Sono 27 i nuovi ristoranti a ricevere una stella, specie in Toscana e Campania. Si aggiungono due nuovi ristoranti a due stelle: ‘Il Piccolo Principe’ di Viareggio (Lucca) guidato dallo chef Giuseppe Mancino, e la ‘Taverna Estia’ di Francesco e Armando Sposito a Brusciano (Napoli).
Nessuna nuova terza stella concessa quest’anno. : “Non possiamo fabbricare le stelle – dice Michael Ellis, direttore internazionale delle Guide – ma l’Italia resta una delle destinazioni gastronomiche più dinamiche al mondo”. Ellis ha parlato durante la conferenza stampa di presentazione della Guida 2015, giunta alla sessantesima edizione. Milano detiene il primato con i suoi otto tristellati ed anche con alcune novità.
Si difende bene anche la Sicilia, con tre nuove stelle nel firmamento dell’alta cucina: Tony Lo Coco con “I Pupi” , Bagheria. Poi “Il Cappero“, di Crescenzo Scotti a Vulcano, “Il bavaglino” di Giuseppe Costa a Terrasini. Confermata inoltre la stella per Bye Bye Blues a Palermo.
Con i suoi 332 ristoranti stellati, l’Italia si conferma secondo paese al mondo per quantità di riconoscimenti Michelin, mentre nella classifica di donne stellate in cucina l’Italia è al primo posto (47 stellate su 110 nel mondo). Notevole il balzo in avanti della Sicilia che si afferma sempre di più nel panorama nazionale dell’alta cucina, grazie al genio ed all’inventiva di Chef di indiscussa bravura e capacità che mantengono prioritario l’impegno per la conservazione e il rilancio della cucina regionale tradizionale: e e questi sono i risultati, allora c’è da sperare in un rilancio dell’economia isolana che passi anche attraverso le capaci mani di questi Chef. L’enogastronomia, specialmente ad alti livelli, costituisce di sicuro un volano importante per la ripresa economica del settore.