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Editoriale : I vegani e quell’arbitrio troppo libero. E pericoloso.

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bimbo e pastaE’ storia di queste ore il ricovero di una bimba di due anni in gravi condizioni di salute perchè sottoposta, da parte di genitori vegani, ad un regime alimentare quantomeno inadatto all’età infantile e che – come il caso ha dimostrato – può costituire pericolo sia per la salute che per la vita. Ai genitori è demandato non soltanto l’abritrio della procreazione, ma l’obbligo – cosa diversa rispetto all’arbitrio – di provvedere, di sostenere e di far crescere la prole al meglio delle proprie possibilità.

bambina-mangia-merendinaLaddove in età cosciente e matura si è liberi di danneggiarsi come meglio aggrada, ovvero fumando, bevendo, facendo uso di droghe ed abuso di medicinali o anche esasperando regimi dietetici al limite dello stato di inedia, nei confronti dei piccoli – incapaci di scegliere e comunque inidonei a farlo – il libero arbitrio cessa di esistere cedendo il passo al dovere. Che di fatto si sostanzia anche nella giusta e corretta alimentazione. Non occorre scomodare studi ad altissimo livello per sapere che per crescere si ha bisogno di tutte le componenti e di tutti i nutrienti fondamentali presenti nei cibi: le vitamine, le proteine, i glucidi, i lipidi, i carboidrati in generale. Ma si ha, soprattutto, bisogno di vitamine e del latte per l’apporto di calcio sostanziale dal quale un processo di crescita non può prescindere. Bene lo sanno le madri i cui figli vengono al mondo con un’intolleranza al lattosio quanto difficile sia garantire i giusti apporti di calcio ai loro bimbi. 316FODPoi, parallelamente, c’è chi rinuncia a somministrare ai proprio figli tutti quegli alimenti preposti a consentire una crescita adeguata e lo sviluppo di  funzioni vitali ottimali, sia a livello scheletrico e strutturale, che a livello intellettivo. Al di la di discorsi di merito o di valutazioni etiche sul consumo di carne animale e di derivati di origine animale, tra cui anche latticini e formaggi, esiste una consapevolezza di sè stessi e delle scelte che si desidera operare. Questo vale in tutti quei settori in cui esiste una effettiva possibilità di scelta: dalla religione all’alimentazione, passando anche sia pure solo per il modo di vestire e per lo stile da adottare. omogeneizzatiEcco, io ritengo che qualsiasi individuo dovrebbe essere posto nella giusta condizione di scegliere secondo un proprio ragionato e ponderato convincimento piuttosto che subire le scelte altrui. E se un bambino non può decidere come vestirsi, nè può opporsi ad un battesimo, ne consegue che questi due aspetti sono tra i pochi  “impositivi” che mi sento di tollerare. Ma un bambino che non abbia consapevolezza di ciò che assume per sopravvivere e che non abbia la più pallida idea di tutte queste ” scuole di pensiero alimentare” non deve assolutamente subire l’arbitrio dei genitori i quali – verosimilmente – hanno operato una scelta per sè stessi in età adulta o quantomeno consapevole. Ed ecco il danno. vaccinazione-bambiniDopo la delirante follia di plotoni di genitori che decidono di non vaccinare più i figli, esponendo non soltanto i figli propri ma l’intera collettività  a recrudescenze di malattie alcune delle quali mai debellate ma controllate mediante terapie vacciniche, ai genitori che con leggera scelleratezza decidono di affamare i figli in nome di un’etica di cui quei figli non sanno assolutamente nulla. Mi indigna sapere che i figli vengano tolti a chi ha pochi mezzi economici e mi indigna sapere che figli vengano tolti a chi li ha messi al mondo in età troppo avanzata, almeno secondo degli standard che in realtà dovrebbero essere molto più elastici, viste le mutate aspettative di vita della società attuale. Ma mi indigna ancora di più leggere di questo tipo di notizie: che diventano tali in quanto nessuno, in corso d’opera di cotanta scelleratezza alimentare, sia intervenuto per tempo cercando di riportare i genitori a più miti consigli nè segnalando agli enti preposti il “caso”. Parlo dell’ “entourage” che si muove intorno a quella famiglia. E’ poco credibile che nessuno sapesse a che regime alimentare fosse sottoposta la bimba dato che, per esperienza, ho constatato che i vegani in modo particolare parlano volentieri delle loro scelte anche al fine di fare proselitismo. In ciò non vi è nulla di male, purchè tale proselitismo venga cercato tra persone senzienti e consapevoli. Ma imporre ad un bambino un regime alimentare così povero, relativamente ai fabbisogni dell’infanzia, è un atto criminoso a tutti gli effetti. gasliniNon so se e quali accuse verranno formulate nei confronti di questi genitori, ma di sicuro individuerei il maltrattamento di minore tra le varie possibilità. Il caso, che ci ha tenuti con il fiato sospeso per questa povera bimba di due anni, si è verificato a Genova. La piccola, giunta in condizioni critiche al Gaslini, è ora fortunatamente fuori pericolo: ma il danno da malnutrizione potrebbe essere irreversibile, dato che i medici hanno ipotizzato danni a livello cerebrale per una grave carenza di vitamine. Ora, ad opera dei sanitari, il caso è stato finalmente segnalato agli assistenti sociali. Naturalmente seguiremo con apprensione ed attenzione la vicenda di questa bimba di soli due anni, ricordando che – così come le diete “fai da te” – le drastiche modificazioni delle abitudini alimentari sono estremamente pericolose. L’alimentazione era e rimane una cosa assai delicata che solo i medici specializzati in nutrizione dovrebbero essere in grado e titolati a modificare.

