eventi enogastronomici tematici, ma non solo, affidando il progetto e la stesura del calendario degli eventi al nostro Direttore, Alessandra Verzera.
“La nostra storia – dice Alessandra Verzera – è impregnata di tantissima cultura. Il nostro patrimonio artistico, architettonico, letterario, enogastronomico, le arti e le scienze ed in tempi assai recenti anche certe tecnologie innovative nel settore – ad esempio – della produzione olearia, fanno sì che la Sicilia abbia ben pochi rivali al mondo. Prodotti di assoluta eccellenza, raffinati intelletti, incredibili capacità manageriali ed imprenditoriali e poi i monumenti, le grandi ville, gli affreschi, gli arazzi, le maioliche, gli arredi. Piccoli ma grandi capolavori a testimonianza di periodi di grande fasto e di opulenza per lo più dimenticati. Avere a disposizione tali meraviglie ed avere il privilegio di camminare su veri pezzi di storia siciliana non può più essere un lusso riservato a pochissimi. Io credo che anche altre dimore storiche ed altre grandi ville dovrebbero inserirsi nel solco che da oggi sta tracciando il management di Villa Boscogrande, divenendo poli di diffusione della cultura siciliana a 360 gradi”.
Ci si apre quindi al pubblico non più soltanto per le cerimonie?
“Noi siamo siciliani – continua Verzera – ed abbiamo il dovere di far conoscere la nostra storia a chi per troppo tempo l’ha ignorata ed ha invece il diritto di conoscerla. Abbiamo il dovere morale ed un debito verso la nostra terra, che è quello di veicolare il buono, il bello, l’operoso, il produttivo, dopo decenni pesanti contrassegnati da fatti di cronaca che hanno privato la nostra terra di personaggi di altissimo valore morale, immolati alla causa della rinascita di una città asfittica, e che hanno sfregiato il volto della nostra città. Porteremo alla conoscenza dei turisti, ma anche a quella di moltissimi palermitani , la meravigliosa cucina borbonica e l’operosità dei siciliani che creano occupazione e contribuiscono a restituire alla propria città l’immagine splendida che merita di avere. Allestiremo defilèe, mostre, vernissages, presentazioni editoriali, eventi congressuali, possibilmente anche dei concerti. Tutto questo ferme restando ovviamente le cerimonie, perchè questi edifici sono cornici irrinunciabili per incastonare momenti speciali. Ci saranno appuntamenti fissi, serate a tema e molto altro. Ma non mancheranno sorprese tra cui un progetto grandioso che speriamo di riuscire a varare il prossimo anno”.
Ed il primo evento in calendario è “Il Brunch del Mandorlo”, in programma per il prossimo 25 di febbraio
“Il Mandorlo in fiore – spiega Alessandra Verzera – con la sagra che da esso prende il nome, è un momento magico nella vita della nostra isola. Quel periodo meraviglioso in cui Agrigento, più di ogni altra località, è ammantata di fiori bianchi, immersa in profumi seducenti, in fioriture che inondano la Valle dei Templi e che si perdono a vista d’occhio. Agrigento è Sicilia, è culla della Magna Grecia: è la madre della nostra storia. Ed allora perché non celebrare il Mandorlo e le sue simbologie anche nel capoluogo di regione? Abbiamo così pensato ad una giornata di ouverture en plein air e ad un menù interamente a base di mandorle. Un brunch in una delle meravigliose terrazze panoramiche vestite delle maioliche d’epoca ed opportunamente riscaldata, in cui tutto evocherà i profumi, i colori e i sapori delle mandorle. Un menù dolce e salato, caldo e freddo che certamente non mancherà di ingolosire gli amanti di questo frutto prezioso, così tanto presente in tantissime preparazioni gastronomiche, ma anche nei liquori, e così tanto fortemente identitario di una sicilianità di cui dobbiamo riappropriarci giorno dopo giorno, non perdendo mai di vista un punto fondamentale: la cultura, l’arte, il cibo, le tipicità e le eccellenze, insieme al patrimonio naturalistico, sono i veri volani produttivi per una crescita costante dell’economia interna a beneficio anche dell’occupazione”.
Ed ecco quindi il menù ed il programma dell’evento di debutto:
I taglieri di salumi e formaggi con la marmellata di mandorle.
La Caponata di mandorle con le foglie di mandorle tostate
Il Cous cous di pesce all’agrigentina
La Focaccia siciliana e pesto di mandorle
Le Monachine di manzo in crosta di mandorle
Le Casarecce pesto di mandorle e speck
La Lonza di maialino con crema di mandorle e aglio dolce
Il Pudding di mandorle
Le Verdure in pastella con farina alle mandorle
I Dessert:
Le Crostate alle mandorle
La Cassata siciliana
La Torta mandorlata
Alla buvette:
L’ Acqua minerale
Il vino bianco e rosso
Il latte di mandorla
Il caffe
Dopo il brunch sarà possibile intrattenersi a piacere nei giardini ed effettuare la visita guidata gratuita della villa e dei suoi saloni
Il prezzo per persona è di euro 25 , comprensivo delle bevande. I posti sono limitati ed esclusivamente su prenotazione, inviando richiesta all’indirizzo mail eventbooking@libero.it o contattando direttamente la struttura ad uno dei seguenti numeri telefonici 091-244022 – 336-416033 – 331-5726419
Giovanna Azzariti
Credits:
Foto del ballo www.lettera43.it