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Natale Giunta e La Prova del Cuoco: due lustri e non sentirli

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natale-giunta-clericiFinita l’estate riprende la programmazione delle varie reti televisive e tornano le trasmissioni consuete che tengono compagnia a milioni di italiani ogni giorno. Una di queste è La Prova del Cuoco, la pioniera di tutte le trasmissioni a tema gastronomico che, negli anni, ha visto avvicendarsi decine e decine di cuochi e chef in gare bonarie e a fare da “padrini” a concorrenti non professionisti ma con una gran voglia di cucinare e di divertirsi. Ma, tra tutti gli altri, uno chef detiene un primato – ormai ineguagliabile – in seno a questa trasmissione, Natale Giunta, termitano di nascita ma palermiNatale-Giuntatano di adozione, che  è stato riconfermato anche per questa stagione raggiungendo così un numero tondo: dieci anni di presenza e di partecipazione al programma di Antonella Clerici.  Uno step importantissimo nella vita e nella carriera professionale dello Chef siciliano quello de La Prova del Cuoco: una pietra miliare, per certi versi. Dieci anni e dieci stagioni che hanno visto Giunta iniziare ragazzo e diventare uomo. Dieci anni in cui non sono mancate polemiche, critiche, ma neanche successi, confernatale-giunta-5me, affermazioni professionali di grande significato. Dieci anni in cui lo Chef non ha mai nascosto “quel pizzico di fortuna” che lo ha portato a fare un provino e ad essere selezionato.  Ancora oggi, e dopo dieci anni, Giunta non nasconde neppure l’emozione provata allora e che si rinnova ad ogni stagione e ad ogni puntata.  Ed anche questa nuova stagione si prepara ad essere  appannaggio di Giunta che già nel corso della prima puntata, abbinato al Pomodoro Rosso, ha vinto con la ricetta dell’involtino di sogliola. natalePerchè lo chef anti racket è uno che vince e che non si limita a partecipare, godendo anche del consenso e della  simpatia popolari oltre che proponendo piatti interessanti da riuscire ad incastrare negli asfittici tempi televisivi. Questo devono aver capito molto bene in Rai sin da subito…”squadra che vince non si cambia“. Ed allora ecco che, a dieci anni dalla prima timida partecipazione, si riconferma la solida unione tra Natale Giunta e la Rai: un brindisi in lattina, dato che – se fosse un matrimonio – oggi sarebbe d’obbligo festeggiarne l’anniversario con l’alluminio. E cosa c’è di più fresco ed informale che aprire una lattina di birra o di Coca Cola?

Prosit!

 

Alessandra Verzera

Fermenta la solidarietà: Unionbirrai realizza una birra per i terremotati del centro Italia

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Birra3La strada della cooperazione e della solidarietà ha in Unionbirrai un valido e costante punto di riferimento. Appena due anni dopo l’alluvione che interessò la bassa modenese, l’associazione che tutela e diffonde la cultura della birra artigianale sul territorio nazionale, promuove un’altra birra “solidale” per sostenere, questa volta, i terremotati del Centro Italia.
Martedì prossimo 13 settembre, presso il birrificio artigianale La Vecchia Orsa a San Giovanni in Persiceto (Via C. Colombo, 5/A), mastri birrai, coltivatori, tecnici, distributori e vari altri soggetti della filiera brassicola che afferiscono a UB, sono chiamati a realizzare una birra speciale che sarà venduta a fusto e in bottiglia il 7 ottobre all’interno di EurHop! Roma Beer Festival (7-9 ottobre) e il cui ricavato andrà devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto lo scorso 24 agosto.
union-birrai-logo-x2Non è un caso che per produrre la Golden Ale, secondo step di un progetto di beneficienza iniziato con ARKA nel 2014, Unionbirrai abbia indicato il birrificio emiliano, rinato in sicurezza subito dopo il terremoto che colpì la zona nel 2012, per dedicarsi agli altri. Così è per La Vecchia Orsa, vocata al sociale già per statuto con tanto di persone portatrici di handicap ad organizzare il lavoro insieme ai “normodotati”.
La birra, di cui si conoscerà nome e ricetta soltanto il giorno del raduno, avrà un grist tutto autoctono a cominciare dal luppolo, rigorosamente italiano e a km zero. Agli impianti lavoreranno tutti insieme i birrai partecipanti, ciascuno portando il proprio carico di esperienza e di creatività.
Per chi volesse aderire, l’appuntamento è alle ore 9 presso il birrificio. Porte aperte anche ai ritardatari previo avviso al desk organizzativo dell’evento.

