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Calici di Stelle : al via domani con l’incontro “ravvicinato” tra Giove e la Luna.

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La manifestazione promossa da Movimento Turismo Vino con Città del Vino prosegue in tutta Italia fino al 14 agosto

 

Domani, 6 agosto, la Luna incontra Giove sulla volta celeste ma anche il vino, l’arte e la musica nelle cantine del Movimento Turismo Vino e in 150 Città del Vino: si apre Calici di Stelle con un denso programma di iniziative che in tutta Italia proseguiranno fino al 14 agosto. Non solo degustazioni e visite in cantina con i produttori, da Nord a Sud si spazia infatti dagli spettacoli a cielo aperto nelle piazze e nei centri storici ai brindisi in alta quota e sul mare, dallo street food alla danza, fino alle osservazioni astronomiche con l’Unione Astrofili Italiani, che per questo mese segnala sciami particolari di meteore, come le delta Aquaridi (8/9 agosto) e le Aquilidi (10 agosto), e incontri ‘ravvicinati’ tra la Luna e i pianeti. Senza dimenticare la pioggia di Perseidi che culminerà la sera dell’11 agosto fino alle prime luci dell’alba del 12. Copia di cds_lucera_5[1]

Si comincia con MTV Puglia, che a Lucera celebra il vino attraverso la lirica e la musica popolare e festeggia assieme alla fondatrice del Movimento Turismo Vino, Donatella Cinelli Colombini. Ma a fare da apripista ci sono anche MTV Abruzzo con tasting e note jazz sul Molo Saraceni di Ortona e MTV Veneto con aperitivi e cene ‘stellari’ a Cortina d’Ampezzo. Si brinda pure nel centro storico di Serdiana in Sardegna e tra le vigne in notturna nelle aziende MTV toscane, piemontesi, siciliane e calabresi. In Lombardia l’appuntamento è il 7 agosto nella Certosa Cantù di Casteggio e il 9 agosto sull’Alzaia Naviglio Grande di Milano con un grande banco d’assaggio di vini lombardi, veneti, piemontesi e umbri. Sarà una festa in stile metropolitano aspettando le stelle candenti, che il 10 agosto illumineranno anche i cieli dell’Umbria tra cin-cin e scatti social con il contest #PassioneVino… in un click. Una passione, quella per Bacco nella notte di San Lorenzo, che chiama a raccolta anche gli enoappassionati della Liguria a Levanto, dell’Abruzzo a Marina di Pescara e della Puglia a Copertino. E se in Campania, sempre il 10 agosto, si va a caccia di Perseidi a suon di jazz e in Emilia Romagna sulle note dell’indie-alternative e del classic rock, in Toscana si scoprono i nettari regionali in abbinamento al cibo di strada, dall’hamburger di Chianina al fritto misto napoletano, dalle tapas spagnole alla pita greca. La congiunzione tra Marte, Saturno, Antares e la Luna apre invece Calici di Stelle nelle aziende di MTV Lazio e in Friuli Venezia Giulia (Aquileia e Grado), che attendono i visitatori dal 12 al 13 agosto.

Per info e programmi: www.movimentoturismovino.it; www.cittadelvino.it.

Per info Unione Astrofili Italiani: http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Agosto_2016

 

IL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO. L’Associazione Movimento Turismo del Vino è un ente non profit ed annovera oltre 900 fra le più prestigiose cantine d’Italia, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti quello della qualità dell’accoglienza enoturistica. Obiettivo dell’associazione è promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione. Ai turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall’altra, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura di qualità.

 

CITTA’ DEL VINO. L’Associazione nazionale Città del Vino, nata a Siena il 21 marzo 1987, riunisce circa 500 Comuni italiani; opera per la promozione e la valorizzazione dei territori del vino attraverso progetti di marketing territoriale.

Aspettando Calici di Stelle a Castiglione d’Orcia.

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Si cena con il produttore di vino Orcia Doc.

In attesa del grande evento di mercoledì 10 agosto, sabato 6 e domenica 7 weekend di gusto in sette ristoranti castiglionesi con il produttore ospite d’eccezione insieme ai suoi vini Orcia Doc. Per la magica notte di Calici di Stelle assaggi di grandi vini Orcia, degustazioni guidate, animazioni per bambini, presentazioni di libri, evento social, eccellenze enogastronomiche e di artigianato e tanta musica con il canto dei Maggiaioli e il grande concerto spettacolo della Leggera Electric Folk Band insieme al Coro dei Minatori di Santa Fiora

Instagram Challenge orciacalici2016“Nella notte di San Lorenzo Castiglione d’Orcia, cuore della Val d’Orcia più autentica, diventa un paese in festa che riscopre sapori e antiche tradizioni” afferma il Sindaco Claudio Galletti. Dalle ore 17:00 il borgo storico si animerà di visitatori che andranno alla scoperta delle tradizioni valdorciane come gli assaggi di vino Orcia Doc insieme ai produttori, la lezione di pici tenuta dalle esperte massaie castiglionesi e gli antichi giochi di legno per riscoprire la nostra infanzia.

La grande novità dell’edizione 2016 “Aspettando Calici di Stelle” saranno le cene con i produttori nei ristoranti di Castiglione d’Orcia sabato 6 e domenica 7 agosto (h. 20:00). “Questa iniziativa vuole far conoscere il vino Orcia direttamente nel suo territorio di produzione, favorendo anche una rete di contatti che possano a loro volta promuoverlo al visitatore” sottolinea Donatella Cinelli Colombini Presidente del Consorzio vino Orcia. Speciali menù proposti dagli chef castiglionesi in abbinamento ai vini Orcia Doc (€25,00). Al Ristorante Le Rocche (3403848700) protagonista la cantina Marco Capitoni; nella Trattoria Il Cassero (0577 888950) l’azienda agricola Trequanda; per la Trattoria Al Rientro (380 1738080) la Tenuta Castelnuovo Tancredi; il Ristorante Il Cerchio delle Streghe (0577 1503133) accoglierà la cantina Poggio Grande; la Trattoria Il Ritrovino (3488420148 – 3387004146) avrà Donatella Cinelli Colombini e per finire due serate con la cantina Campotondo presso l’Osteria Santa Caterina (328 1231289) e il Ristorante I Lecci (0577 887287). – Per le prenotazioni contattare direttamente il ristorante –

