Libri e gusto, connubio vincente e di grande fascino che non smette di conquistare estimatori. Ne è la prova il successo della quinta edizione di «DeGustibooks», la manifestazione fiorentina dedicata al cibo ed alle buone letture, che si è svolta dal 25 al 27 novembre scorso nel suggestivo «Tepidario» del Giardino dell’Orticultura. (P.Pi.)
Iniziativa che ha messo in vetrina anche il centenario della morte di Pellegrino Artusi, scrittore e gastronomo conosciuto in patria e nel mondo quale padre della cucina nazionale moderna vissuto in pieno Risorgimento, gastronomico e non solo. Tanto da assaggiare, ma anche tanta cultura da scoprire tra le pagine, tra presentazioni, spettacoli, laboratori e salotti letterari.
Vino (ma anche birre) o cibo raccontati da 18 autori che ne hanno fatto un elemento portante della narrazione, cibo e vino come occasione di incontro, conoscenza, tradizione ma anche sperimentazioni. Presenti scrittori così come produttori, case editrici, enti, associazioni, aziende del settore. Tra i temi approfonditi da convegni, «Prospettive del settore olivicolo» a cura del Comune di Firenze e Camera di Commercio e la chiusura delle celebrazioni del «Centenario Artesiano».
Il Comune di Forlimpopoli (dove Artusi nacque il 4 agosto 1820), e il Comune di Firenze (dove visse sessant’anni) infatti, insieme a un nutrito gruppo di partner istituzionali, hanno organizzato per tutto il 2011 un prestigioso calendario di iniziative per onorarne la figura e il clou degli appuntamenti si è tenuto a «DeGustibooks» la scorsa settimana.
«La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene» è il terzo libro scritto dall’Artusi pubblicato per la prima volta nel 1891, una raccolta di ricette scritte e rielaborate con l’aiuto dei due cuochi di fiducia, Francesco e Marietta, subito un successo editoriale senza precedenti, diventando – come sottolinea la critica – uno dei libri più letti dagli italiani insieme a opere come «Promessi Sposi» e a «Pinocchio».
Quasi una «bibbia» di tante casalinghe così come dei più raffinati cuochi, testo portavoce della cultura dello stivale, è stato pubblicato in edizione speciale un anno fa per Bur Rizzoli, a cura di Alberto Capatti e con postfazione di Massimo Montanari per il centenario.
Molti gli appuntamenti celebrativi tenutisi nel 2011, culminati anche nella «Artusi week» con speciali corsi di cucina coinvolgendo istituti alberghieri e hotels compreso un concorso teorico pratico e visite guidate nei principali musei fiorentini alla scoperta di «Tavole imbandite» ed altre iniziative tematiche. A portare avanti la cultura e l’arte del maestro, oltre al progetto «CasArtusi» oggi ci sono anche le affezionate «Mariette», oltre 100 affezionate dell’«Associazione delle Mariette» costituita in onore dell’insostituibile cuoca dell’Artusi, Marietta Sabatini.
Paola Piovesana