Ferdinando Buffini: quando il pane diventa impresa.

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Il fornaio Fernando Buffini dell'Antico Forno Panci protagonista alla Circoscrizione Centro della seconda serata dedicata all'arte della panificazioneSi è svolto ieri al Centro Civico di Via Milano il secondo appuntamento con l’arte della panificazione e la Bozza Pratese: è stata la volta della Circoscrizione Centro, presieduta dall’avvocato Massimo Taiti, ospitare il seminario dal titolo “L’arte della panificazione. Condividere una passione”, organizzato e promosso dall’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Prato in collaborazione con le cinque circoscrizioni cittadine e rivolto alla cittadinanza.

Sembra inarrestabile la tendenza che spinge sempre più consumatori a fare la spesa presso ipermercati e grandi magazzini che facendo leva principalmente sui prezzi raggiungono numeri di clienti da capogiro. Neanche le attese nei parcheggi e le file chilometriche davanti alle casse riescono a scoraggiare le fiumane di persone che nei fine settimana prendono di assalto i centri commerciali. Il piccolo negozio di quartiere, il forno, sembra però resistere a tali attacchi; non soltanto per una differenziazione e unicità del prodotto, ma anche per il ruolo che svolge per la propria comunità, continuando a rappresentare un luogo di incontro e di socialità.

pane2Sentirsi chiamare per nome e ricevere ogni mattina il solito sorriso sono valori che assumono un’importanza fondamentale in un tempo di crisi non solo economica ma anche relazionale. Momenti di ritrovo che nascosti dietro a gesta quotidiane e apparentemente banali portano ad una riscoperta della propria identità riconosciuta dall’altro e ad un senso di appartenenza che viene vissuto in poche altre occasioni che questa vita frenetica ci offre. Secondo una ricerca di Confcommercio e FIDA il 30% dei consumatori fa la spesa dal piccolo negoziante di quartiere, ed è la soddisfazione data dal mantenimento delle “promesse di base” la motivazione di scelta relativa al processo di acquisto; per prima la qualità dei prodotti freschi (93%), poi l’accessibilità (42% ) e la presenza di prodotti locali 36%.

Ce ne parla Fernando Buffini, imprenditore tessile, titolare di tre forni in città.

pane3La sua storia di imprenditore nasce nel settore tessile. Come mai ha deciso di diversificare la sua attività investendo nel settore della panificazione?

Mi ha sempre attratto il pane, primo alimento, l’essenza della vita. Quella del forno è stata una grande opportunità che mi si è presentata due anni fa. Adesso seguo i negozi di Via Pistoiese a Montemurlo e a Grignano. Quando ho iniziato c’erano 8 persone a lavorare nei forni, oggi diamo lavoro a 13 dipendenti, e la passione per questo lavoro viene premiata dai nostri clienti, basti pensare che l’anno scorso abbiamo consumato circa 141 mila chili di farina. La strategia della nostra famiglia è provare a fare sempre qualcosa in più. Il tessile ha una sua storia, ma abbiamo deciso di muoverci su più direzioni e dare modo di lavorare a chi ha voglia, soprattutto giovani. Abbiamo infatti quattro apprendisti.

panciQuali sono le esigenze che ci spingono ancora a frequentare il negoziante di fiducia per la piccola spesa quotidiana?

Noi puntiamo molto sull’accoglienza e la cordialità, l’ospitalità infatti è fondamentale a creare quel rapporto di fiducia e fidelizzazione che vogliamo con i nostri clienti. La cordialità è la caratteristica che deve avere la persona al banco oltre a fornire prodotti di qualità.

Crede che tali negozi del dettaglio specializzato continueranno a rappresentare anche in futuro un punto di riferimento per il consumatore?

Rimarranno fondamentali per la piccola spesa quotidiana. il forno è e deve rimanere luogo di incontro per l’intero quartiere. Questo è il vero valore aggiunto che ci permettere di distinguerci ed essere unici rispetto alla grande distribuzione. L’importante è non fermarsi avere fiducia nel futuro e investire in segmenti diversi, Prato è un vulcano di idee, ha risorse, anche nel nostro forno non ci siamo fermati solo alla bozza pratese studiando l’evoluzione della bozza dal nome ‘brutto buono’, un pane tutto da scoprire.

 

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