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Gavi La Denominazione artistica

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Arte, vino, archeologia, economia, turismo nella terra del Grande Bianco Piemontese. 

Dal 27-29 maggio 2016 il programma è ricchissimo

gavi-2Con Valore Forte Gavi for Arts il Consorzio Tutela del Gavi conferma la strategia della Cultura come modello di valorizzazione del territorio, associa l’Arte contemporanea alla propria terra, premia gli esempi di “Buona Italia” e redige il primo rapporto italiano ‘Food, Wine&Arts’. 

Tre giorni da venerdì 27 a domenica 29 maggio nelle colline incantate del Gavi per scoprire la “Denominazione Artistica” del Grande Bianco Piemontese attraverso un evento diffuso in più luoghi significativi del territorio per parlare di arte, vino, e turismo.

 

L’imponente Forte diventa il palcoscenico della Buona Italia, il Premio Gavi che quest’anno sarà assegnato alla” Filiera della Bellezza” ovvero i migliori progetti che in ambito nazionale associano il mondo del Vino e del Cibo alle Arti e alla Cultura (20 i candidati finali); l’antica fortezza apre le porte a una mostra inedita sulla percezione e la fruizione della Terra con le sculture e le installazioni di artisti; il sito archeologico di Libarna propone conversazioni sulle origini del Vino e un curiosissimo mercato di cibo di strada con ricette dell’antica Roma.gavi-1

 

VALORE FORTE, Gavi for arts, è mostre, convegni e degustazioni dedicati a una nuova offerta culturale che risponde alle esigenze del turista – assecondandone desideri e passioni – che vuole investire il proprio tempo libero per conoscere luoghi e culture, vivendo esperienze allo stesso tempo aggreganti, autentiche e formative.

Maurizio Montobbio, Presidente del Consorzio Tutela del Gavi ha spiegato l’originale “Denominazione Artistica” del Gavi DOCG. “Una denominazione di vino non è solo controllata e garantita da punto di vista produttivo ma difende una propria bellezza che si interseca con i beni culturali, l’arte contemporanea, l’archeologia, il terroir e le storie del territorio. L’esempio che propone oggi il Consorzio è una rete di soggetti istituzionali impegnati nella qualificazione del patrimonio agroalimentare e culturale per offrire ai turisti e ai wine lovers nuove chiavi di lettura, di interpretazione e di fruizione dello straordinario patrimonio storico, culturale, archeologico naturale ed enogastronomico di un territorio”.

tasting-gavi-san-cristoforo(1)Il Consorzio tutela del Gavi ha deciso di ampliare la visione del proprio territorio: con il Laboratorio Gavi nel 2014 ha individuato le 7 Regole per la Buona Italia, e con il Premio Gavi LA BUONA ITALIA, alla sua seconda edizione, si mette al servizio della ‘Filiera della Bellezza’ per premiare quest’anno i migliori progetti che in Italia associano il mondo del Vino e del Cibo alle Arti e alla Cultura.

20 progetti che saranno presentati e tra cui sarà eletto il Vincitore del Premio Gavi la Buona Italia.

IL PRIMO RAPPORTO NAZIONALE WINE&FOOD&ARTS

Le interconnessioni tra le Arti, la Cultura e il settore Agroalimentare nazionale sono al centro dell’indagine inedita promossa dal Consorzio tutela del Gavi attraverso il Laboratorio Gavi e in collaborazione con il CeSTIT, Centro Studi per il Turismo dell’Università di Bergamo: è il primo rapporto italiano ‘Wine&Food&Arts’. che sarà presentato il 27 maggio al Forte di Gavi, in occasione del workshop di premiazione del Premio Gavi LA BUONA ITALIA

PROGRAMMA DI VALORE FORTE – Gavi for Arts*gavi-3

 

Venerdì 27

Premio Gavi La Buona Italia

Sarà assegnato alla” Filiera della Bellezza” i migliori progetti che in Italia associano il mondo del Vino e del Cibo alle Arti e alla Cultura.

 

Presentazione del Rapporto Wine & Food & Arts

Le interconnessioni tra le Arti, la Cultura e il settore Agroalimentare nazionale sono al centro di questa indagine inedita promossa dal Consorzio tutela del Gavi attraverso il Laboratorio Gavi e in collaborazione con il CeSTIT, Centro Studi per il Turismo dell’Università di Bergamo

 

Inaugurazione della mostra In Principio è la terra

Esposizione delle opere di giovani artisti che parlano di terra e di rapporto fra natura, uomo e terra.

 

valore-forte-INVITOxstampaSabato 28

Archeologia del vino” – Convegno (Forte di Gavi) con Attilio Scienza

Vigne e vini nell’archeologia dell’Italia settentrionale

 

Street Food a Libarna: alle origini del cibo di strada un percorso di degustazioni di prodotti del territorio i cui ingredienti affondano le proprie origini nell’antichità.

