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CamBIOvita Expo, il nuovo vademecum del sano vivere.

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Ad ETNAFIERE, dal 13 al 15 maggio, arriva il salone mediterraneo su alimentazione, salute, ambiente, turismo e tempo libero in chiave green.

EtnaFiereCi sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle ed essere felici. Perché dovremmo cambiare vita? Cosa intendiamo per cambiamento? E’ su queste basi che nasce CamBIOvita Expo! Scopriamo come, l’evento firmato Etnafiere, può darci soluzioni e risposte per mangiare meglio, curarsi meglio, abitare meglio, viaggiare meglio, vivere meglio e consapevolmente. Tutto questo è ‪CamBIOvita Expo, dal 13 al 15 maggio ad Etnafiere, Centro fieristico Etnapolis,  il salone più grande del Sud Italia del ‪sano vivere. Per riscoprire il piacere di prendersi cura di sé stessi, per vivere una vita piena, sana, informata, fatta di scelte consapevoli, con uno sguardo a ciò che di buono ci giunge dalle antiche tradizioni del passato ma protesi verso un futuro che sta prendendo sempre più una direzione “green”. Spesso ci si lascia fagocitare dallo stress di questa società, ci si “imbruttisce” in tutti in sensi non pensando al bene dell’ambiente nel quale viviamo né ai bisogni più urgenti della nostra sfera psicofisica. “Io cambio vita, e tu?” Non a caso è lo slogan di CamBIOVita, organizzata dalla Expo di Barbara Mirabella, in collaborazione con CDO Sicilia Orientale e con la fattiva partecipazione dell’Associazione provinciale Cuochi Etnei.

Al CamBIOvita Expo dichiara Barbara Mirabella di Expo si presenterà tutto ciò che il mercato ha oggi da offrire a proposito di prodotti deliziosi, logo-EXPO-150x150innovativi e fonte di ispirazione, scambiando opinioni e visioni sul biologico del futuro. I visitatori troveranno il bio di oggi agli stand e, del bio del domani, invece, si discuterà soprattutto nell’ambito dei meeting e forum organizzati dai produttori e dalle Associazioni di Categoria”.

“Noi siamo convinti che il network sia una risposta concreta per le imprese – sostiene Cristina Scuderi, direttore di Cdo. ACamBIOvitaExpo, ad Etnafiere si potranno conoscere nuove realtà, aggiornarsi su temi quali la sana alimentazione, la bioedilizia e la sostenibilità energetica, godere di una platea trasversale di comparti merceologici con i quali stringere relazioni di business”.

 

Una panoramica delle tendenze attuali ma anche luogo di ispirazione per capire i nuovi significati, percorsi e dimensioni del vivere green. Connessioni e possibilità di business, incontri tra operatori del settore con investitori e buyers. Un’opportunità per stimolare il consumatore finale sul senso delle scelte consapevoli.

 

L’Alimentazione, la Salute, l’Ambiente, il Turismo e il tempo libero, saranno queste le tematiche sulle quali sarà costruita la “tre giorni” di grandi eventi, concorsi, corsi, rassegne, ospiti specializzati, degustazioni, workshop mirati ad incontri B2B fra aziende espositrici e buyer, operatori del comparto e il pubblico.

Si punterà sulla centralità della persona, nella sua ricerca di un benessere che è essenzialmente equilibrio tra ritmi della vita moderna e i tempi della natura. :decisioni e riflessioni sul rapporto uomo/ambiente dove la bioarchitettura, altro caposaldo di CamBIOVita Expo, diventa una delle chiavi per un futuro migliore. Presente anche l’area dedicata al Turismo e al Tempo libero il cui scopo è la scoperta del territorio e la valorizzazione dello stesso, viaggiando in modo eco-compatibile alla ricerca di uno stabile equilibrio tra cultura, sport, salute ed ambiente.

Ci sarà anche un’Area Bio -Vegan e intolleranze alimentari, Area Green “Baby & Family” e anche i punti di ristoro saranno strettamente vegetariani, vegani, tipici, biologici.

 

Finalmente in Sicilia arriva CamBIOVita Expo, una full immersion nel mondo del naturale dove informarsi, abitare, mangiare, viaggiare, vivere, curarsi meglio per “cambiare vita” davvero

Alimenta2Talent2015: il Termine per le adesioni è il 29 febbraio 2016

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Ultima settimana per accedere alla 3° edizione del programma Alimenta2Talent 2015

Alimenta2Talent, il programma co-finanziato dal Comune di Milano e Sviluppato da PTP-Science Park, cerca progetti d’impresa innovativi nel settore agroalimentare, della Bioeconomia e delle Scienze della vita.

Numerose sono già le iscrizioni, provenienti da tutto il territorio nazionale e dall’Europa.

Dopo la deadline del 29 febbraio 2016, la Commissione di valutazione, partecipata da Unicredit, Barilla, Microsoft, da IAG (Italian Angel for Growth) e altre importanti attori del settore, valuterà i progetti  sottomessi che parteciperanno al percorso di accelerazione di Business “Alimenta Accelerating Program”: 6 mesi intensi di sviluppo del business con il team di Alimenta, i suoi advisor e i suoi mentor.

In palio voucher per un valore complessivo di 30.000,00 e  un contributo in kind, da parte del PTP per 80.000,00  a ciascun progetto d’impresa supportato.

