Editoriale. “La Favorita è di moda”

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ascot1Perchè vi racconto di qualcosa che non ha alcuna attinenza con il cibo? Perchè le occasioni in cui ho ceduto a rarissime deroghe  in diversi anni, lo meritavano davvero. Come in questo caso. Come sempre quando le forze buone della città, di questa città che produce, che vive, che crea e che guarda avanti con un entusiasmo ormai difficilissimo da tenere vivo, si mettono insieme per dare vita a qualcosa di bello, di colorato, di gioioso. E di elegante. E’ stata infatti  una serata all’insegna dell’allegria e della bellezza quella che ieri sera si è svolta presso l’ Ippodromo della Favorita.
Una serata che ha “giocato” ma non troppo  con la tradizione, a volte un po’ bizzarra ma certamente sempre molto glamour del Royal Ascot, l’impianto ippico probabilmente più famoso al mondo frequentato dalla Casa Reale inglese, dalle signore della nobiltà, della media ed alta borghesia. kateChe sfoggiano tutte un cappello, che sia quanto più originale ed “eye catching” possibile in onore della sovrana HRM Elisabetta II.  Ascot è l’appuntamento che tutta l’ Inghilterra attende di anno in anno, e che fu “regno” della fragile e bellissima Diana Spencer che per la prima volta ha portato davvero in alto le griffes italiane, dianasfoggiando Armani e Versace nelle occasioni pubbliche più importanti con una grazia ed un’eleganza innate che lei seppe coltivare benissimo, pur nella sua breve vita, e che ora è appannaggio della sanguigna ed energica lungocrinita Kate Middleton, il respiro nuovo di Casa Windsor e futura sovrana del Regno Unito.  Così ieri sera a Palermo la moda ha incontrato l’ippica in occasione delle Gare Gentlemen in notturna, con un messaggio importante, che è quello contro la violenza di genere. cappelliIdealmente i “gentlemen” hanno quindi dedicato le loro corse alle signore presenti, molte delle quali indossavano per l’appunto un copricapo. Sulle piste quindi gli uomini, nelle tribune le donne: a vario titolo. Cittadine, esponenti istituzionali, funzionarie, giornaliste. Me compresa, invitata al di la delle mie specificità professionali, in quanto donna, in quanto palermitana, in quanto voce in più nella diffusione di questo messaggio importante che non deve assolutamente andare disperso, che è quello che deve dire basta alla violenza sulle donne; di qualunque natura essa sia.  E così, mentre gli uomini facevano i loro giri di pista con i loro splendidi animali, su un tappeto bianco a ridosso della tribuna prendeva vita una sfilata di moda dedicata allo stile British che ha enfatizzato appunto un accessorio decisamente vezzoso: il cappellino. madìLe griffes, tutte siciliane, avevano la firma di Madì Creazioni, di Marzia di Gaetano con la sua originalissima e colorata linea “Sicilia Bedda“. Leone Calzature ha fornito appunto le scarpe più idonee a completare queste originalissime mise che hanno creato un blend gradevolissimo tra Sicilia ed Inghilterra fatto anche di accessori dal gusto unico firmati da  Maria Grazia Bonsignore, “signora” dei coralli e dei bijoux in ceramica barocca.  Non è mancato l’abbigliamento sportivo, portato in passerella da Dainese. E, vista la stagione ed il fatto che non siamo avviliti dai rigori climatici dell’ Inghilterra, nel nostro impianto ippico hanno sfilato anche i costumi da bagno ed il beach wear con Tata Blue di Mondello e la boutique Martinelli di Monreale. Al dress code del pomeriggio ha pensato La Vie En Rose, con completi morbidi e avvolgenti dai colori chiari e solari. coccoE poi, quando la sera diventa eleganza al top, il dress code non può che essere il lungo, per ogni signora che si rispetti: e così in passerella nuvole di chiffon colore del mare e corpetti preziosi firmati da Daniela Cocco, la giovane ed affermata stilista palermitana che disegna la Moda Sposa