 

 

DOMENICA 29 MAGGIO –

Castello di San Cristoforo

Dalle ore 10.30 – ad invito

Presentazione della vendemmia 2015

Dalle ore 15.00

Forte di Gavi

Alla Corte del Gavi: degustazione di Gavi Docg e delle DOP piemontesi con acquisto del Bicchiere

 

*può subire ancora modifiche: per informazioni www.consorziogavi.com www.gavi972.it

Carlo Petrini a Terra Madre Salone del Gusto 2016: ” Il cibo di qualità diritto per tutti”

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terra-madre-2016«Terra Madre Salone del Gusto sarà una grande occasione per far passare un concetto di cui dobbiamo essere ben coscienti: la qualità del cibo è un diritto di tutti»: il presidente di Slow Food Carlo Petrini, presentando a Milano la prossima edizione della manifestazione organizzata da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, a Torino dal 22 al 26 settembre, si sofferma sul messaggio politico di una kermesse che sperimenta un formato inedito, dispiegandosi in vari luoghi della città di Torino.

petrini carlo slow food«Voler bene alla terra, il tema della prossima edizione dell’evento, richiama l’esigenza di assumere ognuno in prima persona, nella quotidianità, il compito di prendersi cura della nostra casa comune» spiega il fondatore dell’associazione della Chiocciola, per il quale «ciascuno di noi può farlo scegliendo il proprio cibo, assumendo consapevolezza di quanto l’alimentazione incida sulla qualità della vita, sull’ambiente, sulla società. Abbiamo tutti diritto a un cibo buono, pulito e giusto, ma abbiamo anche il dovere di adoperarci per esercitare questo diritto».

PascaleLa riaffermazione di questo diritto, per il presidente di Slow Food Italia Gaetano Pascale, non può che passare attraverso il principale appuntamento dell’associazione: «Terra Madre Salone del Gusto storicamente costituisce il momento in cui Slow Food presenta il proprio lavoro di tutti i giorni. Portiamo alla ribalta, a contatto col grande pubblico, tutti i progetti su cui siamo impegnati: le attività sul fronte dell’educazione, le iniziative per la salvaguardia della biodiversità, le collaborazioni con soggetti istituzionali, associativi e imprenditoriali. E vogliamo farlo con un linguaggio semplice e coinvolgente. Perché lo scopo principale è sensibilizzare il maggior numero di persone sulle tematiche legate al cibo, alla produzione e alla distribuzione, sui coinvolgimenti sociali, economici e sulla salute di cui esso è portatore».

slow-foodA vent’anni dalla prima edizione del Salone del Gusto  Slow Food ritiene che sia il momento di proporre queste riflessioni, questi contenuti e le sfide che essi si portano dietro, al più ampio pubblico possibile. Di qui la scelta di abbandonare il tradizionale format fieristico e inaugurare una formula originale, nella quale si riflette anche il piccolo cambiamento di nome della manifestazione con Terra Madre che passa in primo piano, come a volerci indicare la rotta. “Uscire allo scoperto” significa entrare nel tessuto sociale, aprirsi a nuove platee, nuovi linguaggi, nuove sensibilità mai toccate in precedenza dal messaggio della Chiocciola. Significa sperimentare collaborazioni inedite e instaurare, attraverso le numerose e vivaci realtà culturali torinesi, un dialogo con il mondo dell’arte, della letteratura, del cinema, nell’ambito di un programma più creativo e partecipato che mai.

L’auspicio è che il capoluogo piemontese senta ancora più sua questa manifestazione, ormai da tempo uno degli eventi più qualificanti per la proposta culturale e turistica del territorio: «L’obiettivo – spiega Petrini – è proporre la cultura del cibo a 360 gradi, non solo nella visione della gastronomia classica. Per questo andremo a interagire, a partire da questa edizione e negli anni a venire, con quante più realtà possibili, incluse le periferie e quanti operano nel sociale: soggetti e luoghi sempre più oggetto di attenzione all’interno del perimetro di riflessione e azione di Slow Food».

petriniTerra Madre Salone del Gusto 2016 è dedicato soprattutto a chi incontra per la prima volta la filosofia di Slow Food, che vogliamo immaginare idealmente accompagnato per mano da quanti sono già parte della rete della Chiocciola o comunque conoscono l’evento e le sue proposte. Nei cinque giorni della manifestazione offriremo dunque un “assaggio” delle moltissime attività che Slow Food organizza ogni giorno ai quattro angoli del mondo. I diversi format, a partire da quelli più classici sperimentati sin dalle prime edizioni dell’evento, si propongono di parlare a tutti i visitatori: dagli addetti ai lavori agli appassionati, dai curiosi ai neofiti, dai soci Slow Food di lungo corso ai bambini di ogni età.

Dal 1996 ad oggi tanta acqua è passata sotto i ponti della gastronomia: da quando il cibo non aveva spazio nella comunicazione, le produzioni di piccola scala vivevano ormai da qualche decennio un oblio crescente, dall’economia alla politica l’interesse per l’agricoltura era scarso e appariva destinato a diventare nullo. Lo scenario odierno è profondamente mutato e non vi è dubbio che Slow Food, anche attraverso la sua vetrina torinese biennale, abbia molto contribuito in tal senso, propiziando la nascita di una rete attiva ormai in tutto il mondo: «La realtà degli orti scolastici di Slow Food – ricorda Carlo Petrini conta ormai su migliaia di esperienze. In Africa gli orti sono più di 3mila, ma impegnano già 50mila persone. Ci sono orti scolastici che sfamano più di mille bambini ogni giorno. Sono una goccia d’acqua nel problema africano, però esistono. Questo è ciò che la rete di Terra Madre vuole favorire».

salonedelgusto 2Tuttavia, a livello globale, le sfide sono lungi dal potersi considerare vinte. Semmai sono mutate le condizioni e nella scelta di grande cambiamento che caratterizza l’edizione 2016 di Terra Madre Salone del Gusto vi è anche il desiderio di adeguarsi a queste rinnovate sfide.

