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Salvatore Albelice: the king of Italian Ice Cream in Houston. The interview.

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11779899_653288961438514_6250191596406361118_oSalvatore Albelice, born in Catania and raised in Milan at a very young age opened his first “gelateria” in Milan. Then, in 1982 he decided to move to USA where he first open Sunbelt imports,inc., a local distributor of Italian-branded coffee and coffee equipment and in 2014 he opened the first Italian Cafe in Houston. If you enter at Fellini Caffé ((http://www.fellinihouston.com ) the whole shop feel very Italian and the cafe has become a bit of a gathering spot for Italian ex-pats in Houston.

SalI first discovered Salvatore’s Ice Creams when he donated few flavors of his Ice Cream for an event at the ICCC. His ice cream was unlike anything I have ever tasted in Houston, and as Salvatore explained, it is because no one else makes ice cream the way he does!
As a fan of Salvatore’s work, I was so excited to interview him.

How this adventure begins?

The inspiration for Fellini Caffè began a long time ago when I first entered Houston. I could not find anything that resembled the cafes I was used to from back home in Milan. After patiently waiting for years for something to come along, I decided to finally open my own place so that other Italians could also find a little piece of home here in Houston.

IMG_8437What inspires new flavors?

Of course the classic gelato flavors like nocciola, pistachio and lemon are staples in any Italian inspired gelateria, but there’s always the excitement of seeing what new creations and flavor blends I can come up with and see what our customers think about it. Alongside our traditional flavors, you can find alcohol infused sorbets such as blackberry merlot, peach champagne, etc. To keep your passions going, you always have to branch out and try new things.

One of the things I love about Salvatore’s is that everyone at the store encourages customers to try different flavors and to come up with different combinations. What is your personal favorite ice cream combination?

I’m a purist at heart and nothing can compare to a good cup of hazelnut or pistachio gelato. But when it comes to combining flavors, almond with fig ranks high on my list!

caae6f_9eed5ed407ab49c3a3fc55046874a57dHow did you convince your clients that the premium ingredients and quality is worth the price and different of any other Ice Cream sold in town?

I really didn’t have to convince anyone. I let them try whatever they like and my gelato speaks for itself.

If you could go back now, and give yourself advice as you were just starting out, what would it be?

I would tell myself that if I felt like Houston needed a real Italian bar here, then other people surely felt the same as I do and the best time to do it is now.

11800068_653300871437323_6447011394541797550_nEveryone here in Houston wants to know if there will be more stores opening in Town. Do you have any future openings in mind?

Fellini is attracting a lot of interest and Houston has welcomed the café with plenty of enthusiasm! Keep a look out.

Tiziana Ciacciofera Triolo 

Salvatore Albelice: il Re del gelato Italiano a Houston. L’intervista.

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11800068_653300871437323_6447011394541797550_nSalvatore Albelice, nato a Catania e cresciuto a Milano, in giovanissima età apre la sua prima “gelateria” in quel di Milano. Successivamente, nel 1982 decide di trasferirsi negli Stati Uniti d’America e di intraprendere una nuova carriera. Dapprima apre la Sunbelt inc., distributore locale di caffè e attrezzature italiane per caffè a marchio e nel 2014 corona il suo sogno e apre il suo primo bar italiano a Houston. caae6f_9eed5ed407ab49c3a3fc55046874a57dSi può affermare senza esitazione alcuna che non appena solchi l’ingresso del Fellini Cafè (http://www.fellinihouston.com), questo il nome del Bar, ti senti in Italia. Tutto il locale sa di italiano e difatti oggi il Fellini è diventato luogo di ritrovo per tutti noi italiani residenti a Houston. Andando al gelato, ho scoperto il gelato di Salvatore quando ha donato alcuni gusti per un evento organizzato dall’ICCC. Il suo gelato era completamente diverso da qualsiasi gelato abbia mai assaggiato a Houston, e come Salvatore ha spiegato, questo perché nessun altro fa il gelato come lo fa lui!

SalE da fan accanita del lavoro di Salvatore quale sono, oggi sono davvero entusiasta di poterlo intervistare.

Come è iniziata questa avventura?

L’ispirazione per Fellini Cafè (https://www.facebook.com/fellinigelato/?fref=ts) è iniziata molto tempo fa, esattamente quando sono arrivato Houston nel lontano 1982. In tutti questi anni non ho mai trovato nulla che somigliasse al classico Bar Italiano, ero abituato al concetto che tutti noi abbiamo. Dopo aver pazientemente atteso per anni l’opportunità giusta, ho deciso finalmente di aprire un luogo dove altri italiani potevano ritrovare un piccolo pezzo di casa qui a Houston.

