Cucina d’autore a “Identità golose”

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Al via a Milano dal 5 al 7 febbraio la manifestazione culinaria. Il congresso Internazionale di enogastronomia si arricchisce di contenuti, raddoppia gli spazi espositivi e propone un’occasione imperdibile per gli appassionati: la prima edizione del “Milano Food&Wine Festival” (P.Pi.)

Per l’occasione apre al pubblico il primo e più grande temporary restaurant del mondo voluto da Paolo Marchi ed Helmut Köcher sotto la regia di Enrico Cerea chef del ristorante Da Vittorio di Brusaporto (Bergamo), tre stelle Michelin. Chef, artigiani e pasticceri ma anche produttori e “consumatori” del mondo della cucina di qualità con uno sguardo curioso verso il futuro si daranno appuntamento al Milano Convention Centre di via Gattamelata tra sale tematiche, sale degustazioni e spazi espositivi per le aziende. Vasto e attrezzato a dovere il backstage con le cucine dedicate alla preparazione dei piatti (da sole occupano un’area di 400 mq) che per la prima volta saranno “a vista”, per avvicinare il visitatore e coinvolgerlo nell’esperienza del gusto a 360 gradi. Tema del 2012 “Oltre il mercato”, con un confronto tra le realtà di eccellenza come stimolo per guardare sempre oltre. E in una dimensione, ovviamente, ormai indiscutibilmente internazionale, difendendo però le singole identità. Tutto ruoterà attorno alle materie prime in nome di un concetto semplice e sommo, il “lusso della semplicità” che caratterizza oggigiorno il meglio della cucina e della pasticceria. Un ritorno al passato in un certo senso, dove il talento si accosta al prodotto senza snaturarlo. Non per stupire, ma per conquistare. Ingredienti nazionali e no ma proposti con rispetto, senza improbabili interpretazioni. E tutto il mondo si è ormai da tempo incamminato su questa via, fatta di coscienza, qualità e semplicità appunto. «La grande cucina e la migliore pasticceria – sottolinea Paolo Marchi, fondatore e curatore di Identità Golose – non devono più limitarsi a ordinare ottime materie prime, questo lo dobbiamo dare per scontato, ma devono andare direttamente alla fonte, alla produzione, cercare il massimo e su quello intervenire per cogliere l’essenza di un prodotto e dargli nuova forma. “Identità Golose” porterà alla ribalta i protagonisti di una cucina concreta e sincera, che predilige sapori diretti e con essi le sfumature che le capacità di un cuoco possono aggiungere». Ci sarà spazio però non solo per  cuochi affermati, ma anche per le promesse di domani, con la partecipazione di giovani promettenti artisti della cucina. In sette edizioni – questa è l’ottava – si sono alternati sul palco oltre 250 cuochi e pasticceri da più di 20 paesi del mondo, sono fiorite iniziative collaterali come “Identità London” e “Identità New York”, “Identità di Libertà” a San Marino e la tappa in Cina in occasione dell’Expo di Shanghai. Un giorno prima, il 4 febbraio, riflettori puntati invece su “Milano Food&Wine Festival” con il primo spazio degustazione creato da Paolo Marchi e Helmuth Köcher (patron del “Merano WineFestival”) per presentare al grande pubblico il meglio della cucina d’autore e della produzione vinicola nazionale con laboratorio creativo e sorsi delle migliori etichette “tra eccellenza e innovazione”, le parole d’ordine dell’evento.

Paola Piovesana

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