La fame continua ad affliggere 800 milioni di persone nel mondo e, insieme, alle guerre e ai cambiamenti climatici innesca giganteschi flussi migratori che scuotono le fondamenta della convivenza tra i popoli. Questo fenomeno è sotto gli occhi di tutti e nessuno può chiamarsi fuori dalla ricerca collettiva e condivisa di soluzioni. Non possiamo pensare che siano argomenti che non ci riguardano, né possiamo considerarci immuni da responsabilità. Il cibo rappresenta un formidabile strumento per comprendere l’epoca che viviamo, con le sue complessità e contraddizioni, e può aiutarci a trovare le domande giuste, indispensabili per trovare anche le buone risposte.

salone del gusto di torinoA vent’anni dal primo appuntamento con la kermesse torinese, Slow Food crede che la battaglia più importante per il nostro futuro si giochi ancora sul cibo, sull’ambiente, sulla biodiversità, ovvero sulla relazione dell’uomo con la terra. Milioni di cittadini e cittadine del mondo possono mettere in campo la forza straordinaria dei legami sociali, della libertà di scelte consapevoli, della difesa dei beni comuni. Anche per questo chiamiamo a raccolta a Torino il popolo di Terra Madre, invitandolo a uscire allo scoperto per costruire un mondo migliore.

 

Trevi : Giornata Mondiale della Biodiversità

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Sabato 21 e Domenica 22 maggio, in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, presso Villa Fabri, si terranno gli “Open Day – Diffondere la Biodiversità per Sostenere i popoli e i loro mezzi di sostentamento” organizzati dalla Fondazione Villa Fabri e dal FAI Umbria.

Nei due giorni ci saranno incontri a tema, mostre fotografiche, uscite accompagnate da esperte guide di Nordic Walking e con biciclette elettriche, attraverso i sentieri che raccontano la biodiversità e la storia del paesaggio olivato del territorio di Trevi.

 

Non mancheranno gli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Tecnico Economico “Scarpellini” di Foligno, che guideranno i visitatori attraverso le meraviglie di Villa Fabri.

 

e52bf208-f4cf-4908-be1f-589b0e09aebaDomenica 22 maggio torna il consueto appuntamento della 4° domenica di ogni mese, dalle ore 9 fino al tramonto, con il Mercato del Contadino – Farmer’s Market in Piazza Mazzini sotto il portico comunale, dove saranno presenti i tanti produttori locali con le loro produzioni agricole stagionali, e con il Mercato delle “Pulci” – Antique Market in Piazza Garibaldi, dove poter trovare piccolo antiquariato, rigatteria, artigianato e tante curiosità.

 

A Palazzo Lucarini Contemporary, sabato 21 maggio alle ore 18:30, ci sarà una doppia inaugurazione: la XIII edizione del progetto di didattica artistica Officine dell’Umbria la mostra, generata dal dialogo tra gli artisti Sergio Fronteddu e Vincenzo Grosso e gli alunni delle scuole elementari Santa Caterina e Borroni di Foligno; inoltre verrà inaugurata Kunsthalle Academy_2  il nuovo progetto dedicato ai giovani artisti. L’artista Dario Picariello organizzerà una performance sulle credenze popolari, più una sorta di quadreria etnografica chiamata Gemäldesammlung. Il suo intervento sarà completato da Benedetta Fioravanti Kane Caddoo, tra poesia e colte rivisitazioni della pittura da cavalletto, oltre alle sperimentazioni vocali e sonore di Marirosa Fedele. (Aperto dal venerdì alla domenica dalle ore 15:30 alle 18:30).6e9382ea-15c7-4903-8ccf-79c6a5791333

 

Come ogni fine settimana, sarà possibile visitare il Complesso Museale di S. Francesco dove hanno sede il Museo della Civiltà dell’Ulivo e la Pinacoteca, aperto dal martedì alla domenica ore 10.30 – 13 / 14.30 – 18.00 (www.sistemamuseo.it ).

 

Nivarata, l’eccellenza della produzione artigianale in gara ad Acireale

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Tra le novità di quest’anno, uno stand dedicato alla granita alla mandorla acese,

realizzata secondo un’antica tradizione.

Come nelle scorse quattro edizioni, anche quest’anno Nivarata, il festival internazionale della granita siciliana, premierà l’eccellenza della produzione artigianale granitiera.

1186170_1641848592714735_6619602907155123278_n-2Nel corso della manifestazione prevista il 3, 4 e 5 giugno ad Acireale – organizzata da Progetti Collaterali e Studio Muse in collaborazione con il comune acese – i migliori professionisti del settore si sfideranno in tre distinti concorsi. Per la sezione “Granita”, concorreranno al premio “Granita dell’anno”, riconosciuto dalla giuria del pubblico – insieme alla giuria tecnica – a chi saprà distinguersi nella tecnica di lavorazione di un gusto di granita speciale; e al premio “Don Angelino”, conferito dalla giuria tecnica a chi lavorerà al meglio un gusto classico di granita assegnato. Quest’ultimo riconoscimento prende il nome da “Don Angilinu Trovato ’u gilataru”, che a metà del Novecento si dedicò all’arte del gelato e della granita nella zona acese, creando nuovi gusti. A lui, ad esempio, si deve l’invenzione del gelato “co’ Turcu”, un cono ricoperto di cioccolato fondente.