5 progetti d’impresa saranno selezionati, ma uno solo sarà il Champion di Alimenta: su questo progetto d’impresa  PTP-Science Park valuterà una proposta di investimento.

www. Alimenta2talent.eu

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Per adesioni: telefonare al Parco Teconologico di Lodi: 0371 4662200

Aceto Balsamico di Modena IGP e Asiago DOP : Degustazione ad alta velocità con Frecciarossa

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Dal 22 al 26 febbraio, Aceto Balsamico di Modena IGP e Asiago DOP propongono un’inedita degustazione ad alta velocità con Trenitalia, nelle carrozze ristorante della tratta Roma-Milano.

 

Nella settimana dal 22 al 26 febbraio, presso la carrozza ristorante dei treni 9520  Roma – Milano in partenza dalla capitale alle 10 con arrivo a Milano alle 12.55 e AV9643 delle ore 16 da Milano con arrivo a Roma alle 18.55, Aceto Balsamico di Modena IGP e Asiago DOP, prodotti di eccellenza dell’agroalimentare Made in Italy, offriranno ai viaggiatori un’intensa e unica esperienza di degustazione. Accompagnati dal sommelier Massimo Scicolone della Fondazione Italiana Sommelier, si viaggerà nel racconto sull’origine di questi prodotti apprendendo come percepire e riconoscere al meglio le loro caratteristiche organolettiche per arrivare a scoprire i migliori abbinamenti delle due specialità. Alla fine del percorso di degustazione, saranno distribuite brochure informative contenenti una scheda tecnica di ciascun prodotto.

 

Con questa esperienza, Aceto Balsamico di Modena IGP e Asiago DOP propongono una degustazione dove olfatto e gusto si esaltano nella scoperta dell’abbinamento di Aceto Balsamico di Modena IGP, proposto nella versione “invecchiata” 60 giorni e in quella invecchiata 3 anni, con le due tipologie di Asiago DOP: Asiago Fresco, prodotto da latte intero, maturato almeno 20 giorni e Asiago Stagionato, prodotto da latte parzialmente scremato, con maturazione superiore ai 10 mesi.

 

Per partecipare alla degustazione è necessario comunicare l’adesione all’operatore Itinere, che passando lungo le carrozze del treno, raccoglierà le prenotazioni fino a totale copertura dei posti.

Gli oli vincitori in degustazione a Sol&Agrifood dal 10 al 13 aprile 2016

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soldoro-logo-nordA Sol d’oro Emisfero Nord Italia batte Spagna 11 a 4 e tre aziende vincono  su tutti. 

Nell’anno del record di campioni (348 contro i 250 del 2015) da nove Paesi (Italia, Spagna, Grecia, Slovenia, Croazia, Portogallo, Turchia, Libano e Cile), l’Italia si conferma leader indiscusso per la qualità espressa dai propri oli extravergine di oliva. Spagna forte negli oli biologici.

Una lotta all’ultimo olio, quella che si è svolta a Sol d’Oro Emisfero Nord, con finali al fotofinish e uno spareggio nella categoria fruttato leggero. Tra tutti spiccano tre aziende, due italiane e una spagnola, che in diverse categorie hanno vinto complessivamente quattro Sol d’Oro, uno d’Argento e uno di Bronzo. La proclamazione dei vincitori del concorso internazionale con cui Veronafiere premia i migliori oli extravergine di oliva del mondo, si è svolta oggi pomeriggio a Verona.

«Con 348 campioni in gara, cento in più della precedente edizione, quest’anno il compito dei giudici è stato particolarmente impegnativo, considerato anche l’innalzamento del livello qualitativo medio – commenta Claudio Valente, vicepresidente vicario di Veronafiere –. È la prova di come i produttori di tutto il mondo considerino Sol d’Oro il più importante momento di confronto e un efficace strumento internazionale di valorizzazione commerciale».

SolD'oro_2016Due i vincitori del Sol d’Oro ex aequo nella categoria fruttato leggero: l’azienda Olio Di Dievole di Vagliari in provincia di Siena (Toscana) e la spagnola Explotacion Jame di Villagordo – Jaen. Sol di Bronzo a Villa Santo Stefano di Lucca (Toscana).

Nella categoria fruttato medio, la più numerosa, podio tutto italiano, con Sol d’Oro all’Azienda Agricola Cosmo Di Russo di Gaeta in provincia di Latina (Lazio) e gara molto combattuta per il secondo e terzo posto che si è conclusa con l’assegnazione del Sol d’Argento all’olio dell’Azienda Laura De Parri di Canino in provincia di Viterbo (Lazio) e del Sol di Bronzo all’Azienda Agricola Tommaso Masciantonio di Casoli in provincia di Chieti (Abruzzo).

Italia ancora in evidenza nella categoria fruttato intenso, la meno numerosa, con il Sol d’Oro assegnato all’Azienda Ortoplant di Giovinazzo in provincia di Bari (Puglia), Sol d’Argento alla Fattoria Ambrosio di Castelnuovo Cilento in provincia di Salerno (Campania) e Sol di Bronzo all’Azienda Vincenzo Marvulli di Matera (Basilicata).