A Fiordipiano la Festa del Formaggio è solidale

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la-casciotta-e-solidaleSarà un evento all’insegna della solidarietà la Festa del Formaggio di Fiordipiano (Montemaggiore al Metauro, PU – 10-11 settembre), la manifestazione dedicata alla tradizione lattiero casearia marchigiana che, a partire da domani, darà il via ai festeggiamenti per i vent’anni dalla certificazione DOP della Casciotta d’Urbino. Numerose le iniziative solidali messe in campo dal mondo della cooperazione e dell’eccellenza agroalimentare regionale che, durante tutto il fine settimana, raccoglieranno fondi a sostegno della popolazione colpita dal terremoto che saranno devoluti alla Croce Rossa, rappresentata nella giornata di domenica dal presidente regionale, Fabio Cecconi. Per ogni porzione venduta nella spaghettata di mezzanotte tra sabato e domenica saranno versati 2 euro, e per l’intera durata della manifestazione sarà possibile acquistare il kit con gli ingredienti per fare l’amatriciana offerti dalle cooperative del territorio (spaghetti bio di Girolomoni Cooperativa Agricola, la polpa di pomodoro bio della Cooperativa Campo, la goletta della Cooperativa Corte Marchigiana e il pecorino stagionato della Trevalli Cooperlat), il cui incasso sarà interamente devoluto. Inoltre, per ogni kg di Casciotta solidale acquistato, sarà Trevalli a donare 2 euro.
casciotta-durbino-dopCon un fitto calendario di eventi, l’appuntamento a Fiordipiano non sarà solo con la buona tavola. Momenti di intrattenimento musicale si alterneranno al battere dei mattarelli delle signore della Proloco, e i bambini andranno “A scuola di latte” dopo aver fatto “La colazione marchigiana”. Per arrivare leggeri e affamati alle degustazioni di formaggio, vino e prodotti tipici, saranno proposte passeggiate turistiche, sessioni di spinning e un itinerario ciclistico da 35km. Il pecorino stagionato farà i salti mortali nella “Gara di ruzzola”, mentre “Casciotta in the flights” vedrà gli ultraleggeri dell’associazione Albatros prendere il volo. E chi vuole andare a caccia di Pokemon, se si possono catturare i Casciottgon nella sfida “Casciotta Go”? E poi ancora il Cascioburger, la mostra fotografica e il mercato di “Quidanoi è già Natale”. La Festa del Formaggio marchigiano vuole quindi raccontare un intero territorio attraverso l’incontro, la socialità e il gusto, di cui la Casciotta è il portabandiera.
L’evento è organizzato da: Proloco Comune di Montemaggiore al Metauro, Consorzio di Tutela Casciotta d’Urbino; Trevalli Cooperlat; Fattorie Marchigiane; Fondazione Museo del Balì; Quidanoi; Istituto marchigiano enogastronomico– Food brand Marche.

Wine Street Tasting: ad Asti una festa itinerante di cibo e di calici

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salame_al_cioccolato_con_cacaoTornano le degustazioni itineranti che animeranno enoteche, ristoranti, gastronomie e bar del centro storico con il vino come protagonista
Ormai nel settembre astigiano, ricco di eventi storico culturali ed enogastronomici non può mancare l’appuntamento con le degustazioni itineranti di WINE STREET tASTIng, organizzato dall’associazione culturale CRE[AT]IVE di Asti . Il weekend del 23 e 24 settembre, dalle 19 alle 24, sarà all’insegna della riscoperta della buona cucina e dei prodotti d’eccellenza proposti da ben 25 locali del centro storico alla scoperta delle prelibatezze locali, dallo street food alle antiche ricette, dagli antipasti, ai formaggi ai dolci. Da via Cavour a piazza San Martino, da via Balbo a via Quintino Sella, passando per piazza Roma e Via Garetti, fino a via Testa, il cammino dei degustatori si snoderà tra le prelibatezze proposte da ristoranti, bar, enoteche, circoli e locali del cuore storico della città. friciulaOgni visitatore avrà la possibilità di costruire il proprio personale menù a base di antipasti, primi, secondi e dessert cucinati secondo le antiche ricette e abbinati alle migliori etichette enologiche del territorio: tra i piatti proposti ci saranno chicche della cucina contadina piemontese come insalata russa, acciughe al verde, lingua in salsa, friciule, agnolotti, anche d’asino e al plin, tagliolini, fritto misto, vitello tonnato, finanziera, polenta e torta di nocciole, salame al cioccolato…tutto accompagnato dalle migliori etichette di vini locali. plinNon mancheranno contaminazioni innovative, piatti creativi che rispettano la genuinità delle materie prime ma che strizzano l’occhio ad una gastronomia più aperta alle influenze di altre regioni: tagliolini con guazzetto di moscardini ed olive taggiasche, cous cous di pesce, plin di nocciole allo zenzero, spaghetti alla chitarra, chili di carne, arrosticini di calamari… Grazie alla mappa disponibile presso tutti i punti di degustazione, nell’atrio del Municipio in piazza San Secondo, presso l’ufficio dell’Atl in piazza Alfieri e teatro Alfieri, sarà possibile creare il proprio personale “diario di degustazione”: un itinerario culturale che offrirà non solo la riscoperta di sapori ma anche di luoghi storici e panoramici ed edifici storici nel centro antico di Asti. WINE STREET tASTIng, infatti, oltre ad offrire il meglio della tradizione culinaria ed enologica locale, sarà una buona occasione per soffermarsi sulle bellezze artistiche e architettoniche, visitare i musei e conoscere meglio il cuore storico di Asti.