11779899_653288961438514_6250191596406361118_oCosa ti ispira ad inventare nuovi gusti, nuovi sapori?

Naturalmente i gusti classici della gelateria Italiana, come nocciola, pistacchio e limone sono punti saldi che ogni gelateria italiana che si rispetti deve avere, ma c’è sempre la voglia di dar vita a nuove combinazioni e gusti il cui sapore si fonde nei visi e nelle espressioni dei nostri clienti. Insieme ai nostri gusti tradizionali quindi è possibile trovare ad esempio sorbetti al liquore, come il merlot alla mora, lo champagne alla pesca e così via. Insomma, per non disattendere i nostri fedeli clienti si ha sempre voglia di rinnovarsi e provare nuove cose.

Una delle cose che amo di Salvatore più di tutti è che incoraggia i clienti a provare sapori nuovi e con combinazioni inusuali. Qual’è il tuo abbinamento preferito?

Sono un sentimentale e, a mio parere, nulla può paragonare una buona coppetta di gelato alla nocciola o pistacchio. Ma quando si tratta di abbinare e accostare sapori, la comibinazione mandorle e fichi è al primo posto nella mia lista!

Come hai fatto a convincere i tuoi clienti che gli ingredienti che utilizzi sono di prima qualità e valgono il prezzo che applichi diverso di ogni altro gelato venduto in città?

Non ho davvero dovuto convincere nessuno, ho lasciato loro provare la differenza e, francamente, il mio gelato parla da sé!

IMG_8437 (2)Se potessi tornare indietro e dare a te stesso dei consigli su come cominciare la tua avventura, quali sarebbero?

Direi a me stesso che Houston aveva davvero bisogno di un vero e proprio Bar Italiano, e sono certo che altre persone sentivano la stessa mia necessità e il momento migliore per farlo è stato proprio adesso.

Tutti qui a Houston sono curiosi di sapere se ci saranno ulteriori Bar in Città. Avete in mente nuove aperture in un future prossimo?

Fellini sta attirando molto interesse e Houston ha accolto il buon espresso con un tantissimo entusiasmo. Chissà, io tengo sempre uno occhio aperto!

Tiziana Ciacciofera Triolo

 

For the English version of this interview, please refer to SdG International section.

Ubriacarsi d’amore: ma il vino non c’entra

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vino passioneQuante volte abbiamo pensato all’organizzazione di una cena romantica scegliendo con grande attenzione quell’etichetta che, secondo noi, avrebbe abbattuto muri e spalancato porte? Innumerevoli. E quante volte, in compagnia di qualcuno che ci piaceva e con in mano un calice di vino, abbiamo provato una piacevolissima ebbrezza ed una melliflua leggerezza? Innumerevoli, anche questa volta. Bene: dimenticatevi di tutti questi rituali e sappiate che, se qualcuno vi piace, andranno benissimo cappuccino e brioche, anche se l’ambientazione sarà magari meno suggestiva, a farvi provare un senso di leggerezza e di vertigine e, a volte, quasi di confusione mentale. Ma andrà benissimo  anche niente nè da mangiare nè da bere, volendo, a patto che abbiate un cervello. vino passione2Infatti la delusione è in agguato per gli amanti del nettare di Bacco e dei grandi cibi storicamente legati al sesso : la spiegazione di tutta questa “sintomatologia” che accomuna gli innamorati agli ebbri è scientifica e non ha nulla a che vedere con i tannini e i vitigni che, al massimo, allentano qualche freno inibitore dell’ultima ora ed abbattono barriere mentali alle quali opponiamo ferma resistenza. Il merito di tutte queste sensazioni è infatti dell’ossitocina – conosciuta anche come “ormone dell’amore” – il cui effetto sul nostro cervello è pari a quello dell’alcool. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Neuroscience and Behavioural Reviews da un gruppo di ricercatori dell’Università di Birmingham, capeggiati dal neurologo  Ian Mitchell. O ubriachi o innamorati, quindi? Non necessariamente: si può essere anche infatuati ed avere tutti quei “sintomi” peculiari dell’ebbrezza e prodromi di quello che poi magari diventerà un innamoramento a tutto tondo. E quante altre volte abbiamo detto di una persona “ non mi dice niente“, oppure abbiamo capito subito che “ci diceva tutto” ? Inutile cercare spiegazioni, o cercare di ricordare cosa avevamo mangiato o bevuto : la verità la conosce solo la vostra ossitocina, ed il vino difficilmente potrà sovvertire l’ordine delle cose.

