A Castelbuono si rinnova l’appuntamento con la Sagra della “Testa di Turco”

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Fervono i preparativi a Castelbuono, grazioso centro delle Madonie in provincia di Palermo, per la V edizione della Sagra della “Testa di Turco”, originale e tipico dolce della pasticceria castelbuonese che, com’è noto, affonda le sue radici addirittura al tempo degli arabi (chiamati erroneamente turchi). L’appuntamento, come da tradizione, è per l’8 dicembre prossimo, in occasione dell’Immacolata Concezione. (A.Fi.)

Ad organizzare l’atteso appuntamento con il dolce tipico al cucchiaio è l’associazione “I Gattopardi di Sicilia”, ente morale senza scopo di lucro che, anche quest’anno, ha coinvolto per la preparazione e degustazione del tipico dolce castelbuonese – a base di latte vaccino, con croccante sfoglia a forma di lasagna e spolverato da cannella e cacao con la decorazione dei tradizionali “diavolicchi” colorati – la pasticceria “America Bar” dei fratelli Sferruzza, la cui “location” è in piazza Minà Palumbo.

Castelbuono, quindi non è soltanto la patria del panettone artigianale, ma ancora una volta, si presenta ai cittadini e soprattutto ai turisti, come il centro delle Madonie, dove la cultura enogastronomia, affonda le sue radici assai lontano e, nel caso della “Testa di Turco”, al tempo della dominazione araba in Sicilia.

Un tempo questo dolce deliziava le tavole dei castelbuonesi in occasione del Carnevale, poi però, con il divenire degli anni, la “Testa di Turco” ha finito per essere, per antonomasia, il “principe” della pasticceria locale, tanto da essere preparato nelle famiglie locali in ogni occasione dell’anno. Non c’è domenica, infatti, che i pranzi non finiscano con un bel piattino stracolmo di gustosissima “Testa di Turco”, oppure le trattorie, i ristoranti e gli hotel della cittadina, non propinano nei loro menu, questo dolce tipico.

La leggenda popolare narra che la “Testa di Turco” venne elaborata in occasione della sconfitta degli Arabi da parte dei Normanni e che i castelbuonesi festeggiarono la liberazione con la preparazione di questo dolce tipico.

La Sagra si terrà nella centralissima piazza Margherita alle 16,30, quando tra l’assaggio del tipico dolce castelbuonese, si alternerà in una sorta di palcoscenico naturale, l’esibizione del “Trio Musicale le Ginestre” e quello del “Gruppo Cabaret”.

Quindi non solo il trionfo della pasticceria castelbuonese, ma anche quello dello spettacolo. Ma sarà anche l’occasione per le aziende locali, di presentare in una originale “vetrina del gusto” i prodotti tipici dell’enograstronomia.

Degustazione gratuita quindi di salumi, formaggi, dolci tipici e, dulci in fundo, anche dei vini locali. Non a caso come tengono a precisare i responsabili del settore turismo ed enogastronomia dell’associazione “I Gattopardi di Sicilia”, Giovanni Prestianni e Gioacchino Conoscenti “l’appuntamento della V edizione della Sagra della Testa di Turco, vuole essere un momento particolarmente gradito alla popolazione madonita ed ai numerosissimi turisti che parteciperanno all’evento, in quanto, oltre al sapore squisito del dolce tipico verrà anche narrato un pezzo di storia e di leggenda di questo territorio”.

LA RICETTA DELLA TESTA DI TURCO

Ingredienti per la preparazione della sfoglia

400 grammi di farina per dolci

3 uova

olio d’oliva

pizzico di sale

Ingredienti per la crema

Mezzo litro di latte vaccino

150 gr. di zucchero

30 gr. di amido

pizzico di vaniglia

scorza di limone grattata

Ingredienti per la guarnizione

Cannella in polvere

Cacao in polvere

Diavolicchi (palline di zucchero aromatizzate e colorate) e cannittigghi (pezzetti di zucchero arricciato riempiti di cannella)

Il procedimento

Impastare uova e farina. Stendere la pasta sottile e tagliarla a strisce di varia larghezza e lunghezza, tipo lasagna. Friggerle nell’olio bollente e farle poi raffreddare dopo averle riposte ad asciugare su carta assorbente. Preparare la crema di latte. Mescolare lo zucchezzo con l’amido, unire la vaniglia e diluire il latte vaccino. Mettere su fuoco moderato e mescolare in continuazione fino a quando la crema si addenserà. A fine cottura aggiungere una spolverativa di scorza di limone grattata. Sistemare su un grande piatto con il bordo un po’ di crema ed alternare la stessa con le sfoglie. Lasciare raffreddare e poi spolverizzare la superficie di cannella, cacao e guarnire il tutto con abbondanti “diavolicchi” e “cannittigghi”. Servire fredda accompagnato da un bicchierino di vino-marsala

Antonio Fiasconaro


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