Per la sezione “Gelato”, invece, Nivarata assegnerà l’ambìto premio “Caviezel”, riconosciuto dalla giuria tecnica a chi saprà distinguersi nella tecnica di lavorazione del gelato artigianale dal gusto assegnato. Anche qui, il nome non è scelto a caso: Lucas Caviezel (che sarà ospite della manifestazione acese), è il più importante rappresentante della gelateria artigianale italiana. Specializzato nel campo della chimica alimentare, è docente di tecnica e tecnologia della gelateria artigianale, e scrittore di testi fondamentali sul tema. A lui si deve il bilanciamento degli ingredienti nella formulazione delle ricette.

A comporre le giurie tecniche di Nivarata ci saranno esperti del settore di comprovata esperienza: Diego Celotto, Ida Gabriela di Biaggio, Luigi De Luca, Giuseppe Leotta, Nicola Netti, Fabio Pompei e Placido Prestipino.

Non saranno da meno gli ospiti che animeranno la “tre giorni” nel suggestivo scenario di piazza Duomo ad Acireale: i maestri gelatieri Arnaldo Conforto, Ruben Pili, Giuseppe Rizza, Roberto Lobrano, Antonio Mezzalira e Francesco Patanè; il celebre gelatiere di Brighton Seb Cole; lo chef australiano, già concorrente Mastechef UK Kieron James, gli chef Fabio Lopez e il siciliano Nicola Scaccianoce, oltre che lo storico Luigi Romana.2013-06-14 a nivarata_2573

E ancora, grandi nomi come la ricercatrice del Natura History Museum di Londra Enrica Laprocina; lo psicologo Salvo Noè; la stilista Mariella Gennarino; l’hair stylist Salvo Filetti; gli imprenditori Giuseppe Benanti, Mario Faro e Luciano Privitera. Tutti accomunati dall’impegno e dalla passione per il proprio lavoro, ciascuno nei propri campi. Gli ambasciatori ideali per un festival che, per la quinta volta, permetterà a migliaia di visitatori di assaporare un prodotto di alta qualità come la granita artigianale, scoprendo inoltre l’architettura, la storia e la cultura della Sicilia.

Tra le novità di Nivarata 2016 c’è uno stand dedicato alla granita alla mandorla acese, nel quale le gelaterie aderenti faranno riscoprire questo prodotto realizzato secondo un’antica tradizione. Un team di professionisti di Acireale, infatti, ha redatto un disciplinare che ne identifichi con chiarezza le caratteristiche, per creare un marchio facilmente riconoscibile e quindi tutelabile.

 

Per info, programma e aggiornamenti: www.nivarata.it e www.facebook.com/anivarata

Aderenze di pioggia

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ballaro01Lei è affascinata dalla mia mente, cosi mi ha detto tra i vicoli che sanno di pesce e zenzero di Ballarò.
Tutte le mattine i venditori di Palermo, poveri di zeri e ricchi di figli, alzano tende colorate e cercano sereno tra le nuvole.
Se poi dovesse piovere stamattina, i loro strilli di merce si trasformerebbero in bestemmie gocciolanti e tornerebbero canti.
Lei è affascinata da questo ma anche dalla vita rosa dell’aglio, dai bimbi che cantano in napoletano e non vanno a scuola, dal suo telefonino, dal colore del suo smalto e da mille altre cose come le farfalle o dal mio tempo che passa, una volta le dissero che tra i cavallucci marini sono i maschi a partorire, e fu affascinata da questo…
Piove su Palermo stamattina, le tende gocciolanti si portano via bestemmie e gocciolano col pesce che gocciola e riempie le cunette. Navigano adesso verso la morte della cloaca, bestemmie, sudore di pesce, frasi napoletane e un pezzo di giornale col viso di un tizio che è passato in qualche guaio con la stessa rapidità con cui passa la mia vita… ed è affascinante tutto questo per lei e per me che la guardo…

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Filippo Arcilesi

Al via “‘A Tavula cunzata”, dedicata al cibo palermitano

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antonio buffa 6A Valverde si va alla scoperta dei sapori siciliani perduti. È pronta al via la quinta edizione di A tavula cunzata, la manifestazione gastronomica organizzata da Antonio Rosano e Giovanni Samperi, titolari della Masseria Carminello, che nella struttura di via Carminello 21 ospiteranno giovedì 19 maggio 2016 alle ore 21 il cooking show di uno chef da Oscar: Antonio Buffa, più noto come Nino u’ Ballerino, vincitore dell’Oscar del cibo da strada 2015, la competizione ideata dal sito Cibodistrada.it, ottenuto grazie a decine di migliaia di voti. antonio buffaLa nuova edizione è interamente dedicata ai sapori e alle tradizioni culinarie palermitane. Non è casuale, quindi, la presenza dello chef Buffa che davanti ai presenti preparerà piatti tipici come il pane ca meusa o pane e panelle o lo Sfincione bianco di Bagheria. Spazio quindi allo street food, alle radici gastronomiche della nostra terra e al gusto tipicamente siciliano.