vino_romanticoGli studiosi infatti  hanno analizzato i dati di precedenti lavori che avevano stabilito l’influenza sull’encefalo umano di alcolici e ossitocina, l’impertinente ormone responsabile dell’eccitazione sessuale. I risultati hanno portato alla scoperta che sia l’alcool che l’”ormone dell’amore” agiscono sulle strutture corticali limbiche e prefrontali andando ad aumentare la trasmissione dell’acido gamma-aminobutirrico, responsabile della regolazione dell’eccitabilità dei neuroni e del tono muscolare. Nel caso di specie, i ricercatori hanno scoperto che l’ossitocina rende generosi, disponibili ed empatici, proprio come bere uno o due calici. Ovviamente nell’essere umano la risposta ormonale e il grado di desiderio sessuale non sono di uguale entità tutte le volte nè rispetto a qualsiasi partner :tra una risposta “tiepida” ad una “rovente” c’è infatti un ventaglio di risposte “mediane”. E’ quella che, frettolosamente, definiamo “chimica“.  coppia vinoAnche in questo caso, quindi, un’analogia con l’alcool che come risaputo, ha varie gradazioni con effetti diversi, in rapporto al tasso alcolico ed alla quantità ingerita. Ed è proprio un grande replicante a tutto tondo questo benedetto ormone. Si perchè dell’ebbrezza presenta purtroppo anche gli aspetti negativi rendendoci aggressivi, litigiosi, gelosi, arroganti, esposti alle delusioni e invidiosi, come precisa Ian Mitchell che, da par suo, non scoraggia affatto l’uso degli alcolici moderati per implementare la risposta allo stimolo sessuale. Anche perchè- precisa il medico titolare della ricerca- “gli effetti benefici di questo ormone sono indubbi “certamente in campo psicologico e psichiatrico ma non rispetto ai singoli casi“.calici Insomma, il fatto è e rimane uno: che siano ostriche, che sia cioccolata, che siano crostacei, champagne, vini di pregio o altre bollicine, ciò che conta è da dove nasce il desiderio e con chi si consumerà tutto questo ben di Dio . Ed anche il resto. Ma c’è di più, e la notizia – ormai un po’ datata –  questa volta arriva da Bonn,  Germania, e porta la firma di Dirk Scheele : gli uomini infedeli sarebbero indotti all’infedeltà dalla loro stessa inconsapevole  compagna di vita , che potrebbe essere una donna con una scarsa produzione di ossitocina.

infedeleTra il serio e il faceto viene da pensare ad improvvise richieste di dosaggi ormonali e di certificati medici a giustificazione di eventuali tradimenti ed all’ultima frontiera delle scuse maschili, del tipo “ non è stata colpa mia; era piena di ossitocina” ma –  e la fonte è assai attendibile – pare proprio che la quantità di ossitocina prodotta dalla femmina attivi nel cervello maschile dei meccanismi di ricompensa che fanno apparire il volto della partner più attraente rispetto a quello di altre donne, sconosciute o no. La fase sperimentale della ricerca condotta in Germania prevedeva che alle donne venisse somministrata ossitocina per via intranasale, insomma come si fa con i comuni spray nasali. Dopo questo trattamento gli uomini, compagni o mariti, mostravano reazioni più apprezzabili dinnanzi alle foto delle loro compagne piuttosto che a foto di sconosciute magari anche più avvenenti.  Sulla base di questi risultati gli autori hanno concluso che “l’ossitocina può contribuire ai legami romantici negli uomini aumentando il fascino delle loro partner e il valore della ricompensa rispetto ad altre donne”. Attivando i meccanismi di ricompensa questo ormone consentirebbe di mantenere il legame che unisce i due partner e promuoverebbe la monogamia. E per questo non c’è vino che tenga.

Alessandra Verzera

Giornata Europea del Gelato Artigianale: a Sigep la presentazione delle attività promozionali

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Locandina-Giornata-2016-copia-256x300Sarà presentata a SIGEP 2016 la quarta Giornata Europea del Gelato Artigianale in programma il 24 marzo 2016. All’interno del quartiere avverrà la distribuzione del materiale che è stato predisposto per le gelaterie: poster, vetrofanie e materiale informativo sulle qualità del gelato artigianale. La Giornata è promossa da ARTGLACE, G.A. – Comitato Nazionale per la Difesa e la Diffusione del Gelato Artigianale e di Produzione Propria, CNA Alimentare, Confartigianato Alimentazione-Gelatieri, Associazione Maestri della gelateria Italiana, Associazione dei produttori di macchine e attrezzature per gelateria ACOMAG e col supporto di SIGEP oltre che della rivista specializzata Punto.It.