Alessandra Verzera

NB: Le foto presenti in questo articolo sono tratte dal  web e sono ritenute libere da vincoli di copyright.

L’Istituto Marchigiano di Tutela Vini a Collisioni 2016

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Dal 14 al 18 luglio assaggi cibo-vino aperti al pubblico, degustazioni guidate da Ian d’Agata e l’incontro tra Regione Marche e Regione Piemonte sul palco wine and food

 

Iverdicchiomatelica1l Verdicchio e le Marche si fanno agrirock a Collisioni (Barolo, 14-18 luglio) tra musica, degustazioni e abbinamenti cibo-vino. L’Istituto Marchigiano di Tutela Vini – IMT rafforza infatti per il 2016 la sua partnership con il Festival di letteratura e musica in collina con una nutrita partecipazione al Progetto Vino di Ian D’Agata, ‘assaggi Dop & Slow Food marchigiani’ aperti al pubblico nello stand IMT in piazza Rossa e l’incontro tra Regione Marche e Regione Piemonte sul palco wine and food di Collisioni. All’evento – che quest’anno ospita tra premi Nobel, scrittori, musicisti ed esponenti del mondo dell’enogastronomia, anche Elton John, il premio Nobel per la letteratura 2015, Svetlana Aleksievič, il premio Pulitzer Richard Ford e il fondatore di Vinous, Antonio Galloni – parteciperanno 25 aziende IMT, con le denominazioni Verdicchio, Rosso Conero, Lacrima di Morro d’Alba, Colli Maceratesi Ribona e Bianchello del Metauro.

 

Per il direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Alberto Mazzoni: “Ci presentiamo quest’anno a Barolo con una collettiva più strutturata e con un’offerta eterogenea per il pubblico sull’enogastronomia regionale. Il sodalizio con Collisioni continuerà dopo il Festival con una due giorni itinerante nell’area di Jesi, che nel primo weekend di settembre ospiterà giornalisti internazionali e stakeholder del Progetto Vino ma anche alcune cantine di Barolo e del Piemonte, in un gemellaggio simbolico tra due grandi territori del vino”.istituto marchigiano tutela vini

 

Si comincia giovedì 14 luglio con gli assaggi street food aperti al pubblico nella piazza Rossa, dove si potranno degustare fino a tarda notte i grandi prodotti della cucina marchigiana (dal Ciauscolo alla Casciotta d’Urbino, dall’Oliva ascolana del Piceno ai prodotti Presidio Slow Food) in abbinamento ai vini IMT per tutta la durata del Festival. Eccellenze che il pubblico potrà scoprire anche domenica 17 luglio (ore 12:00) sul palco wine and food del Castello di Barolo nell’incontro tra Marche e Piemonte con l’assessore all’Agricoltura e vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini e l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero. Protagoniste dell’evento saranno le denominazioni IMT e i prodotti Dop marchigiani accanto a Barolo, Barbera e altre denominazioni, la Nocciola Igp e i formaggi Dop piemontesi.
Due invece gli appuntamenti riservati agli esperti coinvolti dal Progetto Vino – tra critici internazionali, giornalisti, importatori e buyer – che vedranno protagonisti i vini marchigiani nei tasting guidati da Ian D’Agata. Il 17 luglio primo piano sul bianco più premiato d’Italia, il Verdicchio, in una degustazione che metterà in luce le doti che lo rendono unico tra i grandi bianchi italiani: struttura e grande personalità, ma soprattutto longevità e capacità di migliorare nel tempo. Lunedì 18 luglio sarà invece la volta delle denominazioni marchigiane, dalle più conosciute come il Rosso Conero alle emergenti Colli Maceratesi Ribona e Bianchello del Metauro.

AnimaNera approda in Italia: è tra i più grandi caffè al mondo

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Premium PackAnimaNera è il frutto di una doppia passione nata nelle montagne di Porto Rico: quella di Sandro Giulimondi e di sua moglie Stella Nolasco l’uno per l’altra e quella di entrambi per il caffè antico, autoctono, forte e raro. La loro storia sembra un romanzo d’altri tempi, o d’altri Paesi. Stella è portoricana e “figlia d’arte” di Don Felipe, grande imprenditore del Food Retail portoricano entrato poi nella produzione del caffè. Da piccola Stella è affascinata dal chicco nero, cresce assieme a lei il desiderio di produrre un caffè capace di competere con i migliori del mondo; nel frattempo si afferma come fashion designer e veste le star del jet set mondiale.