“Ogni bottiglia di vino Orcia Doc ha una storia da raccontare e la notte di Calici di Stelle i visitatori potranno ascoltare le storie dei nostri produttori, artigiani del vino più bello del mondo” conclude la Presidente. Le cantine presenti rappresentano ampiamente il vasto territorio di produzione del vino Orcia: Bagnaia, Campotondo, Capitoni Marco, Donatella Cinelli Colombini, Il Pero, Olivi-Le Buche, Podere Forte, Poggio Grande, Roberto Mascelloni, SassodiSole, Tenuta Castelnuovo Tancredi, Az. Agr. Trequanda.cene con il produttore orciadoc

“Ancora ad animare il borgo per tutta la sera, ci saranno: esposizioni di artigianato, animazioni per bambini nell’area dedicata, i cooking show a cura dei ristoratori, esposizione di auto e moto d’epoca, artisti di strada con spettacoli di trampolieri e giocolieri e i canti dei Maggiaioli, eredi di un’antica tradizione gelosamente conservata. In Piazza Vecchietta sarà loro dedicata anche una proiezione e una mostra fotografica intitolata “La lunga e antica tradizione del Maggio”” spiega Alice Rossi, Assessore alla Cultura.

 

 

Per tutti i winelovers alle ore 18:30 la delegazione Onav Siena propone “Sotto un cielo di stelle”, la degustazione guidata di 10 vini Orcia Doc che si svolgerà nella storica sala consiliare in Piazza Vecchietta (su prenotazione).

 

Ancora per gli amanti del cinema e della buona cucina alle ore 19:00, all’interno della prestigiosa Sala d’Arte, avrà luogo la performance interattiva del libro “A cena con Babette” di Giovanni Pellicci e Lorenzo Bianciardi accompagnata da degustazioni di vino Orcia e piatti realizzati dai ristoratori castiglionesi (su prenotazione). << A Cena con Babette è il risultato di una conversazione appassionata che ruota intorno ai sapori evocati dai film e che si trasforma in pagine da sgranocchiare>> conclude spiegando Giovanni Pellicci, autore del libro.

 

Conclude la serata il grande concerto spettacolo della “Leggera Electric Folk Band” (ore 22:00) insieme al “Coro dei Minatori di Santa Fiora”.

 

Ma l’evento sarà anche social con l’Instagram Challenge realizzato in collaborazione con la community di Instagramers Siena. Chiunque potrà scattare e condividere le immagini di Calici di Stelle 2016 utilizzando l’hashtag dedicato #orciacalici insieme a #orciadoc e #igerssiena. Una simpatica sorpresa sarà riservata allo scatto più rappresentativo dell’evento.

 

Insomma tante saranno le emozioni e le esperienze da vivere nella terra dei panorami e dei grandi vini, non resta che lasciarsi stupire dal vino più bello del mondo, certi che le sorprese non mancheranno.

 

Calici di Stelle è un evento promosso dall’Associazione Nazionale Città del Vino e il Movimento del Turismo del Vino. Localmente in Val d’Orcia è organizzato dal Comune di Castiglione d’Orcia in collaborazione con il Consorzio del vino Orcia, Strada del vino Orcia e Onav Siena. Quest’anno l’evento viene patrocinato dai Comuni di Chianciano Terme, Radicofani e San Quirico d’Orcia.

 

Castiglione d’Orcia – cenni storici

Nel 714 Castiglione d’Orcia era un castello della nobile famiglia senese degli Aldobrandeschi. Per un breve periodo fu uno stato indipendente per poi, nel Trecento, essere incluso fra i possedimenti di Siena. La sua posizione alta sulla Val d‘Orcia ne fece una sorta di sentinella sulla via Cassia e poi sulla Francigena. Una sorte che, soprattutto per Rocca di Tentennano, sul lato opposto e più alto dello sperone roccioso, determinò assedi e contese per impossessarsi di questa roccaforte strategica. Molto belle la Chiesa di Santa Maria Maddalena e la Pieve dei Santi Stefano e Degna, i cui principali dipinti sono ora esposti nella Sala d’Arte nel centro di Castiglione. Nel comprensorio comunale vanno inoltre ricordati il castello della Ripa, il campanile di Campiglia e gli enormi pozzi di cui, quello di Rocca d’Orcia, è il più grande della Provincia di Siena. Rocca di Tentennano ospitò Santa Caterina da Siena che proprio lì, nel 1367, imparò a scrivere. La zona è ricca di sorgenti la più importante delle quali è Vivo d’Orcia che per decenni ha dissetato la città di Siena.

Nella prima metà del Novecento, Castiglione d’Orcia ha raggiunto una popolazione di circa 5.000 abitanti che si è attualmente dimezzata. Le attività prevalenti sono l’agricoltura e il turismo con particolare riferimento al turismo termale le cui antiche acque calde formano il meraviglioso fosso bianco di Bagni San Filippo.

Consorzio del Vino Orcia e vini Orcia DOC

La denominazione Orcia è nata il 14 febbraio 2000 e comprende la varietà Orcia ottenuto da uve rosse con almeno il 60% di Sangiovese e Orcia Sangiovese con almeno il 90% di questo vitigno, entrambe anche nella tipologia “Riserva”. La denominazione Orcia comprende anche le tipologie Bianco, Rosato e Vin Santo.

I vini nascono in una quarantina di cantine e manifestano l’impegno e la passione dei produttori che nella stragrande maggioranza fanno tutto direttamente: dalla vigna alla vendita delle bottiglie. In un’epoca di globalizzazione, il vino Orcia è ancora un prodotto familiare, fatto da chi vive in mezzo alle vigne, nel rispetto della natura e con ottime competenze di enologia e viticultura.

Il vino Orcia è prodotto in uno dei comprensori agricoli più belli del mondo, in parte iscritto nel patrimonio dell’Umanità Unesco. 13 comuni: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Trequanda e parte di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.