La presentazione delle linee guida della Giornata avverranno all’interno di un convegno in programma lunedì 25 gennaio alle ore 11.00 nella sala Acero al pad. A6, a cura del Comitato Nazionale per la Difesa e Diffusione del Gelato Artigianale.GELATOSigep Interverranno Ferdinando Buonocore (Artglace), Franco Puglisi (Punto.IT) e la giornalista Nicoletta Conficconi. Come in tutta Italia, anche a Rimini saranno attivate azioni per valorizzare la giornata e dedicarla ad un prodotto dal sempre straordinario e crescente gradimento. Saranno intraprese iniziative di comarketing fra gelaterie ed altri esercizi commerciali, insieme ai parchi tematici del territorio. A SIGEP 2016 i kit utili a promuovere la Giornata Europea del 24 Marzo nella propria gelateria saranno distribuiti gratuitamente a tutti i gelatieri italiani e stranieri.

L’impegno del Comune di Apecchio (Pesaro Urbino) per una nuova legge sulla Birra Artigianale

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Palazzo_Montecitorio1Lo scorso mercoledi 13 gennaio, alla Camera dei Deputati, il Comune di Apecchio-Città della Birra è stato in audizione presso la XIII Commissione-Agricoltura nell’ambito dei lavori per l’esame del Disegno di Legge C. 3119 proposto dal Governo. Il Disegno di Legge, che è già stato approvato dal Senato, prevede deleghe al Governo e disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione, competitività di settori importanti per l’economia italiana come l’agricolo e l’agroalimentare oltre a quelli della pesca e dell’acquacoltura.

Il Comune di Apecchio era rappresentato dal Sindaco, Vittorio Nicolucci, e i due consiglieri Massimo Cardellini e Giorgio Pisciolini, assieme ai quali c’erano i responsabili dei tre birrifici locali: Andrea Bagli (Amarcord), Giuseppe Collesi (Collesi), Giacomo Rossi (Venere). FOTO_APECCHIOTutti hanno offerto un tangibile contributo alla discussione in Commissione nel corso di un’audizione completamente dedicata a raccogliere pareri e proposte in merito alla regolamentazione nel settore della birra artigianale. All’incontro erano presenti anche altri importanti produttori italiani, oltre a ricercatori universitari e coltivatori di luppolo italiano.
Durante la discussione è emerso chiaramente che allo stato attuale non esiste una regolamentazione ben precisa nel settore, con conseguenze sull’attività delle aziende produttrici e sugli sviluppi di un mercato fra i più dinamici e in crescita in questo momento. Apecchio, anche come capofila dell’Associazione Nazionale Città della Birra, vuole stimolare e contribuire al percorso della nuova normativa per poter dare impulso alla sua ormai nota idea di Alogastronomia, ovvero il virtuoso connubio tra birra, prodotto tipico e territorio a forte vocazione turistica.
birra2Nel corso degli interventi è stata anche posta l’attenzione sulla questione delle accise sulla birra, particolarmente sentita fra i produttori.
Al termine dell’audizione, il Presidente della Commissione Agricoltura, l’onorevole Luca Sani, assieme a tutti i componenti, ha sottolineato l’ottima partecipazione ai lavori e il livello dei contributi offerti che saranno utili per la definizione della normativa
L’Amministrazione Comunale, anche grazie al coinvolgimento dei rappresentanti dei tre birrifici locali, ha voluto offrire un prezioso contributo alla discussione durante l’audizione, evidenziando il valore di tutto il territorio legato a produzioni di birra di livello eccellente. Ancora una volta si impegna anche a livello nazionale per la valorizzazione della Birra Artigianale, uno dei prodotti più interessanti del mercato agroalimentare attuale.

Una delegazione Italiana a Belgrado a sostenere l’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani Patrimonio Unesco

