Anteprima 2011 Chianti DOCG, qualità in ascesa

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In Toscana a Febbraio è tempo d’anteprime, quella organizzata dal Consorzio Vino Chianti Sabato 18 nella splendida cornice di Palazzo Borghese, nobile residenza del 1400 nel cuore di Firenze, ha visto protagonisti gli assaggi 2011 della DOCG toscana nella sua vasta denominazione ed anche campioni delle annate precedenti.

Il Consorzio ha invitato un nutrito numero di colleghi giornalisti italiani e stranieri e non potendo certo convocare tutti i suoi soci, che sono tantissimi, ha compiuto una selezione dei produttori secondo il livello qualitativo, erano così presenti circa 50 aziende ed i loro vini, d’altronde la denominazione è davvero vasta, tante aziende, diversa qualità.
Il Chianti rappresenta l’Italia vinicola nel mondo, conta oltre 3600 produttori che interessano più di 10.500 ettari vitati per un totale di 800.000 ettolitri di vino delle varie zone e tipologie.
Ho avuto modo di assaggiare una trentina di campioni 2011 tutti abbastanza centrati, ricchi di frutto, pronti per andare sul mercato il 1 Marzo. Tanti i vini delle annate pecedenti che mi sono piaciuti, in particolare sei meritano di essere citati:
Fattoria Le Sorgenti Respiro Chianti Colli Fiorentini 2010 ottenuto da Sangiovese Toscano con l’aggiunta di piccole percentuali di Trebbiano (secondo vecchie usanze) per ricercare un aumento dell’acidità, l’affinamento in acciaio con microboullage e la permanenza sulle fecce fini rendono il vino fresco, ricco di frutto al naso ed in bocca, di buona persistenza aromatica intensa.
Fattoria di Poggio Capponi Chianti 2010 ottenuto da uve 95% Sangiovese, 2% Canaiolo, 3% Colorino, picevolissimo naso di viola e ciliegia, beva fresca di gran scorrevolezza, tannini arrotondati, lunga e pulita chiusura di lunghezza.
Fattoria Sant’Antandrea Chianti Morgiano 2010, prodotto da agricoltura biologica e biodinamica da uve Sangiovese 100%, è vinificato in cemento, affina nello stesso 6/8 mesi prima dell’imbottigliamento. Naso semplice ma efficace di viola, frutti di bosco e spezie. Corrispondente in bocca, con tannini non invadenti e lunga scia di frutto in equilibrio.

Badia di Morrona Chianti I Sodi del Parentaio 2010 da uve Sangiovese 85%, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah 15%, naso accattivante di violetta, mirtilli, spezie. In bocca è succoso, di viva presenza e d’ottima lunghezza.
Fattoria di Poggiopiano Galardi Chianti 2009 da agricoltura biologica, uve Sangiovese (80%) , Merlot (15%) e Cabernet (5%), ha intenso olfatto floreale e di frutti rossi, bocca piena e scattante, ricco ritorni fruttati e minerali
Fattoria Dianella Fucini Chianti 2008 Riserva da uve 95% Sangiovese; 5% Colorino, naso intenso di ciliegia, cannella, cuoio, spunti balsamici, Al palato alterna freschezza e rotondità di beva.
Il Chianti per esprimere tutto il suo appeal deve necessariamente mostrare chiare caratteristiche, ovvero piacevoli note di frutta, freschezza e facilità di beva, tutti elementi che lo rendono un “vino vero”. Vino di grande abbinabilità, un gourmet lo sa bene, si sposa sia con primi piatti di vario genere sia con secondi mediamente strutturati, è un ottimo compagno della cucina italiana. A fine giornata dopo tanti assaggi e scambi di opinione si rafforza l’idea che  i Chianti qui presenti hanno qualità decisamente superiore al loro prezzo che è spesso troppo basso, è ora dunque che la denominazione osi di più.

Luigi Salvo

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