Stefano Cerveni e Cantine Berlucchi: connubio “eclettico”

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FB-cerveniRitrattoDue giornate celebrative per un elogio della purezza. Lo chef Stefano Cerveni, patron del Ristorante Due Colombe (1 Stella Michelin), unico stellato in Franciacorta e autorevole portavoce della tradizione culinaria nazionale e locale, è stato scelto come chef d’eccezione da Cantine Berlucchi per accompagnare, con i suoi piatti, la presentazione del nuovissimo Millesimato Berlucchi ’61 Nature 2009.

 

FB-cerveni-InsalataSabato 17 e Domenica 18 Settembre, nella splendida cornice del Palazzo Lana Berlucchi, in concomitanza con il Festival di Franciacorta, Berlucchi ha ideato “Eclettismo Nature”, un percorso che inizia con la visita in cantina e termina con l’assaggio della nuova etichetta, guidata da Arturo Ziliani, AD ed enologo Berlucchi. In un crescendo gustativo, lo Chef Stefano Cerveni proporrà all’ospite la Patata Viola, il Gambero Rosso e il Franciacorta, seguito dalla Tinca al Forno 2016 per concludere con Insalata di Pollo Bio, Sarde Essiccate di Monte Isola, Gelatina di Salsa Verde e Pop-Corn di Pollo. Il gusto deciso ma elegante del Millesimato valorizzerà le sfumature sensoriali delle tre proposte, in un incontro ideale. Tre piatti che incarnano pienamente la filosofia dello Chef, una cucina personale misuratamente creativa, dallo stile sobrio ma accattivante, capace di esaltare le materie prime, grazie ad un forte legame con il territorio.

FB-cerveni-patataForte del connubio vincente tra tradizione e modernità, la proposta di Cerveni si fonde amabilmente con l’ambiente circostante, da cui attinge sapori, suggestioni e sentori vinicoli, impreziosendone l’essenza con efficaci tocchi da maestro. Una cucina caratterizzata da sapori dalla assoluta pienezza e dall’uso sapiente di tecnica e passione, come dimostrano alcuno dei suoi piatti più celebri.FB-cerveni-Insalata (1)

 

Il Franciacorta Millesimato amplia la linea ’61, collezione che porta nel nome l’anno di nascita del primo Franciacorta, creato nel 1961 nelle secolari cantine Berlucchi. Berlucchi ’61 Nature è nato nel 2009, dopo una vendemmia particolarmente felice; le sue uve arrivano da quattro vigneti di proprietà situati tra Corte Franca e Provaglio d’Iseo che, con 15 anni di età, sono ormai maturi per dare uve da Millesimato. La cuvée è composta da Chardonnay (80%) e Pinot Nero (20%), affinata sui lieviti almeno 5 anni e proposta in versione Nature, ossia priva di sciroppo di dosaggio: una decisione audace quella di Arturo Ziliani, AD ed enologo Berlucchi.

 

 

Oceania, America e Sud Africa: l’olio extra vergine sotto l’Equatore

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olio dopI tre continenti produttori di olio extravergine di oliva al di sotto dell’equatore – Oceania, America del Sud e Africa – ai nastri di partenza di Sol d’Oro Emisfero Sud, che si svolge fino al 9 settembre a Melbourne in Australia.

Alla sua terza edizione dedicata ai Paesi che producono l’olio in primavera, cioè in contro stagione rispetto alle tradizionali aree dell’emisfero nord, la competizione internazionale di Veronafiere vede un numero di oli concorrenti in crescita, provenienti, oltre che dall’Australia, da Cile, Argentina, Perù, Uruguay, Sudafrica. L’Australia, che con il Cile è uno dei principali Paesi produttori dell’emisfero sud, è rappresentata per la prima volta anche dalla Tasmania, a dimostrazione di uno sviluppo sempre più ampio dell’olivicoltura nel mondo.

olio-cucchiaio«Ci aspettiamo un buon livello qualitativo dei campioni presentati – spiega Marino Giorgetti, capo panel della commissione composta da altri otto giudici internazionali -, nonostante un andamento della produzione che quest’anno è stato piuttosto variabile nell’Emisfero sud, a causa di condizioni climatiche che hanno condizionato le varie fasi di coltivazione degli ulivi».

Dal punto di vista quantitativo si è avuta una buona produzione in Sudafrica, con un +15% rispetto a 2015, mentre in Cile si sonolio-siciliao avute situazioni anomale, con minor produzione nella zona sud del paese, prettamente olivicola, mentre al nord il buon andamento climatico ha permesso una raccolta abbondante; situazione analoga in Australia, dove si è avuta una produzione a “macchia di leopardo” che non ha permesso elevati livelli produttivi.

Proclamazione degli oli vincitori l’8 settembre, con degustazione guidata dedicata a giornalisti di settore e operatori specializzati del canale ho.re.ca. In programma nello stesso giorno tre seminari economici per approfondire le opportunità commerciali dell’olio australiano sui mercati internazionali.