Rivincita della Spagna nella categoria biologico, con vincitore del Sol d’Oro per distacco all’azienda Castillo de Canena di Canena (Spagna). Sol d’Argento al Frantoio Pruneti di San Polo in Chianti in provincia di Firenze (Toscana) e di nuovo Spagna per il Sol di Bronzo, assegnato a Finca La Torre di Malaga.

Nella categoria monovarietali, anche questa molto numerosa e molto combattuta per l’alto livello qualitativo di tutti i campioni sottoposti a giudizio, il Sol d’Oro è stato assegnato all’Azienda Ortoplant di Giovinazzo in provincia di Bari (Puglia), Sol d’Argento all’Azienda Cosmo Di Russo di Gaeta in provincia di Latina (Lazio) e infine Sol di Bronzo alla spagnola Castillo de Canena di Canena.Sol-d'oro-2016-2

In evidenza in questa competizione l’Azienda Ortoplant, vincitrice del Sol d’Oro nelle categorie fruttato intenso e monovarietale, l’Azienda Cosmo Di Russo che ha conquistato un Sol d’Oro nella categoria fruttato medio e un Sol di Bronzo nei monovarietali e la spagnola Castillo de Canena con un Sol d’Oro nella categoria biologico e un Sol di Bronzo nei monovarietali.

Molto impegnativo il lavoro della giuria internazionale (su www.solagrifood.com/it/area- espositori/concorso-sol-doro/view/giuria/ i nomi e i curriculum dei panelist provenienti da Argentina, Portogallo, Slovenia, Usa, Grecia e Italia) coordinata dal capo panelist Marino Giorgetti, sia per la qualità dei campioni in concorso che per il loro numero record, 348 da nove Paesi (Italia, Spagna, Grecia, Slovenia, Croazia, Portogallo, Turchia, Libano e Cile) contro 250 del 2015.

Come attestato di qualità riconosciuto a livello internazionale, le bottiglie delle partite degli oli vincitori potranno fregiarsi del premio ricevuto (Sol d’Oro, Sol d’Argento, Sol di Bronzo).
Agli oli premiati, Sol&Agrifood, la Rassegna dell’agroalimentare di qualità in programma dal 10 al 13 aprile 2016 (www.solagrifood.com) dedica ormai da anni una serie di iniziative: dalla Guida “Le stelle del Sol d’Oro” da distribuire ai buyer internazionali e ai delegati di Veronafiere nel mondo, alle degustazioni guidate, all’Oil Bar. Novità di quest’anno l’utilizzo degli oli insigniti di gran menzione durante le finali della Jam Cup; il 1° Trofeo Junior Assistant Master si svolgerà proprio a Sol&Agrifood e vedrà protagonisti i giovani iscritti alla Federazione Italiana Cuochi nell’anno 2016.

Elenco dei vincitori Sol d’Oro Emisfero Nord – edizione 2016

Categoria oli fruttato leggero:

Sol d’Oro (ex aequo) a Explotacion Jame s.l., di Villargordo – Spagna
Sol d’Oro (ex aequo) a Olio Di Dievole s.r.l., di Castellina in Chianti (Siena) – Toscana Sol di Bronzo alla Società Agricola Villa Santo Stefano, di Lucca – Toscana

Categoria oli fruttato medio:

Sol d’Oro all’Azienda Agricola Cosmo Di Russo, di Gaeta (Latina) – Lazio
Sol d’Argento all’Azienda Agricola Laura De Parri, di Canino (Viterbo) – Lazio
Sol di Bronzo all’Azienda Agricola Tommaso Masciantonio, di Casoli (Chieti) – Abruzzo

Categoria oli fruttato intenso:

Sol d’Oro all’Azienda Agricola Ortoplant, di Giovinazzo (Bari) – Puglia
Sol d’Argento alla Fattoria Ambrosio, di Castelnuovo Cilento (Salerno) – Campania Sol di Bronzo all’Azienda Agricola Vincenzo Marvulli, di Matera – Basilicata

Categoria oli biologici:

Sol d’Oro a Castillo de Canena, di Canena – Spagna
Sol d’Argento a Frantoio Pruneti s.r.l., di San Polo in Chianti (Firenze) – Toscana Sol di Bronzo a Finca La Torre s.l.u., di Bobadilla (Malaga) – Spagna

Categoria oli monovarietali:

Sol d’Oro a Azienda Agricola Ortoplant, di Giovinazzo (Bari) – Puglia
Sol d’Argento all’Azienda Agricola Cosmo Di Russo, di Gaeta (Latina) – Lazio Sol di Bronzo Castillo de Canena, di Canena – Spagna

L’elenco completo delle Gran Menzioni su www.solagrifood.com

Torna in libreria Buono, pulito e giusto

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Il libro di Carlo Petrini che ha reinventato la gastronomia del XXI secolo

Carlo-PetriniA dieci anni dalla prima versione e nel trentesimo compleanno di Slow Food in Italia

A dieci anni dalla prima versione e nel trentesimo compleanno di Slow Food in Italia Carlo Petrini torna in libreria con una riedizione del libro che ha segnato la storia dell’associazione, pubblicato da Slow Food Editore e Giunti Editore. Buono, pulito e giusto ha smesso presto di essere un riferimento bibliografico per diventare un vero e proprio slogan che ha guidato l’evoluzione dell’associazione della Chiocciola e non solo. Tre parole che hanno influenzato il nostro modo di approcciarci al cibo come elemento trasversale, che hanno segnato il passo e su cui si è costruito un linguaggio comune, che ha posto le basi a una vera istanza di cambiamento.