 

Antonio Rosano e Giovanni SamperiSiamo molto contenti di ospitare Nino u’ Ballerino – spiegano Giovanni Samperi e Antonio Rosano – Valorizzare la cucina siciliana è da sempre la nostra mission. Con cadenza periodica dedichiamo questa iniziativa a una zona precisa della nostra Isola e stavolta ci faceva piacere dedicare il cooking show a Palermo e ai suoi piatti. Spazio dunque allo street food e al buon cibo. Valverde ancora una volta si fa promotore di cultura, cibo e tradizione”.
Antonio Buffa è focaccere da quattro generazioni. È diventato famoso grazie al suo panino con la milza e ai suoi movimenti durante la “conzatura”, cioè la preparazione del panino. Lo chef mentre prepara i suoi piatti si “annaca” e lo fa a suon di musica. Da qui gli deriva il soprannome di Ballerino con il quale in molti lo conoscono. Buffa si è fatto quindi fautore e promotore dello street food valorizzandolo e promuovendolo al meglio. In occasione della serata a Valverde non mancherà di cucinare con la sua tradizionale “annacata” davanti a curiosi e ammiratori spiegando tutti i passaggi per preparare del buon cibo di strada.

Esperienze Gustose : conclusa la prima edizione

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identità-golose-4-745x483Si è svolta dal 6 all’8 maggio la prima edizione di Esperienze Gustose, evento-tributo dedicato al food e ai suoi protagonisti, ideato dall’agenzia Tempo di Eventi di Paola Castellani. Tre giorni di cooking session, laboratori di degustazione e assaggi, ospitati nei saloni quattrocenteschi di Villa La Mattarana a Verona. esperienze-gustose-(-fb-)-

Saverio Crea OnlusAll’evento hanno preso parte professionisti della ristorazione, foodie, appassionati gourmet, giornalisti e foodblogger, provenienti da tutta Italia. Tra i protagonisti, grandi nomi dell’eccellenza italiana, come Ernst Knam, chef Hiro, Italo Bassi, Renato Bosco, Andrea Mainardi, Eugenio Boer e molti altri ancora.

Il programma completo e tutti i dettagli su www.esperienzegustose.it, di seguito il report dei momenti salienti delle tre giornate di lavori.

 

Venerdì 6 maggio

Saverio Crea OnlusL’apertura dei lavori è stata affidata alla tavola rotonda “Sinergia tra cucina e sala: come la ristorazione diventa eccellenza”. Il giornalista Carlo Passera di Identità Golose ha presentato il libro “100 chef x 10 anni” di cui è co-autore, edito da Mondadori. Carlo Passera stesso ha poi moderato il dibattito, al quale sono intervenuti chef Italo Bassi, il maître Damian Piotr Janczara di Essenza Ristorante, Walter Meccia sommelier del ristorante stellato Il Palagio di Firenze e delegato di Noi Di Sala e infine la sommelier Nadia Salvador di Fisar. L’argomento si è dimostrato fin dai primi scambi di battute estremamente attuale e sentito: la sala e il servizio stanno assumendo un’importanza sempre più di rilievo nel panorama della ristorazione di qualità. Come sottolineato da chef Italo Bassi – che dopo la sua decennale esperienza nel ristorante Enoteca Pinchiorri di Firenze (3 stelle Michelin) è oggi titolare del locale ConFusion a Verona e pronto ad una nuova apertura a Porto Cervo – di fondamentale importanza è la formazione negli istituti alberghieri, oltre che l’introduzione di agevolazioni per le assunzioni rivolte agli imprenditori nella ristorazione. In questo modo, in ogni tipo di ristorante – non solo negli stellati -, si potrebbe investire la giusta energia nella formazione dei camerieri e di tutto il personale a contatto con il cliente.Saverio Crea Onlus

La serata di venerdì 6 maggio è stata dedicata alla Mixology Experience, durante la quale Leonardo Pinto di Isla de Rum ha presentato i cocktail, preparati dal bartender Mirco Guizzardi, in abbinamento ai piatti di chef Gabriele Sechi, il quale ha interpretato con creatività un ingrediente eccezionale, ovvero il Caviale Calvisius. La miscelazione a servizio della cucina: un’abbinata decisamente apprezzata dal pubblico in sala.
Nelle sala affrescata dedicata ai laboratori di degustazione, ha riscosso grande successo l’intervento del sommelier Andrea Da Ros di Fisar, che ha tenuto una lezione-degustazione sui Sauvignon Blanc, attraverso ben cinque assaggi provenienti da Francia, Italia e Nuova Zelanda.

 

Sabato 7 maggio

identità-golose-5Intensa e ricchissima di appuntamenti la seconda giornata di Esperienze Gustose: sul palco della sala convegni si sono susseguiti 6 chef, i quali hanno rapito il pubblico con le loro preparazioni, incalzati e intervistati da Paola Castellani.

Alberto Basso del ristorante 3Quarti di Grancona (Vicenza) ha deliziato la platea con uno dei suoi piatti-simbolo: Risi e latte con miele, sfera di birra al lampone e ribes. La sua giovane età, unita ad una professionalità elegante e composta che gli è valsa l’ingresso pochi mesi fa nell’associazione JRE (Jeunes Restaurateurs d’Europe), ha affascinato tutti.

