Il Dolce e il Crudo.

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erbazzoneNon so perché Gerusalemme fosse stata liberata, perché si erano Promessi Sposi Renzo e Lucia, perché Otello non chiudesse un occhio, o perché la Commedia era Divina… So solo che Parma era più grigia del solito quella mattina, l’odore del caffè che girava in una tostatrice stava riempiendo i Borghi del centro e le mie sbarre di Dicembre. Il centro di Parma ormai galleggiava, sprofondava e splendeva in un ammucchiata incestuosa di aromi e spezie, di bianchi e neri, di pantaloni blu e Kefiah: il Curcuma aveva fatto l’amore col Peperoncino e ora si stava concedendo lascivo al Cardamomo e nella mischia tentavano la sortita stagionature di Salame Felino e dorature di Erbazzoni.

Borgo san Biagio mi si presentò dolce e strano. La luce del sole si interrompeva sui tetti delle case e l’ombra si proiettava sui san pietrini e la strada era spaccata in due, metà piena di luce, metà piena di ombra. In fondo l’ombra fini sull’uscio aperto di una casa e dentro di essa, seduta su uno sgabello, una vecchia aveva accanto a se, su di un asse per impastare, piccoli pezzi di parmigiano già pronti e cavava cappelletti per il brodo dell’indomani, poi, arrivai in via Cavour.
polenta frittaPasseggiando e pasteggiando un futuro incerto mi accorsi che un barbone vendeva per pochi spiccioli tranci di frasi che scriveva su foglietti di un blocco notes
Presi uno di quei foglietti al volo da sotto unghie lerce di strada, e tintinnarono alcune monete nelle sue mani, c’era scritto:
“Non conta quello che mangerai stasera, conta solo se saprai gustarlo”
Tornai indietro dopo qualche minuto e mi sedetti accanto a Lui sul marciapiedi mettendo tra di noi una cartata di polenta fritta e Crudo di Parma.
Ci spiegammo, senza parlare, in mezzo a passi veloci, di quanto spesso la nostra sia una corsa a chi vince il primo premio di coglione.
Mi sorrise con i suoi denti marci ed ebbe senso quella voglia di comunicare che gli uomini cercano fino alla fine.
Gerusalemme era liberata da tempo, ce lo stavamo dicendo con gli occhi, la vecchia cavava cappelletti e continuava a morire metà nel sole, metà nel grigio.

Filippo Arcilesi

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