e cerimonia con successo ormai da molti anni. patrizia-di-dio-confcommercio-palermo-938x500Alla serata hanno preso parte la Presidente di Confcommercio Palermo e Terziario,la bellissima ed elegantissima  Patrizia Di Dio, che sostiene con vigore la campagna contro la violenza di genere già presentata a Roma al vertice della Camera dei Deputati Laura Boldrini. Ma c’era anche una donna che non ci saremmo aspettate di incontrare in questo contesto: la campionessa di Judo Cristina Cianti. La Cianti, non senza qualche momento di vera commozione, ha parlato non soltanto dei successi di tante sue allieve – erano allineate in quattro con le loro belle cinture nere con in mezzo un giovane cintura marrone, troppo giovane per indossare la nera – ma della necessità da parte delle donne di imparare a difendersi, anche con l’uso e la pratica delle arti marziali.20160708_205144 Sembra quasi anacronistico che una donna debba imparare a difendersi dagli uomini, in una società ormai liberata da ogni tabù e scevra da ipocrisie sessiste, eppure le cronache più recenti sempre più spesso purtroppo ci raccontano di violenze inaudite: di femminicidi, di vite vissute ai confini della schiavitù anche sessuale, di soprusi, e di maltrattamenti grandi e piccoli, fisici e psicologici. cavalliMa quello che le cronache non ci raccontano si consuma quotidianamente nel silenzio delle case e nel buio dell’anima, perchè non fa notizia e perchè – se facesse notizia – non scriveremmo altro che di questo, è la donna usata, raggirata, destinataria di falsi sentimenti, la donna delusa, la donna ferita.  Bene lo ha detto con voce stentorea Patrizia Di Dio: ” fino a che un solo uomo maltratterà una sola donna allora noi non saremo un paese civile“, guadagnando un applauso fragoroso da parte del pubblico presente. Ma, tornando alla parte “leggera” della serata voglio ricordare il gruppo di ballerini “Swing Cats” che ha allietato gli intermezzi tra le varie corse e le varie sfilate con un gusto retrò tra i “roaring twenties” e gli anni dell’immediato dopoguerra , ed il simpatico duo di voci e chitarre “Calandra e Calandra“, che ha cantato in lingua siciliana. Rosi De Simone, l’organizzatrice dell’evento,  affiancata dal Presidente della struttura Giovanni Cascio, ha ricordato come la città si sia riappropriata nel tempo  di piazze storiche e monumenti prima consegnati al degrado e all’oblio e che ora sono punti nevralgici di cui la gente gode ogni giorno: da Piazza Bologni alle Mura delle Cattive. “La Favorita è un parco bello ed elegante che non ha nulla da invidiare agli ippodromi inglesi” – ha detto la De Simone – ” anche se purtroppo alle sue spalle oggi vediamo un Monte Pellegrimilviano, il nostro Monte Pellegrino, la casa della nostra Santa Patrona, la casa di noi tutti, ferito e deturpato per mano di scellerati che lo hanno dato alle fiamme, non immaginando neanche il danno che hanno provocato e della ferita che hanno inferto ad ogni singolo palermitano“.

cascioCosì, grazie alla lungimiranza del Presidente Cascio, anche l’Ippodromo della Favorita diventa per i palermitani un’occasione in più: una meravigliosa ” contaminazione” tra l’eleganza sobria di uno sport nobile e l’allegra freschezza della moda, in questo caso, ma nel futuro auspicabilmente anche di altro.

cinzia gizziChissà che non si possa realizzare anche qualcosa che abbia a che fare con il food, perchè no.Una prima edizione quella di ieri sera che ha il sapore di una sfida, di un esperimento ben riuscito, grazie anche alla professionalità di chi ha lavorato dietro le quinte, con il backstage a cura di  Vivia Cascio, il look dei protagonisti affidato a Francesco Cospolici ed il service  della Doctor Service. La conduzione, fluida e piacevole, è stata affidata alla sempre coinvolgente Cinzia Gizzi.

Alessandra Verzera

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