Michelin 2016: stella che vai, stella che vieni.

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michelin guidaNunc est bibendum! Sono 24 le  ” prime stelle”  che Michelin ha assegnato quest’anno ai migliori chef ed ai migliori ristoranti della penisola. Sostanzialmente rimangono confermati gli otto locali tristellati, mentre si aggiungono altri due nomi al panorama dei bistellati con Casa Perbellini e Gourmetstube Einhorn. davide scabin Ma quando qualcuno vince qualcun’altro perde, e così Davide Scabin – mitico ed eclettico Chef di Combal Zero in quel di Rivoli – ha perso una delle sue due stelle. Pare inoltre che non abbia convinto il cambio di chef al Perbellini di Isola Rizza, che perde la sua stella  pare proprio a seguito di questa surroga. Ma non va meglio a Milano, dove il ristorante Trussardi e il Pont de Ferr sul naviglio tornano al punto di partenza, riconsegnando il prestigioso riconoscimento. Nel capoluogo lombardo però arriva anche una bella tripletta :una prima stella al  ristorante del Mandarin Oriental di Milano, aperto nell’estate 2015, il Seta, guidato dallo chef Antonio Guida in arrivo dal ristorante del Pellicano di Porto Ercole , al  Tokuyoshi dello chef YoJi Tokuyoshi, che ha lavorato al fianco di Massimo Bottura, ed al ristorante dell’Armani Hotel di Milano guidato dallo chef Filippo Gozzoli. Si comportano molto bene la Campania e la Sicilia. Nell’isola arrivano altre due stelle, una delle quali in un’isola minore dopo il prestigioso riconoscimento della scorsa edizione al Cappero di Vulcano, strepitoso ristorante dell’ancor più strepitoso Therasia Resort.
carusoNelle Isole Eolie quindi, il Signum di Salina viene premiato con una stella. Ancora una volta viene premiato il ristorante di una struttura alberghiera. Il Signum infatti è il ristorante dell’omonimo Hotel, incastonato in un antico borgo, dove è possibile gustare i sapori mediterranei proposti da una giovane e talentosa chef ventiseienne, Martina Caruso. Un “enfant prodige” della cucina tradizionale in chiave moderna e fiore all’occhiello della buona ristorazione siciliana. Una “giovanotta” da tenere d’occhio e da seguire con attenzione. santoroA Linguaglossa il ristorante Shalai afferra la sua stella. Il successo del locale della provincia catanese è nelle mani dello chef Giovanni Santoro, classe 1984. A Dolegna del Collio, L’Argine di Vencò dispone solo di una ventina di coperti, che ricevono le attenzioni di Antonia Klugmann, nuova una stella Michelin. Con Silvio Salmoiraghi ottiene una stella il ristorante Acquerello di Fagnano Olona. Guadagna la stella anche il Due buoi di Alessandria con lo chef Andrea Ribaldone. Vince una stella il Bacco di Franco Ricatti con la moglie chef Angela Campana. Brilla la stella anche per il Meo Modo di Chiusdino dello chef Andrea Mattei , ed il Borgo San Jacopo di Firenze con Peter Brunel .dal degan Insignito anche il Vespasia di Norcia, con lo chef  Emanuele Mazzella . Benissimo ha fatto il Veneto con una pioggia di stelle:  la Tana Gourmet di Asiago, con Alessandro Dal Degan – da tempo in odore di stella. Ancora in Veneto, a Barbarano Vicentino, stella all’ Acqua Crua dello chef  Giuliano Baldessari , a San Vito di Cadore, nel bellunese, all’Aga di Oliver Piras e Alessandra del Favero, perbelliniVince una stella anche il ristorante dell’hotel Cipriani di Venezia guidato dallo chef Davide Bisetto ed un’altra se la aggiudica il Dopolavoro dello chef Perbellini e del suo allievo Federico Beltrucco. Molto bene anche la Campania. A Valva in provincia di Salerno guadagna la stella l’Osteria Arbustico dello chef Cristian Torsiello, il Re Maurì di Salerno guidato dallo chef  Lorenzo Cuomo, il Don Geppi di Sant’Agnello. porcelli In provincia di Napoli, ottiene una stella lo chef Mario Affinita. Bene anche il Cielo di Ostuni, dello chef Sebastiano Lombardi. Nella capitale, stella all’ Achilli Enoteca al Parlamento di Roma, dello chef Massimo Viglietti.In Alto Adige arriva una doppietta di alto valore : il Dolce Vita Stube di Thomas Ebner a Naturno, e  l’Alpenroyal Gourmet guidato dallo chef Mario Porcelli.

la gazza ladraMa a fronte di chi festeggia c’è l’amarezza di chi è sceso di livello per diverse ragioni tra cui, appunto, un improvvido cambio di chef per quanto riguarda il locale di Scabin. Ma amareggia ancora di più leggere che ben nove locali abbiano perso la stella per chiusura. Locali di pregio con cucine blasonate che non esistono più: tra i quali La  Gazza Ladra di Modica ( foto a destra)  e diversi altri di cui segue la lista. Specchio dei tempi, esito della crisi, scelte imprenditoriali sbagliate, nessun ricambio generazionale. Tante e diverse sono le ragioni dietro al fallimento di strutture che prima hanno lottato, sudato, sperato e gioito e che oggi sono solo portoni chiusi. Eccovi le stelle che si sono spente nel corso dell’anno:  Il Postale, Perugia. La Frasca, Cervia. La Gazza Ladra, Modica. La Ghinghetta, Porto Scuso. 21.09, Albissola. La Terrazza, Roma. La Barrique, Torino, e Le Tre Lune di Calenzano.

Alessandra Verzera 

 

Credit : La foto di copertina di Martina Caruso è di Roberta Abate per finedininglovers.it

 

 

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