Sol d’Oro Emisfero Sud si svolge con la sponsorship del Governo di Victoria, che ha fortemente creduto nel progetto di portare a Melbourne il concorso come occasione per valorizzare gli oli extravergine prodotti al di sotto dell’equatore e promuoverne lo sviluppo qualitativo e commerciale, il patrocinio del Consolato italiano e la collaborazione della Camera di Commercio italiana a Melbourne.

Roma Beer Festival: appuntamento all’insegna della tradizione brassicola

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birreEurHop! Roma Beer Festival, giunto alla quarta edizione, si terrà dal 7 al 9 ottobre al Salone delle Fontane dell’Eur. Il Salone Internazionale della Birra Artigianale, dopo le scorse edizioni che hanno raccolto oltre 50mila presenze e le dichiarazioni entusiaste dei più influenti tra gli addetti ai lavori, si attesta tra gli eventi di riferimento per gli appassionati di tutto il mondo.
Tre giornate completamente dedicate alla cultura e alla tradizione brassicola, all’insegna della qualità assoluta, della ricercatezza, della varietà del gusto e dello stile. Non mancheranno occasioni di incontro e dibattito con i maggiori beer taster e addetti ai lavori, ma soprattutto con tutti i birrai, veri protagonisti dell’evento. Un festival adatto sia al nutrito pubblico di appassionati di birra artigianale, sia ai neofiti che vogliono avvicinarsi a questo mondo.
birra4EurHop! Roma Beer Festival sarà l’occasione per intraprendere un viaggio attraverso stili, colori e sapori di alcune delle migliori proposte brassicole italiane e straniere.
Anche quest’anno la location prescelta è il Salone delle Fontane dell’Eur, un palazzo storico della Capitale noto per la sua meravigliosa architettura razionalista. Al suo interno verranno ospitati più di 45 banchi con birrifici nazionali e internazionali, la cui selezione è curata, come sempre, dallo storico pub Ma Che Siete Venuti a Fà, attivo dal 2001 nella promozione e nella divulgazione del settore.
Birra3Lorenzo “Kuaska” Dabove, beer-taster di fama internazionale, offrirà delle appassionanti degustazioni “live” conducendo il pubblico in un percorso sensoriale alla scoperta di tutte le sfumature della birra artigianale. Un viaggio che verrà affrontato al meglio grazie agli strumenti che verranno forniti a tutti i partecipanti: un bicchiere e una taschina celebrativi dell’evento e una guida dettagliata delle birre e dei birrifici presenti, per orientarsi nella vasta offerta di oltre 350 birre artigianali!
Ancora una volta gli allestimenti del Salone delle Fontane e del piazzale antistante saranno curati da 3b!Studio, già distintosi per l’utilizzo di materiali da cantiere e di recupero, volti a creare un’atmosfera suggestiva che mescola architettura industriale e razionalismo. Due lunghi banchi di quarantacinque metri  sui quali verranno montate circa 300 spine, daranno la sensazione di trovarsi per tre giorni nel pub più lungo d’Europa!
Condiranno il tutto musica e ottimo cibo.
birraIn programma anche il primo Concorso Europeo dedicato ai migliori homebrewer, organizzato dal Movimento Birrario Italiano (MoBI). Al concorso saranno infatti presentate circa 130 birre prodotte dai più bravi e meritevoli birrai casalinghi provenienti da 10 Paesi europei afferenti all’EBCU (European Beer Consumers’ Union). La giuria di 20 esperti degustatori, stranieri e italiani, che decreterà la birra vincitrice, sarà capitanata da Lorenzo (Kuaska) Dabove. Una Champions League Birraria quindi, che, oltre al titolo di miglior Homebrewer Europeo, assegnerà quello di miglior Nazionale. Un concorso che si prospetta acceso… di sana e spumeggiante rivalità.

La Sicilia dell’eccellenza al Salone del Gusto e Terra Madre, a Torino

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terra madre2In Piazza Castello, lo stand di Slow Food Sicilia, patrocinato dall’assessorato Turismo, sport e spettacolo, si ripromette di essere una vera propria full immersion nelle eccellenze enogastronomiche dell’isola. Percorsi turistico-gastronomici d’eccezione portano i visitatori alla scoperta e all’assaggio di formaggi, salumi, dolci, vini e molti altri prodotti che rientrano nei progetti Slow Food dei Presìdi, delle Comunità del cibo e dell’Arca del Gusto.