Notte di San Lorenzo a Baglio Sorìa di Firriato

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Calici di stelle all’insegna di musica e vino.  Mercoledì 10 agosto – ore 20:30.

Una notte all’insegna del buon vino sotto un cielo stellato. Ritorna, dopo il successo dello scorso anno, l’appuntamento di Calici di Stelle, il grande evento dell’estate promosso dal Movimento del Turismo del vino e dall’Associazione dei comuni vitivinicoli italiani. Mercoledì 10 agosto alle ore 20:30 Firriato aprirà le porte di Baglio Sorìa Wine Resort, un vero e proprio angolo di paradiso della campagna siciliana, dove è possibile godere di uno dei panorami più belli e suggestivi della Sicilia occidentale.

La serata si aprirà nel vigneto di Nero d’Avola della Tenuta di Baglio Sorìa, con una visita guidata tra i filari dove lo staff tecnico illustrerà i punti di forza della filosofia produttiva Firriato che si basa su una viticoltura di precisione condotta a regime biologico. Seguirà il percorso eno- sensoriale proposto all’interno della corte centrale del baglio dove, tra le diverse postazioni si potranno scoprire le peculiarità delle 32 etichette dell’universo Firriato che permetteranno di vivere l’esperienza di un vero e proprio viaggio tra i terroir dell’azienda: dalle eleganti bollicine del Gaudensius prodotte sull’Etna ai top Wine, Harmonium, Ribeca e L’Ecrù che nascono nell’agro trapanese passando per i vini della linea Favinia prodotti a Calamoni di Favignana, considerati tra le più alte espressioni della viticultura eroica di mare.

Alle 22.30 il Belvedere di Baglio Sorìa sarà teatro dell’affascinante spettacolo dei fuochi che anticiperà il dj set curato da El Niño. Al wine bar dello Sky Lounge invece si potranno sorseggiare i drink della Firriato Mixology e gli innovativi Cocktail molecolari. Chiusura in grande stile con i fuochi d’artificio che illumineranno il cielo stellato di Baglio Sorìa.

 

Il costo d’ingresso per Calici di Stelle, che comprende la visita, la degustazione al baglio, e lo spettacolo dei fuoci è di 16 euro + 4 euro di caparra, che sarà restituita alla riconsegna del kit di degustazione; i tagliandi possono essere acquistati in prevendita al Baglio Sorìa Wine Resort mentre è possibile avanzare le prenotazioni chiamando al numero 366 6260186 oppure scrivendo a calicidistelle@firriatohospitality.it. Sono esclusi dalla quota di partecipazione i cocktail proposti al wine bar.

Nel ricco programma è previsto un momento dedicato ai winelovers più esperti con due tasting speciali: una degustazione verticale di quattro annate del top wine Ribeca, Perricone in purezza; e poi una degustazione dedicata ai Terroir autentici di Firriato con le seguenti etichette in degustazione: Favinia Bianco 2013 e 2014, Cavanera Rovo delle Coturnie Rosso 2007 e 2011, Harmonium 2005 e 2012. Il costo extra previsto per queste degustazioni a numero chiuso (da un minimo di 6 persone ad un massimo di 16) è pari a 20 Euro, con prenotazione obbligatoria.

Per chi volesse cenare al ristorante di Baglio Sorìa, lo Chef trapanese Gaetano Basiricò ha elaborato un sorprendente menù degustazione in occasione della Notte di San Lorenzo. Il costo riservato ai fan di Firriato è di 35 euro (due portate + dessert, bevande escluse).

 

Notturno per vigna e percussioni

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Il 10 agosto a Donnafugata un Calici di Stelle ricco di emozioni; la magia della vendemmia notturna diventa una composizione scritta e interpretata dal musicista Nino Errera, per celebrare l’intesa fra l’uomo e la natura.

Notturno per Vigna e percussioniUn incontro magico che riempirà, oltre ai calici, anche il cuore e la mente, grazie ad un’esperienza originale e coinvolgente, che spazia dalla musica alla degustazione. Ad andare in scena sarà il “Notturno per vigna e percussioni” composto per Donnafugata da un artista innovativo come Nino Errera, chiamato a raccogliere le vibrazioni di un luogo ricco di storia e futuro al tempo stesso. Sarà lui – nel vigneto La Fuga – ad introdurre lo spettatore wine-lover in un racconto che non ha bisogno delle parole, ma gioca sull’universalità della musica, da sempre presente a Donnafugata.

Una partitura che trae ispirazione dal vento, dai colori della terra e del vigneto, e racconta l’energia della vita e della vendemmia; tutto ha un suono tutto ha un’anima, così tralci, foglie e vino saranno gli strumenti – insieme ad altre percussioni – dai quali l’artista produrrà un’armonia sorprendente, suscitando le emozioni che si possono assaporare nel teaser dell’evento http://bit.ly/Calici_Trailer.

Questo Calici di Stelle, il primo senza Giacomo Rallo, il fondatore di Donnafugata recentemente scomparso, assume un significato particolare, anche nei sentimenti: la vendemmia notturna dello Chardonnay – oggi adottata in diversi territori vitivinicoli di pregio – è stata sperimentata da Giacomo nel 1998 e a poi adottata per il vigneto La Fuga. Un’innovazione importante, che ha sfruttato le temperature più fresche della notte per preservare il corredo aromatico delle uve e per ridurre il consumo di energia durante la refrigerazione: soluzioni che hanno permesso di accrescere la qualità e di fare un concreto passo avanti in termini di sostenibilità ambientale.image002

Nella notte delle stelle, protagonista è il perfetto equilibrio fra l’uomo e la natura, un rapporto di amore reciproco fatto di cura e di dedizione che culmina nella raccolta delle uve. Un ’occasione unica per capire l’impegno e la passione con i quali vengono prodotti i vini di Donnafugata e per assaggiarli con maggiore intensità.

La degustazione dei vini aziendali porta il wine lover alla scoperta del “Le Collezioni”. Un modo originale di presentare i propri vini partendo dai desideri degli appassionati. Le Collezioni di Donnafugata rispondono al desiderio di Esclusività, Fascino, Sintonia e Buonumore.