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pizzaL’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani è candidata per l’Italia come patrimonio immateriale dell’umanità. Il riconoscimento di tale arte da parte dell’Unesco andrebbe a garantire una maggior tutela ad uno dei mestieri più antichi del mondo. Riconoscere tale ruolo è anche un’occasione per lanciare un messaggio di salvaguardia del made in Italy. Per tali motivi una delegazione Italiana è stata a Belgrado (Serbia) per promuovere l’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani. covielloLa delegazione guidata dall’avvocato Carmine Coviello, esperto di diritto, sicurezza e tutela alimentare, Mirko Francesca International Investment e dal Presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani Sergio Miccù, ha dato vita ad un importante convegno sulla “Tutela della Pizza Napoletana e l’arte dei Pizzaiuoli Napoletani”. La delegazione è stata ricevuta dall’ambasciatore Italiano in Serbia On. Giuseppe Manzo, il segretario Marco Leone e Fabrizio Cosimi e del Segretario Generale dalla Camera di Commercio Italo Serba Oliver Lepori. L’iniziativa è stata supportata dalle maggiori autorità del paese che hanno partecipato attivamente all’evento e supportato l’interscambio culturale ed economico tra i due paesi. Alla manifestazione presenti anche due maestri della Pizza Napoletana d’autore, Roberto Barone e Giovanni Capuozzo che si sono esibiti in uno Showcooking formativo. Presenti all’evento anche molti esperti dell’ambito della ristorazione, chef, giornalisti e il Presidente Ivo Andric della Serbian Chefs Associations che ha voluto premiare l’APN con una targa di riconoscimento, per il ruolo e i meriti dell’associazione nel mondo.

Alessandro Alosi

Tiziana Ciacciofera lascia l’ ICCCH di Houston e dice: “adesso mi dedico solo al food and wine”.

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IMG_0312Che il pallino per il Food & Beverage la frizzante manager palermitana ce lo avesse era già risultato chiaro. Ed infatti durante il suo mandato come direttrice della programmazione e marketing dell’Italian Cultural and Community Center (ICCC) di Houston (Texas, USA) Tiziana Ciacciofera ha “firmato” una serie di eventi legati proprio al mondo del food and wine.

Ciacciofera, vogliamo ricordare i progetti che ha portato avanti nel corso del suo mandato?

Una lunga lista, abbiamo spazio? Scherzo! Durante il mio mandato al Centro Culturale ho avuto il grande privilegio di conoscere ed instaurare rapporti professionali con esponenti di spicco nel settore della ristorazione. Grazie alla loro collaborazione ho potuto dar vita a programmi volti a promuovere la cucina autentica Italiana in questa parte degli Stati Uniti e terra meravigliosa che è il Texas. Delineare un confine netto tra l’autentico Italiano e l’ottima cucina Italo-Americana è stato il focus dei miei programmi. Educare il pubblico alla corretta lettura di un menù e alla conoscenza della diversità della cucina regionale italiana, altro fondamentale perno dei miei programmi, tra i quali emergono “A tavola con le tradizioni del …”, “La settimana della Cucina Mediterranea”, “A cena con lo Chef”, “Le Stagioni in tavola”, “Le sagre” e “Le strade del vino”.
Il programma che però più mi sta a cuore ed in cui credo fortemente è l’ormai noto, anche al pubblico italiano, “La Piccola Cucina”, format  unico, educativo, che trasferisce ai bambini non solo competenze linguistiche, ma anche la cultura del gusto e del mangiar sano. Il programma è stato da me ideato, implementato e condotto per tutti questi anni e chissà cosa riserva il futuro.

tiziana2Come è maturata la sua decisione di abbandonare l’incarico del Centro Culturale?

Congedarmi da un ruolo e un posto tanto caro al mio cuore, credetemi, non è stato facile. Sono stati 5 anni importanti in cui ho dedicato tutto il mio tempo, la mia passione e determinazione affinchè il Centro potesse essere quello che è oggi: punto di riferimento per la comunità Italiana e non, nella promozione del “brand Italia”.
La proposta di Alberto Lombardi, proprietario della rinomata catena Lombardi Family Concepts (http://www.lombardifamilyconcepts.com), è stata il coronamento dei miei sacrifici e della dedizione che metto nel condurre e portare avanti il mio lavoro. Alberto, per il modo con cui mi ha approcciato e presentato il suo progetto a Houston, ha colpito la mia sensibiltà e stuzzicato non poco la mia creatività, insomma la sua era un offerta che non potevo non accettare! Ad ogni modo, ritengo che il mio contributo lasci un segno importante nella storia del Centro Culturale ma ciò è potuto avvenire solo perchè ho avuto tanti sostenitori che hanno creduto in me e in quello che facevo e a loro è rivolto il mio Grazie! Lascio comunque un’eredità importante a chi dopo di me dovrà continuare un percorso che ormai ritengo sia ben delineato. In bocca al lupo a tutti noi!

tiziana7Recentemente è stata nominata dal nostro direttore (Alessandra Verzera, nda) come responsabile per le relazioni con l’estero. Decisione accolta con estremo plauso anche dall’editore Andrea Piovesan. Come nasce questa empatia con Verzera?

