Sabato 5 marzo nei saloni della Villa patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Dalle ore 18,30 aperitivo con piatti ispirati alla regina di Francia
e presentazione del volume “Caterina la Magnifica” di Celi e Santangelo
che racconta la nobildonna: sovrana illuminata o spietata macchinatrice?
Un’occasione preziosa per scoprire gli aspetti meno noti della donna che a Firenze ereditò la fortuna dei Medici e divenne regina di Francia, lasciando la sua impronta su molti aspetti della nostra vita quotidiana: nella cucina, nella moda, nell’arte e nella cultura. Basti pensare che secondo gli studiosi c’è lo zampino di Caterina de’ Medici nell’invenzione e nella diffusione di gelati, forchette, e persino mutande e la moderna profumeria. La figura affascinante di questa protagonista del Rinascimento italiano ed europeo è al centro della serata che la Tenuta di Artimino (Carmignano, Prato) ha organizzato per sabato 5 marzo nella Villa medicea “La Ferdinanda”, patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO, in seno alle celebrazioni volute dall’associazione “Le Donne del Vino” toscane all’avvicinarsi della festa della donna. Per la prima volta, infatti, in Toscana si celebrerà un grande evento diffuso che coinvolgerà 20 cantine con appuntamenti a tema interpretati al femminile.
L’appuntamento inizierà alle ore 18,30 nel Salone delle Botti e comprenderà sia l’aspetto gastronomico che quello culturale. Verranno serviti piatti di origine rinascimentale ispirati a Caterina de’ Medici, dallo “Stiracchio” alla “Carabaccia” fino alla “Acqua ghiacciata”, mentre in degustazione ci saranno i vini della tenuta, Chianti Docg e Carmignano Docg. Spazio poi all’approfondimento culturale, dal momento che nel corso della serata verrà presentato il volume Caterina la Magnifica (ed. UTET) scritto dalla giornalista Lia Celi e dallo storico Andrea Santangeli, che interverranno alla serata e racconteranno chi era davvero Caterina attraverso aneddoti, ricostruzioni e curiosità. Di lei si sa che vestiva sempre di nero, adorava i gioielli, i carciofi ed era golosa degli antenati dei nostri macarons. Alcuni storici l’hanno accusata di corruzione, stregoneria, avvelenamento e strage, altri biografi invece hanno posto l’accento sulle sue raffinatezze e il suo ruolo di sovrana illuminata e progressista. Celi e Santangeli si sono messi sulle sue tracce e hanno ricostruito le peripezie di Caterina nel contesto di un secolo straordinario e terribile, il Cinquecento. E con questa biografia, tanto dotta quanto divertente, la consegneranno al giudizio dei partecipanti all’evento di Artimino.
Ingresso apericena: 20 euro pp
Per info e prenotazioni:
villa@artimino.com
055.8751426