Oltre ad alcune vecchie annate ormai fuori commercio dei vini icona, come Mille e una Notte e Ben Ryé, testimonial di straordinaria longevità, grande risalto sarà anche dedicato all’olio Milleanni: l’extravergine di Donnafugata amato dagli intenditori delle cultivar siciliane, sarà abbinato al pane di Russello e Tumminìa, gli antichi grani siciliani che la famiglia Vescera è da anni impegnata a preservare e valorizzare.

Il grande interesse per Calici di Stelle a Donnafugata porterà la community di Instagrammer siciliani a seguire l’evento live. e a documentarlo direttamente dal profilo aziendale, grazie al take over di @Donnafugatawine, la prima volta per una cantina italiana. Su Facebook e Periscope sarà invece possibile seguire il video racconto, per vivere e condividere la magia della notte di San Lorenzo a Donnafugata.

Fondazione Lungarotti: da Calici di Stelle all’Agosto Torgianese.

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Sarà un agosto ‘Al Museo in una notte di mezza estate’ quello firmato dalla Fondazione Lungarotti che, nel mese delle stelle, apre le porte del Museo del Vino di Torgiano (Muvit) in versione serale con sette date straordinarie.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAA fare da guida alle collezioni del Muvit, una coppia d’eccezione: Dioniso e Arianna proiettati nell’era dei social.

Si inizia mercoledì 10 agosto con la notte di Calici di Stelle, l’evento estivo del Movimento Turismo del Vino che in Umbria sarà all’insegna del claim ‘#PassioneVino’.

Saranno infatti i visitatori del Muvit a narrare la storia d’amore tra i due mitologici innamorati da sempre associati al binomio vino e passione. Filtri d’amore, coppe ad inganno ‘bevi se puoi’, calici nuziali e raffinate incisioni saranno oggetto degli scatti da condividere sui social della Fondazione Lungarotti. Le foto più originali, inoltre, riceveranno un omaggio dal bookshop del Muvit. Al termine della visita (dalle 21.30 alle 23.30) brindisi sotto le stelle all’Osteria del Museo per rubescere (arrossire) con l’etichetta portabandiera delle Cantine Lungarotti nel mondo, il Rubesco. L’estate della Fondazione Lungarotti entra poi nel vivo con l’Agosto Torgianese in programma dal 12 al 21. Sei serate da vivere nelle sale del Museo del Vino che custodisce più di 3mila reperti testimoni di oltre 5mila anni di storia.

 

‘#PassioneVino’ per ‘Calici di Stelle’

Museo del Vino (Muvit) – mercoledì 10 agosto dalle 21.30 alle 23.30

Ingresso: 8,00 euro/pax – min 10 pax

Prenotazione entro il 9 agosto: prenotazionimusei@lungarotti.it – 075 9880200

 

Agosto Torgianese: aperture serali straordinarie Museo del Vino (Muvit)

Ingresso gratuito

Venerdì 12, Sabato 13, Domenica 14, Martedì 16, Venerdì 19 ore 21.30 – 23.00

Domenica 21 ore 21.30 – 23.30

Info: prenotazionimusei@lungarotti.it – 075 9880200

 

 

Facebook: Muvit e Moo – Musei Lungarotti Torgiano

Instagram: museilungarotti_

Lugana per l’Ambiente e l’Ambiente per il Lugana

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Il Consorzio presenta un progetto per la tutela del territorio in collaborazione con l’Associazione Florvivaisti

Mai più alberi sacrificati per fare spazio ai vigneti.

Ogni esemplare estirpato per creare nuovi filari verrà reimpiantato a spese delle Aziende vinicole su un terreno proprio o pubblico, a beneficio di tutti. A settembre la prima consegna di 150 piante al Comune di Desenzano del Garda

 

Il Consorzio di tutela del Lugana punta a incrementare il patrimonio “verde” del proprio territorio: grazie alla convenzione le aziende associate si impegnano, in caso di interventi che comportino l’eliminazione di alberi preesistenti per fare spazio ai vigneti, al reimpianto di un pari quantitativo di alberi su un terreno proprio o pubblico, grazie alla collaborazione con le Amministrazioni locali. Il tutto a prezzi agevolati grazie all’accordo con le Associazioni Florvivaisti Venete e Lombarde, partner del progetto. Si tratta di un problema reale, dato che nel solo 2015 sono stati piantati 139 nuovi ettari di Lugana.

 

f2839fcf-86a0-41a6-a284-13341e94caffLugana per l’Ambiente e l’Ambiente per il Lugana” è la nuova iniziativa messa in campo dal Consorzio guidato, per il secondo mandato consecutivo, da Luca Formentini:Un modello virtuoso che ci auguriamo possa essere replicato a livello regionale e nazionale – afferma il Presidente. Uno dei punti qualificanti della mia rinnovata presidenza è la scelta di dedicare una buona parte delle risorse del Consorzio alla cura dell’ambiente in cui viviamo e produciamo il nostro vino. Siamo promotori di una viticoltura sostenibile, che sappia bilanciare gli aspetti produttivi con la salvaguardia del territorio. Questo progetto è un esempio concreto dove, non solo abbiamo previsto il reintegro delle alberature, ma abbiamo anche posto dei limiti molto stretti su quali tipologie di alberi reimpiantare, in modo da utilizzare solo specie autoctone. La prima consegna è prevista per settembre, quando affideremo al Comune di Desenzano del Garda 150 piante. Un vino di qualità nasce da un territorio di qualità e contribuisce alla sua valorizzazione perché da essa dipende la sua credibilità. Il Lugana è un distretto che esprime questo concetto in pieno”.

 

Il progetto ha trovato l’immediata disponibilità dei 5 Comuni su cui insiste la DOC (oltre a Desenzano del Garda anche Lonato del Garda, Pozzolengo, Sirmione e Peschiera del Garda) e il plauso della Regione Lombardia: “L’iniziativa è un esempio di come si possa costituire una rete imprenditoriale in campo agricolo in grado di coniugare la redditività alla sostenibilità ambientale, con ricadute positive per il territorio e la cittadinanza – dichiara l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava -. Il Lugana è una delle importanti DOC lombarde, che negli anni ha saputo incrementare il proprio prezzo, arrivando a oltre 115mila ettolitri prodotti nel 2015 e a un valore dell’imbottigliato che è passato dai 23,4 milioni di euro del 2008 a 62,6 milioni del 2015”. Un patrimonio vitivinicolo da tutelare, ribadisce l’assessore Fava, “anche da infrastrutture che andrebbero irrimediabilmente a danneggiare un’area a forte vocazione produttiva e turistica”.