Sandro è un sommelier di origine italiana che si trasferisce a Porto Rico, diventa uno degli imprenditori più apprezzati e il proprietario del wine bar più popolare dell’isola. Oltre al vino e ai cocktail miscelati un’altra bevanda cattura subito il suo esperto palato: il caffè.
FocusStella e Sandro si incontrano attorno ad una tazza di caffè, ovviamente. Dopo decine di appuntamenti, cinque anni di matrimonio, centinaia di degustazioni e comparazioni con altri caffe del mondo come il Kona delle Hawaii, il Blue Mountains della Jamaica, il Kopi Luwak di Bali, i due iniziano a sognare, e, nel 2010, iniziano a imbastire il progetto di un Caffè Super Premium autoctono di Porto Rico. Dopo altri 5 anni “the black soul of coffee” AnimaNera viene finalmente lanciato sul mercato con 4 tostature diverse, un packaging autentico e la voglia di farsi conoscere lentamente come cresce una pianta solida e sana. Il logo di AnimaNera è un dipinto di Stella, inedito e quasi conturbante: una donna dalla carnagione scura passionale, pura, forte e allo stesso tempo delicata e raffinata.
caffeAnimaNera è l’unico produttore di caffè portoricano che riprende l’antico processo di coltivazione, raccolta e lavorazione artigianale, tutto rigorosamente a mano. Dopo mesi di monitoraggio, potature e cura delle piante, la raccolta si effettua con la tecnica del picking, raccogliendo un chicco dopo l’altro, senza l’ausilio di macchine e rastrelli. La lenta maturazione obbliga i raccoglitori a trascorrere intere giornate nelle piantagioni per selezionare solo le bacche perfettamente mature (60 kg di caffè AnimaNera corrispondono a più di tre giorni di lavoro). I chicchi, dopo essere stati estratti, lavati ed essiccati, passano nella macchina selezionatrice dove vengono divisi per colore e dimensione grazie a tre diversi livelli di filtro. La successiva tostatura avviene mediante cessione di calore indiretto, segue poi un periodo di degassamento che preserva e stabilizza gli aromi. Il caffè AnimaNera è tostato in batch di 80-100 libbre e tale processo è rigorosamente controllato dal maestro torrefattore secondo le direttive di Sandro Giulimondi che, molto spesso, esegue questa fase in prima persona: a sommelier non si commanda!

caffè-espressoA Puerto Rico vengono prodotti intorno ai 270.000 quintali di caffè l’anno. AnimaNera conta più di 90 ettari di terreno e raggruppa oltre 25 piccoli produttori, proprietari delle parcelle che contengono la qualità più alta: Adjuntas, Maricao, Yauco, Lares. AnimaNera ha una capacità produttiva di 300 quintali per quanto riguarda lo “Specialty Estate”, l’espressione più alta del caffè, che può essere prodotta solo negli anni migliori; 3.000 quintali per lo “Speciality Medium e Extreme Dark”; ed infine 6.000 quintali per il “Fine Blend”.

È noto da secoli che la terra e le montagne di Porto Rico producono un caffè straordinario. Centrale si rivelò la figura di Papa Clemente VIII, vissuto nel XVI secolo: il Pontefice era un grande appassionato di caffè e contribuì sensibilmente alla sua diffusione in occidente. I suoi consiglieri avevano dichiarato la bevanda “opera del diavolo” a causa della sua diffusione tra i musulmani in Medio Oriente, ma, il Papa, dopo aver provato una tazza rispose dicendo: “Sarebbe un peccato lasciare ai miscredenti una bevanda cosí deliziosa, dovremmo battezzarla!”
Dopo i due grandi uragani che nel 1800 distrussero tutte le piantagioni di caffè di Porto Rico oggi la produzione è tornata a prosperare grazie a piccoli imprenditori che hanno puntato su tecniche artigianali, raffinate, genuine e uniche al mondo.

Bottiglie Aperte a Milano. Dall’1 al 3 ottobre al Palazzo delle Stelline.

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Bottiglie AperteOltre 5000 metri quadri e più di 150 produttori, influencer e sommelier sono attesi dai padroni di casa Federico Gordini e Aliante Business Solution, affiancati da un team di grandi specialisti.

Bottiglie Aperte è il risultato di un inedito lavoro di squadra che include alcuni tra i più importanti nomi del mondo vinicolo italiano, riuniti insieme per creare un evento completo, diverso, appassionante.

Mancano poco meno di cinque mesi alla quinta edizione di Bottiglie Aperte, il festival dei vini italiani d’autore organizzato da Blend Srl e Aliante Business Solution sotto la direzione di Federico Gordini, imprenditore, ideatore e protagonista di alcuni dei più grandi eventi enogastronomici milanesi (The Tank, Milano Food Week) e numerosi format di successo.

vino2Dagli ultimi wine trend ai segreti per gestire al meglio il proprio locale, dalle novità tecnologiche in cantina al mondo del vino 2.0. L’obiettivo, ambizioso ma concreto, è quello di rappresentare il mondo del vino a 360 gradi, valorizzando le eccellenze territoriali e dando il giusto spazio alle nuove tendenze di consumo e somministrazione.

Quest’anno gli organizzatori hanno deciso di affiancare al proprio lavoro di selezione una grande squadra di esperti vinicoli italiani del calibro di Andrea Grignaffini, giornalista e direttore creativo di Spirito di Vino, Enzo Vizzari direttore de Le Guide de L’Espresso, Andrea Gabbrielli, firma del Gambero Rosso, Pierluigi Gorgoni docente di Enologia alla Scuola Alma, Orazio Vagnozzi board KPMG, membro GJE e grande collezionista di vini, Antonio Paolini, critico e giornalista enogastronomico e Cesare Pillon, noto giornalista ed esperto di vino.

 

L’attesissimo appuntamento è in calendario dall’1 al 3 ottobre al Palazzo delle Stelline di Milano con un programma sempre più ricco e ambizioso: riunire le aziende al vertice dell’enologia nazionale, ambasciatori indiscussi del proprio territorio e della ricchezza vinicola regionale. Oltre alle cantine di culto, capaci di stare al passo con i tempi e le esigenze dei consumatori status symbol dall’immagine vincente, con una distribuzione ben organizzata e un rapporto di stima reciproca con i propri partner, ci saranno una serie di eccellenze di nicchia che puntano sul mercato italiano e che trovano in Bottiglie Aperte la giusta opportunità per spiccare il volo e tessere contatti importanti.Degustazione

Dal 2012 Bottiglie Aperte è il luogo d’incontro privilegiato per gli operatori del settore enologico e in particolare per i professionisti del canale Horeca, che scelgono la manifestazione per confrontarsi sui trend vinicoli e sulle ultime novità in fatto di retail e somministrazione. Se Verona è la capitale fieristica del vino, Milano è senza dubbio la piazza più importante dal punto di vista commerciale, barometro delle vendite e termometro delle tendenze di consumo a livello nazionale.

LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2016

Per la quinta edizione l’obiettivo è crescere ancora, coinvolgendo un numero sempre maggiore di realtà vinicole di alto profilo, espressione dell’eccellenza dei territori vinicoli italiani. Per la prima volta ci sarà anche un’area dedicata allo Champagne con alcune delle più importanti Maison riunite per offrire una selezione di bottiglie unica. Accanto ai walk around tasting non mancheranno le Master Class e oltre 20 degustazioni verticali guidate da illustri performer del panorama enologico e dedicate ad alcune tra le più blasonate etichette italiane. Per un weekend Milano si trasformerà nella capitale italiana delle verticali.

Un’altra importante novità che fa di Bottiglie Aperte un evento sempre più multitasking è l’app ufficiale dell’evento. Ciascun visitatore potrà costruire un percorso di degustazione completamente customizzato e dare un voto ai vini in degustazione.

Passione  sommelierNon mancheranno dei sommelier multilingue capaci di interfacciarsi con il pubblico straniero per raccontare le etichette nelle loro lingue d’origine, dal russo al cinese, oltre ovviamente all’inglese passepartout.

Un capitolo molto importante è rappresentato dai riconoscimenti nazionali dedicati a chi opera nel settore. A grande richiesta tornano gli ambitissimi Wine Style Award e Wine List Award, perfettamente in linea con lo spirito di Bottiglie Aperte e la sua impostazione “milanese”: attenta agli aspetti della comunicazione e del marketing da un lato e alla vendita e relazione con il cliente dall’altro. Entrambi i premi sono assegnati da una giuria tecnica.

Il Wine Style Award, va all’azienda con la miglior comunicazione e immagine coordinata. Perché oggi non basta fare del buon vino, bisogna anche saperlo proporre e comunicarlo in modo accattivante. La giuria sarà composta da giornalisti fuori settore, esperti di moda, comunicazione e design. L’anno scorso sul podio sono salite la Cantina siciliana Planeta (miglior comunicazione social), e le due aziende piemontesi Elvio Cogno (miglior sito web) e Vietti (miglior packaging).

beckIl Wine List Award, invece, è pensato per i locali con servizio di somministrazione e premia la migliore carta dei vini. Il riconoscimento è aperto a tutti i ristoranti d’Italia divisi per categorie. I concorrenti saranno giudicati da giornalisti, enologi ed esperti del settore. Nel 2015 ad aggiudicarsi il titolo sono stati La Ciau del Tornavento di Treiso (miglior ristorante stellato), La Pergola di Roma (miglior grande ristorante di albergo), Locanda Mariella di Calestano (migliore trattoria tradizionale), Enoteca dei 100 Barolo di Cologno Monzese (categoria Enotavole), Langosteria di Milano (miglior ristorante a tema) e Wicky’s di Milano (miglior etnico).

 

vino3Per l’edizione 2016 il programma si arricchisce anche di un “Fuori Bottiglie Aperte”. Durante la settimana della manifestazione, dal 26 settembre al 3 ottobre, infatti, saranno organizzati numerosi eventi e appuntamenti in città. Ogni Cantina sarà abbinata a un locale o a un ristorante che ospiterà i suoi vini, con tasting e appuntamenti enogastronomici ad hoc. L’obiettivo è quello di permettere anche al pubblico dei milanesi e ai tanti turisti che visitano il capoluogo lombardo di vivere l’evento da una diversa prospettiva, certamente non meno appassionante, e di valorizzare le attività che si occupano del vino e della sua commercializzazione durante tutto l’anno. Sempre più spazio, infine, avranno i convegni e i workshop dedicati all’approfondimento di temi di attualità vinicola. Si parlerà di lotta alla contraffazione, ma anche di family business e ricambio generazionale all’interno delle aziende, del ruolo centrale del territorio come elemento di rafforzamento del brand e dell’importanza del marketing.

caliciMolto interessante sarà l’esclusivo lo spazio dedicato agli imprenditori che si occupano dell’innovazione del settore vinicolo. Bottiglie Aperte organizzerà un grande workshop dove proporre progetti, idee, spunti inediti. Un think tank dedicato ai giovani innovatori e agli imprenditori enologici. Dai progetti legati alla tracciabilità dei vini, fino ai nuovi sistemi per la somministrazione, rappresentati da realtà di dimensioni diverse: dalle start up con progetti innovativi per la ricerca di finanziamenti a realtà consolidate presenti in diversi mercati internazionali. Una sorta di “genius room”, insomma, per un utile confronto di idee, programmi, strategie per il presente e il futuro del settore.

Tra i temi centrali legati al trade c’è ovviamente anche quello del retail, dei wine bar e dei wine corner. Oggi queste realtà sono, giustamente, apprezzate dalle aziende per il supporto e il ruolo di ambasciatrici nei confronti dei loro prodotti. Saranno questi le basi su cui si svilupperà l’interessante workshop del lunedì realizzato in collaborazione con la testata Mixer.