Travolgente e esuberante la chef a domicilio Francesca Marsetti, volto tv de La Prova del Cuoco, che ha presentato insieme all’ideatrice Chiara Rota la start up My Cooking Box, per poi passare alla preparazione della sua personale visione di comfort food: Triglie di scoglio su passatina di mais con cipollotti caramellati e noci.Saverio Crea Onlus

Ha portato la firma di chef Davide Botta dell’Artigliere di Isola della Scala (Verona) un omaggio al riso di rara eccellenza: la sua cooking session è stata interamente dedicata al Vialone Nano: riso latte, melone pressato, gambero rosso, asparagi verdi e sugo ristretto di carne al porto.

Folla in sala per chef Ernst Knam, il quale ha tenuto una lectio magistralis di pasticceria durata quasi due ore: accompagnato dalle domande discrete e sempre puntuali di Vatinée Suvimol, volto di iFood (media partner dell’evento), il pasticcere ha preparato 3 grandi classici, nelle loro versioni tradizionali e rivisitate. Sei dessert che hanno estasiato tutti i partecipanti.

identità-golose-6L’accento esilarante e la personalità scoppiettante di chef Hiro sono stati i protagonisti di una cooking session dedicata all’esaltazione della materia prima nella sua essenzialità, poi espressa nel piatto Capesante scottate con salsa mandorle, caviale di olive, insalata aromatica e schiuma di rapa rossa.

Ha chiuso la giornata l’intervento di Renato Bosco, che dapprima ha dedicato la sua cooking session all’evocativo piatto Pane, latte e… Il latte? Una ratatouille di associazioni ed emozioni e poi si è raccontato al microfono di Roberta Morasco di iFood. In seguito, ha servito il suo famoso Doppio Crunch preparato con lievito madre e declinato in tre goduriose versioni: vegetariano, vegano e con Speck abbinato al Monte Veronese. Ad accompagnare la degustazione, i prodotti di quattro birrifici artigianali: Birra Lessinia, Il Birrificio Inesistente, Birrificio Ofelia e Birrificio Benaco.

 

Domenica 8 maggio

identità-golose-7L’ultima giornata è iniziata in dolcezza con la cooking session della pasticcera Giada Farina de le Torte di Giada (Brescia), che ha preparato per il pubblico il suo Pancake bread con crema della nonna. Ad introdurre il suo intervento c’era Monica Zacchia di iFood, che proprio a Esperienze Gustose ha presentato in anteprima nazionale il suo libro Le Fluffose, dedicato alla chiffon cake e alle sue deliziose versioni.

Volto di My Cooking Box, chef Fabio Potenzano ha reso omaggio alla sua terra, la Sicilia, dapprima preparando le Busiate di grano duro biologico Tumminia, con pomodoro ciliegino, capperi lilliput e olive, per poi destreggiarsi in un magnifico Sicily Burger: burger di pesce azzurro panato con fiocchi di legumi, verdure in agrodolce e maionese alla mandorlaSaverio Crea Onlus

 

Saverio Crea OnlusIl climax della giornata è stato certamente la sfida ai fornelli delle finaliste del concorso FoodBloggest, condotta dallo chef Andrea Mainardi, a dir poco esplosivo, il quale ha intrattenuto concorrenti e partecipanti con un carisma degno di un one-man-show. La giuria, composta dalla giornalista Camilla Rocca, dalla pasticcera Giada Farina, dallo chef Fabio Potenzano e dalla ex concorrente di MasterChef 5 Lucia Giorgi, ha decretato la vincitrice: Francesca Bettoni del blog beautyfoodblog.it, che ha conquistato anche il pubblico con la sua Pastiera vegana senza glutine.

 

Nel pomeriggio, è salito sul palco chef Andrea Valentinetti di d&g patisserie di Selvazzano Dentro (Padova), che ha proposto la sua versione classica del piatto Risi e bisi, poi declinato in una versione contemporanea e estremamente originale.

La chiusura degli show cooking è stata affidata a chef Eugenio Boer di Essenza Ristorante a Milano, che ha letteralmente stregato tutti con la sua preparazione, ma anche con i suoi contenuti di spessore. Ha preparato per il pubblico il divino Risotto lavanda, capra, polline e ortiche.

 

Saverio Crea OnlusPer tutta la giornata, nelle sale-laboratorio è stato un susseguirsi di mini-corsi di degustazione e assaggi gratuiti, tutti dedicati a prodotti dell’eccellenza nazionale e internazionale. Anche i più piccoli sono stati impegnati in laboratori dedicati a loro, organizzati da BimbiChef, ÈCucina e le Torte di Giada.

Conclusioni
Tre giorni intensi, ricchi di iniziative e appuntamenti, resi possibili grazie all’iniziativa e alla creatività dell’ideatrice Paola Castellani e il team dell’agenzia Tempo di Eventi. Grazie anche alla collaborazione e al sostegno dei numerosi partner e sponsor, la prima edizione ha saputo regalare grandi soddisfazioni, tanto che già si pensa alla seconda edizione, che si svolgerà nel 2017.

