Imprenditoria: dall’ Argentina in Sicilia a caccia di partnership

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Sono in sette e, dallo scorso lunedì, sono in giro per la Sicilia a caccia di scambi commerciali e confronti per avviare iniziative imprenditoriali. “Le produzioni siciliane, caratterizzate da una pregiata eccellenza – dice Elio D’Antrassi – saranno ancor piu’ competitive sul mercato globale attraverso una efficace politica di proiezione e di scambio con le produzioni di altri Paesi” ( A.Zi.)

 

 

Sono alcuni importanti imprenditori del settore della produzione e di trasformazione di mangimi e farine per la zootecnia, l’allevamento e l’acquacoltura: gli ingegneri agronomi Antonio e Armando Barbini della “Barbini Y Ostoich srl” e del “Centro Desarrollo Agricola sa” di Chabas; l’agronomo Marcial Bugnon della “Cooperativa de Pescadores de San Javier”, di trasformazione e affumigazione di pesce da fiume; l’ingegnere agronomo di Rosario Javier De Gregorio della “Extraloe sa” e dirigente dell’Istituto Nazionale Tecnologie Agrarie e di Allevamento della Regione di Santa Fe; Analia Rosa Beatriz Marani, Maria Ofelia Mancinelli e Clelice Francescutti, della rete di agriturismo e pescaturismo di Casilda, nonché componenti dell’Associazione Argentina “Hogar Rural”. La delegazione, ospite di Legacoop Pesca Sicilia e dell’Ice di Palermo, ha incontrato l’assessore regionale Risorse Agricole e Alimentari, Elio D’Antrassi. “E’ una preziosa occasione di confronto e di scambio – afferma D’Antrassi- nel settore della produzione e trasformazione di mangimi e farine per zootecnia, l’allevamento e l’acquacoltura, in riferimento anche alle nuove frontiere dell’agriturismo e del pescaturismo. La missione in Sicilia della delegazione argentina  s’inquadra nel processo di internazionalizzazione sostenuto dal Governo regionale,che mira a promuovere e consolidare nel tempo, rapporti di collaborazione e di utile scambio commerciale fra gli attori economici interessati dalla missione. L’Argentina- aggiunge l’assessore- è un mercato che produce in controstagione rispetto a noi e quindi non direttamente concorrenziale, però, può generare ricchezza nelle filiere siciliane proprio cercando di mettere a punto dei programmi che valorizzino da un lato il prodotto  dall’altro il mercato”. Nel fitto ruolino di marcia la delegazione, nel corso della settimana, visiterà e avrà modo di incontrare diverse realtà cooperative del settore della pesca e dell’agroalimentare siciliano aderenti a Legacoop Sicilia e all’Agci – Sicilia. Nei giorni scorsi, la visita alla Cantina dell’Alto Belice di San Cipirello, alla Cooperativa Placido Rizzotto – Libera Terra che gestisce i beni confiscati alla mafia nel corleonese e poi, a  Sciacca (AG), hanno partecipato all’assemblea della Cooperativa AipOlivo.

“In Sicilia- dice Javier De Gregorio, della Extraloe sa- avete molto know how sulla lavorazione dell’olio. Noi, invece, abbiamo diverse produzioni di olio ma non raggiungiamo valore. Noi abbiamo tante cose da esportare che voi potreste trasformare aggiungendo valore e insieme arrivare a mercati come, ad esempio, la Cina”. Ieri, dopo l’incontro istituzionale, la missione si è spostata in provincia di Enna alla Cooperativa Val Dittaino, (produttrice del Pan Dittaino) e, poi, alla cooperativa  ortofrutticola di produzioni in serra, Agroverde di Gela (CL).  “Per comprendere l’importanza che la missione potrebbe assumere in termini di futuri scambi e/o processi d’internazionalizzazione – sottolinea Pino Gullo, Presidente di Legacoop Pesca Sicilia – basti pensare che la città di Rosario, con il suo milione e centomila abitanti, è la seconda città dell’Argentina (dopo Buenos Aires), col 60 per cento di origine italiana, di cui il 40 per cento discendenti di siciliani. Considerando inoltre che molti di essi costituiscono attori di rilievo del tessuto imprenditoriale della Regione di Santa Fe, si capisce l’interesse della CCIR (Camera di Commercio Italiana di Rosario) ad avviare un percorso di collaborazione con le imprese siciliane”.

Ed è proprio il responsabile commerciale della Camera di Commercio Italiana di Rosario, Riccardo Coppola che aggiunge: “bisogna inoltre rimarcare il fatto che la Regione di Santa Fe essendo attraversata per 743 km dal fiume Paranà, le da una grande importanza strategica nel contesto delle relazioni commerciali del Mercosud. Quest’incontro ha rappresentato un primo passo per l’apertura di nuovi collegamenti tra Sicilia e l’Argentina”. Dopo la visita alla Cooperativa Progetto Natura di RG (latte), la delegazione visiterà la Montiblei Carni di Ragusa (carni bovine) e la Cooperativa Marina (mangimi). Il vorticoso giro siciliano della delegazione argentina si concluderà sabato prossimo con la visita dei Mercati Agroalimentari Siciliani (Maas) di Catania.

Arianna Zito

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