In Italia, a differenza che in paesi come l’Austria o la Germania, se si desidera assaporare il calore delle note di Mozart, Pergolesi, Durante, Manfredini, Vivaldi, Bach, bisogna vestirsi adeguatamente, prenotare per tempo e recarsi a teatro. Ecco perché l’iniziativa “Arcana, musica e misteri” è innovativa e valida, nel suo avvicinare la musica da camera alla gente tutta (Ti.Ni.)
Una serata calma, serena, che regala un venticello di novità. Finalmente il caldo oppressivo della giornata appena vissuta concede tregua, si allenta, mentre tra Corso Vittorio Emanuele, Piazza Pretoria, i Quattro Canti, il giardino della Cattedrale e Piazza Bellini, un brulicare di preparativi annunciano l’evento. Cinque i palchi che da ieri sera sostano su altrettanti punti della città di Palermo.
La novità? Poter gustare Vivaldi e Mozart, un’arte senza tempo, in blue jeans, comodamente e senza troppe cerimonie. Orecchie aperte, sensi in estasi e per cena panini che tra milza, panelle e crocchè, raccontano una sicilianità nuova che non manca di rispetto all’Orchestra Sinfonica diretta dal Maestro Marco Rapattoni.
Il centro storico di Palermo, nelle serate del 15, 16 e 17 Settembre, diventa proscenio per concerti sinfonici, corali, per il teatro dei pupi di Cuticchio, per artisti di strada e per cavalli atti a far divertire bimbi nel provar la giostra antica. Un po’ come dire che la musica, quella di qualità, d’elite, diventa accessibile a tutti; così come un panino lo è, a differenza di un sontuoso pasto… in stretta assonanza e in gustosa variazione.
L’Orchestra Sinfonica Siciliana per la prima volta regala la sua maestria ad un pubblico che adesso può accostarsi, ripagando solo con il suono dei propri applausi, a tali melodie dimenticando fronzoli e convenzioni. Musica che appaga l’ascoltatore è che ha il compito di far dimenticare il degrado culturale verso il quale troppo spesso si tende a scivolare.
Lungo Corso Vittorio Emanuele, soffermandosi per sfamare l’appetito con un panino – condito seguendo il gusto, così sarà con milza schietto o maritato, oppure con panelle e crocchè – percorrendo in risalita verso i Quattro Canti è stato un piacere sentire note e accordi, è stato un vero onore potersi sedere tra quelle sedie modeste per assaporare una sinfonia lussuosa.
È una scelta di Gusto, quella che ci sentiamo di proporvi per le due serate, questa sera e domani, ancora da vivere e con le stesse modalità. Ed ancora una menzione e il plauso va alla mezzosoprano Natalia Lunar, che con la dolcezza di un usignolo ha intonato “Ch’io mi scordi di te”… noi non scorderemo.
Per il programma completo: http://www.balarm.it/file/programma_arcana2011.pdf
Mentre per chi non avesse modo di scaricarlo da internet, sappiate che signorine in abiti settecenteschi saranno in giro per quelle vie disposte a provvedere.
Tiziana Nicoletti