 

Con lo sguardo maturo di chi si volta indietro e osserva ciò che è stato raggiunto, Petrini affronta i temi da sempre al cuore dell’attività di Slow Food: dal ruolo della biodiversità alla riscoperta degli orti, dai nuovi sistemi di vendita diretta alla rinascita delle botteghe. E poi la crescita della rete di Terra Madre, l’affermazione dell’Università di Scienze Gastronomiche e la consapevolezza dell’importanza della dimensione locale, l’unica in cui gli individui possono davvero avere un ruolo e contribuire a tutelare il nostro patrimonio.

 

«Sono stati anni di correzioni a un sistema economico e produttivo che nei sessant’anni precedenti aveva provato a spazzare via forme e funzioni di cui invece abbiamo sentito la straziante mancanza: l’autoproduzione, il mercato, il confronto con gli altri, lo studio. […] Se uno dei nostri bisnonni potesse tornare a trovarci e ci chiedesse quali sono le novità dei giorni nostri, a sentire questo elenco (facciamo l’orto, i contadini vendono al mercato…) rimarrebbe un po’ interdetto e direbbe: siete tornati indietro. E invece no. Stiamo andando avanti, ma decidendo dove vogliamo andare sulla base dei nostri reali bisogni, e non lasciandoci guidare solo dalle esigenze di un sistema economico orientato al profitto e completamente disinteressato alla qualità della vita delle persone».

 

Cinque i capitoli che guidano i lettori tra i temi trattati, in cui si alternano teorie gastronomiche, visioni politiche per il futuro e ricordi personali, con interessanti spunti di riflessione su temi di spiccata attualità come immigrazione, sprechi alimentari e cibo e salute, approfonditi negli inserti “oggi, pensandoci…”. Il libro termina con una postfazione di estrema attualità che volge uno sguardo complessivo ai dieci anni appena trascorsi e uno, ancora più importante, al prossimo futuro. Buono, pulito e giusto deve essere il nostro cibo, accessibile a tutti: una filosofia, una scienza e un modo di essere, che indichi la strada da seguire, tutti insieme.

 

Titolo: Buono, pulito e giusto

Autore: Carlo Petrini

Prezzo: 14,50

Pagine: 352

Editore: Slow Food Editore/Giunti Editore

torna in libreria con una riedizione del libro che ha segnato la storia dell’associazione, pubblicato da Slow Food Editore e Giunti Editore. Buono, pulito e giusto ha smesso presto di essere un riferimento bibliografico per diventare un vero e proprio slogan che ha guidato l’evoluzione dell’associazione della Chiocciola e non solo. Tre parole che hanno influenzato il nostro modo di approcciarci al cibo come elemento trasversale, che hanno segnato il passo e su cui si è costruito un linguaggio comune, che ha posto le basi a una vera istanza di cambiamento.

 

Con lo sguardo maturo di chi si volta indietro e osserva ciò che è stato raggiunto, Petrini affronta i temi da sempre al cuore dell’attività di Slow Food: dal ruolo della biodiversità alla riscoperta degli orti, dai nuovi sistemi di vendita diretta alla rinascita delle botteghe. E poi la crescita della rete di Terra Madre, l’affermazione dell’Università di Scienze Gastronomiche e la consapevolezza dell’importanza della dimensione locale, l’unica in cui gli individui possono davvero avere un ruolo e contribuire a tutelare il nostro patrimonio.carlopetrini450

 

«Sono stati anni di correzioni a un sistema economico e produttivo che nei sessant’anni precedenti aveva provato a spazzare via forme e funzioni di cui invece abbiamo sentito la straziante mancanza: l’autoproduzione, il mercato, il confronto con gli altri, lo studio. […] Se uno dei nostri bisnonni potesse tornare a trovarci e ci chiedesse quali sono le novità dei giorni nostri, a sentire questo elenco (facciamo l’orto, i contadini vendono al mercato…) rimarrebbe un po’ interdetto e direbbe: siete tornati indietro. E invece no. Stiamo andando avanti, ma decidendo dove vogliamo andare sulla base dei nostri reali bisogni, e non lasciandoci guidare solo dalle esigenze di un sistema economico orientato al profitto e completamente disinteressato alla qualità della vita delle persone».

 

Cinque i capitoli che guidano i lettori tra i temi trattati, in cui si alternano teorie gastronomiche, visioni politiche per il futuro e ricordi personali, con interessanti spunti di riflessione su temi di spiccata attualità come immigrazione, sprechi alimentari e cibo e salute, approfonditi negli inserti “oggi, pensandoci…”. Il libro termina con una postfazione di estrema attualità che volge uno sguardo complessivo ai dieci anni appena trascorsi e uno, ancora più importante, al prossimo futuro. Buono, pulito e giusto deve essere il nostro cibo, accessibile a tutti: una filosofia, una scienza e un modo di essere, che indichi la strada da seguire, tutti insieme.

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Titolo: Buono, pulito e giusto

Autore: Carlo Petrini

Prezzo: 14,50

Pagine: 352

Editore: Slow Food Editore/Giunti Editore

Golositalia & Aliment : a Montichiari dal 27 febbraio al 1 marzo.