slowfood bandI Presìdi
Lungo la centralissima Via Roma e in Piazza San Carlo l’eccellenza gastronomica del territorio italiano è presente in tutta la sua varietà grazie ai Presìdi Slow Food che sostengono le produzioni tradizionali a rischio. Si allunga la lista dei Presìdi siciliani con i progetti di tutela e promozione di cinque nuovi Presìdi: le antiche mele dell’Etna, la cipolla paglina di Castrofilippo, il peperone di Polizzi Generosa e il sesamo di Ispica. Ma andiamo con ordine: nei terreni agricoli alle pendici dell’Etna fino agli anni ’70 erano coltivate antiche varietà di melo che rappresentavano la biodiversità pomologica dell’Etna, fra cui la cola, la gelato, la gelato cola, e la cirino. A partire da quegli anni, le antiche varietà sono state progressivamente sostituite da varietà molto più produttive e apprezzate dal mercato. Oggi solo pochi coltivatori continuano a preservare le antiche mele dell’Etna: Slow Food, grazie al sostegno del Parco Naturale dell’Etna, ha messo insieme alcuni custodi di queste antiche varietà al fine di recuperare un panorama varietale storico della zona.cipolla_di_giarratana2 La presenza d’acqua nei terreni di Castrofilippo (Ag) ha favorito la coltivazione delle cipolle, tanto che da sempre gli abitanti di Castrofilippo sono chiamati “cipuddara”. La tunica color giallo pallido distingue la cipolla paglina di Castrofilippo da tutte le altre, oltre alla grande pezzatura dei bulbi, l’aroma gradevole e la dolcezza. L’assenza di note piccanti la rende ideale per il consumo crudo, ma nella gastronomia locale è anche ingrediente di alcune preparazioni tradizionali: la cipuddata, la ‘mpanata di cipudda, la frittata di cipuddetti. La fava di Ustica è sopravvissuta grazie ai contadini più anziani dell’isola che hanno conservato gelosamente i semi. La coltivazione è manuale e non si usano né concimi, né erbicidi. Cibo povero per eccellenza, le fave sono consumate verdi, tra marzo e maggio, sia crude sia cotte: la preparazione più tipica è il macco di fave, che si prepara con le fave secche con germogli di finocchietto selvatico.aglio_3Il peperone di Polizzi Generosa è piccolo, di forma conica e buccia di un colore verde intenso che vira al rosso a maturazione. Ma soprattutto, è un peperone che cresce all’insù: la sua bacca, invece di pendere sotto le foglie, si protende verso l’alto. È possibile ricostruire la storia di questo peperone (detto pipiddu nel dialetto locale) solo grazie alle testimonianze orali: si racconta che i raccoglitori stagionali di nocciole di Polizzi Generosa fossero ricompensati con gustosi intermezzi a base di pane di casa condito con olive, pecorino e pipiddi arrostiti. Oggi un gruppo di giovanissimi agricoltori sta recuperando questa antica tradizione. Il sesamo di Ispica rischia di scomparire, le quantità prodotte sono minime e i pasticceri locali si trovano costretti a utilizzare il sesamo indiano, per via delle difficoltà a reperire quello locale. Fino a cinquanta anni fa gli ettari di sesamo coltivati nella provincia di Ragusa, in particolare nella zona di Ispica, erano 300 ma poi la produzione è scemata per via della laboriosità del procedimento. Oggi il recupero della produzione del sesamo di Ispica è ristretto a pochi anziani produttori ma sta cominciando!

miele meli slideQuasi tutti i Presìdi Slow Food della rete siciliana sono presenti alla manifestazione. Ai cinque nuovi si aggiungono:
– Aglio rosso di Nubia – comuni di Paceco, Trapani, Erice, Val Elice e Palizzolo
– Albicocca di Scillato – comune di Scillato (provincia di Palermo)
– Ape nera sicula – l’area nord-occidentale della Sicilia (province di Palermo, Trapani e Agrigento)
– Cappero di Salina – isola di Salina (provincia di Messina)
– Cipolla di Giarratana – comune di Giarratana (provincia di Ragusa)
– Fagiolo badda di Polizzi – comune di Polizzi Generosa (provincia di Palermo)
– Fagiolo cosaruciaru di Scicli – comune di Scicli (provincia di Ragusa)
– Fava cottoia di Modica – agro modicano, contrade Cannizzara, Mauto, Rassabia, piacentinu-enneseFamagiorgia Calamarieri, Baravitalla, Bosco, Torre Palazzalla, Frigintini e Cinquevie
– Fragolina di Sciacca e Ribera – comuni di Sciacca, Ribera, Caltabellotta, Menfi (Ag)
– Lenticchia di Ustica – isola di Ustica (provincia di Palermo)
– Lenticchia di Villalba – territorio del comune di Villalba e in parte dei comuni di Mussomeli, Vallelunga e – Cammarata (provincia di Caltanissetta)
– Mandorla di Noto – comuni di Noto, Avola, Rosolini, Canicattini Bagni (provincia di Siracusa)
– Masculina da magghia – golfo di Catania
– Melone cartucciaru di Paceco – comune di Paceco e parte del comune di Trapani (provincia di Trapani)
– Piacentinu ennese – comuni di Aidone, Assoro, Barrafranca, Calascibetta, Enna, Piazza Armerina, Pietraperzia, Valguarnera, Villarosa (provincia di Enna)
– Pistacchio verde di Bronte – comune di Bronte (provincia di Catania)
– Pomodoro siccagno della valle del Bilìci – comuni della valle del torrente Bilìci, da Valledolmo a Marianopoli (province di Caltanissetta e Palermo)
– Provola dei Nebrodi – tutta l’area dei Nebrodi (province di Messina, Enna e Catania)
– Provola delle Madonie – massiccio delle Madonie (provincia di Palermo)
– Razza bovina cinisara – tutta la provincia di Palermo
– Suino nero dei Nebrodi – tutti i comuni dell’area dei Monti Nebrodi (province di Messina, Enna e Catania)
– Susine bianche di Monreale – comune di Monreale (provincia di Palermo)

