
Lo yuba viene chiamato anche “pelle di tofu” ed è un cibo derivato dalla soia, legume che negli ultimi anni ha preso piede anche in Italia con la diffusione della cultura vegetariana e vegana.
Durante la bollitura, il latte di soia coagula in superficie formando una sottile membrana ricca di proteine. Questa pellicola viene raccolta e lasciata essiccare in fogli giallognoli che vanno reidratati in acqua prima dell’uso. Diversamente, può essere anche acquistato fresco e viene utilizzato per creare degli involtini oppure delle crespelle da inserire nelle zuppe.
Essendo un derivato del tofu, il sapore dello yuba è quasi inesistente ma riesce a prendere forza dagli ingredienti con i quali lo si accompagna creando un’ottima armonia di gusto.
Un altro piatto consumato in questa meravigliosa cittadina si chiama gyūdon ed è composto da carne di manzo, cipollotto fresco o cipolla bianca, lasciati bollire in una salsa leggermente dolce e aromatizzata con il dashi che è un brodo leggero di pesce, la salsa di soia e il mirin, una sorta di sakè da cucina. Il composto creato viene poi versato in una ciotola contenente riso caldo e mangiato rigorosamente con le bacchette. Questa pietanza può essere anche accompagnata da uovo crudo, carne di maiale e zenzero sottaceto.
Il gyūdon è un piatto molto popolare in Giappone caratterizzato dalla velocità di esecuzione e il basso costo. Prodotto nelle sue infinite varianti, costituisce un piatto unico, completo e nutrizionalmente equilibrato. Il prezzo si aggira intorno ai 700¥, circa 5euro e quindi accessibile a chiunque.
CURIOSITA’: in qualsiasi locale tu voglia entrare, l’acqua sarà sempre compresa nel servizio. Potrai trovarla in caraffe refrigerate e direttamente sul tavolo oppure dopo aver preso posto, il cameriere si avvicinerà per riempirti il bicchiere.
Assolutamente vietato lasciare mance. Questa usanza tipica occidentale è vista come un gesto di disonore. La gentilezza e la cortesia impeccabili che vengono profuse all’interno delle molteplici attività ristorative, non necessitano di riconoscimenti economici essendo insite nello spirito dell’accoglienza giapponese.
Roberta Evangelista