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Golositalia-pubblicoGolositalia & Aliment: l’Universo Food a portata di mano. 

Torna a Montichiari (Brescia) la quinta edizione di Golositalia, dal 27 febbraio al 1 marzo. Presenti 620 espositori.In programma tre concorsi di cucina

Appuntamento al centro Fiera del Garda di Montichiari (Brescia) dal 27 febbraio al 1 marzo 2016 con Golositalia & Aliment, VMR_3489-3872x2581la grande fiera dedicata al food e alle attrezzature professionali. La quinta edizione si annuncia già da record: 5 padiglioni, 6 aree tematiche (food, wine, beer, bio-vegan-gluten free, professional technology & restaurant e franchising), un calendario di 120 eventi, 620 espositori e 72.000 visitatori previsti. Numeri che attestano il successo di Golositalia, una start up ormai consolidata se si pensa che nella prima edizione gli espositori erano un centinaio. “Questa è la dimostrazione – spiega Mauro Grandi, ideatore e direttore di Golositalia – che gli eventi fieristici ancora oggi funzionano quando sanno aggiornarsi e rinnovare la propria proposta”. Il particolare format di Golositalia & Aliment infatti, unico tra gli eventi dedicati al cibo in Italia, riesce a coniugare l’interesse degli operatori di settore con quello del grande pubblico.
professionisti della ristorazione e della distribuzione organizzata possono trovare tutte le ultime tendenze del settore e le ultime novità tra le attrezzature professionali. Il pubblico degli appassionatitrova a Golositalia una panoramica completa delle produzioni tipiche regionali e delle eccellenze gastronomiche italiane e internazionali, con la possibilità di acquistarle direttamente.
Un ricco programma di seminari, corsi, degustazioni e dimostrazioni offre ai visitatori sia occasioni di crescita e aggiornamento professionale sia opportunità di sperimentare nuovi sapori e nuove tecniche in cucina.
Ph.Fenaroli__LO_7113Si va dai corsi di pasticceria salutistica alle tecniche per ridurre sale e zucchero in cucina. Si parlerà di marketing e ottimizzazione delle risorse e di packaging e di fotografia del cibo, ma anche di alimentazione consapevole e benessere, così come di food art e pittura su porcellana.
Da quest’anno Golositalia si avvale del titolo di Fiera Internazionale, grazie al riconoscimento dato dalla Regione Lombardia e alla presenza di espositori da vari paesi esteri. Si potranno degustare e acquistare, ad esempio, prodotti della pasticceria senza glutine siriana, le Ostriche del Mar Cantabrico, Patanegra e Jamon Iberico, e le birre dell’unico birrificio artigianale di Malta. Tra gli espositori esteri anche la Camera di Commercio di Budapest, che proporrà un’originale degustazione di vini e prodotti tipici dello street food ungherese.
Tra le novità dell’edizione 2016 anche un’area franchising rivolta a chi intende aprire una nuova attività abbattendo il rischio d’impresa grazie all’appoggio di un franchisor.
Tre i concorsi che si svolgeranno durante Golositalia & Aliment 2016. Il Trismoka Challenge, tappa ufficiale del Campionato Italiano Baristi Caffetteria, che porta baristi professionisti e studenti in una competizione sportiva per migliorare le proprie capacità. Quindi si svolgerà la seconda edizione del concorso Il più Goloso, dedicato ai non professionisti: dovranno preparare un dolce che sarà esaminato dal maestro pasticcere Iginio Massari. Infine la prima edizione del concorso La stella della cucina senza glutine, indetto dall’Associazione Cuochi Milano e provincia in collaborazione con Associazione Cuochi Bresciani in memoria dello chef  Piergiovanni Vivenzi, dove i concorrenti dovranno preparare un piatto con pasta fresca ripiena senza glutine e senza lattosio.
Golositalia & Aliment è aperta da sabato 27 febbraio a martedì 1 marzo dalle 9 alle 19. Sabato 27, domenica 28 e lunedì 29 febbraio i padiglioni 6-7-8 sono aperti fino alle 22 con tante proposte per cenare in fiera. Si spazia dalla pizza gourmet al ristorante tipico altoatesino a numerose proposte di street food.
Il biglietto di ingresso è di € 7; ridotto scuole € 5; gratuito per disabili, bambini fino ai 10 anni e per gli operatori che si registrano sul sito. Entrata gratuita ai musei di Montichiari esibendo il biglietto d’ingresso a Golositalia.
Info in breve | GOLOSITALIA & Aliment 2016
Data: dal 27 febbraio al 1 marzo 2016
Orari di apertura: PAD. 1 e 5 sab/dom/lun/mart dalle 9 alle 19
PAD.6, 7 e 8 sab/dom/lun 9-22, mart 9-19
Luogo: Centro Fiera del Garda, Via Brescia, 129 – Montichiari (BS)
Ingresso: € 7. Ingresso gratuito per disabili e bambini fino ai 10 anni. Ridotto scuole € 5
Parcheggio: auto € 3, pullman € 10
Cani: in fiera sono ammessi cani di piccola taglia (fino ad 8 kg) purchè tenuti in braccio o in adeguato trasportino. I cani di taglia media (fino a 25 kg) sono ammessi purchè provvisti di guinzaglio e museruola. Non sono ammessi in fiera cani di taglia grande e gigante (oltre i 25 Kg).
Info: www.golositalia.it

Emanuele Garosi, un giovane chef dalla Lombardia alla Sicilia

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Emanuele Garosi, è un giovane chef che ha lasciato la Lombardia per trasferirsi alle pendici dell’Etna, nello storico comune medievale di Randazzo.