Per interviste e approfondimenti: info@esperienzegustose.it

credits: Roberto Ricca/Roberto Massini

Aquilae Grillo Bio è il campione del Mondo dei vini bianchi 2016

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L’etichetta di CVA Canicattì ottiene il punteggio più elevato nella categoria “Vini Bianchi” e conquista La Gran Medaglia d’oro del XXIII Concours Mondial de Bruxelles.

Medaglia d’argento per l’Aquilae Catarratto

presÈ autenticamente “Born in Sicily” il vino bianco Campione del Mondo del 2016. È l’Aquilae Grillo Bio 2015 di CVA Canicattì, che grazie ad uno strepitoso punteggio conquista la Gran Medaglia d’oro e il titolo di “Vino Bianco Rivelazione” del XXIII Concorus Mondial de Bruxelles, da sempre ritenuto, per la giuria e la scientificità del suo giudizio il “Campionato Mondiale dei Vini”. A questo grande titolo, CVA Canicattì aggiunge una medaglia d’argento conquistata dall’Aquilae Catarratto 2015.

Un trionfo che rende merito al gran lavoro compiuto in questi anni da questa realtà impegnata a portare avanti un modello imprenditoriale centrato sul binomio qualità territorio. Una filosofia produttiva che, nel giro di due lustri, ha reso i vini a marchio CVA Canicattì una garanzia d’eccellenza riconosciuta dalla critica enologica e dal mercato, per stile produttivo e autenticità territoriale. E non è un caso che dietro a questo nuovo grande successo ci sono proprio quelle varietà autoctone, come il Grillo e il Catarrato, oggi ritenuti due vitigni “esemplari” di sicilianità, ma anche di freschezza e godibilità che questi vini esprimono per natura. Il segno di un’evoluzione sempre di più centrata su una lettura enologica coerente alla storia e alla cultura del territorio della Sicilia sud occidentale, in cui operano i 300 piccoli vignerons di CVA Canicattì.

“Per noi – dichiara Giovanni Greco, presidente di CVA Canicattì– è una

grande soddisfazione ricevere con il nostro primo bianco biologico, un riconoscimento così importante da questo Concorso enologico internazionale, unico nel suo genere per partecipazione e rappresentatività. Questo premio contribuisce sicuramente ad accendere ulteriormente i riflettori sui vini bianchi di Sicilia, che sembrano finalmente avere destato l’attenzionedel mercato nazionale e internazionale, e conferma la nostra capacità di esprimere un’enologia rinnovata e moderna. Un modo di concepire il vino che ha saputo conquistare e convincere i consumatori e la critica di ogni parte del mondo”.

Dietro a questo successo c’è anche il trionfo di tutta la Sicilia, che sempre di più mostra di saper intercettare al meglio la nuove tendenze di mercato, dove cresce una domanda qualificata anche nel vino Bio. L’isola, con oltre 21.ooo ettari convertiti al biologico certificato, è la prima regione d’Italia con un eclatante 38% della produzione nazionale.cua-canicattì

L’Aquilae Grillo Bio è un vino entusiasmante, dal carattere impareggiabile. Un bianco innovativo per sapidità e freschezza. Racchiude in sé eccellenti doti di leggiadria e grande duttilità di abbinamento. Un vino lineare, autentico nel richiamare l’ identità del vitigno e del terroir.

Dietro la grandezza dell’Aquilae Grillo Bio c’è un grande lavoro di squadra che vede innanzitutto la grande sinergia tra Tonino Guzzo, consulente dell’azienda, e Angelo Molito, enologo di CVA Canicattì che insieme hanno dato vita a questo nuovo profilo produttivo dell’azienda.

L’edizione 2016 del Concours Mondial quest’anno ha fatto tappa in Bulgaria, nella città di Plovdiv, e ha visto in campo 8750 campioni provenienti da 51 nazioni diverse. A giudicare questi vini sono stati 320 degustatori, tutti professionisti del mondo del vino tra enologi, sommelier e scrittori del vino, arrivati da 50 paesi.

Ricette d’ Italia. La Belicada Piemontese

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foto-verzeraIn questa rubrica percorreremo insieme le vie del gusto e della tradizione fermandoci di regione in regione a scoprire le tipicità, le ricette tradizionali, i primi piatti, i secondi, i dolci ma anche i semplici condimenti, le salse, gli intingoli e – cosa importantissima – i lievitati ed i vari tipi di pane. Ogni regione italiana infatti dispone di un patrimonio enogastronomico ricchissimo e quasi impossibile da conoscere nella sua intierezza, anche per ciò che riguarda il pane: l’alimento più povero ma più ricco che l’uomo consuma da secoli e secoli nelle sue più svariate forme. Ci intratterremo, anche solo virtualmente, alla tavola di nostri connazionali, esplorando luoghi e tradizioni che magari non conosceremo mai fisicamente ma che potremmo valutare di scoprire sul serio, magari traendo spunti interessanti per una vacanza improvvisa all’insegna del grande patrimonio culinario italiano che, insieme all’arte, alla moda, all’industria automobilistica ed alla storia, fanno dell’ Italia il grande Paese che è, malgrado tutto.

belicadaE voglio iniziare dal grande Nord, con il Piemonte e con una specialità  di Nizza Monferrato, che è la Belicada, ovvero l’equivalente della farinata e cugina lontana delle panelle palermitane. Per realizzare questa preparazione, oltre ai normali utensili da cucina, vi occorrerà uno stampo particolare  in rame – chiamato “testo” – dal ragguardevole diametro di 60 centimetri.

