A Nicosia (Enna): una Cena di Gala “Preludio di festa”. E di grandi successi.

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brigata-completaE’ stata una bellissima serata di grande successo e di cibo di altissimo livello  quella che ieri a Nicosia ha celebrato non soltanto il gemellaggio enogastronomico tra due Bagli – il San Pietro di Nicosia e il Della Luna di San Leone di Agrigento – e non soltanto una fusion di due cucine essenzialmente condizionate da elementi diversi – la montagna di Nicosia ed il mare di San Leone – ma anche e soprattutto lamax-e-hermes nascita di un rapporto di collaborazione e  di amicizia tra i due chef protagonisti della kermesse culinaria, Hermes Picone per il Baglio San Pietro e Max Ballarò per il Baglio della Luna.
Non avevo dubbi rispetto all’ottima riuscita dell’evento “ – dice Alessandra Verzera che della serata è stata l’ideatrice e che l’ha fortemente voluta ed organizzata – “ Conoscevo già Ballarò, ed era una puntata certa, un numero unico. Non potevo perdere. Uno chef di lungo corso malgrado la giovane età, con un bagaglio molto significativo ed esperienze di alto livello a carattere internazionale. Al contempo avevo conosciuto anche Picone; questo immenso giovanotto dal grande cuore e dalla grande sensibilità e dal talento straordinario, che però non si era ancora mai misurato con realtà più ampie” – dice il direttore di Scelte di Gustoballaro-nicosia3Era fisiologico che i due chef si “prendessero” e riuscissero a produrre a quattro mani una sinfonia di gusti in una gamma organolettica completa, rotonda, immaginativa ma al contempo fortemente radicata alla tradizione dei rispettivi territori .
hermes-cenaUn ” Crescendo Rossiniano”  di gusti e di colori: piatti belli da vedere, eccellenti da gustare. Picone la considero una mia personalissima felice intuizione; e di ciò meno vanto dato che già stamattina ho iniziato a ricevere importanti feedback sul suo operato proprio da parte di nicosiani. E su questo voglio spendere qualche parola per evidenziare ulteriormente la grande ospitalità e l’entusiasmo di questa gente aperta a nuove conoscenze e a nuove esperienze. Una sorpresa che, come quasi tutte le cose belle, per quanto mi riguarda nasce da un errore. Pensi che mi sono trovata a Nicosia per sbaglio, qualche mese fa, ed ero anche piuttosto infastidita dall’equivoco rispetto ad una mia prenotazione alberghiera. Guardi cosa riesce a nascere da un errore…E del resto basti pensare alla “pommballaro-nicosia-4e frite”: uno dei più famosi errori della storia della cucina ed anche uno dei più grandi successi. Tornando a Picone, vedo un futuro assai brillante per questo giovane nicosiano, tanto più che caratterialmente lega bene. E lo si è visto ieri: il gruppo di sconosciuti è stato subito squadra, ha fatto team in men che non si dica. E questo già per sé è un successo destinato a produrne degli altri. Ma vuole sapere la cosa veramente bella a prescindere dal mero cibo? I due chef , oggi ma in momenti diversi, mi hanno detto l’uno dell’altro cose a dir poco meravigliose. Ecco, per me questo equivale ad aver vinto un premio io stessa
”.
brigata-ballaroE l’atmosfera di ieri sera era quella delle grandi occasioni per questa cena di gala che è stato a tutti gli effetti un “Preludio di Festa”, così come Verzera l’aveva intitolata. Tra i convenuti anche il primo cittadino di Nicosia, Luigi Bonelli, oltre a professionisti , funzionari, imprenditori e fortunati touristi gourmet. Ma se conosciamo Max Ballarò ed ora anche un po’ meglio Hermes Picone, non conosciamo chi di fatto apporta aiuti preziosi agli chef; ovvero gli assistenti. Per Max Ballarò, Antonino Fiannaca 22 enne di Realmonte che giorni fa ha ricevuto il titolo di campione regionale al concorso tenutosi nel Messinese del titolo “ Tradizione e innovazione : dal mare al piatto” , Alen Mangione di Raffadali 18 enne figlio d’arte con le basi trasmesse dal papà chef di cucina che già fin dall’infanzia giocava con le attrezzature di cucina nel ristorante di famiglia, e che è stato medaglia di bronzo ai campionati di cucina Italiana 2016, ed infine Pietro Salamone 20 enne anch’egli di Raffadali che quest’anno è stato insignito Campione d’ Italia di cucina categoria Junior. Insomma, il palmares è notevole anche per questi giovanissimi che di certo continueranno a crescere. Accanto ad Hermes Picone invece Marco Miritello, 17 anni, Mario Isaia 53 e Gianluca Mancuso 39, tutti nicosiani.
ballaro-nicosia-6chef-e-brigateE Max Ballarò si è espresso così, a caldo, parlando della serata : “Ieri è stata una bellissima serata ricca di emozioni all’insegna del buon gusto ma soprattutto per aver portato a casa nuove amicizie e nuovi stimoli. Volevo ringraziare il direttore Alessandra Verzera per averci coinvolti in questo gemellaggio con Hermes e il Baglio san Pietro, una struttura a mio avviso magica sia per la storia che porta e sia anche per i “Monumenti” storici che detiene.Il Baglio è magico, ci si sveglia alla mattina e dal cortile si osservando i monti maestosi e la cittadina Nicosiana che con il suo fascino racconta la storia e la tradizione che ancora regna ai nostri giorni. Insomma per me un po’ un salto nel passato. Curiosamente osservando la struttura e le attrezzature antiche ho percepito nuovi stimoli nell’immaginario di nuovi piatti con prodotti di montagna da valorizzare e far conoscere nella nuova carta del prossimo anno: cito solo la Piciotta, piatto tipico molto buono a me sconosciuto fino a ieri ma che ho apprezzato tantissimo.La gente del luogo è meravigliosa e cordiale, ci hanno trasmesso molto calore e un’accoglienza che ricorderemo con piacere.”