” Ho iniziato la scuola a fine gennaio e seguito le lezioni per cinque mesi studiando tutte le discipline riguardanti il mestiere, dalle teorie di cottura agli aspetti nutrizionali dove ho imparato come rendere un piatto bilanciato – racconta a Scelte di Gusto – e poi molto che ho approfondito rispetto a ciò che avevo studiato all’alberghiero e tante esperienze sensoriali in percorsi degustativi di prodotti come olio, aceto, formaggio. Conclusi i cinque mesi di lezioni teoriche è arrivato poi il momento di fare esperienza diretta da cui sviluppare una tesi”.

 

Dove ha iniziato a lavorare in Sicilia?

” Dalla fine di luglio, appena arrivato, sono stato affidato allo Chef Pietro D’Agostino nello stellato ristorante “la Capinera” a Taormina. Ristorante La CapineraInizialmente mi ha occupato in compiti basilari come pulire gli scampi o impiattare i dolci, dopo qualche settimana, quando ha potuto constatare quali fossero le mie capacità ho ricoperto compiti via via più importanti ed alla fine di settembre mi ha afffidato la direzione della brigata, con mia grande soddisfazione.”

 

Quindi si è instaurato un buon rapporto tra voi?

” Sicuramente sì, l’ho seguito ben volentieri dentro e fuori la cucina del ristorante, assistendo ai suoi corsi di cucina e collaborando nelle manifestazioni cui ha partecipato. Mi ha coinvolto nella raccolta delle olive e l’ho trovata un’esperienza bellissima”.

 

Non era mai stato in Sicilia prima, cosa l’ha colpita del panorama gastronomico?

” Il cibo di strada innanzitutto (e mi stupisce che un ragazzo così giovane italianizzi!), tanto per i nomi a mio avviso impronunciabili (uno per tutti mi cita lo sfincione), quanto per la varietà, l’abbondanza e la diversificazione dello stesso prodotto. L’arancino ad esempio, l’ho visto e mangiato a cono, rotondo, ovale, quadrato ed in moltissimi gusti. Un’altra curiosità che mi ha colpito riguarda il cannolo ed il fatto che in base al modo di chiudere la cialda si può identificare se alla palermitana o alla catanese, ma anche in relazione a cosa viene aggiunto alla farcia di ricotta” .

 

Ci sono tante varianti gastronomiche, ha avuto modo di scoprirle?

” Un piatto che mi è piaciuto moltissimo è il polpo alla messinese, ma anche qui è stata una scoperta continua di infinite varianti! Ogni ristorante aveva la sua ricetta: c’è chi mette il cappero, chi le olive, e ancora la mandorla o la nocciola, insomma non ho trovato due versioni uguali!”

 

Ma lei quale ha preferito?

” Nonostante fossero tutte buone, e non per sembrare di parte, io adoro quello dello Chef D’Agostino Pietro d'agostinoil quale ha un modo di concepire l’arte culinaria che trova riscontro nelle mie idee. Parte sempre dalla tradizione per creare piatti gourmet, li rivisita e li esalta rispettando le origini.

La sua ricetta ne prevede l’agginta di cipollina in agrodolce e pomodorini confit .”

 

Lei che è celiaco cercherà nel suo percorso formativo e lavorativo di coniugare le esigenze della cucina gourmet a quelle di questa intolleranza?

” Sì ma per il momento voglio soffermarmi sullo studio della cucina tradizionale, quando avrò acquisito le conoscenze sicuramente mi ingegnerò per trasformare la cucina tradizionale gourmet in piatti senza glutine. Serve uno studio lungo e complesso per realizzare un piatto dove non è presente la maglia glutinica, ma è una sfida che affronterò “.

 

C’è un ristorante in Italia in cui, una volta finita l’esperienza, le piacerebbe andare a lavorare ?

A gennaio risalirò su e consegnerò la tesina per completare la scuola, ma il mio desiderio è di tornare qui a ” La Capinera”, dove mi è stato proposto di collaborare ed io ne sono felicissimo. Qui sono stato benissimo, ho imparato tanto ed ho potuto vivere in un luogo meraviglioso che neanche immaginavo, dove il paesaggio cambia completamente nel giro di pochi chilometri e l’estate è lunghissima, ho fatto i bagni al mare fino tutto ottobre! Con grande invidia dei miei colleghi di scuola i quali sostengono che io sia stato mandato in vacanza e non in stage!”

Federica Genovese

Le eccellenze tipiche del calatino dalla catena Elite a Eataly ai mercati globali

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Carciofi freschi di Ramacca, Arancia Rossa di Sicilia ma anche pane di grani antichi, formaggi, oli e vini per tracciare le tipicità enogastronomiche di un territorio.

La vetrina dei prodotti dell’agroalimentare dell’area calatina vince la sua scommessa, segno che puntare sulla valorizzazione delle eccellenze del territorio a garanzia dell’unicità delle sue produzioni suscita grande interesse.