Nel 2015, l’anno di Expo, Bottiglie Aperte ha superato le 100 Case vinicole partecipanti, con oltre 2000 operatori Horeca e più di 200 tra giornalisti e blogger. Per il 2016 gli organizzatori puntano a bissare il grande successo della scorsa edizione. A guardare il programma, le premesse ci sono tutte.

 

Tra le aziende che hanno confermato la loro presenza citiamo:

 

Pol Roger

Compagnia del Vino

Querciabella

Elvio Cogno

Planeta

Tenuta San Leonardo

Terre di Leone

Cantine Lunae Bosoni

Le Macchiole

Azienda Agricola Falesco

Tormaresca

Villa De Varda

Baron di Pauli

Caldaro

Attimis Maniago

Omina Romana

Valle Isarco

Tenuta Cisa Asinari dei Marchesi di Gresy

La Vis

Cesarini Sforza

Velenosi Vini

La Morandina

Podere Rocche dei Manzoni

Tenimenti Luigi d’Alessandro

Vigneti Luigi Oddero

La Guardiense

Consorzio Piccole Cantine Italiane

Cascina Bruni

“Vino è…Musica” alla settima edizione

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L’esperienza autentica tra le produzioni enologiche e musicali più importanti della Puglia

29-30 luglio 2016 quartiere delle ceramiche Grottaglie (TA)

 

vem1Verum et bonum. Come dire autentico e quindi bello, per certi aspetti raro. La settima edizione del cammino dell’arte e l’incontro dei sapori di “Vino è…musica” è la conferma nell’anno della maturità di una esperienza vissuta “autenticamente” nel carnet dell’estate pugliese. Il 29 e il 30 luglio nell’antico quartiere delle ceramiche di Grottaglie torna il piacere del buon vino con oltre 40 cantine, dalla Daunia al Salento, pronte a mostrarsi, farsi conoscere in un rapporto diretto con il pubblico, e alzare i calici al cospetto della grande tradizione ceramica e culinaria di questa terra.eligio-rid

 

Tutto in un luogo unico e “verum” proprio come nell’anima dell’iniziativa che da sette anni premia le più importanti produzioni enologiche pugliesi abbinate, lungo il percorso delle degustazioni, delle cene e degli appuntamenti a tema, alla musica emergente prodotta nella propaggine più ad Est dell’Italia.

Un frontiera fatta di conoscenza e divertimento, musica e racconti: nel piatto, nel bicchiere e nelle storie narrate attraverso la guida di esperti di AIS, ONAV e Slowine.

 

Castello EpiscopioCosì dopo un bagno nelle acque dello Jonio o dell’Adriatico, una visita al barocco di Martina Franca o agli Ori di Taranto nel Museo MArTA o al patrimonio emerso o ipogeico della sua antica città vecchia, gli organizzatori di Vino è…musica accompagnano estimatori e visitatori in un viaggio intimo ed emozionale, come le ‘nchiosce di Grottaglie: i tipici cortili interni delle case nel centro storico.

 

Viaggio che riconnette alle radici della Puglia: al merum evolutosi fino ai fasti di alcuni vitigni più apprezzati nel mondo (primitivo, negramaro, nero di troia, minutolo). Gli stessi che sveleranno bontà e sfumature cromatiche e sensoriali al pubblico e agli esperti in due appuntamenti che sono parte integrante del programma.

 

Si parte con il Blind Tasting del 27 e 28 luglio, al termine del quale saranno assegnati i riconoscimenti per la quarta edizione del Premio Enologico Vino è…musica. Lodi pubbliche testate da esperti (presidente di giuria Enzo Scivetti, commissario regionale ONAV Puglia e componenti esterni Benoit Roumet, direttore del Bureau Interprofessionnel Vinsdu Centre Loire e Juli Nakata, importante sommelier giapponese) che valuteranno i rossi (negramaro e primitivo), i rossi da vitigni minori (susumaniello, ottavi anello, malvasia nera), i rosati e i bianchi da vitigni autoctoni.

 

Degustazioni alla cieca per gli esperti e in piena luce per il pubblico invitato a conoscere il mondo del vino pugliese attraverso laboratori del gusto, percorsi street-food, cene con chef di fama nazionale ed eventi eno-artistici originali e sorprendenti tra le vie adornate dalle maioliche grottagliesi e vibranti di musica e percorsi culturali.

Verum et bonum nell’edizione 2016 di Vino è musica.

 

www.vinoemusica.it | info@vinoemusica.it

Su Twitter: @VinoeMusica

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Buon compleanno Aurora

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aurora-2016-paniniBuon cibo, tanto vino, prodotti tipici, golf e solidarietà sono stati gli elementi indispensabili che hanno fatto si che domenica 17 aprile, al Golf Club le Saie di Carlentini (Sr), La luce di Aurora, figlia dello chef Marco Baglieri di Noto, scomparsa prematuramente il 7 dicembre scorso, e che proprio domenica avrebbe compiuto 14 anni, potesse brillare ancora.

Una festa di beneficenza alla quale hanno preso parte oltre 200 ospiti che con il loro contributo daranno ai bambini meno fortunati e alle loro famiglie la possibilità di ricevere un’assistenza adeguata e di divertirsi in maniera naturale.

