Editoriale. Quando Michelin riscrisse la storia della pizza Marinara.

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Il “caso” è scoppiato, more solito, in rete.  Qualcuno ha postato due foto tratte dalla guida Michelin, che da poco annovera tra le proprie scelte anche le pizzerie. Si parla della storica pizzeria “da Michele“, di Napoli. Un locale molto conosciuto e largamente apprezzato, tappa praticamente obbligatoria di qualsiasi turista che ami quel disco di pasta, quell’emblema di assoluta semplicità, che è universalmente più conosciuta persino del tricolore italiano.

Ma cosa è successo? E’ successo che la pizza Marinara sia stata descritta come “seafood” pizza, e cioè ai “frutti di mare”. La domanda che molti lettori, me inclusa, si sono posti è semplice e disarmante: come si fa a giudicare la pizza se non si conoscono le origini, la tradizione, la storia della pizza? Come si può definire  “ai frutti di mare” la pizza  Marinara di epoca borbonica,  nata secondo fonti attendibili nel 1734, che non ha mai previsto alcun frutto di mare – nè altre tracce di prodotto ittico?

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«Le pizze più ordinarie, dette coll’aglio e l’oglio, han per condimento l’olio, e sopra vi si sparge, oltre il sale, l’origano e spicchi d’aglio trinciati minutamente. Altre sono coperte di formaggio grattugiato e condite con lo strutto, e allora vi si pone disopra qualche foglia di basilico. Alle prime spesso si aggiunge del pesce minuto; alle seconde delle sottili fette di mozzarella. Talora si fa uso di prosciutto affettato, di pomidoro, di arselle , ec. Talora ripiegando la pasta su se stessa se ne forma quel che chiamasi calzone.»

Questo ci racconta Francesco De Bourcard: ma Michelin ci racconta una storia diversa, rivisitata, praticamente riscritta. Ci racconta però anche di una pizza che certamente non ha assaggiato da Michele: e questa è la cosa davvero grave.  Ma vogliamo prendere in considerazione il fatto che quel “seafood”  potesse voler intendere la traduzione di  “marinara” in inglese? No: Marinaro/a in inglese si dice Seafaring: Seafood in italiano significa solo “frutti di mare”, quindi un prodotto ittico.

Anche a volerci mettere questa pezza, la pezza non c’è.

Ma allora, dove potrebbe stare  il fondo di verità? Potrebbe stare nella pizza “moderna” In alcune pizzerie, specialmente del meridione, la pizza “alla” Marinara prevede l’aggiunta di cozze, vongole, calamari, gamberi a volte anche del tonno in scatola. A volte addirittura il salmone affumicato. Ma non è certo questa la pizza Marinara di cui si parla nella guida, e di certo non di questa pizza “alla” Marinara che ci piace leggere, nè tantomeno quella che troveremo da Michele.

marinara michele

I “minimizzatori” professionisti che pullulano in rete faranno due cose: o, appunto, minimizzeranno l’accaduto considerando lo svarione come qualcosa di veniale, oppure – abbastanza verosimilmente – contesteranno parola su parola. Perchè di norma accade proprio così. Pochi si prenderanno la briga di andare a guardare sul sito della storica pizzeria napoletana e pochi, dunque, sapranno cosa viene servito in quella pizzeria, con un rispetto deferente e rigoroso della tradizione e della storia stessa. Ma quando a contribuire al diffondersi dell’ignoranza è una delle più blasonate guide al mondo allora dispiace sempre un po’ di più.

Alessandra Verzera 

La foto di copertina è la Marinara della pizzeria Da Michele, a Napoli.

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