 

Si diffonde sempre più la propensione a privilegiare prodotti e servizi la cui offerta è resa possibile nel rispetto di valori sociali e ambientali al punto che anche la grande distribuzione guarda con attenzione al “ consumatore responsabile”.

 

Dopo le esperienze di promozione presso la catena di distribuzione Elite Selex, Eataly Roma e Milano i prodotti di eccellenza dei 15 Comuni dell’area della Sicilia orientale hanno una piattaforma informatica: “Valore Sicilia” è l’interfaccia comunicativa di promo-commercializzazione delle produzioni agroalimentari a garanzia dei consumatori con un sistema di dati e di informazioni consentono di acquisire le informazioni di diversi prodotti locali e trasferirli attraverso un sistema innovativo in etichetta, rendendo accessibili le informazioni al consumatore anche attraverso dispositivi mobili.

 

Sono molte le aziende impegnate nell’iniziativa di promozione dei prodotti agroalimentari del Calatino fra le più rappresentative la Cooperativa Violetto Ramacchese, l’O.P. Rossa di Sicilia, Judeka con i vini, Ortoledda con i trasformati Calatino-1 e molte altre ancora.

 

E’ il Presidente Giuseppe Cupane a presentare questo bilancio positivo di valorizzazione dell’offerta dei prodotti siciliani, introducendo nuovi protocolli di qualità, garanzia di tracciabilità, passaporto del gusto, azioni coordinate di commercializzazione integrate capaci di attivare sinergie ed inter-relazioni tra diverse tipologie di azione, funzionali al rafforzamento del tessuto agroalimentare locale.

 

Il Calatino scommette su ciò che lo rende unico in cultura, qualità, tecnologia, specificità del territorio, ma anche in veri e propri racconti del gusto e percorsi sensoriali che mettono in luce il legame inscindibile tra peculiarità del territorio di provenienza, patrimonio storico-artistico, tradizioni locali e specialità alimentari.

 

Su iniziativa del GAL Kalat Est, in sinergia con l’Agenzia per il Mediterraneo l’auspicio è che si possano replicare le esperienze di successo iniziate con le attività promozionali iniziate in vista di Expo Milano 2015 nonchè nei quattro punti vendita della prestigiosa catena di supermercati Elite – Gruppo Selex, culminate a Eataly Roma e Milano. Calatino-2

 

L’idea è quella di favorire e legare le produzioni tradizionali di qualità al territorio attraverso iniziative di valorizzazione, promo-commercializzazione, comunicazione e sviluppo di filiera corta, presso catene distributive a carattere regionale delle produzioni agroalimentari organizzando degustazioni tecniche e show cooking, attività di incoming e cene di gala presso prestigiosi hotel internazionali. Calatino-3

 

E’ in tale direzione che arrivano segnali positivi dal mercato globale, in particolare dalla Cina, con l’impegno chiaro di creare un ponte che dalla Sicilia d’Oriente porti le imprese direttamente ai mercati dell’Europa e della Cina.

Una concreta occasione di sviluppo che vedrà la città della Repubblica cinese di Tianjn, con i suoi 14 milioni di abitanti, cooperare con i Gal per agevolare la commercializzazione dei prodotti d’eccellenza.

 

Calatino-4La missione guidata dall’Agenzia per il Mediterraneo con il progetto “Ta Italy, Italian District Food” aprirà spazi concreti di commercializzazione: “Concrete possibilità di mercato per le straordinarie produzioni italiane –sottolinea Michele Germanà- nel corso degli incontri istituzionali con la Municipalità di Tianjin, le autorità doganali e gli esponenti della Camera di Commercio sono state presentate le moderne infrastrutture civili e logistiche della Regione, le procedure doganali della «Free Trade Zone» e la location «Ta Italy», primo polo d’eccellenza dedicato ai prodotti alimentari italiani, operativo nei primi mesi del 2016″.

Concetta Di Lunardo

I Musei del Cibo anticipano la primavera

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Il 1° marzo riapre la stagione di visite, eventi e laboratori del circuito
della provincia di Parma

 

Con la consueta riapertura del 1° marzo, il circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma dà il via ad una stagione 2016 colma di eventi, degustazioni e laboratori didattici. Un anticipo di primavera per coloro che desiderano approfittare del clima mite per organizzare le prime gite fuori porta e fare tappa nei templi della buona tavola di Parma, da poco insignita del titolo di “Città creativa della gastronomia UNESCO”.
UnknownI Musei dedicati a Parmigiano Reggiano, Pomodoro, Pasta, Vino, Salame e Prosciutto sono ormai i protagonisti indiscussi degli itinerari culturali e golosi del territorio parmense, tra rocche, castelli, pievi e teatri. Non solo sedi di notevole valore storico-architettonico, ma luoghi che testimoniano il legame indissolubile tra i prodotti e gli edifici che ne ospitano i musei e l’identità locale.