fragoline_ribera_sciaccaLaboratori del Gusto
Sabato 24, ore 12, I regionali di Slow Food presentano – Le Isole Slow. Oltre la maestosità delle bellezze naturali, le isole vivono di chi le preserva: contadini, pescatori, artigiani, ristoratori che danno vita a prodotti di valore che, in questo appuntamento, fanno viaggiare i sensi. Facciamo un giro a Filicudi, Salina, Ustica e Lampedusa?
Domenica 25, ore 12, Da Prieuré-Roch a Calabretta: rossi chiari bevibilità lunga! Pur avendo poca pigmentazione, i vini anemici sono in grado di esprimere qualità gustative eccellenti: le scopriamo in una degustazione di cinque vini, ottenuti con pratiche agricole e di cantina naturali, fra cui il nerello mascalese di Calabretta (Etna, Sicilia).
provola dei nebrodi 1024x768Domenica 25, ore 18, Anfore del mondo. Giro del mondo degustando i vini in anfora, l’espressione più originale e autentica del vino, a partire da quello della Georgia (Ovevri) che all’inizio del 2000 stava per scomparire e che, grazie al Presidio Slow Food e a Luca Gargano, anima e cuore della Velier di Genova, oggi vive una nuova ed esaltante stagione. Per la Sicilia, Gabrio Bini dell’azienda agricola Giotto Bini di Pantelleria.
Lunedì 26, ore 15, Formaggi a caglio vegetale e vini naturali. Il caglio può essere di due tipi: animale, il più utilizzato, e vegetale, ricavato principalmente dal cardo, carciofo e fico. In questo laboratorio la Sicilia è rappresentata dai formaggi di capra girgentana (Presidio Slow Food) dell’Azienda Montalbo, con caglio di fico e finocchietto selvatico, e i formaggi pecorini prodotti dall’Azienda Salvatore Vassallo, che utilizza caglio di carciofo e fico. In abbinamento una selezione di vini naturali delle stesse zone.
martina caruso 1Scuola di Cucina:
Venerdì 23, ore 16, Legumi in verticale. Dopo i giardini in verticale di Milano ecco i legumi in verticale, quelli che Ivan Milani, lo chef del ristorante Piano 35 propone al pubblico dell’evento. Ivan si cimenta con alcuni legumi che fanno parte del progetto dei Presìdi Slow Food.
Domenica 25, ore 14, Into the wild: Martina Caruso, un caso di resilienza culinaria. La più giovane stella Michelin d’Italia, Martina Caruso, è nata a Salina, dove la stagionalità e il chilometro zero sono obbligatori per la difficoltà di reperimento delle materie prime. Martina, chef dell’Hotel Signum, vi parla della bellezza e della difficoltà del suo lavoro e vi dimostra attraverso i suoi piatti tutto l’amore per la sua isola.
Appuntamenti a Tavola:
Lunedì 26, ore 20.30, Di ludica cucina: chi ha cucinato l’ultima cena? Cinque rinomati chef si cimentano nella preparazione di una cena sopra le righe, pensata per chi ha memoria e intelligenza gastronomica, per chi possiede un palato allenato o quantomeno papille curiose. Fra le dieci abili mani stellate che cucinano questa cena c’è anche una chef siciliana. Chi sarà?
cuttaiaLunedì 26, ore 20.30, Dalla Sicilia al Piemonte, con Pino Cuttaia e Pierpaolo Livorno. Due maestri d’eccezione, Pino Cuttaia, chef stellato di La Madia di Licata (Ag), e Pierpaolo Livorno chef del ristorante Garden dell’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo, al lavoro insieme agli studenti della Scuola di Cucina di Pollenzo. Una cena unica, in cui sperimentare la creatività con cui sono rivisitate le ricette della tradizione siciliana e combinazioni inedite dei Presìdi Slow Food, abbinati alle spezie.
Cucina dell’Alleanza:
Venerdì 23, ore 18, Bonetta dell’Oglio: Sicily I love you! La cucina della cuoca palermitana Bonetta dell’Oglio è coerente con il recupero di saperi e materie prime del suo territorio. Per ritrovare la Sicilia in ogni boccone, Bonetta prepara tartare di modicana (Presidio Slow Food) con robiola di capra girgentana (Presidio), capperi di Salina (Presidio), croccante di pane nero di Castelvetrano (Presidio), gelatina di estratto di melissa, erba medica scottata.