C’è un detto siciliano che ci calza a pennello in questa circostanza “nuddu si pigghia si un si rassumigghia”. La Verzera ed io abbiamo molti aspetti caratteriali e sfaccettature professionali che ci accomunano. Dirigere un giornale non è cosa facile ma la Verzera lo fa con il cuore, mette passione e professionalità, mix esplosivo che trasmette ai suoi lettori e collaboratori. Credo nel progetto del giornale, ritengo che abbia potenzialità di crescita in ambito internazionale e mi sento davvero onorata nel potere dare un piccolo contributo affinchè ciò possa diventare realtà.


tiziana e fabioUn ulteriore passo in avanti verso il mondo del food quindi, fino alla separazione dall’ICCC. Ma c’è un bel progetto in cantiere di cui si mormora da qualche giorno. Ci vuole anticipare qualcosa?

Nel suo progetto di espansione, Alberto Lombardi ha incorporato nella sua squadra una persona altamente qualificata che coordina e gestisce tutte le sue cucine, lo Chef Renato De Pirro, oggi corporate Chef della catena Lombardi. Con De Pirro ho collaborato per tanti anni. Con lui abbiamo condotto diversi programmi di successo ed entrambi conosciamo e apprezziamo reciprocramente l’uno il valore dell’altro. È stato De Pirro a introdurmi al team. Da Marzo Houston avrà un nuovo ristorante Italiano “Taverna” (http://tavernabylombardi.com/) che sorgerà nel lussuoso quartiere commerciale River Oaks District (http://www.riveroaksdistrict.com). Parilamo di un locale di 650mq e 180 coperti. La mia avventura con loro, quale Manager del ristorante, comincerà il primo Febbraio e se per caso vi trovate a Houston, veniteci a trovare!


aleverSdG International: che novità possiamo annunciare rispetto alla sezione di cui si occupa?

Aspettatevi una rubrica molto dinamica. Leggerete interviste di personaggi noti nel campo della ristorazione locale, si parlerà di importazione di prodotti tipici Italiani, vi delizieremo con ricette made in USA. Instaureremo un ponte virtuale tra l’Italia e gli USA, affinchè si possa conoscere il grande lavoro di promozione che noi Italiani all’Estero facciamo con passione e chissà che, grazie alla rubrica, non possano nascere nuovi progetti o collaborazioni.

E non poteva mancare l’opinione del direttore, Alessandra Verzera:

Tiziana Ciacciofera è non soltanto una grande professionista, ma soprattutto una splendida persona sotto il profilo strettamente umano. Questo è sempre stato il mio obiettivo primario sin dalla fondazione del giornale, ovvero formare una squadra di professionisti non soltanto capaci, ma anche umanamente di alto livello. Credo sia la condizione unica ed indispensabile per poter portare avanti un buon lavoro di squadra, crescendo tutti ogni giorno un pò di più. L’annessione di Ciacciofera alla dirigenza del mio giornale non soltanto onora me come direttore, ma mi gratifica soprattutto come amica. Ho un unico cruccio: è estremamente difficile poter prendere un caffè insieme alla mia amica americana, questo si! Per il resto abbiamo una sinergia molto forte e diverse idee che porteremo avanti, sia in Italia, sia negli Stati Uniti. Ma è ancora prematuro parlarne. In questo momento ciò che conta è goderci gli achievements che via via si concretizzano e di cui quello che vedrà Tiziana al timone di un’importante realtà ristorativa oltreoceano è soltanto l’ultima in ordine di tempo e per la quale io a titolo personale, ma anche come direttore, le faccio i migliori e più sinceri auguri, certa come sono del grande successo che riscuoterà”.

Alessandro De Simone

Foto di copertina: Tiziana Ciacciofera con il marito, il biologo Fabio Triolo, direttore dei Laboratori Terapie Cellulari UTHealth del Texas Medical Center di Houston.

Con il Premio 5 Stars Wines, Vinitaly cambia il modo di valutare i vini del mondo

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starsGiudici specializzati per aree produttive, in grado di comprendere la qualità sulla base delle specifiche peculiarità del luogo di origine dei vini e valore espresso in centesimi: sono queste le principali innovazioni proposte dal nuovo premio, ma non le sole. Con 5 Star Wines, Vinitaly offre ai vini che supereranno i 90 punti uno strumento di marketing estremamente moderno ed efficace, perché comprensibile e riconoscibile dai consumatori di tutto il mondo.