 

Il primo appuntamento di rilievo dopo la riapertura è per sabato 5 marzo alle 15,30 con l’inaugurazione della nuova Sala degustazione annessa al Museo del Vino di Sala Baganza. Per l’occasione l’ingresso al museo sarà libero e verrà offerto a tutti un brindisi beneaugurale. A seguire, alle ore 16,00, bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni potranno partecipare a “Tra anfore, tini e bottiglie”, un evento curato dalla Pro Loco Sala Baganza. Guidati da Babette, figlia del Re di Francia, di casa alla Corte ducale di Parma, i partecipanti saranno coinvolti in una Caccia al Tesoro negli affascinanti ambienti del Museo alla scoperta dell’uva e delle stagioni della vigna. La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria presso IAT Parma, tel. 0521 218889, aperto tutti i giorni 9,00-19,00.

 

Domenica 6 marzo farà invece tappa al Museo della Pasta – nello scenario della Corte di Giarola (Collecchio)l’evento itinerante “Al Museo con Gusto!”, che rientra nel progetto del Comune di Parma “Crescere in Armonia, Educare al Benessere” con la collaborazione dei Musei del Cibo.

Papà e bimbo ai Musei del Cibo

 

Dalle 15,30 alle 17,30,
una visita guidata appositamente pensata per i piccoli dai 6 ai 12 anni, li accompagnerà attraverso l’allestimento museale, cercando di far emergere tutte le curiosità e le domande di ciascuno. Seguirà un laboratorio interattivo sul Gusto, dove con rigore scientifico, ma anche con modalità divertenti e coinvolgenti, i partecipanti saranno accompagnati alla scoperta di come funziona questo senso così fondamentale quando si parla di alimentazione. L’evento è a cura di Roberta Mazzoni, Didattica Musei del Cibo. La partecipazione è gratuita per tutti i bambini/ragazzi e per un max di due accompagnatori adulti a testa. La prenotazione è obbligatoria presso IAT Parma, tel. 0521 218889, aperto tutti i giorni 9,00-19,00.

Verona Fiere SOL D’ORO Emisfero Nord parte con il record di presenze

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Gli oli extravergine di oliva di Italia e Spagna, i più importanti Paesi produttori, sfidati quest’anno da Grecia, Slovenia, Croazia, Portogallo, Turchia, Libano. Presente anche un’azienda cilena, già vincitrice a Sol d’Oro Emisfero Sud nell’ottobre scorso. Il premio di Veronafiere è diventato, per gli oli vincitori, un attestato della loro eccellenza, riconosciuto dagli operatori nel mondo. A Sol&Agrifood (10-13 aprile 2016), degustazioni e iniziative per promuovere le “Stelle del Sol d’Oro”.

Con il record di 345 campioni sottoposti a giudizio, 100 in più dello scorso anno per un incremento del 38%, si sono aperti ieri a Veronafiere i lavori di Sol d’Oro, il più importante premio internazionale dedicato agli oli extravergine di oliva di qualità. Nove i Paesi di provenienza, anche questi in crescita: oltre a Italia, la più rappresentata vista la sua posizione di leader nella produzione oleicola di qualità, e Spagna, primo produttore al mondo in quantità, sono quest’anno presenti campioni provenienti da Slovenia, Croazia, Grecia, Turchia, Libano e Portogallo. Iscritto anche un olio cileno, già vincitore di Sol d’Oro Emisfero Sud, svoltosi in Sudafrica nell’ottobre 2015, deciso a sfidare anche ‘l’altra parte del mondo’.Unknown-1

Questi numeri fanno presagire un elevato livello qualitativo dei campioni, dopo la difficile campagna dello scorso anno registrata in Italia e negli altri Paesi del Mediterraneo. “Un aumento così rilevante – afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – testimonia anche il valore che gli stessi produttori assegnano al concorso, considerato un importante momento di confronto e un efficace strumento di valorizzazione commerciale delle proprie eccellenze produttive. Il bollino di Sol d’Oro rilasciato alle partite degli oli vincitori, infatti, è ormai diventato esso stesso un attestato di qualità riconosciuto da buyer e operatori di tutto il mondo, mentre le iniziative realizzate durante Sol&Agrifood offrono grande visibilità e contatti b2b”.

Cinque le categorie in gara: fruttato leggero, fruttato medio, fruttato intenso, monovarietale e biologico; tre i premi per ogni categoria: Sol d’oro; Sol d’argento e Sol di bronzo. Ai primi 20 campioni di olio extravergine di oliva che abbiano ottenuto dalla commissione di assaggio una valutazione superiore o uguale a 70/90 verrà rilasciato un diploma di Gran Menzione.

Tredici i panelist internazionali al lavoro, coordinati da Marino Giorgetti, capo panel di tutte le edizioni di Sol d’Oro in Italia e nel mondo, per assicurare sempre la stessa selettività e uniformità di giudizio.

UnknownAgli oli premiati, Sol&Agrifood, la Rassegna dell’agroalimentare di qualità in programma dal 10 al 13 aprile 2016 (www.solagrifood.com) dedica ormai da anni una serie di iniziative: dalla Guida “Le stelle del Sol d’Oro” da distribuire ai buyer internazionali e ai delegati di Veronafiere nel mondo, alle degustazioni guidate, all’Oil Bar. Novità di quest’anno l’utilizzo degli oli insigniti di gran menzione durante le finali della Jam Cup; il 1° Trofeo Junior Assistant Master si svolgerà proprio a Sol&Agrifood e vedrà protagonisti i giovani iscritti alla Federazione Italiana Cuochi nell’anno 2016.