Baccalà al latte con patate

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Il baccalà al latte con le patate è una ricetta tradizionale. Batù, che preparandola fa grandi viaggi nelle sue memorie, ci propone la sua versione. Un piatto che sa di tepore e di odori familiari: decisamente accattivante.

Da Batù del blog Batuffolando il baccalà al latte con patate 

Questa è una ricetta tramandata da madre a figlia e mi ricorda un po’ la mia infanzia, oltre al fatto che mi piace moltissimo, ci sono anche affezionata. E’ usanza consumare questo piatto la vigilia di Natale, ma noi lo prepariamo, in realtà, tutto l’inverno.

Questa ricetta deve essere pensata un paio di giorni prima del consumo. Il baccalà va tenuto in ammollo per due giorni, cambiando continuamente l’acqua, in modo che si dissali e si reidrati.
Io lo metto in una pentolona e cambio l’acqua 6-7 volte al giorno, (anche di più)  poi, di notte, metto il coperchio e lo metto sul terrazzo. (in frigo quella pentolona non ci sta…) in teoria potrebbe anche stare fuori frigo, ma io preferisco fare così.
I tempi di ammollo sono quindi indicativi, dipende infatti da quanto è salato, da quante volte cambiate l’acqua, da quanto i filettoni sono spessi.. io mi regolo così: dopo 36 ore ne assaggio un pezzettino (dalla parte più spessa) se è ancora salato, lo lascio ancora mezza giornata, altrimenti, lo scolo, lo asciugo con carta da cucina e lo metto in frigo. Quando è ora di pranzo o cena lo cucino.

La parte lunga è questa, per cucinare il piatto, invece, il tempo è rapido.

Cosa serve:
2 filettoni di baccalà sotto sale
1 cipolla media dorata
prezzemolo fresco tritato
olio e.v.o.
farina bianca
5/6 patate
latte q.b.

Questi sono i filettoni già ammollati, pronti per essere cucinati.

Occorre spellare i filettoni. C’è chi non lo fa, ma trovare la pelle non è piacevole, ed inoltre, il baccalà non si amalgherebbe come si deve con le patate.
Dunque armatevi di pazienza: tenere con una certa fermezza il filettone dalla parte più larga, sollevare, con delicatezza, i lembi e tirare abbastanza decisi, verso la coda. Occhio a non staccare anche la polpa.

Asciugarli bene con carta da cucina.
Mettere sul fuoco una capiente casseruola antiaderente ed aggiungere abbondante olio e.v.o. (diciamo un generoso mezzo dito), aggiungere la cipolla tagliata finemente, deve stufare, non prendere colore. Aggiungere subito le patate tagliate a rondelle spesse 1 cm. circa o, se sono grandi, a mezze rondelle.

Devono cuocere allegrotte ma non devono essere fritte. NON salate. Questa operazione si vedrà all’ultimo. Dipende da quanto sarà sapido il baccalà che rilascerà, quindi, sapore anche alle patate. Dopo qualche minuto, mettete il coperchio. Giratele spesso.

Quando sono quasi cotte, tagliate a tocchi piuttosto grandi i filettoni, (io cerco di sfilare le spine, almeno quelle più grandi, così non le troveremo in bocca), infarinateli ed aggiungeteli sopra le patate.



NON girate il tutto, ma scuotete solamente la casseruola, dopo cinque minuti, aggiungete latte quanto basta per coprire quasi totalmente la preparazione.

A questo punto, delicatamente, con un cucchiaio di legno, smuovete le patate sottostanti, e scuotete ancora la casseruola. Il baccalà deve rimanere sopra le patate, sennò si disfa.

Assaggiate un pezzettino di patata e un pezzettino di baccalà per valutare se aggiungere sale o se va bene così. Aggiungete una generosa spolverata di prezzemolo tritato, mettete il coperchio, fate cuocere ancora pochi minuti, (4-5) e servite.

Questa quantità è per 4 persone. Se avanza, ma ne dubito… il giorno dopo sarà buonissimo! Al massimo aggiungete poco latte.

Con questa ricetta partecipo al contest di pecorella di marzapane

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