Stop allo spreco alimentare. “Too good to go” arriva anche in Abruzzo per la salvaguardia
alimentare.“Too Good To Go”, il progetto di origini danesi del 2015, che da mesi contribuisce alla lotta contro lo spreco alimentare, si è diffuso anche nel territorio abruzzese .
Quotidianamente viene gettata via una gran quantità di cibo prodotto, ideale per sfamare chi veramente ha necessità e non è nelle condizioni per potersi permettere anche una minima razione necessaria al sostentamento. Grazie al consenso e alla collaborazione di molte attività alimentari sparse in tutto il mondo, con “Too Good To Go” è possibile ottenere cibo non consumato, ad un prezzo minore rispetto quello di partenza.
Il progetto, approdato in Italia nel marzo 2019, è stato supportato dai negozi alimentari dell’intera penisola. Secondo il consueto meccanismo, basterà scaricare l’applicazione dal proprio smartphone e selezionare i locali che aderiscono all’iniziativa per poter acquistare una scatola chiusa contenente cibo destinato ai rifiuti .
“Siamo presenti nella zona di Pescara e provincia da luglio – ha dichiarato il responsabile
commerciale per l’Abruzzo Tommaso Bertolini – e contiamo 130 locali, per lo più attività
indipendenti. Fino a oggi sono state vendute circa 8 mila magic box. Un risultato sorprendente, in termini di risposta, che ci ha stupito” Un’iniziativa sicuramente costruttiva e importante non solo per la salvaguardia del cibo, ma anche dell’ambiente. Continua infatti Bertolini: “Questo progetto permette al cliente anche di scoprire posti nuovi nella propria zona e al proprietario del locale di avere una visibilità in più. È un grande movimento – conclude – e penso sia bellissimo sentirsi parte di una rete europea e presto anche atlantica, con la scommessa negli Stati Uniti” .
Già nei mesi precedenti “Too good to go” ha fatto tappa anche in Sicilia: il servizio infatti è stato attivato in molti locali di Catania, Ragusa e Palermo , città che ancora oggi detiene primato per numero di utenti. Una diffusione che piano piano prenderà campo anche nelle altre zone dell’Isola, probabilmente nei prossimi mesi.Quello del consumo di cibo in sé è un problema oramai affrontato da diverse nazioni che ogni giorno si impegnano a rispettare ciò che rappresenta la fonte di sostentamento per gli individui di tutto il mondo. La volontà di raggiungere una riduzione dei rifiuti nasce in prima istanza proprio negli Stati Uniti: grazie alla collaborazione di due grandi associazioni, l’ IBM (International Business Machines Corporation) e l’AngelHack, sono stati avviati dei lavori perla creazione di una strategia finalizzata proprio alla drastica riduzione degli spechi, attraverso il sostegno delle grandi catene alimentari .
Da qui è nata FreShip , piattaforma software e hardware che riduce al minimo lo spreco di cibo attraverso il monitoraggio costante. Sembra proprio che l’Italia abbia fatto tesoro di queste importanti e significative iniziative, creando su questi modello una personale strategia che, a giudicare dai feedback dei consumatori, pare stia risultando più che efficace per il benessere sociale e il rispetto del cibo.
Francesco Tusa
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