Gli chef, i pasticceri, i panificatori, i produttori e il circuito delle Soste di Ulisse, con le loro preparazioni, i loro vini e le loro eccellenze e l’intero staff del Golf Club Le Saie, con le loro competenze e professionalità, hanno contribuito a realizzare tutto ciò.

aurora-2016-focacce-saGià a partire dalla mattina Rosario Umbriaco, con i suoi arancini, Tommaso Cannata con i suoi panini, Massimiliano Castro (Il Chiaramontano) con i suoi salumi e Francesco Mignemi con i suoi panini dolci hanno offerto ai golfisti, impegnati nell’importante torneo “ICS (Istituto per il Credito Sportivo) Golf Tour”, una abbondante “colazione”, accompagnata dalle bibite offerte da Coca Cola e Tomarchio. A fine torneo per i golfisti è arrivata la merenda, i panini preparati da Andrea Guttà e Ricky Licandro di Fud Catania di Andrea Graziano, abbinati alla birra artigianale Tarì. Di sera il Golf Club si è trasformato in un grande “mercato del cibo” dove gli chef dalle loro “bancarelle” hanno offerto agli ospiti i loro piatti.

Lo sgombro marinato con maionese di mandorle e avocado di Massimo Mantarro, I quadrucci risottati ai sapori di masseria con verde di stagione,  salsiccia e caciocavallo, di Vincenzo Candiano, la triglia marinata di Tony Lo Coco, la vellutata di patate di Giarre con carciofi di Menfi e lumache all’aglio di Piero D’Agostino, le Scanatedde aggrassate di Modicana e Nero Ibleo di Claudio Ruta, il Filetto di sgombro con olio alle sarde e citronella di Francesco Patti e Domenico Colonnetta, l’arancina di cuscus di Giuseppe Costa, la panzanella di sgombro in scatola di Carmelo Trentacosti, l’assoluto di aurora-2016-terry-giuliano-salvatore-vicaricarciofo di Accursio Craparo, l’aringa affumicata siciliana di Angelo Treno, la parmigiana in Vasocottura Gurmè di Stefano Alfano e Carmelo Floridia, la ricciola alla carrettiera di Peppe Bonsignore, il raviolo di baccalà di Dario Di Liberto, la pastredda del Barone di Peppe Barone, il carpaccio di filetto di manzo Aurora-2016-tony-lo-cocomarinato e affumicato di Bianca Celano, u pisci r’uovo con granella di mandorle, ricotta, battuto di gambero rosso di Mazzara, piselli e favette di Rita Russotto e Manuel Distefano, il polpo in salsa teriyaki siciliana su crema di patate all’agro e te matcha di Andrea Macca, L’arancino di alici, vastedda del Bellice e cipolla rossa caramellata di Giuseppe Raciti, il Tonno cotto non cotto di Ninni Radicini, il tortello al ragù popolare di Salvatore Vicari, le sicilianine di Giulia Carpino, il rotolino di pesce spada alle nocciole e profumi di cioccolato di Giovanni Guarneri, i Panini di Giacinto D’Angelo e Ilenia Siortino di Fud Palermo, la lasagna con salsiccia e broccoli di Marco Baglieri e della signora ‘Ndina, gli arancini con piacentino ennese e ricotta fresca di Rosario Umbriaco, il Cannolo di Ciccio Sultano, lo Streusel con mandorla e                     aurora-2016-antipastomarshmallow alla fragola    di Giovanni Cappello, la caprese al cioccolato di Antonio Colombo e i panini al cioccolato di Valentina Chiaramonte e la Torta Buon Compleanno Aurora di Corrado Assenza servita sui piattini appositamente realizzati da Alessandro Di Rosa di Thalass.aurora-2016-antonio-colombo Oltre alle ricette degli chef è stato possibile degustare eccellenze siciliane: i formaggi di Food Custode dei sensi e del Caseificio Mongibella, gli oli dei frantoi Cutrera, di Giuliana e di Cutuli, le confetture di Agrirape, i liquori e il cioccolato modicano di CioMod, i dolci alle mandorle e sesamo di Aruci, i fagioli Casaruciari di Scicli, il pane di Tommaso Cannata e gli stuzzichini di Mignemi Mastro Fornaio, le busiate di Molini del Ponte di Filippo Drago, inoltre Enrico Russino dell’azienda Gli Aromi ha portato tanto profumo con le sue piante aromatiche.

Les causes les plus probables de ces changements sont l’amélioration de la circulation sanguine dans le petit bassin ou mais seulement quand il est possible de scintiller les chambres. En vertu de cette politique des ancêtres, ceci peut en retour causer des problèmes dans les relations personnelles surtout pour la vie intime. En effet, les Shoppharmacie-Medicines pharmacies ou il est donc possible d’obtenir le médicament au moins cher via des sources légitimes.

aurora-2016-giuseppe-racitiHanno contribuito anche diverse aziende che hanno donato alcuni oggetti che saranno messi in vendita nei prossimi giorni e il cui ricavato sarà anche devoluto in beneficenza: Audi Sergio Tumino, Chiara b., Sanpellegrino, gioelleria Giuspino di Noto.

aurora-2016-rita-russottoUn evento unico in una location incantevole per una bambina speciale che è riuscita in nome suo a riunire l’intera Sicilia enogastronomica, che ha dimostrato che insieme si può fare tanto…

È stata la festa di compleanno che lo chef Baglieri ha voluto fare per mantenere vivo il ricordo di sua figlia Aurora, come se lei fosse presente, dove tutti si sono divertiti, “regalandole” in questo modo qualcosa che la ricorderà in maniera indelebile e portando avanti ciò che a lei piaceva tanto fare: aiutare gli altri, attraverso la sua luce…

Bastardo Sound B-Eat a Giano dell’Umbria

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Musica live, concerti in strada e street food nel paese più “bastardo” che ci sia!