ballaro-nicosiaNon è stato meno generoso Picone nei confronti del collega appena conosciuto : “ Ballarò è una grande persona oltre che un bravissimo chef. Con un controllo totale delle cose e grande determinazione. Un artista per molti versi. Mi sono sentito subito in sintonia ed infatti la cucina ha lavorato benissimo, anche in considerazione del considerevole numero di portate. Un’empatia immediata che non mi aspettavo visto il rango di Max. Ma, come sempre, l’umiltà e la disponibilità sono le vere carte vincenti su cui scrivere un successo sia personale che professionale. Ci rivedremo presto”.
Sicuramente i due si rivedranno presto perché è previsto un replay al Baglio Della Luna, ospiti questa volta nella cucina di Ballarò.

Direttore ma secondo lei in quei piatti c’è profumo di stelle?

pacchero-hermesLa stella è una legittima ambizione, se non talvolta un’aspettativa, di ogni cuoco e di ogni chef. Ma io personalmente non me ne preoccuperei più di tanto perché, in ogni caso, una stella è un punto di partenza e non certo il punto di arrivo. E’ uno step importantissimo, ma segna anche un crescente carico di lavoro, di impegno e di studio. hermes-cena3Negli anni ho avuto qualche buona intuizione, come l’ultima in ordine di tempo rispetto ad Enzo Ninivaggi insignito quest’anno della sua prima stella Michelin, e devo dire che la stessa sensazione che provai sedendo al ristorante di Ninivaggi allora l’ho provata di nuovo qualche mese fa assaggiando l’inaspettata cucina di Picone. Ma è tutto molto prematuro. Ballarò non ha bisogno di “emergere” dato che si muove in ambienti internazionali in cui esprime il prodotto che anche io conosco bene e che sicuramente ha ogni caratteristica per “accendersi” di stelle. Io però nelle more direi di goderci le stelle nel cielo e l’ottimo cibo nel piatto”.

Alessandro Lo Iacono 

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