Quando la memoria è cultura. E business

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La rete nazionale dei musei del gusto e il Molino Excelsior di Valderice sposano il progetto della collaborazione e dell’interscambio culturale. La cittadina trapanese militerà nel network nel segno della conservatoria della cucina della tradizione (U.Gi.)
 

È l’organizzazione la strada maestra per battere il mercato. Anche quando il mercato è un progetto culturale. E lo spazio dei sapori e degli odori legati al territorio. Lo ha capito un drappello di comuni che, da qualche tempo, s’è messo sulle orme del piccolo municipio di Frossasco, in provincia di Torino. È qui che nel 2005 è nata la prima galleria di odori e sapori tipici ed è qui che ha mosso i primi passi l’idea di un network nazionale delle esperienze sensoriali, nel solco della tradizione. Così Zibido San Giacomo (Lombardia), Pescara (Abruzzo), Acqualagna (Marche), Savona (Liguria), Cosenza (Calabria). E ora Valderice (Sicilia), hanno dato corpo a un progetto senza precedenti: impiantare un circuito nazionale dei musei del gusto. Un network “della collaborazione e dell’interscambio culturale” in campo enogastronomico in cui, per la Sicilia, militerà il Molino Excelsior della cittadina trapanese.
Splendido esempio di archeologia industriale (fu opificio dal 1904 agli anni ’60), il Molino è ora sede di un centro di cultura dell’enogastronomia e vanta anche una piccola esposizione di reperti della civiltà contadina. Tutti i titoli, insomma, per far parte della rete. E per entrarci a testa alta. Così, il protocollo sottoscritto dalla municipalità siciliana e da quella piemontese prevede il reclutamento del Molino e della sua “conservatoria della cucina della tradizione, che – con le parole di Paolo Salerno, coordinatore delle attività – vuole trasferire alle generazioni a venire la memoria del territorio”. Ma il Molino darà vita anche a una scuola di cucina siciliana; a un gemellaggio, entro quest’anno, col comune svedese di Järfälla. E ad analisi sensoriali e incontri di educazione alimentare, per giovani e meno giovani. Tra l’altro, sulle Busiate (pasta tipica del Trapanese, ndr) il 3 febbraio; sulla Caponata di melanzane il 10 febbraio; sul vino Marsala il 23 febbraio. E sul cous cous, l’1 marzo. «La nostra idea – spiega il sindaco di Frossasco, Franco Cuccoloè creare una rete di percorsi ed eccellenze enogastronomiche rispettando produzioni d’interesse storico-culturale e dando dei luoghi un’immagine autentica”. I sapori e gli odori tipici delle nostre pietanze sono un patrimonio culturale immateriale da custodire e trasmettere fanno sapere il comune di Valderice e l’associazione Trapani Welcome che, per conto dell’ente, gestisce il Molino. È questo, informano, il motivo per cui Valderice è parte della rete “finora unica in Italia”.

Umberto Ginestra

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