 

Il verde è un patrimonio, e come tale va salvaguardato, curato, protetto. Con professionalità, da parte di soggetti competenti – commenta Nada Forbici, Presidente dell’Associazione Florvivaisti BrescianiPer questo AFB ha accettato di collaborare con il Consorzio di Tutela del Lugana. Sempre di più Enti, Consorzi, Associazioni, si adoperano congiuntamente a favore del territorio, con la coscienza che la salvaguardia del patrimonio naturale è più efficace se nasce da un sentire e da un agire comune. La speranza è diventare un esempio, estendere questa collaborazione ad altre province e esportare un modello di cooperazione ad altre regioni, sempre nell’ottica della salvaguardia del patrimonio naturale”.a176ab24-a0c0-4d06-8b54-42cc927cee05

 

La Turbiana, il vitigno autoctono del Lugana, è oggi una delle uve bianche più cara d’Italia: nella vendemmia 2015 il prezzo medio delle uve è stato di 180€ al quintale. “Non stupisce quindi che cresca costantemente la superficie vitata, oggi pari a 1675 ettari (di cui 263 in Veneto e 1412 in Lombardia) – spiega Carlo Veronese, Direttore del Consorzio Tutela Lugana DOC –. In una DOC in continua crescita è fondamentale continuare a interrogarsi sul futuro della denominazione, contando sull’esperienza e il confronto fra tutti i produttori e gli altri protagonisti che determinano il successo di questo vino. Questo momento di confronto interno che vede il culmine nell’annuale riunione di filiera, che si terrà oggi dove oltre a valutare i dati delle giacenze 2015 ci interrogheremo soprattutto sull’andamento del mercato e sull’indirizzo che il Consorzio dovrà mantenere nei prossimi mesi”.

Al via la nuova edizione di ExpoGusto, salone delle eccellenze enogastronomiche.

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Dal 30 settembre al 2 ottobre, ad Arezzo, la nuova edizione della manifestazione dedicata alla promozione del Made In Italy enogastronomici ed agroalimentare.

ExpoGusto_FB AdsSarà Arezzo, una delle capitali mondiali della lavorazione dell’oro e dei preziosi in genere, ad ospitare questa nuova edizione di ExpoGusto, salone delle eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche, che si svolgerà dal 30 settembre al 2 ottobre.

Un’edizione pensata ancora di più per i protagonisti del settore, sempre più internazionale, fruibile e funzionale al business delle aziende. Un evento che darà risposte concrete alle esigenze del mercato, facendo incontrare domanda e offerta sia dei consumatori che del trade.

Per gli addetti ai lavori (espositori, buyers, operatori, giornalisti, etc) è prevista una vasta gamma di workshop, seminari e presentazioni che tratteranno dei temi più attuali.

ExpoGusto non sarà solo una vetrina espositiva di prodotti eccellenti che il visitatore potrà conoscere, assaggiare ed acquistare, ma un’opportunità concreta per le aziende espositrici.ExpoGusto-2014_Espositore

L’edizione 2016 di ExpoGusto sarà, infatti, fortemente proiettata al business, all’incontro con delegazioni e con un calendario di incontri B2B, seminari e degustazioni professionali in grado di dare risposte concrete per le strategie commerciali del settore agroalimentare Made in Italy che vale 125 miliardi di euro, 36,8 miliardi dei quali esportati.

Per favorire lo sviluppo di collaborazioni commerciali, durante la tre giorni verranno organizzati incontri B2B: operatori del canale HoReCa, buyer nazionali ed internazionali della D.O. e G.D.O., chef di altissimo livello sono gli operatori con i quali le aziende espositrici potranno interagire e confrontarsi direttamente.

ExpoGusto diventa momento diretto a favorire anche la competitività delle imprese promuovendone l’accesso ai mercati internazionali attraverso un’agenda programmata di incontri B2B con i buyer esteri che parteciperanno al salone.

Expogusto_B2BForte del successo della passata edizione, che ha visto la presenza di centinaia di brand internazionali, ExpoGusto conta già numerosissime adesioni, che confermano la manifestazione come una vera e propria piattaforma per generare business e si prepara ad accogliere espositori e visitatori con un evento imperdibile.

Ai nostri espositori – dichiara Giacomo Acciai, titolare di Iron3 – oltre ad uno spazio espositivo offriamo anche l’opportunità concreta di allargare i propri mercati e un’ampia rete di contatti qualificati che puntano a valorizzare e accrescere il business delle aziende. Stiamo organizzando un’edizione che vuole essere una piattaforma dove far emergere la qualità del prodotto, valorizzare le competenze e coltivare le relazioni ma allo stesso tempo anche un osservatorio di scambio e di crescita professionale che associa al momento espositivo un’importante occasione di formazione ed eventi collaterali”.ExpoGusto_ Logo

Sull’onda del successo della scorsa edizione, durante la quale sono stati organizzati oltre quaranta eventi tra cooking show, seminari, degustazioni guidate, laboratori e dimostrazioni in diretta, in un format che ha unito alla parte espositiva un ricco programma di appuntamenti dedicati all’enogastronomia e ai suoi protagonisti, anche questa nuova edizione propone un fitto calendario di eventi.

ExpoGusto è organizzato da Iron3 in collaborazione con Arezzo Fiere e Congressi.

