E’ stato presentato sabato ultimo scorso alla stampa il progetto ” Village dei Sapori- Festival delle eccellenze enogastronomiche dell’ isola” nel corso di una kermesse che si è articolata in due ricche ed intense giornate, che ha visto un calendario denso di appuntamenti con il gusto e le grandi firme della cucina siciliana, oltre che della moda nazionale ed internazionale, e che ha tenuto a battesimo una iniziativa unica nel suo genere: una collaborazione tra il Sicilia Outlet Village di Agira e Slow Food Enna, con la nascita del Village dei Sapori. Un progetto ambizioso e forse per alcuni versi inimmaginabile dato che, storicamente, Slow Food agisce distante dai riflettori e da occasioni glitterate. Ma questa joint venture, ideata dal presidente di Outlet Sicilia Nicola Sanfilippo, e piombata sulla scrivania prima di Luigi Annino e poi di Saro Gugliotta – rispettivamente Fiduciario Slow Food Enna e Fiduciario regionale Slow Food – poggia su motivazioni di sicuro interesse. Gugliotta infatti, anticipando le domande dei giornalisti presenti alla conferenza stampa, ha motivato la scelta di Slow Food di porsi sotto i riflettori precisando che ogni iniziativa volta alla promozione del buon cibo, del prodotto di filiera, delle individualità enogastronomiche dei singoli luoghi, ha bisogno di essere veicolata. Per fare ciò ha quindi bisogno di attingere ad un bacino ricco, per non rimanere fine a sè stessa e consegnata solo alle migliori intenzioni senza un effettivo riscontro pratico. Ed ecco che i più di due milioni e mezzo di visitatori annui dell’ Outlet sono senza dubbio un pubblico importante al quale far giungere il messaggio. Un messaggio che parla di presidi – nell’isola sono più di 50 – di biodiversità ed anche, per molti versi, di destagionalizzazione turistica. Su questo argomento si è espresso Anthony Barbagallo, Assessore Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, cui ha fatto eco Luisa Lantieri, Assessore Regionale FP ed Autonomie Locali.
“Il turismo in Sicilia asseconda sempre più una richiesta enogastronomica ” – ha detto Barbagallo – “ la scommessa da vincere è quella di creare le condizioni affinchè si riesca effettivamente ed efficacemente a destagionalizzare il turismo con presenze che vadano ben oltre i canonici mesi estivi. Le potenzialità esistono tutte, e la Regione – che patrocina l’evento odierno – metterà mano anche ai problemi legati alla ricettività, calmierando i prezzi delle strutture specie in periodi di bassa stagione. Sarà così possibile ricevere il turismo anche in mesi normalmente poco richiesti, e specialmente in questo comprensorio in cui la realtà climatica è particolarmente favorevole“. Ed in effetti nelle immediate adiacenze dell’Outlet si respirava aria di piena estate con una temperatura che ricordava quella di Dubai, sebbene in città la realtà fosse abbastanza diversa e più in linea con il mese di ottobre.
“E’ un indicatore chiaro il fatto che due milioni e mezzo di turisti visitino ogni anno un Outlet delle grandi firme ma che solo qualche centinaio di migliaio si rechi anche in visita ai siti artistici, monumentali e culturali nelle zone circostanti, come per esempio la Villa del Casale ed i mosaici di Piazza Armerina ad esempio ” – ha evidenziato Luisa Lantieri – ” questo suggerisce qualcosa in modo molto chiaro: la collaborazione, la sinergia ed il miglioramento dei servizi devono essere un obiettivo primario in favore dello sviluppo e l’incremento del turismo. Se è vero che la richiesta è orientata verso l’enogastronomia, è anche vero che è possibile creare dei percorsi che conducano il turista attraverso tutto il patrimonio siciliano; che è fatto si di buon cibo, di sole e di mare, ma anche di realtà paesaggistiche diverse, di monumenti, di siti storici ed artistici di immenso valore. Oggi, ed in questa sede, si gettano le basi per muoversi in tal senso con la nascita di questa collaborazione importante patrocinata dalla Regione Siciliana“.
E Barbagallo ha tenuto a sottolineare che questa prima edizione, oltre al traino del folto pubblico che frequenta l’outlet, ha avuto bisogno anche del seguito delle grandi firme della cucina siciliana che – con la loro presenza – hanno di fatto posto un’importante firma di approvazione al progetto: la loro stessa firma, ovvero quella di Pino Cuttaia – bistellato patron de La Madia di Licata- e di Martina Caruso – la più giovane stella Michelin al femminile sulla piazza, patron e chef dell’ hotel Signum di Salina. “Ma – ha proseguito Barbagallo – ” se è vero che una prima edizione di qualsiasi evento deve poter contare su padrini e madrine di eccezione per giungere all’attenzione di quanta più gente sia possibile, sono fiducioso del fatto che già dalla seconda edizione il progetto si sarà ormai consolidato, sarà una realtà a tutti gli effetti e che – come tale – camminerà sulle proprie gambe“.
Entusiasta dell’iniziativa anche Luigi Annino, Fiduciario Slow Food Enna, che ha fatto gli onori di casa illustrando il bello e il buono della provincia ennese direttamente dallo stand dedicato situato nella Piazza centrale di questa cittadella del buon gusto e che, per primo, ha creduto nel progetto di sinergia. Con il Fiduciario Annino a breve vi proporremo un’intervista con tutti i dettagli su questa ed altre iniziative in atto ed in cantiere.
Presenti alla conferenza stampa di sabato anche le massime autorità del comprensorio ennese.
Alessandra Verzera