Certosa di Pavia, torna il Farmers’ Market con le tipicità pavesi

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Quando l’agricoltura, l’enogastronomia, l’arte e il turismo si uniscono per promuovere un territorio e i prodotti tipici per non dimenticare la storia, le tradizioni. Insomma, fare cultura ma a chilometri zero (M.P. A.)

 

 

Sono 24 le date, da gennaio a novembre, per proporre il ritorno del Farmers’Market della Certosa di Pavia (a soli 8 chilometri dal capoluogo davanti ad un monastero cistercense che per la sua bellezza e le sue caratteristiche storico-artistiche è definito una delle meraviglie dell’arte mondiale). Il Farmers’ Market è dunque un’opportunità per conoscere, degustare, acquistare quelle tipicità enogastronomiche della provincia di Pavia che delineano il profilo culturale, tradizionale, enogastronomico delle tre zone in cui è ripartita la provincia “a grappolo d’uva”, come la definì Gioàn Brera che qui era di casa: Pavese, Lomellina, Oltrepò formano insieme un “atlante del gusto a filiera corta” che diventa protagonista al Farmers’ Market di Certosa.

Qualcuno potrebbe definirlo un semplice “mercatino” ma l’errore sarebbe evidente: è fin troppo chiaro che è proprio da questo “mercatino” (che tanto piccolo non è!) che deve ripartire la riconquista del “mercato del gusto” agganciato a quello del turismo. Riscoprire il senso di un contatto diretto fra produttore e acquirente, rivalutare il prodotto locale come espressione di una cultura e di una esperienza di vita e di tradizioni, riscoprire il senso profondo di un rapporto umano consolidato che porta alla fiducia reciproca, una sorta di alleanza fra produttore e consumatore nel rispetto delle “regole” di una sana agricoltura, di una sana alimentazione, di una sana economia. Tutto ciò emerge da questi mercatini e dal Farmers’ Market di Certosa dove l’aria del negozio sotto casa ispira fiducia ai turisti, ai foodies e agli enogastronauti. E con i prodotti del territorio anche qualche “ospitata” di prodotti di eccellenza del Monferrato e del Piacentino.

La stagione 2012 si aprirà ufficialmente il 19 febbraio ma con alcune anticipazioni il 22, 29 gennaio e il 5 febbraio. Ci saranno i produttori del Salame di Varzi, dei vini dell’Oltrepò Pavese, dei formaggi tipici, del riso, del miele, del salame d’oca di Mortara, dei funghi. Non mancheranno i prodotti quale pasta fresca, cioccolato, vini, succhi di frutta e salse del Monferrato e la birra artigianale. La new entry quest’anno sarà un laboratorio artigianale di pasticceria di Piacenza con torte e biscotti ma soprattutto le “pesche dolci”: due biscotti imbevuti di liquore alchermes o liquore al limone e farciti con crema al cioccolato o al limone. E dopo la bontà per il palato, la bellezza per gli occhi con una visita alla Certosa che ogni anno richiama decine di migliaia di visitatori da ogni parte del mondo, eretta dai Visconti nel 1396 in scioglimento di un voto della moglie e ultimata nel 1452, e la chiesa nel 1473.

Miriam Paola Agili

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