Con un logo geometrico, moderno, che ricorda stilizzata l’Arena di Verona, contenente il punteggio ottenuto espresso in centesimi, studiato per essere applicato alla bottiglia ed essere ben visibile da diverse angolazioni, il Premio 5 Star Wines, che rappresenta l’evoluzione, dopo 22 edizioni, del Concorso Enologico Internazionale, si presenta nuovo esteriormente e nella sostanza. Con il nuovo premio non ci saranno più primi, secondi e terzi posti con medaglie d’oro, d’argento e di bronzo, e nemmeno gran menzioni, ma solo la dichiarazione del punteggio ottenuto, a patto che sia uguale o superiore a 90 centesimi. Questo renderà più trasparente il rapporto con il mercato, dove a un premio corrisponde un valore reale, immediatamente codificabile dal consumatore e dai buyer.
vinitalyPer rendere ancora più qualitativa e oggettiva la valutazione, le commissioni, formate da esperti internazionali coordinati da Ian D’Agata  – Direttore Scientifico di Vinitaly International Academy con 15 anni di esperienza nei più importanti concorsi enologici, tra cui l’International Wine Challenge e il Decanter World Wine Awards, anche come panel chairman –  saranno divise per macro aree: ad esempio Stati Uniti/Canada, Sud America, Francia, Germania/Austria, Italia ,quest’ultima articolata per zone di produzione,  e Cina. Ciò significa che ogni campione, qualsiasi sia la sua origine, potrà contare su un giudizio basato sull’effettiva conoscenza degli specifici vini e delle area geografica di provenienza.
Già definito l’elenco dei general chairmen e dei panel chairmen, composto da Master of Wine, Master of Sommelier, sommelier pluripremiati e giornalisti esperti.
vinitaly2Sono confermati, invece, i Premi Speciali pensati per dare un riconoscimento alle aziende che maggiormente si distingueranno: oltre al Premio Gran Vinitaly (assegnato alle due aziende, una italiana e una estera, che conquisteranno i punteggi più alti), si aggiungono il Trofeo Vino Bianco, il Trofeo Vino Rosso, il Trofeo Vino Rosato, il Trofeo Vino Frizzante, il Trofeo Vino Dolce e il Trofeo Vino Spumante.
cinesevinoIl Premio 5 Star Wines diventa così per i vini premiati una garanzia di qualità riconoscibile in tutto il mondo, spendibile dalle cantine per il proprio marketing.
I vini vincitori del Premio Internazionale Vinitaly – 5 Star Wines, inoltre, saranno presentati durante apposite degustazioni inserite nell’ambito di eventi organizzati nel corso di Vinitaly e Vinitaly International.
Anche la scelta delle data, dall’1 al 3 aprile 2016 a pochi giorni dell’apertura di Vinitaly (10-13 aprile 2016 ) , permette alle aziende vincitrici di presentare i propri prodotti comunicando i premi ottenuti ai buyer, che possono così avere uno strumento immediato per scegliere tra le nuove produzioni.

A ciascuno il suo tappo. Sei vini d’autore protagonisti di una esclusiva degustazione. A Firenze.

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ais toscanaA ciascuno il suo tappo, ma soprattutto a ciascuno il suo aroma intatto: ieri sera all’Hotel Mediterraneo a Firenze, Diam Bouchage leader mondiale della produzione di tappi tecnici in sughero, ha presentato a stampa e addetti ai lavori le qualità del metodo di purificazione del sughero Diamant, con una esclusiva degustazione di sei vini di cui tre francesi e tre italiani, in collaborazione con Massimo Castellani, delegato AIS di Firenze. Nel corso della serata, insieme a Jean Luc Ribot Direttore Commerciale Italia per DIAM Bouchage distribuito in Italia dal gruppo Belbo Sugheri, Diam Sugheri e Paolo Araldo srl, sono state altresì illustrate le soluzioni differenziate messe a punto da Diam per le varie tipologie di vino, evidenziando una volta di più come questa tecnologia si ponga da garante di omogeneità nelle prestazioni tecniche di ogni tappo oltre che di un comportamento regolare sulla linea di imbottigliamento e una evoluzione controllata del vino in bottiglia.

