Chef On Call: Il patrimonio enogastronomico siciliano; un bene da proteggere.

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cheoncallquadrataE’ stato lanciato on line questa mattina il sito di Chef on Call Sicilia: la realizzazione di un progetto al quale hanno lavorato in sinergia Alessandra Verzera, il nostro direttore, e lo chef Ciccio Giuliano.

Ho conosciuto Giuliano circa un anno e mezzo fa ” – dice Alessandra Verzera – ” e da ciò che ho mangiato e dal modo in cui mi parlava del “suo” cibo, ho capito che questo giovane “cuoco filosofo” adottava davvero una sua filosofia in cucina. Una filosofia che dovrebbe essere quella di ogni cuoco, in verità, dato che parla di prodotto interno, sano, garantito, di filiera cortissima“.

E quindi è nata una collaborazione?

Non esattamente. E’ nata prima una forte empatia, tanto che volli intervistarlo subito dopo avere pranzato nel posto in cui a suo tempo lavorava. Poi ci sono state altre occasioni di incontro e di  confronto e, proprio lo scorso novembre, ho voluto mettere Giuliano alla prova commissionandogli una cena “made in Palermo” in occasione del mio compleanno. Inutile dire che sia io che i miei ospiti ne siamo rimasti entusiasti“.

io recenteE da allora cosa è successo?

E’ successo che abbiamo deciso di veicolare nelle case delle persone il messaggio più importante a cui potessimo pensare. Abbiamo un patrimonio immenso: dal pescato, al prodotto caseario, al prodotto trasformato, alla produzione strettamente agricola, le carni, la produzione avicola. In sostanza non necessitiamo di nulla, ma non tutti lo sanno. Ma, quel che è peggio, molti ancora comprano prodotti “belli da vedere”, ignorando il fatto che  sono per lo più di importazione estera e che, peggio ancora, non sono del tutto “naturali”. Un peperone perfetto non è naturale. Una melanzana enorme e perfetta non è naturale. Un pomodoro ed una melanzana perfetti in gennaio seguono solo la richiesta di un certo mercato, ma non hanno nulla a che vedere con gli stessi prodotti agostani. Frutta e verdura non sono mai perfette a vedersi. Ma tanto più sono imperfette tanto più sono cresciute libere da modificazioni genetiche“.

giulianoCome pensate di far girare il messaggio?

Più o meno come è successo in casa mia in occasione del mio compleanno: ovvero, allestendo in casa di chi vorrà avere un approccio di questo tipo con il cibo, una cena, un evento, una degustazione, e spiegando il prodotto, la territorialità, le aziende. Ovviamente se finalmente riuscirà a passare il messaggio per cui siamo in grado di portare in tavola solo prodotto locale, il vantaggio a livello economico sarà notevole per tutto l’indotto che afferisce anche solo ad un semplice evento. Da una semplice cena in poi, il limite è di fatto infinito. Chiaramente contiamo molto sul passaparola, che certamente ci sarà”.

Ma lo chef, ad esempio, che vantaggio ne ha?

pomodoriVeda, il patrimonio enogastronomico siciliano fa parte della cultura stessa della terra siciliana. La cultura, si sa, non ha mai arricchito nessuno, o almeno non in senso materiale. Ma c’è un’esigenza superiore nel voler promuovere il proprio prodotto; c’è un’esigenza impellente nel trasmettere l’orgoglio di ciò che si è e di ciò che si riesce a produrre. Il soddisfacimento di questa esigenza è l’arricchimento mio, a titolo personale, ed il guadagno di Giuliano il quale, in un eventuale futuro e laddove dovesse decidere di avere un locale tutto suo, saprà con assoluta certezza che la sua clientela riconoscerà in lui “quello che usa prodotto locale”. Naturalmente contiamo di rientrare delle spese, è ovvio: quindi, materialmente, il team si aspetta il rimborso delle spese vive, sia di materia prima che di eventuali spostamenti. Tutto qui. Ma il vero valore aggiunto che speriamo ci renda tutti un po’ più ricchi è la mano d’aiuto che saremo in grado di offrire ai produttori locali e la nostra identità che riusciremo a diffondere e a salvaguardare, anche contro l’invasione ormai costante dei prodotti esteri.


cheoncallrotondoQuanto avete investito, in senso materiale, in questo progetto?

“Il progetto ha comportato una spesa pari allo zero. Non è un business, non è e-commerce. E’ cultura. Siamo in possesso di un certo “know how”, ognuno per la propria parte e competenza,  ed abbiamo deciso di farlo viaggiare e di metterlo a disposizione di chi voglia conoscere meglio le realtà enogastronomiche siciliane. La sostanza del progetto è tutta qui. Il sito – ma se ne accorgerebbe chiunque – è stato realizzato usando uno strumento di grafica gratuito presente sul web ed il logo ci è stato regalato da Giuseppe Monni, un bravo cuoco sardo. Non è stato speso un solo euro per portare alla luce il progetto. Sono state spese idee, passioni, amore, entusiasmi: ma quelli tornano sempre indietro, decuplicati, e sono investimenti che sono sempre pronta a fare.”

In concreto come si svolgeranno questi incontri?

In concreto chi vorrà potrà contattarci mediante il sito e chiederci di realizzare qualsiasi tipo di evento che abbia le caratteristiche che ho sopra descritto. Vorrei però precisare che non si tratterà di tediosi seminari: per chi ci contatterà sarà sempre e comunque la celebrazione di un evento e di una ricorrenza; solo con una marcia in più. Naturalmente Giuliano dovrà materialmente cucinare e realizzare i migliori piatti che sia possibile realizzare con prodotti reperibili nell’ambito delle nostre nove province. Io, dal canto mio e per quel poco o molto che conosco di storia e tradizione enogastronomica siciliana, “racconterò” il piatto, il cibo, la sua origine. Sarò infatti presente ad ogni evento proprio per instillare negli altri l’amore per un patrimonio che va protetto, custodito e diffuso. Mai come ora i nostri punti di forza sono il turismo e l’enogastronomia: mancare l’opportunità di affermare ancora di più la forza di ciò che abbiamo è una colpa imperdonabile nei confronti di noi stessi.”


beccaficoMa non ci sono altri cuochi che hanno a cuore queste tematiche?

“Ce ne sono tanti e sono in costante aumento, perchè da qualche anno l’attenzione, la coscienza e la sensibilità verso i nostri prodotti e verso i nostri produttori sono cresciuti esponenzialmente. Non faccio il nome di nessuno per non rischiare di dimenticare qualcuno, ma sono cuochi e cuoche, stellati e non. Loro però per lo più si esprimono nei loro locali. Noi invece andremo nelle case. Questa  piccola “famiglia” nasce da noi, ma siamo aperti a tutti. Qualunque cuoco volesse unirsi al nostro concept girovagando insieme a noi sarà il benvenuto. Del resto è così che si crea “rete”.

E per il bere? Siamo autosufficienti anche in questo?

Certamente. Abbiamo una produzione enoica di tutto rispetto e per ogni capacità di spesa, peraltro sempre più apprezzata anche al di fuori dei confini isolani. Allo stesso modo abbiamo acque minerali eccellenti e liquori assolutamente gradevoli. Abbiamo anche il nostro caffè: siamo in grado di essere siciliani dall’antipasto al caffè; e questa è un’assoluta certezza”.

 

Alessandro Lo Iacono

 

Chef On Call lo trovate qui :

https://chefoncallsicilia.jimdo.com/

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