 

Nei giorni 15, 16, 17 luglio apre i battenti la prima edizione di Bastardo Sound B-Eat, un’iniziativa in grado di unire il cibo di strada di qualità, accompagnato dalla birra rigorosamente artigianale, alla musica live e all’arte di strada, il tutto racchiuso nelle piazze di un centro cittadino dal nome un po’ insolito ma di grande fascino, Bastardo, nel comune di Giano dell’Umbria, nel cuore verde d’Italia.Logo BSB

 

Non solo cucine di strade italiane ed umbre, grazie anche alla partecipazione di attività locali, ma anche un ricco programma musicale e di animazione che coinvolgerà il pubblico partecipante durante i tre giorni della kermesse, dalle 17.00 alle 02.00 con ingresso libero, per le vie e le piazze del centro cittadino. In dettaglio, venerdì 15 luglio alle ore 18.00 Dj Set happy Hour e a seguire alle ore 21.00 il coinvolgente concerto della band Io e i Gomma Gommas e dalle ore 23, Bastard Night per una serata dal suono underground in un contesto unico ed avvincente. Si prosegue sabato 16 luglio alle ore 18.00 con la musica itinerante delle streetband e alle ore 21.00 musica dal vivo con il concerto della esplosiva Diana Cover Band. Domenica 17 luglio alle ore 17 si balla in strada con la TakaBand, si canta con il karaoke dei Rioni alle ore 20.30 e si conclude la serata con il concerto dal vivo della band Stupendo (cover band di Vasco Rossi).

 

Bastardissima

Nei tre giorni della kermesse previsti tanti momenti di intrattenimento per i più piccoli e uno spazio giochi a loro dedicato con percorso minimoto e gonfiabili, la partecipazione delle associazioni sportive locali con esibizioni, animazioni e i giochi dei quattro rioni del paese. Per gli atleti e gli amanti della corsa, sabato 16 luglio dalle ore 19.00, La Bastardissima, gara podistica di 8 km su strada alla scoperta del territorio gianese (per maggiori informazioni www.dreamrunners.it).

 

Un weekend all’insegna del gusto on the road tra suoni rock, blues, musica anni ’50 e ’60 quello che si prospetta a Bastardo Sound B-Eat, tanto divertimento per celebrare il piacere dello stare insieme, per vivere la strada e gustare diversi street food italiani ed umbri.

Per maggiori informazioni, contattare i numeri 388 7511660 e 380 3618010 e pagina facebook dell’evento Bastardo Sound B-Eat.

Olio Vù : un tocco estivo in cucina

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Con l’arrivo dell’estate aumenta il desiderio di un piatto veloce da preparare, leggero ma allo stesso tempo saporito. ricettaDalla Basilicata arriva una ricetta gustosa, con la quale tenersi in forma pur non rinunciando al gusto: si tratta di Cruscalà, una ricetta che si è classificata tra i finalisti della Jam Cup 2016, dove l’olio era protagonista assoluto. La giovane chef Gloria Limongi ha creato per l’occasione una fantastica millefoglie di pane con baccalà mantecato, crema di patate allo zafferano, peperoni cruschi di Senise, accompagnata da Olio Vù, un olio dal sapore lievemente fruttato, dal profumo delicato e che al palato ha un impatto morbido e vellutato. Bottiglie Olio VùOlio Vù, che rappresenta il primo e unico olio DOP della Basilicata, è particolarmente adatto per essere affiancato a verdure, cotte o crude, e a piatti a base di pesce grazie anche alle sue caratteristiche organolettiche, contraddistinte da bassa acidità e note sensoriali mediamente intense, che non creano squilibri gustativi. OLIO Vù Gourmet confezioneCon Olio Vù si possono, perciò, creare degli ottimi piatti estivi, che conferiscono, grazie al suo tocco, un senso di freschezza e leggerezza.

www.oliovu.com

Vigneto Veneto 2016: aspettando il sole

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coneglianoAnche 900 mm di pioggia nella pedemontana e poco sole. Quadro in evoluzione. A Conegliano-TV, il primo focus del “Trittico Vitivinicolo 2016” di Regione e Veneto Agricoltura-Europe Direct, con Università, CREA, ARPAV: analisi e indicazioni operative per gli operatori di settore. Vendemmia ritardata rispetto al 2015. La preoccupazione peronospora e giallumi.