Lunedì 26 alle ore 21 al Teatro Carignano va in scena lo spettacolo Supplici a Portopalo con Vincenzo Pirrotta e Gabriele Vacis, in cui il testo di Eschilo s’intreccia con le tragiche testimonianze dei migranti che, dopo viaggi estenuanti per terra e per mare, giungono sulle coste del nostro Mediterraneo a chiedere asilo. Così il teatro recupera la funzione originaria, il suo primario ruolo politico. Ideazione e drammaturgia: Monica Centanni. Scenofonia e luminismi: Roberto Tarasco. Video: Indyca. Regia: Gabriele Vacis. Spettacolo realizzato per Terra Madre Salone del Gusto in occasione del Il Festival Internazionale della Cucina Mediterranea, in collaborazione con l’Associazione Mediterran: il nostro stile di vita e con Circolo dei Lettori e Cooperativa CMC.

birra2I birrifici
Ad accompagnare le Cucine di strada ai Murazzi non potevano mancare le migliori birre artigianali di tutta Italia. Per la Sicilia è presente il Birrificio Epica di Sinagra (Me).

Il Mercato italiano
Il Mercato italiano, nel cuore del Parco del Valentino, riassume la varietà e ricchezza del patrimonio gastronomico di ciascuna regione: dalla Sicilia, il meglio della produzione agroalimentare e non solo.

 

 

Editoriale. L’estate sta finendo…

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io estateSono ormai finite le ferie, le sdraio sono state messe da parte ed il pensiero corre già alla stagione autunnale che ci attende, ed all’inverno che ne seguirà. Gelati, pizze, grigliate all’aperto, insalate e piatti freddi lasceranno ben presto il posto ai prodotti dell’autunno: le castagne, i funghi, i salumi e gli insaccati, le paste ricche, i dolci di ricotta e all’arancia, fino a portarci all’inverno: la stagione in cui il ” cibo del conforto” la fa da padrone, complici le festività natalizie con i  grandi pranzi di famiglia, i panettoni, i pandoro, i biscotti al burro ed i dolci regionali come i buccellati siciliani e le varie paste di mandorla. Ma certamente non è stata per tutti  una bellissima estate, quella che ha fatto registrare attentati  di matrice terroristica nella vicina Francia e  l’importante sisma che ha provocato la morte di circa 300 persone e la quasi totale devastazione di diversi piccoli comuni dell’ Italia centrale. Un’eco di solidarietà che per fortuna non si spegne e che ha visto la mobilitazione massiccia del resto dell’ Italia, con aiuti e contributi costanti ai luoghi del tragico evento. Anche il mondo della ristorazione si è mosso aderendo ad  una iniziativa che – come tutte le iniziative – ha dato adito a tantissimo entusiasmo ma anche a tantissime polemiche,  che porta il suggestivo nome di AmaTriciana e che di fatto è ancora in atto. Ma mentre doverosamente andiamo avanti ed  approfittiamo  ancora questi scampoli di sole e di bella stagione, in redazione si sono già gettate le basi per ulteriori novità che andranno ad arricchire le pagine  del mio giornale.

leoTra le novità, la presenza del Dottor Luigi Leo, medico oncologo di chiara fama, che curerà la rubrica ” In salute con gusto” con consigli preziosi per salvaguardare la salute senza rinunciare agli sfizi e al gusto. Varie saranno le tematiche affrontate, tra cui le intolleranze alimentari, le allergie, i rimedi e le alternative per costruire uno stile di vita sano all’insegna del buon cibo. Al dottor Leo i nostri lettori potranno scrivere chiedendo consigli personalizzati all’indirizzo di posta elettronica : luigileo@sceltedigusto.it

cesarioEd un’altra rubrica che non mancherà di catturare interesse e curiosità è quella che curerà Cesario Picca, giornalista e scrittore, nelle cui opere non mancano mai un convivio, una tavola, del cibo. L’autore di romanzi gialli salentino vi proporrà brani estratti dai suoi romanzi in cui gli indizi, le “soffiate” e qualche volta le soluzioni, si realizzano molto spesso intorno ad una tavola imbandita. Ne leggerete delle belle su  ” La Tavola in giallo” . Perchè un indizio, a volte, è anche nel cestino del pane.. Se aveste qualche dritta da fornire allo scrittore, questo è il suo indirizzo mail : cesariopicca@sceltedigusto.it

covielloTorna anche “Legal Food”, la rubrica curata dall’avvocato Carmine Coviello, esperto di “diritto del cibo” ed autore del volume  Food Law. Un occhio attento sulle normative, le frodi alimentari, i diritti e i doveri di cuochi e chef,  ma anche dei clienti, e su tutta la legislazione che afferisce al mondo del mangiare e del bere.I lettori potranno chiedere all’avvocato Coviello lumi di carattere legale utilizzando la mail : carminecoviello@sceltedigusto.it