 

ExpoGusto

Arezzo Fiere | 30 settembre, 1-2 ottobre 2016

Via Spallanzani, 23 | 52100 Arezzo

www.expogusto.it | info@expogusto.it

“Acanto”: tradizione reinventata che profuma di buono

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acanto5Palermo spesso nasconde angoli e scorci di grande bellezza, di rasserenante tenerezza, di dolce romanticismo. Come nel caso di questo locale, “strappato” al caos cittadino del centro città ed elegantemente accomodato in un giardino interno carico di profumi, di luci soffuse, di musica appena di sottofondo e delicatamente percepibile, di arredi sobri ed eleganti nella loro ricercata semplicità e con un’atmosfera idilliaca. Acanto si trova in via Torrearsa, una delle traverse di Viale della Libertà: meta ideale per un lunch o un’ottima cena anche, perchè no, dopo una giornata di shopping. Noi siamo in due ed arriviamo tardi: ma la voglia di guardarci intorno e di godere della bellezza e dei profumi del giardino ci fa dimenticare, o perlomeno piacevolmente procrastinare, la prima lettura del menù. entreMa intanto arriva l‘entrèe dello chef, che è quanto di più tradizionale sia mai esistito sulle tavole palermitane, reinventato con guizzi di innovazione semplici ma assolutamente efficaci: una crocchetta di latte all’aroma di limone su crudo di gambero e sarda “allinguata” su un letto di marmellata di limone. Una delizia che predispone al meglio verso ciò che seguirà. Il menù è equilibrato, con un numero ed una varietà interessante di portate. Iniziamo con una vellutata di patate aromatizzate all’agrume, vongole e fagiolini. acanto1Benchè l’estate non sia il periodo ideale per potages, creme e zuppe, questa veloutè si gusta con estrema facilità e con grande compiacimento, grazie alle note agrumate che sdrammatizzano, rinfrescano ed esaltano i gusti al palato. Scopro con piacere che gli agrumi, ed i limoni in modo particolare, sono un comune denominatore di molti dei piatti di Acanto, con mia grande soddisfazione. acantoIl primo piatto è, ancora una volta, uno spaghetto quadrato ai ricci di mare e bottarga: e qui occorre che io apra l’ennesima parentesi. Scettica sia rispetto al formato della pasta,sia rispetto alla ” contaminazione” dei ricci di mare a cui è sfrontatamente aggiunta la bottarga, sono forse leggermente prevenuta. Ebbene, quel piatto di spaghetti ai ricci di mare e bottarga è una espressione elevatissima di alta cucina e di felice “contaminazione” in cui gli elementi sono intanto di primissima scelta e soprattutto dosati alla perfezione e maneggiati con estrema cura. Il tutto risulta in un sugo cremoso, nappante, avvolgente di una bontà assoluta e dal profumo unico. Davvero un ottimo piatto anche per i più rigidi “conservatori” degli alimenti in purezza, in cui le note fortemente sapide della bottarga si attenuano, sposandola, con la dolcezza di un riccio di mare freschissimo, creando un connubio irresistibile. Ed il merito è anche della pasta stessa, della migliore qualità, porosa e ruvida al punto giusto talacanto3e da “catturare” il sugo, e di un gioco di emulsioni che denota notevoli capacità tecniche. Su questo piatto, più che su tutti gli altri, mi sono immediatamente espressa con lo chef, vagamente preoccupato del mio scetticismo. Sublime. Se è possibile fare l’amore con un piatto di pasta e sentirsene totalmente conquistati, questo è esattamente “quel” piatto di pasta. Chapeau.  I secondi non sono certamente da meno in questo posto in cui, si è intuito già dalla delicata entrèe, il livello è decisamente alto. Così ci vengono serviti due piatti splendidi: salmone selvaggio d’ Alaska su un letto di fagiolini e gocce di soya,  e trancetti di spada su un bagnetto di zuppettadi bufala e fiori eduli. Il salmone era squisito, con le sue carni dal colore corallaceo tipico del salmone selvaggio, umide, morbide ed estremamente delicate. Un piatto semplice la cui gradevolezza poggia tutta su una materia prima di eccellente qualità cotta sapientemente per il tempo che occorre, nè più e nè meno. acanto2Più impegnativo lo spada con la sua spuma di bufala: un piatto di struttura, ricco, gustoso, sapido e che abbatte l’imperituro tabù che non vorrebbe il formaggio accostato al pesce. A determinate condizioni, come questa, ben vengano questi accostamenti fuori dal comune, se questo è il risultato. Sicuramente un piatto da provare, che viene proposto anche con la ricciola in alternativa al pesce spada. I dolci di solito in alcuni locali rappresentano il tallone d’Achille. Ma non qui.acanto4 La nostra scelta cade su un flan al cioccolato accompagnato da salsa ai frutti di bosco,  caramelline pralinate di burro di cacao, inimmaginabile delizia quest’ultima, e gelato di produzione propria e da un dolce della tradizione madonita e Castelbuonese in particolare: la Testa di Turco. Molto “internazionale” il flan al cioccolato in cui l’ingrediente principale  è la strepitosa cioccolata di Valrhona, come giustamente enfatizzato dallo chef dato che questa qualità di cioccolata non ha eguali al mondo, ed assolutamente sentimentale, romantico, con il sapore più dolce delle memorie più belle la Testa di Turco, composta principalmente dal “biancomangiare”, così tipico di tante merende e di tante nonne. biancomangiareUn dolce che non soltanto ha appagato il mio senso del gusto, ma ha anche accarezzato con tenerezza i ricordi d’infanzia più belli che, spesso, sono legati anche a qualcosa di buono. acanto7Ed il palato, così come il naso, non dimentica mai. Vale la pena di spendere qualche parola anche rispetto al servizio: davvero perfetto, professionale, attento e assai discreto. Una piccola macchia sulla tovaglia da me provocata è stata immediatamente notata da un attentissimo Ivan anche nell’estrema penombra, ed immediatamente celata sotto ad un candido tovagliolo adoperato a mo’ di tovaglietta americana e dopo che dal tavolo era stata tolta persino l’ultima briciola. Il posacenere è stato rimpiazzato spesso, malgrado il locale fosse pieno: ciononostante nulla è sfuggito al controllo del personale di sala. 20160720_014015Servizio di questo livello è tanto raro quanto prezioso. Il nostro pasto, accompagnato da ottimo bianco Gewrtztraminer alsaziano dal bouquet irresistibile carico di sentori floreali e di note fruttate molto spiccate, si è concluso con un ottimo caffè.