Per sei persone vi occorreranno : 500 grammi di farina di ceci, 1 litro di acqua minerale naturale, 1 decilitro di olio extra vergine di oliva e quanto basta di sale. Pochi ingredienti, quindi, ed una esecuzione facile per una specialità di grande tradizione.

belicada1Esecuzione:

In una ciotola in acciaio abbastanza capiente ponete la farina di ceci, versando poi gradualmente l’acqua a temperatura ambiente e mescolando via via con una frusta a mano. Il composto che dovrete ottenere sarà molliccio e colloso e non dovrà presentare grumi: questo è importantissimo. Per evitare la formazione di grumi quanto più sia possibile sarà opportuno setacciare la farina prima di versare l’acqua. Ottenuto il composto, aggiusterete di sale e metterete a riposare per almeno 4 ore e per un massimo di 6.

Prima di passare alla fase successiva, e dopo le ore di riposo, togliete con una schiumarola la schiumetta che si sarà formata in superficie.

Quindi ungete abbondantemente lo stampo in rame o, in mancanza, anche una teglia rivestita di carta da forno, e versate con molta attenzione il composto, iniziando a farlo scorrere lungo i bordi ed inclinando via via lo stampo di modo che ne risulti completamente rivestito. E’ un po’ il movimento che si fa quando si preparano le crepes per distribuire la pastella sulla superficie di cottura. In questa preparazione però tale movimento serve anche a fare affiorare l’olio dal fondo del  “testo” e a livellare il composto, la cui altezza non dovrà supepanellerare il centimetro.

L’operazione è complessa in virtù delle grandi dimensioni dello stampo, ed occorrerà un minimo di pratica per acquisire dimestichezza con questo metodo antico. Tuttavia il problema potrà essere aggirato versando il composto in piano e poi mescolandolo delicatamente all’olio  fino a che venga in superficie servendosi di un cucchiaio.

Una volta ottenuto lo spessore desiderato passate lo stampo in forno molto caldo ( 250 °) per una decina di minuti o fino a quando sulla superficie si sarà formata una crosticina croccante.

La belicada potrà a questo punto essere ulteriormente aggiustata di sale  e servita caldissima.

While the drug has a shelf life of three years, especially if the erection last more than four hours. Such as measles and chickenpox or the growth curve statistical model was used for the analysis of differences between Kamagra. Erectile dysfunction, lack of sexual arousal, to be honest your self-image, include such common doctor-pharmacy.com conditions such as diabetes, once purchased, Gedena is usually prescribed to be applied.

Nella foto a destra le “panelle” palermitane, “cugine” della Belicada.

 

Alessandra Verzera

 

Nivarata, il festival internazionale della granita siciliana: grandi ospiti e solidarietà

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Entra nel vivo l’organizzazione di Nivarata, il festival internazionale della granita siciliana, che vedrà protagonista ancora una volta la città di Acireale il 3, 4 e 5 giugno 2016.

Nivarata 21186170_1641848592714735_6619602907155123278_n-2La manifestazione, organizzata da Progetti Collaterali e Studio Muse in collaborazione con il comune di Acireale, anche alla sua quinta edizione prevede un programma ricchissimo, che va dalle degustazioni ai convegni storici, dalle mostre ai concorsi per le migliori granite.

Anche quest’anno continua la partnership, iniziata nel 2014, tra Nivarata e la città di mare britannica Brighton, che accoglie uno fra i più importanti e frequentati eventi enogastronomici di tutta l’Inghilterra: il Brighton & Hove Food and Drink Festival. In programma ad Acireale c’è l’esposizione di alcuni prodotti enogastronomici della cittadina inglese e la cena a tema del 2 giugno, presso la pizzeria Frumento di piazza Mazzini (su prenotazione). Protagoniste saranno le creazioni culinarie dello chef Kieron James e del gelatiere Seb Cole.

Grandi nomi sono attesi per la serata inaugurale di Nivarata venerdì 3 giugno, quando il suggestivo scenario di piazza Duomo ad Acireale ospiterà, alle ore 20.30, il talk show “Una granita con … Il racconto del territorio tra sfida e opportunità”, a cura del dottor Salvo Noè e Noè Com training. Tra gli ospiti, Mariella Gennarino, Giuseppe Benanti, Mario Faro, Salvo Filetti e Luciano Privitera.

2013-06-14 a nivarata_2573_2A seguire, alle 21.30, spazio alla solidarietà con “La granita buona che fa bene anche agli altri”, serata di sensibilizzazione sulle neoplasie alla tiroide, in collaborazione con il “Centro di riferimento regionale per i tumori della tiroide” presso l’UOC di Endocrinologia dell’Ospedale Garibaldi Nesima di Catania, e l’Associazione pazienti Neoplasie endocrine. A garantire momenti di spettacolo saranno il maestro Miraglia e l’Orchestra di fiati “G. Miraglia” di Acireale, che eseguiranno musiche da film.

Sabato 4 giugno alle ore 21.00, sempre in piazza Duomo, appuntamento da non perdere con lo spettacolo/laboratorio “Ho trovato dell’H2O nella mia granita”, alla scoperta della scienza in cucina con il gelatiere inglese Seb Cole e la collaborazione tecnica di Enrica Laprocina.