Solo nei primi 15 giorni del mese di giugno la media delle precipitazione ha raggiunto i 107 mm, con punte di 150 mm in pianura e 200 sulle Prealpi. Le piogge cadute da inizio anno fino a metà giugno nel Veneto variano dai 450-500 mm della pianura meridionale ai 900 mm della pedemontana, fino a superare i 1300 mm in varie località delle Prealpi.
pioggiaPochissimi i giorni di sole che, sommati alle temperature nettamente al di sotto della media stagionale, si traducono per gli agricoltori in serie preoccupazioni. In particolare per i viticoltori i cui vigneti, in questa fase dello sviluppo dei grappoli, necessiterebbero invece di giornate soleggiate e alte temperature.
E’ stato questo il punto di partenza del Focus svoltosi  al CIRVE di Conegliano-TV in occasione dell’ormai tradizionale primo appuntamento del Trittico Vitivinicolo, il servizio offerto da Veneto Agricoltura-Europe Direct, con Regione, Università di Padova e CREA-VIT, agli operatori del settore sulle dinamiche del vigneto e del mercato. Il Trittico, alla sua decima edizione, con i suoi tre incontri tiene monitorato il vigneto regionale, dalle prime fasi vegetative e dello sviluppo del frutto (incontro di giugno), all’avvio della raccolta dell’uva (agosto), fino al bilancio consuntivo della vendemmia (appuntamento di novembre).
Per la situazione 2016, con dati alla mano forniti dall’ARPAV, si scopre che l’anomalia meteo è sì importante ma non più di quanto si possa pensare. Nell’area di Conegliano, ad esempio, nel 2013 e 2014 le precipitazioni erano state ancor più abbondanti. Da qui alla vendemmia, che comunque risulterà ritardata, il vigneto troverà sicuramente la maniera per assestarsi. Intanto, è vero, le bizzarrie climatiche continuano, rallentando la maturazione dei grappoli.
bollicineSull’attuale stato fitosanitario del vigneto, il pool dei tecnici del Trittico annunciano un quadro con presenza di giallumi sulle foglie dovuta agli sbalzi termici e ad una forte pressione di peronospora che stanno creando agli operatori anche delle difficoltà per trovare le finestre utili per pianificare gli interventi coi fitofarmaci, mediamente, fino ad ora, 6/7.
Anche se a breve dovessero arrivare, come tutti auspichiamo, calde giornate di sole, l’ammanco produttivo a causa della peronospora non è più recuperabile. Di conseguenza ci si attende una produzione leggermente al di sotto della scorsa annata. Ovviamente con l’arrivo del caldo la situazione in vigneto migliorerebbe notevolmente; se malauguratamente dovesse invece perdurare una situazione meteo di instabilità dovremmo attenderci dei problemi seri, specie proprio per gli attacchi di peronospora.
I tecnici del “Trittico” hanno sottolineato, infine, che la vendemmia dovrebbe iniziare tra il 25-30 agosto per il Pinot Grigio, a partire, come al solito, dalla parte occidentale della Regione; a seguire tutte le altre varietà.

Tutela delle DOP e IG Italiane sul WEB. Rinnovato l’accordo. Centinaia i casi di violazione.

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La firma del Protocollo tra MIPAAF, ICQRF, AICIG, FEDERDOC ED e-BayE’ di ieri pomeriggio la notizia del rinnovo della firma del protocollo biennale d’intesa con l’obiettivo di rafforzare la promozione, la valorizzazione, l’informazione e tutela delle produzioni nel settore delle Denominazioni e Indicazioni Geografiche sull’e-market e-Bay, attraverso il programma di verifica dei diritti di proprietà (Verified Rights Owner – VeRO), tutelando i consumatori che utilizzano la piattaforma che conta circa 800 milioni di inserzioni nel mondo.

La firma dell’accordo biennale, sottoscritto per la prima volta il 23 marzo 2015 durante il Vinitaly di Verona, è stata rinnovata e sottoscritta al Palazzo dell’Agricoltura da Maurizio Martina Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, da Andrea Moretti, responsabile affari legali di e-Bay, da Giuseppe Liberatore, Presidente di AICIG (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche), da Riccardo Ricci Curbastro, Presidente di Federdoc (Confederazione nazionale dei consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani e da Stefano Vaccari, Capo Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF).

maurizio-martinaIl Ministro Maurizio Martina ha affermato che la battaglia contro l’italian sounding non si ferma per tutelare le nostre eccellenze agroalimentari, i produttori onesti e i consumatori e la realizzazione di una sezione dedicata al cibo sulla piattaforma italiana di e-Bay dimostra la crescente attenzione per il settore. Ha altresì messo in evidenza che il MIPAAF è l’unica istituzione ad avere accordi con i maggiori player del web per rimuovere i falsi prodotti di denominazioni d’origine dagli scaffali virtuali.

Il commercio elettronico – hanno commentato il Presidente di AICIG Giuseppe Liberatore e il Presidente di Federdoc Riccardo Ricci Curbastro – è’ una realtà in continua crescita, caratterizzato dall’estrema rapidità nella formulazione degli ordini e nella consegna dei prodotti. È poi una pratica commerciale con una dimensione globale. Questo lascia prefigurare la necessità di intervenire con immediatezza per le attività di tutela dei prodotti DOP ed IGP. La collaborazione fra il fornitore del servizio e-Bay, l’autorità nazionale di riferimento Mipaaf e le associazioni dei Consorzi dei prodotti DOP ed IGP, permette di intervenire prontamente ed in sinergia per assicurare la tutela dei consumatori e favorire la commercializzazione dei prodotti”.

ebayCon il protocollo, la società e-Bay ha rinnovato l’impegno assunto di rimuovere gli annunci di vendita posti a violazione dei prodotti e dei vini DOP e IGP individuati tramite “VeRo”, il programma appositamente sviluppato che consente la verifica dei diritti di proprietà intellettuale. A seguito di tali rilievi e rimozioni dalla piattaforma on-line, l’Ispettorato Centrale della Repressione Frodi (ICQRF) attiva le procedure di protezione ex officio dei prodotti IG operative su tutto il territorio dell’Unione Europea per garantire il blocco della commercializzazione dei prodotti rilevati.

Un importante strumento per la lotta alla contraffazione on-line che in questi primi due anni ha consentito di intervenire con efficacia e ottenere importanti risultati, infatti dalla piattaforma commerciale di e-Bay sono state rimosse 368inserzioni irregolari che evocavano o usurpavano denominazioni italiane protette sia nel nostro Paese che all’estero, come ad esempio i finti Prosecco e Aceto Balsamico di Modena in Germania; i wine kit Valpolicella, Barolo e Brunello di Montalcino, il Parmesan e il falso Asiago negli Stati Uniti; i finti salumi di Calabria, mozzarella di bufala campana, Olio dolce di Rossano Dop e Pecorino siciliano in Italia.