Avremo anche una sezione dedicata alle aziende. Aziende del settore enogastronomico particolarmente notevoli e meritevoli di menzione saranno recensite ed ospitate all’interno della rubrica dedicata. Per proporci la vostra azienda, o un’azienda che ritenete meritevole,  e per entrare a far parte della nostra rubrica potete segnalarvi all’indirizzo : redazione@sceltedigusto.it

milvia2Infine, la rubrica “Chef & Chef, ricette e segreti“, si arricchirà di nuove collaborazioni e di interessanti contributi con la presenza di nuovi chef. Queste sono le grandi novità della stagione rispetto a ciò che leggerete in queste pagine. Ma un’altra novità riguarda la creazione di un Ufficio Stampa che curerà l’eventistica ed i contatti con la stampa e le aziende. L’ufficio Stampa di Scelte di Gusto sarà affidato a Milvia Averna, giornalista e direttore di glittersicilia.it  Da questa sinergia nasceranno anche degli eventi che coniugheranno, all’insegna del buon gusto, il cibo e la moda, creando un filo conduttore tra le due testate. Filo diretto anche con i lettori, che potranno farci pervenire i loro contributi ( salvo approvazione della redazione) e le loro esperienze o segnalarci eventi e manifestazioni. Insomma, Scelte di Gusto sarà “fatto” anche da voi lettori.Milvia Averna può essere contattata all’indirizzo : milviaaverna@sceltedigusto.it

Non mi resta quindi che augurarvi una bella stagione autunnale insieme a noi, insieme alla nostra redazione ed a tutte le novità che non mancheranno di fornirvi spunti sempre più interessanti.

 

Alessandra Verzera

Gusti.A.Mo, a Modena appuntamento tra arte e sapori

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parmigianopiaceremodenaModena si prepara ad accogliere Gusti.a.mo16 – Acetaie, caseifici, prosciuttifici e cantine di Lambrusco aperti nel fine settimana dal 1 al 2 ottobre: un appuntamento con il gusto in cui i protagonisti sono cinque eccellenze del territorio conosciute ed apprezzate tutto il mondo ovvero Aceto Balsamico di Modena IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Modena DOP e i Lambruschi modenesi DOC.

Due giorni all’insegna dei sapori tipici che si abbracceranno con l’arte in una serie di itinerari e pacchetti turistici studiati su misura – in collaborazione con Modenatur – per non perdere nemmeno un istante del fine settimana più goloso dell’anno. prosciutto-di-modenaVisite guidate – effettuabili sia sabato che domenica – con degustazione presso le acetaie, i prosciuttifici, i caseifici e le cantine di Lambrusco, ma anche tour artistico-culturali tra le bellezze che questo territorio offre, a partire dal tesoro custodito dalla città di Modena, con il Duomo, la Torre Civica e Piazza Grande riconosciute dal 1997 come Patrimonio Unesco, il Palazzo Ducale, le sale storiche del Palazzo Comunale, l’Acetaia Comunale e il Mercato coperto Albinelli risalente al 1931 e considerato un monumento di interesse storico nazionale. Un giro che si estende fino al centro storico di Vignola con la sua Rocca dei Contrari e l’Abbazia romanica di Nonantola ancora oggi concattedrale dell’Arcidiocesi di Modena e Nonantola, fondata nel 752 e da sempre meta di numerosi pellegrinaggi e punto di sosta per chi viaggiava verso i luoghi più significativi della cristianità, grazie alla sua posizione strategica lungo la Via Romea Nonantolana che dalla Germania scendeva in Italia attraverso il Brennero per ricongiungersi in Toscana alla Via Francigena

reponiaceto balsamicoPatrocinato da Comune di Modena, Provincia, Regione Emilia Romagna, il fine settimana all’insegna del gusto inizierà dunque sabato 1 ottobre con il talk show dal titolo “Cibo, cultura, territorio: la grande differenza Italiana” e proseguirà con degustazioni narrative sensoriale di tutti prodotti DOP e IGP nello storico Mercato Albinelli dalle 16.30 alle 18.30 a cura di Piacere Modena in collaborazione con la compagnia Koinè, seguita da un doppio spettacolo musicale e una seduta di pittura con l’artista Franco Ori a cui seguirà la presentazione di panini sorprendenti e particolari dello chef Daniele Reponi.

acetoTutto “il bello e il buono di Modena” si potrà dunque contemplare e assaggiare sia sabato 1 che domenica 2 ottobre, con le acetaie, i caseifici non solo modenesi infatti quelli aderenti al Consorzio saranno aperti in tutte le provincia di produzione, le cantine e i prosciuttifici aperti in entrambe le giornate con programmi personalizzati ma uniti da un comune denominatore: degustazioni dei prodotti e visite guidate nelle strutture in cui si produce l’eccellenza agroalimentare del territorio. Un viaggio che accompagna a conoscere da vicino i principali ambasciatori di una regione, l’Emilia Romagna, saldamente al primo posto tra le regioni a più alta vocazione food: l’Aceto Balsamico di Modena IGP con un valore al consumo di un miliardo, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP con un fatturato al consumo di 9 milioni di euro, il Parmigiano Reggiano DOP con un valore di quasi due miliardi di euro per 3 milioni e 300 mila forme, il Prosciutto di Modena DOP con 12 milioni di euro di fatturato al consumo e i Lambruschi modenesi DOC.

 

 

Foto Chef Reponi : gazzettadimodena.geolocal.it