Enorme successo per il talk organizzato nell’ambito dello Sherbeth Festival 2020 in collaborazione con la Regione Siciliana, che ha visto la partecipazione del gelatiere, nonché produttore e maestro cioccolatiere Giuseppe Rizza, insieme ai colleghi Ruben Pili (Sardegna), Osvaldo Palermo (Lombardia) e Vitulio Bondi (Toscana). L’incontro è stato moderato dalla giornalista enogastronomica Francesca Ciancio.A far eco a Rizza anche il fiorentino Vitulio che ha sottolineato come il cioccolato di Modica IGP ha finalmente il giusto riconoscimento sia da parte dei consumatori, che ne riconoscono l’unicità e valore, e proprio per tali caratteristiche non può e deve essere paragonato ad altro cioccolato.A tal riguardo Pili e Palermo hanno affermato l’importanza di educare i consumatori sin da bambini, cosa che nelle loro attività, in Sardegna per il primo e Lombardia per il secondo, avviene, infatti si organizzano educational per i piccoli ospiti, così da far conoscere preparazione e ingredienti, ha ribadito Palermo.
Pienamente d’accordo anche Pili che ha sottolineato come sia sbagliato scegliere un cioccolato, a prescindere da quale tipologia, solo per la sua percentuale, perché sarebbe come il paradosso di scegliere un vino soltanto per la gradazione alcolica.Infatti, come ha sottolineato Rizza, il consumatore deve fare attenzione alla “lavorazione, tipologia, materie prime e la loro origine, che oggi, grazie anche al bollino interattivo IGP, posto sul packaging di ogni barretta di cioccolato di Modica IGP, favorisce la tracciabilità, il percorso e l’identificazione sicura e certa“.Il consumatore, per comprendere se un prodotto ha realmente qualità e sicurezza, deve leggere le etichette, e cercare se vi sono ulteriori certificazioni alimentari che garantiscono ciò, come le IFS e BRC. Queste quattro figure con un percorso professionale differente e geograficamente lontane, sono l’esempio di come sia ricchezza ridurre le distanze e sposare la cultura e l’unicità anche di territori differenti dal proprio.