acanto6In definitiva Acanto è un locale di alto livello, dal servizio inappuntabile, con una nuova gestione capace di soddisfare una clientela adulta in grado di discernere ed apprezzare un certo tipo di cucina. Non adatto a famiglie con bimbi piccoli ma perfettamente accessibile ai portatori di handicap. Il locale dispone anche di un’ampia zona interna per la stagione invernale, ma il suo punto di forza è decisamente il bel giardino interno carico di intense atmosfere. Il nostro pasto, così per come descritto, ha generato un conto pari a circa 95.00 euro  che colloca il locale nella fascia medio alta e meta perfetta per cene romantiche, piccoli eventi, ricorrenze ed anniversari, con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Alessandra Verzera

 

 

 Scheda:

Patron :  Manuela Bannò e Salvo Andò

Executive Chef   : Manuela Bannò

Chef de cuisine : Salvo Giuliano

Commis:  Giulio Spataro

Coperti: 50  (in) –  80  (out)

Range: Alto

Categoria: Ristorante tradizionale

Ranking (*)

Location: 5

Cibo: 5

Carta Vini:  4

Presentazione: 4

Servizio: 5

Mise en place: 4

Atmosfera: 5

Allestimenti: 5

 

(*) Legenda :

1 = pessimo
          2 = scadente
          3 = sufficiente
         4 = ottimo
            5 = eccellente.

Al via l’8° Festa del Pomodoro di Pachino Igp

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pomodoro_pachinoValorizzare e vendere la differenza per battere la crisi: questa la ricetta che Leo Bertozzi, segretario AICIG ed ex direttore del Consorzio di Tutela Parmigiano Reggiano, ha proposto ieri come buon auspicio per uscire dalla crisi dell’agricoltura ai partecipanti della conferenza stampa per la presentazione dell’ottava edizione della Festa del Pomodoro di Pachino Igp che si terrà a Marzamemi dal 2 al 7 agosto. “Ogni territorio ha le sue eccellenze, ma anche le sue difficoltà- ha confermato Bertozzi- per questo dobbiamo riuscire a fare un punto di forza della diversità, valorizzando le caratteristiche di ogni prodotto attraverso il marchio territoriale, che diventa valore aggiunto per tutta la comunità”.conferenza stampa 8 festa pomodoro

Una posizione rafforzata anche dal Presidente del Consorzio, Sebastiano Fortunato: ”Nonostante l’anno molto negativo per l’agricoltura della nostra zona, il Pomodoro di Pachino Igp continua a essere scelto da Enti prestigiosi, come l’Accademia Barilla, e a portare avanti iniziative importanti anche a livello nazionale, come il contest con l’Associazione Nazionale dei Food Blogger, appena concluso. Occorre però dare l’adeguato spazio anche sui mercati. Consapevoli che l’offerta ha superato la domanda, puntistampa programma festa pomodoro-1amo con forza ad aumentare la quota di programmazione del prodotto di filiera sia con i gruppi nazionali che esteri. Solo così possiamo riportare reddito alle piccole e medie aziende del territorio”. Il programma della festa è stato poi illustrato da Maria Impera, segretaria del Consorzio e organizzatrice da otto anni dell’evento:”La Festa diventa sempre più un appuntamento per tutto il territorio. Alle attività di tipo artistico, sportivo e enogastronomico anche quest’anno si affiancherà la musica e lo spettacolo nelle serate di venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 agosto”. La nutrizionista Stefania Arfò ha infine sottolineato le proprietà nutrizionali del Pomodoro di Pachino Igp.Salvo Latino e Aurora Mazzucchelli

La chiusura della conferenza è stata affidata alla chef stellata Aurora Mazzucchelli del ristorante “Marconi” di Sasso Marconi (Bo), che insieme allo chef Salvo Latino ha preparato alcuni piatti per valorizzare il pomodoro di Pachino Igp. “La nostra mission- ha confermato Salvo Latino, gestore de Il Mercato- è quella di unire la buona tavola alla tutela della salute. Questo è semplice unendo la scelta di ingredienti certificati come il pomodoro dstampa programma festa pomodoro-2i Pachino Igp all’attenzione nei metodi di cottura, che salvaguardino gusto e benessere”.

A margine dell’incontro il Direttore Salvatore Chiaramida ha voluto ricordare la figura di Maurizio Pisani, esperto di marketing agroalimentare scomparso prematuramente all’età di 49 anni nella strage dei treni in Puglia. “Con lui – ha dichiarato Chiaramida – perdiamo oltre che un amico, un grande professionista e una bella persona. Ci mancherà molto.”

Calici di Stelle a Castiglione d’Orcia ha il sapore del “vino più bello del mondo”

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caliciCalici di Stelle in Val d’Orcia, l’evento più atteso dedicato ai winelovers, ritorna con tante novità: degustazioni di grandi vini Orcia Doc, cene con i produttori, concerto dei “Leggera Electric Folk Band” con il Coro dei Minatori di Santa Fiora, artigianato e assaggi di gastronomia tipica, presentazioni di libri, laboratori e animazioni per bambini…persino artisti locali decoreranno barrique lungo le vie del borgo storico

Calici di Stelle vuole essere un inno alla bellezza della Val d’Orcia, un omaggio alle tradizioni e alla cultura del territorio, che si riuniscono per la notte delle stelle cadenti, nella cornice del borgo di Castiglione d’Orcia”  afferma il sindaco Claudio Galletti, definendo il significato profondo di questo evento. Insieme all’Assessore alla Cultura Alice Rossi, Galletti svela tutte le iniziative in programma per questa edizione 2016. Già dal weekend di sabato 6 e domenica 7 agosto dalle ore 20, sarà possibile “cenare con il produttore” nei ristoranti castiglionesi, i quali proporranno menù con piatti tipici valdorciani in abbinamento ai vini Orcia. Ogni bottiglia ha una storia da raccontare e il produttore svelerà segreti e aneddoti legati al proprio lavoro.

castiglione d'orcia calici di stelle 2016L’Orcia Doc, “il vino più bello del mondo”, sarà il file rouge che legherà insieme tutti gli elementi presenti in questa magica notte delle stelle”  aggiunge Donatella Cinelli Colombini, Presidente del Consorzio.

