Godiva Restaurant ( Isola delle Femmine – Pa – ): illude senza sorprendere.

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dehorE’ davvero difficile recensire un locale come il Godiva perché si rischia di far torto a gente di ottima volontà evidenziando cosa non va, o di esaltare il nulla per dare una pacca di incoraggiamento sulla spalla alla stessa gente di ottima volontà. Una recensione obiettiva, però, può fungere da sprone e può fornire un input importante.

L’ambiente è più che carino e molto curato: quel genere sofisticato trendy che è di moda e che comunque crea un’atmosfera rilassata. Giocato su toni scuri, il decor del Godiva è accattivante, specie se si è seduti ad uno dei tavoli che guardano su una caletta abbastanza romantica. Una buona distribuzione di piante verdi e di faretti rendono suggestivo il luogo, il cui dehor è allestito su una pedana in legno sotto ad un gioco di vele bianche che si inseguono. Assai gradevole e mai invasiva la musica in sottofondo. Del locale mi ha colpita il servizio: personale di sala in uniforme impeccabile e molto professionale sia nel modo di rivolgersi al cliente sia nella gestualità che accompagna il servizio.
Ma le note positive purtroppo sono quasi finite.
salmoneLa mia cena inizia con un antipasto classico: rollatine di salmone e bufala su letto di songino e pomodorini. Il tocco originale, rinfrescante e sgrassante, è costituito da uno spicchio di lime all’interno della rollatina. Salmone di buona qualità, un po’ meno la bufala. bufalaIl mio commensale ha scelto ancora una bufala, ma tiepida ed avvolta nello speck: un veloce passaggio in forno per ammorbidire ed intiepidire il tutto. Anche questo piatto arriva sullo stesso letto di songino e pomodorino. Anche in questo caso il bocconcino di bufala non è dei migliori.
spaghettiIl mio primo piatto sono spaghetti secchi con gambero rosso, pomodorino e scaglie di mandorla: dopo un’attesa decisamente troppo estesa – circa 35 minuti – arriva uno spaghetto alla chitarra fresco, con gambero rosso, pomodorino e scaglie di mandorla. Al di la del fatto che non era il piatto che avevo ordinato, il suo gusto era fin troppo dolciastro e totalmente insipido. La porzione, troppo abbondante, risultava anche piuttosto asciutta. spadaIl piatto è tornato in cucina, sostituito da due fettine di spada alla griglia per mia scelta, servite con un turbantino di verdure accanto, piuttosto carino. Discreto il pesce anche se totalmente insipido. Una preparazione “casalinga” essenziale: forse troppo spartana dato il tono del locale.
angusIl mio commensale ordina angus argentino e chiede una cottura media: arriva una bella fetta, ma secca e asciutta andata oltre la cottura richiesta: quella fetta di angus era infatti ben cotta piuttosto che media. Ma, dettaglio non di poco conto, non viene portato l’olio che – specie per alcuni piatti – non necessita di essere richiesto. Un’altra pietanza abbastanza blanda che viene aggiustata di sale senza tuttavia soddisfare: infatti ben più di mezza rimane nel piatto. Buone invece le abbondanti verdure grigliate e le patate in accompagnamento. Il tutto però non asseconda nessun senso estetico. La presentazione dei piatti è sciatta e, purtroppo, ricorda i self service all’ora del pranzo: un vero peccato perchè il posto, anche per la ua posizione, merita qualche attenzione in più.
cheeseIl dolce è invece il premio ad una serata piena di aspettative che si è però rivelata deludente: una cheese cake davvero notevole ai frutti di bosco, opera del vicino Maxim bar dello stesso gestore, ed un dolce il cui nome è semplicemente Lamponi: un multistrato con cioccolato bianco e crema di lamponi. lamponiMolto buoni entrambi sia pure con consistenze diverse. La cheese cake è notevolmente superiore.
Il conto è un po’ un rebus: arriva infatti praticamente uno scontrino generico. L’unica voce è “ristorante” senza alcuna discrimina dei singoli prezzi dei singoli piatti né tantomeno del servizio, se incluso o meno. Posso dunque solo presumere che gli spaghetti non siano stati calcolati. Ad ogni modo, un totale di 60.00 euro per ciò che abbiamo consumato con poca soddisfazione risulta leggermente elevato anche in rapporto alla qualità. Per i più giovani va ricordato che il locale è anche pizzeria.
In definitiva, un localino chic con ottimo potenziale e buon personale che dovrebbe meditare qualche innovazione in cucina ed osare di più anche curando la presentazione dei piatti e l’abbinamento dei gusti che, al momento, risultano davvero casalinghi e scontati. Non particolarmente raccomandato se si hanno aspettative elevate.

Alessandra Verzera

 

Scheda:
Coperti : > 80
Range : Medio
Ranking (*) :
Location : 3

Cibo : 3

Carta Vini : NA

Presentazione : 1

Servizio : 3

Mise en place : 3

Atmosfera : 3

Allestimenti : 3

 

(*) Legenda.
Ranking :
1 = pessimo
2 = scadente
3 = sufficiente
4 = ottimo
5 = eccellente.

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