tappi-di-sughero_2746438Sei dunque i vini in degustazione, testimoni della qualità DIAM nella conservazione degli aromi anche nei lunghi invecchiamenti e nella spumantistica. Per la Francia, l’apertura è toccata allo champagne Grand Vintage 2006 di Moet & Chandon, floreale ampio e succoso, maturo, complesso e con un grande carisma, incarnazione perfetta dello spirito delle grandi annate basato sulla libertà di interpretazione, selezione dei vini migliori dell’anno e individualità del Millesimo.vino4 Il secondo vino in degustazione, un bianco di Borgogna Corton-Charlemagne 2013 Louis Jadot, è un 100% Chardonnay con fermentazione alcolica in barrique di legno che rivela gli aromi dei grandi vini di Bourgogne come cannella, fiori bianchi, noce, ambra e pepe e una bella acidità in bocca con un finale sul frutto della passione. Il terzo assaggio di Francia risponde al nome di La Demoiselle de Sociando-Mallet 2012, blend di Cabernet Sauvignon e Merlot in quantità uguali diritto, fruttato e rotondo.MassimoCastellaniAisFirenze
Alle espressioni enologiche di tre grandi territori francesi, l’Italia risponde con tre vini italiani di altrettanto importante spessore: il For England 2010, Blanc de Noir pas dosè Metodo Classico Contratto, già fornitori della Casa Reale dei Savoia e del Papato, spumante di Pinot Nero in purezza con aspetti classici di agrumi e una freschezza fruttata, il Friulano Ronco delle Cime 2012, Collio Doc Friulano Venica & Venica – crescono sui terreni più freddi e di maggiore escursione termica, garantendo in questo modo un mineralità e una sapidità notevoli, piacevoli sentori di pesca bianca e di mandorla amara, scarsamente acido e rotondo che si presta bene a un leggero invecchiamento, per chiudere la degustazione guidata da Massimo Castellani, Delegato AIS di Firenze e docente ai Corsi Ais, il Barolo 2011 Rocche dei Manzoni, Nebbiolo in purezza della zona di Monforte d’Alba, un rosso morbido e suadente la cui maturazione avviene in barrique per circa 36 prima di un’ulteriore sosta di un anno in bottiglia, armonico ed equilibrato, sinuoso e persistente che porta con sè un bouquet di aromi insolito: santoreggia, tabacco, menta, erbe aromatiche e liquirizia.

Golositalia & Aliment: l’ Horeca trova nuove strade di crescita

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Golositalia-Aliment.-Horeca-nuove-strade-per-crescereTorna al Centro Fiera del Garda di Montichiari (Brescia) Golositalia & Aliment, in programma dal 27 febbraio al 1 marzo 2016. Da quest’anno l’integrazione tra Golositalia  e Aliment Attrezzature  diventa piena e le due fiere danno vita ad una grande manifestazione con 600 espositori, 120 eventi e una proiezione di 75.000 visitatori attesi. Completamente rinnovato il layout espositivo per offrire un percorso di visita ottimale.
mauro grandi2Il mondo Horeca – spiega il direttore Mauro Grandimerita risposte adeguate alla propria volontà di crescita. Con l’integrazione tra Golositalia&Aliment possiamo oggi offrire al pubblico professionale una panoramica completa sulle ultime tendenze di mercato, non solo nel food&beverage, ma anche per attrezzature e tecnologie. Tantissime le occasioni di crescita professionale con corsi, seminari, dimostrazioni in diretta e concorsi”.
Sei le aree tematiche nelle quali si articola il salone. Alle zone food, wine, beer, professional technology & restaurant e franchising si aggiunge quest’anno un’area rinnovata dedicata ai prodotti bio, vegan e gluten free. Ambiti sempre più importanti per la ristorazione in grado di offrire nuove opportunità di crescita.
associazione_cuochiVa in questa direzione anche il Primo concorso nazionale La stella della cucina senza glutine indetto dall‘Associazione Cuochi Milano e provincia in collaborazione con Associazione Cuochi Bresciani. Il regolamento prevede la partecipazione in tandem di un allievo e un cuoco professionista che dovranno realizzare un piatto caldo per sei persone avente come ingredienti principali la pasta Gluten Free e il pesce di mare. Ogni coppia in concorso avrà a disposizione una postazione professionale e 60 minuti di tempo per preparare davanti al pubblico la ricetta prescelta. A giudicare il loro lavoro una giuria altamente qualificata di tre persone che non solo assaggerà e misurerà la qualità del piatto, ma valuterà mise en place, preparazione, servizio e presentazione.
Cogliamo e rilanciamo – prosegue Grandi – ogni nuova tendenza. E lo facciamo senza mai perdere il legame con il nostro territorio”. Montichiari, a metà strada tra Lago di Garda e Lago d’Iseo, si inserisce intatti in un bacino che nel raggio di 100 chilometri offre 5 milioni di abitanti e la presenza di 3.500 hotel, 10.000 ristoranti e 9.000 bar. Una grande opportunità per gli espositori di Golositalia, completata anche dalla nuova sezione Goloshop, un e-commerce che permetterà agli espositori di rimanere in fiera 365 giorni l’anno con operatori nazionali ed internazionali.

 

La foto di Mauro Grandi è di Cosmofood  Ph GEK