Castiglione d’Orcia sarà quindi un paese in festa con divertimenti e animazioni per tutte le età. Musica, cibo e vino si uniranno in uno straordinario connubio che permetterà di far conoscere le eccellenze valdorciane. A partire dalle ore 17 i produttori saranno presenti con i vini Orcia nell’area del centro storico a loro dedicata. Ad animare il borgo per tutta la sera, ci saranno: esposizioni di artigianato, animazioni per bambini a cura di Piccola Fattoria Forte, laboratorio creativo a cura della Biblioteca Comunale e il Ludobus per scoprire gli antichi giochi di legno, lezioni di pici per imparare a tirare la pasta insieme alle massaie castiglionesi, i cooking show a cura dei ristoratori, esposizione di auto e moto d’epoca, artisti di strada con i loro spettacoli e, novità di quest’anno, “artisti sotto le stelle” che saranno impegnati a decorare barrique. Non mancherà l’esibizione dei Maggiaioli di Castiglione d’Orcia, eredi di un’antica tradizione gelosamente conservata, mentre, in Piazza Vecchietta, gli sarà dedicata una proiezione e una mostra fotografica intitolata “La lunga e antica tradizione del Maggio”.

onavSi rinnova anche per quest’anno, la partecipazione all’evento della delegazione Onav Siena con “Sotto un cielo di stelle” la degustazione tecnica guidata di vini Orcia Doc a cura di Onav Siena, che si svolgerà alle ore 18:30 nella sala consiliare storica in Piazza Vecchietta.

Alle ore 19, all’interno della prestigiosa Sala d’Arte, avrà luogo la performance interattiva del libro “A cena con Babette” di Giovanni Pellicci e Lorenzo Bianciardi accompagnata da piccoli assaggi di cibi valdorciani e vino Orcia. Conclude la serata di Calici di Stelle il grande concerto spettacolo dei “Leggera Electric Folk Band” (dalle ore 22), una formazione musicale unica nel suo genere in Toscana, che unisce la potenza del rock alla poesia del canto popolare. Lo spettacolo si avvarrà della straordinaria collaborazione di una grande realtà culturale del territorio, il Coro dei Minatori di Santa Fiora che si andrà ad unire alle voci della band, in un connubio fra passato e presente che nella magica notte del 10 agosto i visitatori troveranno anche nei cibi, nelle produzioni artigiane e nei vini Orcia.

caliciCalici di Stelle è un evento promosso dall’Associazione Nazionale Città del Vino e il Movimento del Turismo del Vino. Localmente in Val d’Orcia è organizzato dal Comune di Castiglione d’Orcia in collaborazione con il Consorzio del vino Orcia, Strada del vino Orcia e Onav Siena. Quest’anno l’evento viene patrocinato dai Comuni di Chianciano Terme e San Quirico d’Orcia.

Castiglione d’Orcia – cenni storici

Nel 714 Castiglione d’Orcia era un castello della nobile famiglia senese degli Aldobrandeschi. Per un breve periodo fu uno stato indipendente per poi, nel Trecento, essere incluso fra i possedimenti di Siena. La sua posizione alta sulla Val d‘Orcia ne fece una sorta di sentinella sulla via Cassia e poi sulla Francigena. Una sorte che, soprattutto per Rocca di Tentennano, sul lato opposto e più alto dello sperone roccioso, determinò assedi e contese per impossessarsi di questa roccaforte strategica. Molto belle la Chiesa di Santa Maria Maddalena e la Pieve dei Santi Stefano e Degna, i cui principali dipinti sono ora esposti nella Sala d’Arte nel centro di Castiglione. Nel comprensorio comunale vanno inoltre ricordati il castello della Ripa, il campanile di Campiglia e gli enormi pozzi di cui, quello di Rocca d’Orcia, è il più grande della Provincia di Siena. Rocca di Tentennano ospitò Santa Caterina da Siena che proprio lì, nel 1367, imparò a scrivere. La zona è ricca di sorgenti la più importante delle quali è Vivo d’Orcia che per decenni ha dissetato la città di Siena.

Nella prima metà del Novecento, Castiglione d’Orcia ha raggiunto una popolazione di circa 5.000 abitanti che si è attualmente dimezzata. Le attività prevalenti sono l’agricoltura e il turismo con particolare riferimento al turismo termale le cui antiche acque calde formano il meraviglioso fosso bianco di Bagni San Filippo.

vino3Consorzio del Vino Orcia e vini Orcia DOC

La denominazione Orcia è nata il 14 febbraio 2000 e comprende la varietà Orcia ottenuto da uve rosse con almeno il 60% di Sangiovese e Orcia Sangiovese con almeno il 90% di questo vitigno, entrambe anche nella tipologia “Riserva”. La denominazione Orcia comprende anche le tipologie Bianco, Rosato e Vin Santo.

I vini nascono in una quarantina di cantine e manifestano l’impegno e la passione dei produttori che nella stragrande maggioranza fanno tutto direttamente: dalla vigna alla vendita delle bottiglie. In un’epoca di globalizzazione, il vino Orcia è ancora un prodotto familiare, fatto da chi vive in mezzo alle vigne, nel rispetto della natura e con ottime competenze di enologia e viticultura.

Il vino Orcia è prodotto in uno dei comprensori agricoli più belli del mondo, in parte iscritto nel patrimonio dell’Umanità Unesco. 13 comuni: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Trequanda e parte di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.

Il “Coro dei minatori” che si è formato circa tre anni fa con l’obiettivo di recuperare e reinterpretare il vasto e originale repertorio di musica popolare santafiorese e amiatino. Il gruppo, ha come obiettivi la ricerca, la riscoperta e la “ripulitura” da incrostazioni spurie del repertorio tradizionale e la scelta delle forme della riproposizione musicale e dell’esecuzione. Il gruppo ha partecipato ai più importanti festival e manifestazioni in Italia ed all’estero. Il Coro ha collaborato anche con il cantautore Simone Cristicchi.