IL FORMAGGIO MADE IN ITALY VOLA A +16%,MA NON SUI VOLI ALITALIA

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Siamo alle solite. I nostri prodotti made in Italy decollano, eccome, in tutto il mondo, ma quando c’è un’azienda italiana come l’Alitalia che ha voli in tutti i cinque continenti, il made in Italy sembra sparire tra le nuvole, in quota, inspiegabilmente. (A.Fi.)

Infatti, l’Alitalia nonostante l’impegno del Paese per mantenere l’italianità della proprietà preferisce servire sul prestigioso volo New York-Roma e viceversa il “Monterey Jack cheese”  prodotto nell’Oregon (USA) piuttosto che uno dei tanti formaggi italiani apprezzati in tutto il mondo dove le esportazioni sono aumentare del 16 per cento nel 2011.

Lo denuncia, puntuale, arriva da Coldiretti che sottolinea come una “importante occasione di valorizzazione dei prodotti tipici italiani nei confronti dei turisti in visita nel Belpaese viene inutilmente sprecata benché I’Italia abbia conquistato la leadership europea negli alimenti tipici e di qualità e il mercato statunitense rappresenti un enorme sbocco commerciale per la produzione nazionale legata al territorio e con origine garantita”.

Le esportazioni in valore di formaggio italiano nel mondo, precisa la Coldiretti, fanno registrare complessivamente un aumento Record del 16 per cento, con i formaggi grana (Grana Padano e Parmigiano Reggiano) e il Gorgonzola che mettono a segno gli incrementi più significativi, rispettivamente del 22 per cento e del 14 per cento, nei primi undici mesi del 2011 secondo l’Ismea.

Se vogliamo approfondire l’analisi al “Monterey Jack”, occorre specificare che si tratta di un formaggio prodotto dal latte di vacca dal sapore dolce che fonde molto bene e per questo si utilizza nei panini al formaggio alla griglia. Ha avuto origine lungo la costa della California centrale per poi diffondersi in tutti gli Stati Uniti e puo’ per questo essere definito veramente “americano”.

Niente a che vedere con i 44 formaggi a denominazione di origine made in Italy fortemente legati al territorio che valorizzerebbero sicuramente il menu offerto dalla compagnia aerea italiana. “In un luogo di prestigio e immagine che può rappresentare una vetrina per l’Italia e i suoi prodotti – precisa ancora una nota di Coldiretti – anziché offrire assaggi di parmigiano reggiano, grana padano, provolone, pecorino romano o uno degli altri formaggi tipici stona infatti notevolmente la presenza di un formaggio straniero e di massa, proprio nel momento in cui si registra sopratutto negli Stati Uniti un crescente interesse per il cibo italiano”.

Ed ancora la Coldiretti vuole puntualizzare cone “negli Stati Uniti sono stati esportati formaggi e latticini made in Italy per un importo di oltre 200 milioni di euro nel 2011 ma le spedizioni potrebbero moltiplicare se fosse posto un freno alle tante imitazioni in vendita sul territorio statunitense, dal Parmesan al Provolone del Wisconsin al Romano cheese dello Stato di New York fino alla mozzarella californiana ma anche Asiago e Gorgonzola”.

Antonio Fiasconaro

 

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