Tra insetti e “Made in Italy”, arriva il cibo del futuro

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Gli insetti sono il cibo del futuro”. E’ una frase che sentiamo dire sempre più spesso e che, tuttavia, non smette di creare in chi ascolta un certo sconcerto. Le ragioni che stanno dietro a un’affermazione tanto forte sono significative e legate a urgenti questioni di carattere globale, quali la fame nel mondo e la sostenibilità economica ed ambientale.
Secondo la FAO, l’entomofagia risulta praticata da molti anni in diversi Paesi del mondo, soprattutto in alcune parti dell’Asia, Africa ed America Latina, integrando di fatto l’alimentazione di circa 2 miliardi di persone.
Allo stato attuale, le specie di insetti commestibili in commercio toccano le 1900 rendendo, contestualmente, le prospettive della loro introduzione nella dieta sempre più plausibili. Basti considerare che nel 2030 saranno più di 9 miliardi gli individui da nutrire, a cui si andrebbero ad aggiungere anche i capi di bestiame. Questo fa sì che l’opzione alimentare degli insetti rappresenti una possibilità non solo in termini di sostenibilità ambientale, ma anche in termini di facilità di allevamento, oltre che di fonte di proteine di alta qualità e di micronutrienti importanti quali rame, ferro, magnesio, selenio e zinco.
Risultati immagini per insetti commestibili in italiaTuttavia, nonostante la comunità scientifica in più di un’occasione si sia pronunciata a favore di una “conversione alimentare” di questo tipo, l’Italia, Paese dalla tradizione gastronomica rinomata in tutto il mondo, così come molti altri Paesi occidentali, resta perplessa di fronte a questa prospettiva, visti anche i pregiudizi negativi nei confronti dei tutt’altro che amati insetti.
Ebbene, a fronte di tali premesse si apre un altro scenario, ben più incoraggiante. A dirlo è il settore cooperazione agroalimentare e della pesca di Confcooperative a proposito delle future tendenze alimentari. Secondo tali proiezioni 1 consumatore su 10 nel mondo, infatti, mangerà cibo italiano. Va da sé che per far fronte a un tale aumento di domanda, secondo le previsioni, entro il 2025 lo shopping online dell’alimentare italiano crescerà per ben 5 volte, rappresentando il 20% del mercato totale, con un giro di affari – attenzione – di 100 miliardi di dollari!
In uno scenario in cui l’e-commerce parrebbe avere un ruolo cruciale, tuttavia non verranno meno i punti vendita tradizionali e le specialità italiane richieste saranno quelle da sempre più ricercate: formaggi e salumi, pesce e carne, pizza pasta e pane, latte, frutta e verdura.
Risultati immagini per insetti commestibili in italiaA cambiare, in meglio, sarà la consapevolezza del consumatore, già ravvisabile nelle tendenze di questi ultimi anni. Infatti, in futuro a essere richiesti saranno sempre più prodotti sostenibili, tanto che, a sentire Confcooperative, già oggi il 70% delle realtà agroalimentari e di allevamento risulta impegnata su questo fronte: 1 su 2 investe nel risparmio idrico (micro irrigazione, droni, sensori ed energia elettrica); 1 su 3 sul riciclo di materiali (biomasse e scarti delle industrie); 1 su 3 in tecnologie eco-friendly; 2 su 3 adoperano tecniche di pesca e allevamento a ridotto impatto ambientale.
Scenari contrastanti e proiezioni plausibili, per il momento. Ciò che pare certo però è l’inversione di tendenza e la maggiore consapevolezza da parte di produttori e consumatori sul fronte ambientale che, parallelamente a quello alimentare, risulta un settore di urgenza primaria.

Serena d’ Arienzo

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